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venerdì 22 marzo 2024

Villa Medici in ricordo di Fréderic Mitterand

 L’Accademia di Francia a Roma ieri ha appreso con profondo dolore la scomparsa di Frédéric Mitterrand (1947 - 2024). Cineasta, letterato e accademico, Frédéric Mitterrand è stato direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici dal 2008 al 2009, prima di essere nominato in Francia Ministro della Cultura e della Comunicazione nel giugno 2009.

 

A Villa Medici ha accolto numerose personalità, artisti ed intellettuali, aprendo sempre più la Villa al pubblico italiano e francese. Ha organizzato alcune mostre importanti, invitando in particolare il pittore francese Gérard Garouste per una grande retrospettiva ed esponendo i disegni del maestro del cinema italiano Ettore Scola.

 

Nei giardini ha allestito il quadrato delle vestigia e ha creato la gipsoteca per esporre la collezione di calchi in gesso realizzati fin dal XVII secolo dai borsisti dell’Accademia a partire dagli originali antichi.

 

Sam Stourdzé, attuale direttore dell’Accademia di Francia a Roma, dichiara: “l’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici rende omaggio all’impegno costante di Frédéric Mitterrand per le arti e la cultura, e alla visione ambiziosa e generosa che ha attuato a Villa Medici: quella di un’istituzione dinamica, contemporanea e aperta al mondo esterno. La sua eredità è preziosa, non la dimenticheremo.”

 

 

Accademia di Francia a Roma — Villa Medici

Viale della Trinità dei Monti, 1 - Roma

Infoline: +39 06 67611

Sito web ufficiale: villamedici.it





Nasce INDIE TREE - Un patto per la crescita tra editori e librai indipendenti. Progetto nazionale

Il mercato editoriale italiano sta per assistere alla nascita di Indie Tree, un patto commerciale tra editori e librai indipendenti creato per favorire e rafforzare la loro collaborazione e promuoverne la crescita. Un patto che seppure indirettamente guarda ai lettori e alla possibilità di garantire loro un’offerta editoriale ampia, di qualità, indipendente.
Il progetto è ideato dalle reti di promozione Promedi e NW Consulenza e Marketing Editoriale e va ad aggiungersi agli altri servizi di supporto erogati alle librerie indipendenti come Libri da Asporto, ideato durante la pandemia con grande successo, e LdAcademy.

Indie Tree è un nuovo passo verso l’obiettivo che Promedi e NW perseguono dalla loro nascita: rafforzare la collaborazione tra case editrici indipendenti e librerie indipendenti per promuoverne la crescita. Quella dell’albero è la metafora perfetta per rappresentare lo spirito che muove il nostro lavoro: simboleggia vitalità e coraggio nel rinnovarsi, forza di adattamento e resilienza di fronte alle avversitàEnrico Quaglia, direttore generale di Promedi e NW Consulenza e Marketing Editoriale.

Indie Tree coinvolge oltre 60 marchi editoriali e un potenziale di circa 300 librerie indipendenti sul territorio nazionale. Questo progetto vuole connettere i vari attori della filiera editoriale indipendente - case editrici, reti di promozione, librerie – per favorire la loro collaborazione e promuovere circuiti e accordi commerciali finalizzati alla crescita in un contesto competitivo sempre più sfidante. Le librerie indipendenti spesso sono dei veri e propri presidi culturali in aree e territori dove poco altro esiste per la lettura e la cultura, e anche per questo vanno sostenute.

Le librerie indipendenti svolgono un lavoro prezioso: presenza nel territorio, promozione di autori nuovi e nuove proposte editoriali, gruppi di lettura, azione di stimolo anche nei confronti delle catene dei grandi gruppi, ecc. Vanno dunque sostenute, in particolare dagli editori indipendenti, che non hanno, al contrario dei grandi gruppi editoriali, negozi di loro proprietà dove vendere i propri libri. Per troppo tempo le librerie indipendenti non hanno goduto degli stessi vantaggi economici (condizioni di favore e sconti negli acquisti, ecc.) dei loro competitors delle catene librarie. È ora di correggere un po’ il tiro. In Francia e negli Stati Uniti, dove le librerie indipendenti godono di trattamento migliore da parte dello Stato o da parte degli editori, riescono ad avere una vita più agevole. L’iniziativa di Indie Tree va in questo senso e noi editori indipendenti siamo orgogliosi di portarla avantiSandro Ferri, Edizioni E/O


I marchi editoriali di Indie Tree

5 Continents Editions
Fondazione Luigi Rovati
Mattioli 1885
Add Editore
Food
Mercurio
Aerostella
Forma
Minerva Edizioni
BAO Publishing
Giralangolo
Molesini Editore
Biblioteca Clueb
Guido Tommasi Editore
Morcelliana
Blu Atlantide
Hevelius
Morellini
Bottega Errante Edizioni
Hoepli
Nutrimenti
Bruno Mondadori / Sanoma
Humboldt
Odoya
Carocci Editore
Il Castoro
Officina Libraria
Codice Edizioni
Il Margine
Orthotes
Contrasto
Il Mulino
Palingenia
DeriveApprodi
Johan & Levi
Pendragon
Dumont
Keller
Quodlibet
E/O
Lonely Planet
Racconti Edizioni
EDB Edizioni Dehoniane Bologna
LS Editrice
Rubbettino
Ediciclo
Ludattica
Salerno Editrice
Edizioni di Comunità
LupoGuido
Scholé
Editoriale Cosmo
Luxury Books
Sellerio Editore
Edizioni Efesto
Magenes / Kiwi
Sonda
EDT
Marcianum Press
Studium Edizioni
Emons Libri & Audiolibri
Marco Polo
Tunué
Erickson
Marietti 1820
Uppa

Il programma di affiliazione parte ufficialmente il 01/04/2024.






PUGLIA: DOMANI DETENUTI “SECONDA CHANCE” E VOLONTARI “PLASTIC FREE” ASSIEME PER RIPULIRE LE SPIAGGE

Bari, 22 marzo – Dalle spiagge della Toscana alle coste della Calabria, passando per Marche, Campania, Sardegna e Puglia. 

Domani i litorali di sei regioni italiane vedranno in azione una cinquantina di detenuti provenienti da nove penitenziari e i volontari di Plastic Free, l’organizzazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, per una nuova azione coordinata contro il degrado ambientale. 

Dopo il successo dello scorso anno, tornano gli appuntamenti organizzati dalla Onlus e da Seconda Chance, associazione del Terzo Settore che fa da ponte tra carceri e aziende per creare opportunità di reinserimento. 

Protagonista anche il litorale pugliese con ritrovo presso la spiaggia di Pane e Pomodoro a Bari (ore 9:30).

 

“Per tanti detenuti si tratterà della prima uscita, dopo diverso tempo, grazie ad un permesso premio concesso dalla Magistratura di Sorveglianza – dichiara Flavia Filippi, fondatrice e presidente di “Seconda Chance” – Ciò riempie ancor più di significato questa rinnovata partnership basata su valori come l’inclusione, la rieducazione, il rispetto della natura e della legalità. Grazie alla collaborazione con le carceri di Cagliari, Livorno, Secondigliano, Palmi, Locri, Laureana di Borrello, Bari, Ancona Montacuto e Ancona Barcaglione potremo raggiungere un risultato doppio, a beneficio dell’ambiente e del benessere dei detenuti”.

 

“Questa iniziativa dimostra come per la salvaguardia del nostro territorio sia fondamentale il contributo concreto di tutti – aggiunge Lorenzo Zitignani, direttore generale Plastic Free Onlus – Armati di guanti, ramazze e desiderio di condivisione, i detenuti saranno guidati dai nostri volontari nelle operazioni di pulizia ambientale affinché si possano ripulire le spiagge di sei splendide località dai rifiuti che i nostri mari ci restituiscono”.

 

Le pulizie ambientali, momento anche di inclusione sociale, sono aperte a tutti i cittadini che vorranno prenderne parte previa registrazione sul sito www.plasticfreeonlus.it. I punti di ritrovo degli altri appuntamenti saranno la spiaggia di Portonovo ad Ancona (ore 10), la piazzetta Fernando Pilia (lato Luchia) a Cagliari (ore 10.30), l’Oasi dei Variconi a Castel Volturno, in provincia di Caserta (ore 9), il piazzale dei 3 Ponti a Livorno (ore 9:30) e il villaggio La Quiete-Angolo verde a Palmi, Reggio Calabria (ore 9).





A CUTROFIANO PROSEGUONO I LABORATORI DEL PROGETTO MAMA - MUSICA AI MARGINI DEDICATI A LU SANTU LAZZARU E AI CANTI LEGATI AI RITI PASQUALI. I GIOVANI PARTECIPANTI SI ESIBIRANNO SABATO 23 MARZO PER I CANTI DI PASSIONE E NEI GIORNI SUCCESSIVI ANCHE NELLA RSA VILLA IMMACOLATA E NEL CENTRO ANZIANI DI CUTROFIANO

 Con un laboratorio dedicato alla tradizione de Lu Santu Lazzaru proseguono a Cutrofiano le attività dell'articolato progetto di inclusione sociale “Mama - Musica ai margini”, ideato e promosso dall'associazione Sud Ethnic Aps con il coordinamento di Antonio Melegari, sostenuto dal bando regionale Puglia Capitale Sociale 3.0. Nelle ultime settimane, infatti, un gruppo di giovani ragazze e ragazzi del territorio hanno frequentato le lezioni guidate dalla cantante Michela Sicuro focalizzate sulle musiche della Settimana Santa e sui canti legati ai riti pasquali (anche in lingua grika) e in particolare sul canto di questua quaresimale eseguito da gruppi di suonatori e cantori in giro per le case e le masserie nella settimana che precede la domenica delle Palme. «In alcuni paesi dell'arco jonico del Salento meridionale la tradizione è ancora viva e sentita, e intere famiglie continuano ad attendere l'omaggio sonoro fino a notte inoltrata. I suonatori suonano e cantano dietro le porte chiuse, successivamente vengono fatti entrare in casa dove viene offerto da bere e da mangiare mentre i canti proseguono. Vengono offerte uova, formaggi e salumi raccolti nel paniere che i suonatori recano con se», si legge sul sito archiviosonoro.org. I partecipanti si esibiranno sabato 23 marzo alle 19:30 sul Sagrato della Chiesa Madre di Cutrofiano durante la trentaquattresima edizione della rassegna Santu Lazzaru, inserita nel ricco programma dei Canti di Passione, manifestazione itinerante organizzata dall’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina con la direzione artistica di Antonio Melegari, dedicata quest'anno alla memoria di Luigi Chiriatti. Il tradizionale canto sarà portato anche nella Rsa Villa Immacolata e nel Centro Anziani di Cutrofiano.


Attraverso la musica tradizionale, tassello fondamentale dell’identità territoriale e di comunità, Mama - Musica ai margini prova infatti a mettere in connessione generazioni diverse. Gruppi musicali e bande accolgono anziani suonatori e giovanissimi “apprendisti”: tamburelli, chitarre, stornelli sono infatti il ponte per piccoli e grandi momenti di incontri di formazione, cultura e socialità. Il progetto prevede anche l'attivazione di corsi gratuiti per ragazze e ragazzi dentro e fuori la scuola. La "banca degli strumenti" mette a disposizione gratuitamente un supporto professionale per la produzione musicale. Il tutto per contrastare le nuove povertà e i rischi di marginalità delle persone in condizioni di fragilità e svantaggio sociale.

Le attività extrascolastiche rappresentano una forma essenziale di educazione non formale che gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dei legami sociali. Queste iniziative promuovono la solidarietà, la condivisione di attenzioni e valori, e la capacità di contribuire al benessere collettivo, incarnando i principi di un welfare generativo e comunitario. Ciò è particolarmente evidente quando tali attività mirano a includere e supportare i gruppi più vulnerabili della società. Oltre a offrire opportunità culturali, ricreative ed educative, esse svolgono un ruolo fondamentale nel rinforzare l'educazione a una cittadinanza attiva e consapevole, alimentando il senso civico, il rispetto per la legalità, la responsabilità sociale, e le dinamiche di reciproca assistenza.

Info 3474077634 - sudethnic@gmail.com





“Canto Pasolini” spettacolo teatrale musicale di Pino Ingrosso - compositore, musicista e cantante

Remise en Forme e Cybersicurezza

 Roma 21 marzo 2024 – Mancano pochi mesi alla fatidica “prova costume” e nella primavera 2024, oltre all’angoscia per i centimetri di troppo, gli italiani dovranno mettere in conto anche la “prova cybersicurezza”.

Sono infatti aumentati gli attacchi alla pubblica amministrazione e alle aziende, soprattutto le PMI nel 2023. Nel 2023 gli attacchi gravi registrati in Italia dal C.N.A.I.C. e N.O.S.C. sono stati 12.101, che hanno in particolare colpito le Pubbliche Amministrazioni (41%) e l’industria Manifatturiera (29%). I così detti financial crime e le truffe online a danno di aziende e privati sono stati, nell’ordine 10.755 (più di 40.5 milioni di euro sottratti) e 16.637 (più di 139.5 milioni di euro sottratti)*1.  Quello però a cui molti non pensano è che la maggior parte di questi colpi sono stati messi a segno grazie a un errore umano, attraverso la commistione di device personali e aziendali, e una sempre più dilagante disinvoltura digitale. Cyber Guru, piattaforma di Security Awareness Training, che si occupa di formare i dipendenti nel renderli consapevoli del corretto utilizzo delle tecnologie digitali, trasformando il famoso “fattore umano” da anello debole a prima linea di difesa contro i cyber attacchi, fa il punto su un tema apparentemente innocuo come il fitness personale nell’era digitale.

Non si conoscono le origini di molti attacchi per cui le organizzazioni italiane nel 2023 hanno dovuto sborsare ingenti somme di denaro, e spesso non si scopriranno mai. Ma l’esperto della formazione in cyber sicurezza non esclude che molti di questi attacchi siano stati generati da gesti inconsapevoli, come un link cliccato con leggerezza su una pagina IG di interesse, o su un messaggio in direct (DM). Con l’avvento dell’uso diffuso dell’intelligenza artificiale oggi è ancora più facile essere raggirati. Secondo un recente sondaggio di Cyber Guru, il 52% del campione ammette di non essere in grado di distinguere un influencer virtuale da uno vero sui social network*2. Inoltre, gli utenti sono sempre più disinvolti: sempre secondo lo stesso sondaggio il 13% ha ammesso di aver scambiato messaggi o addirittura file musicali o foto con uno sconosciuto. Eppure, basta un gesto così banale per scaricare un virus sul proprio device, che, al momento opportuno, ruberà dati personali, come password, account bancari, e informazioni sensibili. Dati che potranno essere poi utilizzati dai cyber criminali per attaccare la persona, o l’azienda per cui lavora.

In questa stagione, in cui sono in moltissimi a ricorrere ad applicazioni digitali e non per rimettersi in forma, una delle trappole più usate dai cyber criminali è proprio quello della Remise en Forme. Per questo Cyber Guru stila una lista delle 3 truffe, a suo avviso, attualmente più popolari legate proprio al fitness.

  1.  Fake brand: sui social network spopolano i “fake brand” che attirano ignari utenti proponendo programmi di ambassadorship aventi come oggetto prodotti come: integratori drenanti o dimagranti, dispositivi massaggianti o elettro stimolanti, per non parlare di attrezzature e abbigliamento sportivo. Il messaggio che l’utente riceve in messaggi diretti di solito riporta un “Stiamo cercando te” o “sei il/la candidato/a ideale”. É così che si presentano i brand fittizi, che offrono piccoli compensi e visibilità in cambio del pagamento dell’articolo da testare ad un prezzo ridotto, o della spedizione per riceverlo. Obiettivo del finto brand è quello di spingere l’ignaro utente a inviare denaro, in cambio di nulla ovviamente, o cercare di farsi fornire le informazioni relative all’account per poi utilizzarlo a scopi malevoli. Attenzione, come sempre, a non cliccare sui link forniti direttamente nel messaggio. Accorgimenti: desistere da tali richieste, o comunque fare le dovute verifiche andando a cercare su un motore di ricerca il sito web del brand e contattare il customer care per verificare se questa promozione è in corso.

Questo vale anche per le famose challange su Instagram da 30 giorni, dove un finto brand propone di testare un prodotto per verificarne l’efficacia.

 

  1. Offerte promozionali: attenzione a flyer o poster che promuovono abbonamenti in palestra o simili in prossimità di aree pubbliche o centri sportivi attraverso QR CodeQuella del quishing è una truffa molto comune, basata su codici QR preparati ad hoc dai criminali informatici. Inquadrando il QR Code si rischia o di essere indirizzati su pagine web malevoli e pericolose, o di scaricare sul proprio device un malware, funzionale agli scopi del criminale.
    Accorgimenti: prima di scansionare un codice QR, verificare sempre il link che compare. In ogni caso, non inserire mai i dati di login su un sito web che avete aperto tramite un codice QR, a meno di esserne certi o di averlo precedentemente verificato anche contattando la palestra che offre la promozione. Ricordate che un’offerta imperdibile “troppo bella per essere vera” potrebbe essere una truffa.
  2. Sedicenti Trainer: Fitness influencer e training online sono ormai sdoganati, complice la pandemia. Oggi con l’avvento di ChatGPT e simili, intraprendere conversazioni in direct per una consulenza senza aver prima verificato la veridicità del profilo dell’influencer con cui si sta conversando, è davvero rischioso. Accorgimenti: una volta c’era la spunta blu a verificare un account. Oggi prima di effettuare un pagamento, cercare online il nome dell’account, e controllare che l’utente abbia delle recensioni verificate e affidabili. Tenendo sempre a mente che le recensioni si possono acquistare. Trattandosi della propria salute, prima di accettare suggerimenti sulla dieta o sull’attività fisica, sarebbe opportuno farsi inviare anche un curriculum professionale, e verificare su Google se effettivamente esiste. Ne guadagnerà il portafoglio e la salute.

“In un’epoca dove il confine tra la vita reale e quella digitale e tra i device personali e aziendali si è completamente sgretolato occorre prestare molta attenzione a ciò che si fa ‘on’ e ‘off line’. Gli utenti non devono dimenticarsi di essere anche dipendenti, capi d’azienda o comunque responsabili anche della sicurezza informatica del loro entourage” spiega Maurizio Zacchi di Cyber Guru, che prosegue “Non vogliamo scoraggiare le persone a perseguire i loro hobby o uno stile di vita attivo con questo monito, ma semplicemente invitarle ad attuare il famoso spirito critico quando compiono azioni quotidiane come quella di scansionare un QR Code”.




Sabato 23 marzo - Mario Desiati presenta la decima edizione del festival Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto a Lecce

Sabato 23 marzo (ore 16:30 - ingresso libero) il Complesso degli Agostiniani in via Michele De Pietro a Lecce,  in occasione dei festeggiamenti per i due anni dall'apertura della Biblioteca OgniBene, ospita l'incontro di presentazione della decima edizione di “Armonia. 

Narrazioni in Terra d’Otranto”.


Da aprile a luglio
 il festival letterario, ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano (che quest'anno festeggia i suoi primi 20 anni) e dall’associazione NarrAzioni con la direzione artistica di Mario Desiati, proporrà incontripresentazioniappuntamenti inediti e speciali.

Confermate le collaborazioni con 

il Premio Strega e il Premio Italo Calvino, con le amministrazioni comunali di Presicce-AcquaricaLecceAlessanoSalveSpecchia e Corsano, la Fondazione Parco Culturale Ecclesiale de FinibusTerrae e il forum Carta di Leuca - A mediterranean embrace of peace per  per l'atteso appuntamento con "Discorsi mediterranei" nel Piazzale antistante la Basilica Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae a Leuca e il concorso letterario Alan Kurdi. Non mancheranno giovani esordienti e autrici e autori pugliesi, nazionali e internazionali.

All'incontro parteciperanno il direttore artistico Mario DesiatiMichela Santoro (Libreria Idrusa) e Andrea Cacciatore (Associazione NarrAzioni). Interverranno anche Fabiana Cicirillo (assessora alla cultura del Comune di Lecce), Osvaldo Stendardo (sindaco di Alessano), Natacha Pizzolante (assessora alla cultura del Comune di Presicce-Acquarica), Patrizia Pizzolante (assessora alla cultura del Comune di Salve), Federica Ricchiuto (presidente del Consiglio comunale di Specchia) e un rappresentante della Fondazione Parco Culturale Ecclesiale de FinibusTerrae.

Armonia è una parola chiave nella poetica di Girolamo Comi. È la natura, i luoghi fisici e metafisici di un autore che, oltre che poeta è stato intellettuale, bibliofilo, amante del Salento; oggi la sua casa e i suoi libri rappresentano un simbolo non solo di Lucugnano e Tricase, ma di tutta la Puglia. Proprio lo Spirito d’Armonia, dunque di bellezza, è il timone che guida i lettori e gli operatori culturali impegnati nella Terra d’Otranto. In questi anni il Festival ha ospitato Daniel PennacTahar Ben JellounAmélie NothombJeffery DeaverMoony WitcherPaolo RumizRoberto SavianoNicola Lagiogia, i vincitori del Premio Strega (Mario Desiati, Emanuele Trevi, Sandro Veronesi, Antonio Scurati, Helena Janeczek) e ancora Fabio Genovesi, Paolo Giordano, Alessandro Piperno, Leonardo Colombati, Walter Veltroni, Chiara Valerio, Edoardo Nesi, Giuliana Sgrena, Gabriella Genisi, Bruno Tognolini, Diego De Silva, Gianrico Carofiglio, Giuliano Sangiorgi, Donatella Di Pietrantonio, Pietrangelo Buttafuoco, Nuccio Ordine, Luca Bianchini, Silvia Avallone, Massimo Carlotto, Federico Zampaglione, Gian Arturo Ferrari, Lia Levi, Giovanni Solimine, Carlo D’Amicis, Chiara Francini, Franco Arminio, Concita De Gregorio, Nadia Terranova, Francesco Gungui, Francesco Carofiglio, Mauro Covacich, Claudia Durastanti, Marco Missiroli, Marcello Fois, Remo Rapino, Lisa Ginzburg e molte altre autrici e autori impegnati in presentazioni, incontri, laboratori e appuntamenti per le giovani e i giovani lettori.







Il mercato degli smartphone nel 2024: dinamiche e preferenze tra i consumatori italiani secondo Trovaprezzi.it

Nonostante le avversità del periodo recente, segnato da ritardi nella produzione dovuti alla pandemia e dall'aumento dell'inflazione, il mercato degli smartphone è sempre in evoluzione. 

Nel 2023 le ricerche di smartphone su Trovaprezzi.it hanno quasi raggiunto quota 13 milioni e il picco è stato rilevato nel mese di novembre (oltre 1 milione e 500 mila ricerche) in occasione del mese di sconti legato al Black Friday. Per quanto riguarda la sfida Android vs Apple, nel 2023 a fronte di quasi 10 milioni di ricerche legate al mondo Android, sono state poco più di 3 milioni le ricerche relative al mondo Apple. 

GLI SMARTPHONE PIU’ CERCATI NEL 2024. 

Nel 2024, i produttori stanno cercando di distinguersi puntando a soluzioni innovative, con processori sempre più potenti e fotocamere ad altissima risoluzione, integrate con l'AI per agevolare una nuova quotidianità. Questa tendenza, però, ha riportato in auge anche gli smartphone della precedente generazione, ora più convenienti, arricchendo così le opzioni di scelta dei consumatori italiani. Non è un caso che gli smartphone più cercati nei primi mesi del 2024 (gennaio e febbraio), come emerge dal nuovo Osservatorio Trovaprezzi.it, sono, da una parte il Samsung Galaxy S23 (la “generazione precedente”) e dall’altra l’iPhone 15 e l’iPhone 15 Pro Max (l’ultima generazione di melafonini). 

Entrando più nel dettaglio, considerando solo i top di gamma la situazione cambia solo in parte: al primo posto si posiziona l’iPhone 15 Pro Max, seguito dal Samsung Galaxy S24 Ultra e dall’iPhone 15 Pro. È interessante notare come nel 2024 il consumatore tipo di questi smartphone di fascia alta sia tendenzialmente uomo (69% contro 31%) e giovane (nel 27% dei casi ha tra i 25 e i 34 anni mentre nel 24% dei casi tra i 18 e i 24). Oltre la metà degli utenti, quindi, ha tra i 18 e i 34 anni: questo pubblico, che comprende sia la generazione Z che i Millennial, è generalmente più orientato all'adozione di nuove tecnologie e tende a dare grande valore alle ultime innovazioni e al prestigio del brand. Minore interesse, invece, emerge nelle fasce di età più mature, specie oltre i 54 anni, per le quali gli smartphone di fascia alta (oltre i 1.000 euro) non rappresenterebbero una necessità. 

Tra gli smartphone di fascia media (300 - 1.000 euro) il podio è costituito da iPhone 15 (al primo posto), Samsung Galaxy S23 e iPhone 13. Il profilo di consumatore interessato a questo genere di smartphone è molto simile quello relativo ai top di gamma, anche se in questo caso cresce il numero di donne interessate (35%).Infine, analizzando gli smartphone di fascia bassa (sotto i 300 euro), troviamo il Samsung Galaxy A54, seguito dal Samsung Galaxy A34 e dallo Xiaomi Redmi Note 13 Pro (per la prima volta sul podio, un brand differente da Samsung e Apple). Analizzando il consumatore tipo si evince come i giovanissimi, nonostante il minore potere d’acquisto, siano molto più interessati ai top di gamma: è solo il 14% degli utenti tra i 18 e i 24 anni ad interessarsi a questa fascia di smartphone. Al contrario, questa categoria è la più ambita tra le fasce di età intermedia, ovvero i 35-44enni (23%) e i 45-54enni (21%).

Per quanto riguarda i territori più attivi nella ricerca online troviamo un maggior interesse per la tecnologia in generale al Nord rispetto al resto della penisola. Tuttavia, Sardegna, Campania e Puglia fanno eccezione a questa tendenza, indicando che ci sono significativi interessi verso gli smartphone anche nel Sud e Isole. 

LA RICERCA DEL PREZZO MIGLIORE. Per poter acquistare un nuovo smartphone al miglior prezzo è importante utilizzare un comparatore, così da poter monitorare al meglio le fluttuazioni dei prezzi. Ad esempio, se il Samsung Galaxy S23 da 128GB ad inizio gennaio costava 599 euro, a fine febbraio il suo prezzo minimo è sceso a 525 euro. L’iPhone 15 da 128GB, invece, a inizio gennaio veniva proposto a 790 euro, mentre è arrivato a costare anche 699 euro a fine febbraio. In generale, la variazione dei prezzi cambia da modello a modello e a seconda delle diverse offerte disponibili online.

Tra i tre smartphone più desiderati del 2024, Apple iPhone 15 Pro Max mostra la volatilità più elevata, soprattutto nella variante da 1TB. Nel periodo 1° gennaio - 29 febbraio la variazione tra i prezzi minimi giornalieri è stata notevole (raggiungendo il massimo di 419 euro), confermando quanto sia utile tenere monitorati i prezzi e utilizzare funzioni apposite, come l’alert di prezzo. Dall’analisi dei prezzi desiderati impostati dagli utenti su Trovaprezzi.it è possibile riportare alcune ulteriori considerazioni.

Innanzitutto, il computo dell’importo delle spese di spedizione nel prezzo desiderato varia a seconda del prodotto che si sta cercando di acquistare. Rispetto a tutti gli alert impostati dagli utenti, la quota che chiede di considerare anche le spese di spedizione nel prezzo desiderato varia dal 30,56% per iPhone 15 Pro Max da 256GB al 57,14% di Apple iPhone 15 da 128GB. È possibile ipotizzare che gli utenti che valutano l’acquisto di modelli più costosi siano generalmente meno inclini a considerare i costi di spedizione nel loro prezzo target, forse a causa di un minor peso rispetto al prezzo totale.

La differenza elevata tra prezzi desiderati e reali per i modelli di fascia alta, come l'Apple iPhone 15 Pro Max (800 vs. 1.177* euro per la versione da 256GB e 1.100 vs.1.399* euro per quella da 512GB), suggerisce una significativa eterogeneità nelle aspettative di prezzo tra gli utenti interessati a questi prodotti. Al contrario, le differenze relativamente più basse tra prezzi desiderati e reali per i modelli Samsung Galaxy S23 (350 vs 507* euro per il 128 GB e 450 vs 586* euro per il 256 GB) indicano come le aspettative di prezzo siano più uniformi per questi dispositivi. 

FOTOCAMERE PERFORMANTI E SMARTPHONE PIEGHEVOLI. 

Se i giovanissimi non dedicano particolare attenzione agli smartphone di fascia bassa dai costi più contenuti, alcune feature più innovative per loro risultano fondamentali. La fascia d’età più interessata agli smartphone con la fotocamera più performante, infatti, è quella 18-24 anni (27%). Secondo la guida all’acquisto di Qualescegliere.it i migliori cameraphone sono il già citato iPhone 15 Pro Max, considerato come il migliore modello in assoluto, ed il Google Pixel 7 Pro, valutato come il migliore nel rapporto qualità prezzo. Seguono il Google Pixel 8 Pro, il Samsung Galaxy S24 Ultra e l’Honor Magic 5 Pro.  

Cresce l’interesse anche tra gli smartphone pieghevoli: il formato a conchiglia ("flip") è più in voga rispetto al più grande e costoso formato "fold". Il Samsung Galaxy Z Flip5 risulta essere il modello con il maggior numero di ricerche, seguito dal precedente Galaxy Z Flip4. Questa tendenza sembrerebbe suggerire il desiderio dei consumatori per dispositivi più compatti e maneggevoli pur non rinunciando ai vantaggi di uno schermo pieghevole.

 

*Prezzi rilevati su Trovaprezzi.it il giorno 19/03/2024

 

7Pixel S.r.l.

7Pixel S.r.l. è una società italiana leader nel mercato della comparazione prezzi degli operatori di e-commerce

L’azienda, con i suoi marchi come Trovaprezzi.it e Drezzy.it, è controllata dal Gruppo MutuiOnline S.p.A., società quotata al Segmento STAR di Borsa Italiana (sito istituzionale: www.gruppomol.it)




Crescono i matrimoni, ma a fare da traino sono le seconde nozze. L’amore è over 40

 Avv. Ruggiero: “Nonostante acceleri la fine di un matrimonio, il divorzio breve di fatto favorisce l’amore”. I nuovi incontri sono sempre di più online, su app che creano connessioni vere come PhaseApp, oltre il concetto di swipe tra le foto

 

 

Che si tratti di matrimonio religioso o civile, sobrio o in grande stile, nel nostro paese i matrimoni sembrano essere in crescita. Ad affermarlo sono le ultime rilevazioni ISTAT, secondo i quali le unioni civili sono aumentate del 31%, i matrimoni del 4,8%, ma il vero record è stato registrato dalle seconde (o successive) nozze, con un incremento del 22,7%.

 

Oggi il vero amore, quello che durerà per sempre, sembra arrivare in un’età più matura. Molte persone scoprono che chi hanno sposato quando erano più giovani non è la persona giusta, come conferma l’aumento di divorzi e separazioni (rispettivamente +24,8% e + 22,5%).

 

Nonostante il fallimento del primo matrimonio, però, non si rinuncia all’amore e al sogno del “vissero per sempre felici e contenti” e, grazie anche all’introduzione del divorzio breve, sempre più persone decidono di sposarsi di nuovo, convinte che questa volta sarà per sempre.

 

L'affermarsi di una maggior consapevolezza da parte delle donne, di un crescente desiderio di autodeterminazione e di ricerca della felicità hanno portato alla fine di molti matrimoni infelici e spesso addirittura tossici e violenti, che in altre epoche sarebbero andate avanti lo stesso. – Commenta l’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia – Nel 2015 è stato introdotto il cosiddetto ‘divorzio breve’, che in caso di separazione consensuale offre la possibilità di divorziare dopo soli sei mesi. Nonostante si tratti di una procedura pensata per accelerare la fine ufficiale di un matrimonio, di fatto il divorzio breve favorisce l'amore e la nascita di nuove unioni, spesso più mature, più solide e più durature delle precedenti”.

 

Trovare l’amore in età più adulta, però, è più complicato. I coetanei sono spesso già impegnati e le occasioni di fare nuovi incontri sono ben poche. Per questo motivo, sono sempre di più le coppie che nascono online. Il limite delle app di incontri, però, è quello di dare enorme peso all’apparenza, dovendo puntare tutto su una selezione di foto, e non su altri aspetti che determinano la reale affinità. Non tutte, però funzionano allo stesso modo.

 

Ad esempio, PhaseApp ha deciso di superare il concetto di “swipe tra le foto”, puntando sul ben altro, al fine di creare connessioni profonde che coinvolgano mente, cuore e anima. Il sistema è basato su una batteria di domande pensate da un team di psicologi e sessuologi, che sono organizzate in fasi e che vengono sottoposte ai due utenti. La conversazione prosegue solo se entrambi inviano una risposta, altrimenti, la chat viene chiusa automaticamente.

 

Al momento dell’iscrizione, gli utenti inseriscono solamente la data di nascita, il genere e l’orientamento sessuale, con possibilità di inviare foto all’altra persona solo in una fase più avanzata, quando sale il livello di intimità. In questo modo, la conoscenza dell’altro segue un percorso inverso rispetto alle altre app di dating: anziché partire dall’aspetto esteriore per poi conoscere quello interiore, si parte dall’interno, dall’anima, per poi scoprire solo dopo l’aspetto dell’altro utente.

 

Per questa sua particolarità, PhaseApp è molto popolare tra gli over 40 che cercano relazioni più profonde, che non si fermino all’apparenza.

 

Con PhaseApp abbiamo voluto creare un nuovo modo di conoscere le altre persone, che spesso porta esplorare sfumature sconosciute di noi stessi. – Spiega Marco Ciarlante, responsabile marketing e comunicazione di PhaseApp – Le domande che proponiamo sono molto diverse tra loro, partendo da cose più generiche per arrivare ad argomenti più intimi e piccanti. Ma in ogni fase di conoscenza abbiamo messo domande che spesso non vengono poste in una conversazione, ma che aiutano a conoscere più profondamente il nostro interlocutore. Si tratta di un gioco tra conoscenza, divertimento e seduzione, che spesso viene usato anche da coppie già consolidate, per riaccendere la passione o per puro divertimento. Nell’app, infatti, c’è la possibilità di invitare chi già conosciamo a partecipare a questo ‘duello di domande’ attraverso un link”.





Pneumatici green, UniTrento guida un progetto europeo

 Trento, 22 marzo 2024 – (p.s.) Siamo abituati a vederli nei parchi giochi per bambini o nei campi sportivi. Pavimenti fatti di granuli di gomma riciclata da pneumatici usati. Negli ultimi anni però, si è scoperto che quei componenti possono contenere composti pericolosi e cancerogeni. Si tratta di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), che vengono rilasciati in atmosfera, soprattutto a elevate temperature. L’esposizione ad alti livelli di queste sostanze può comportare rischi per la salute umana e per l’ambiente.

L’Unione europea ha deciso importanti restrizioni nell’impiego di questi materiali per la realizzazione di manti in erba sintetica o di tappeti dei giardini pubblici. Ma gli Ipa sono rilasciati in atmosfera anche dagli pneumatici nuovi, durante il loro ciclo di vita. A tal proposito la nuova normativa Euro7, entrata in vigore da poco, prevede che i veicoli saranno disciplinati anche sul fronte delle emissioni prodotte dai materiali e dai componenti che si usurano: pneumatici appunto, ma anche ingranaggi, dal cambio alla frizione, ai freni. In prospettiva, con la diffusione di veicoli elettrici, tali emissioni diventeranno prevalenti.
Come intervenire per limitare l’impatto ambientale di questi prodotti? È la sfida alla quale lavorerà un gruppo di ricerca, guidato da Stefano Gialanella, docente di Scienza e Tecnologia dei materiali al Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento.
Il team è composto da Andrea Dorigato, Luca Fambri e Giulia Fredi.
Il progetto si chiama “NORUBTREET_4_LIFE” e ha recentemente ottenuto un finanziamento europeo da 898.717 mila euro. Fondi che rientrano nell’ambito del programma Life Horizon Europe, che supporta interventi e iniziative dedicate al miglioramento della qualità dell’ambiente, alla sostenibilità e all’economia circolare.
L’obiettivo è mettere a punto un processo di riciclaggio di pneumatici usati per creare nuove mescole per pneumatici nuovi, non inquinanti, e qualificati anche per le caratteristiche di emissioni in atmosfera e il relativo impatto tossicologico e ambientale.
Coordinato dall’Università di Trento, lo studio ha quattro partner europei: Istituto reale svedese di Tecnologia (Svezia), Università di Groningen (Olanda), Università degli Studi di Milano, Marangoni Spa.
La ricerca parte da una collaborazione con l’Università di Groningen, dove è già stato sviluppato un processo per riciclare le gomme da pneumatici, ma su piccola scala.
Due le principali linee di azione: misurare le esalazioni derivate da questi prodotti provenienti dall’Olanda e verificare che non contengano sostanze tossiche come gli idrocarburi policiclici aromatici.  
«Se dovesse contenerne – spiega Stefano Gialanella – dovremmo modificare l’attuale processo di produzione. E quindi creare materiali con formulazioni nuove che verranno testati in laboratorio. Metteremo a confronto le emissioni di uno pneumatico medio europeo già sul mercato con quelle dei materiali che andremo a realizzare. E ci attendiamo risultati positivi in termini sia di impatto ambientale che economico».
Le stime riportate nello studio parlano infatti di una riduzione di gas serra del 30 per cento durante il ciclo produttivo. E di un costo d’acquisto inferiore del 25 per cento.
In prima battuta saranno prodotti battistrada per veicoli pesanti (camion, escavatori, veicoli di cantiere).
Ma il traguardo è più ampio. «Il focus è sullo pneumatico – spiega il docente – e su cosa farne adesso che è stato messo al bando. Ma le informazioni che otterremo saranno utili per sapere se l’aria che respiriamo al parco giochi o durante una partita in un campo di tennis contiene sostanze dannose per le persone».

C’è una correlazione tra attività fisica e salute visiva? - Clinica Baviera illustra i benefici dello sport anche per la vista

 L'esercizio fisico è essenziale in generale per mantenere uno stile di vita sano; ma esiste una correlazione tra il praticare un'attività sportiva e la vista? Secondo gli specialisti di www.clinicabaviera.it, una delle aziende oftalmologiche più importanti d'Europa, la risposta è sì. Con il passare degli anni, infatti, generalmente aumentano i problemi alla vista; più dell'80% degli over 60 soffre di problemi visivi che influiscono poi sulla qualità della vita. Un dato che potrebbe variare se ci si prendesse maggiormente cura di se stessi, anche praticando attività fisica in modo regolare.


La salute visiva dipende da diversi fattori: quelli genetici, neuronali e quelli determinati dallo stile di vita che si adotta: stanchezza, stress, inquinamento o i raggi UVA possono nuocergli; ma ci sono altri fattori che invece possono farla migliorare, come ad esempio la dieta, il riposo e l'esercizio fisico. La pratica sportiva ha molti benefici in generale: tra le altre cose aiuta a prevenire problemi muscolari, favorisce la regolazione ormonale, rafforza il sistema immunitario, influisce sull'avere un riposo adeguato e riduce l'affaticamento; in più, ha anche molti benefici per la salute degli occhi. Gli esperti di Clinica Baviera spiegano i principali:

1. Migliora la circolazione sanguigna 
L'esercizio quotidiano migliora la circolazione sanguigna in tutto il corpo, compresi gli occhi. La retina, la parte dell'occhio responsabile di catturare la luce e inviare segnali al cervello attraverso il nervo ottico, richiede una somministrazione costante di ossigeno e sostanze nutritive per funzionare correttamente. Una circolazione sanguigna adeguata assicura che questi nutrienti essenziali si leghino alla retina in quantità sufficienti per mantenerla in salute e funzionare correttamente, il che può ridurre il rischio di problemi oculari come la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare o il glaucoma.

Oltre a fornire nutrienti, la circolazione sanguigna è anche responsabile dell'eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo cellulare nella retina. Questo include l'eliminazione dei sottoprodotti tossici che potrebbero accumularsi e danneggiare le cellule oculari se non vengono eliminate adeguatamente; qualcosa che, con il tempo, può provocare anche la perdita della vista. Pertanto, favorire una circolazione sanguigna adeguata attraverso l'esercizio fisico regolare e con una dieta salutare può aiutare molte persone a proteggere i loro occhi e a mantenere una vista ottimale più a lungo.

2. Controlla la pressione arteriosa 
La pressione arteriosa alta può avere un impatto significativo sulla salute visiva e l'esercizio fisico può rappresentare un elemento importante per il suo controllo e per la prevenzione. Un'attività fisica regolare può aiutare a controllare pressione e livelli di zuccheri nel sangue, contribuendo a volte a ridurre il rischio di patologie come la retinopatia ipertensiva che provoca emorragie, edemi e altre alterazioni che possono creare problemi alla vista.

L'ipertensione arteriosa può anche influenzare il nervo ottico provocando la perdita della vista, soprattutto in caso di patologie come la neuropatia ottica ischemica anteriore che è associata alla pressione alta. Attività fisica aerobica, come camminare, correre o nuotare, può aiutare a ridurre la pressione arteriosa sistolica e diastolica. Mantenendo la pressione sotto controllo si riduce così il rischio di danni ai vasi sanguigni oculari e al nervo ottico.

3. Riduce ansia e stress
Lo stress e l'ansia sono fattori che possono contribuire ad aggravare problemi come affaticamento visivo, difficoltà di messa a fuoco, dolore oculare e visione sfocata. Lo stress può anche ridurre la produzione di lacrime e provocare secchezza oculare, prurito, bruciore e sensazione di avere un corpo estraneo nell'occhio. Questi problemi visivi generalmente sono temporanei e scompaiono quando l'ansia e lo stress si riducono. Praticare l'esercizio fisico in modo regolare libera le endorfine, neurotrasmettitori che agiscono come analgesici naturali e riducono lo stress.

4. Aiuta a mantenere un peso salutare
Fare esercizio fisico aiuta a mantenere un peso salutare e a ridurre il rischio di obesità. Essere sovrappeso può considerarsi tra i fattori di rischio di sviluppare disturbi oculari tra cui il glaucoma, la degenerazione maculare, la retinopatia diabetica. Inoltre, fare esercizio fisico regolare è ancor più importante se si segue parallelamente un'alimentazione equilibrata e ricca di sostanze nutritive. Una dieta con tanti antiossidanti, acidi grassi omega-3 e vitamine, presenti in frutta, verdura e pesce, può aiutare a prevenire problemi visivi come la degenerazione maculare correlata all'età, una delle principali cause di perdita della vista negli anziani.

Inoltre è necessario limitare l'assunzione di alimenti lavorati e ricchi di grassi saturi. Se a questo si associa una adeguata idratazione, bevendo molto, si migliora anche la lubrificazione degli occhi, prevenendo la secchezza oculare.

5. Migliora la qualità del sonno 
L'esercizio fisico può aiutare a migliorare la qualità del sonno, migliorando di conseguenza anche il benessere visivo. Un buon riposo è cruciale per gli occhi; durante il sonno sono permanentemente chiusi e a riposo e ciò permette ai muscoli oculari di rilassarsi e recuperare gli sforzi fatti durante il giorno; inoltre, gli occhi si rigenerano producendo lacrime che mantengono la superficie oculare umida e protetta da secchezza e irritazioni.

La pratica fisica quotidiana riduce la quantità di tempo necessaria per addormentarsi e allo stesso tempo aiuta ad aumentare la quantità totale di sonno profondo e riparatore. È fondamentale dare priorità al riposo e imparare a dormire le ore necessarie come parte di uno stile di vita salutare che possa contribuire a garantire una visione ottimale a lungo termine.

Il dottor Federico Fiorini, direttore sanitario di Clinica Baviera Bologna spiega: Nella nostra costante ricerca di uno stile di vita più sano, spesso trascuriamo il ruolo cruciale che l'esercizio fisico svolge nella cura della salute in generale e di quella visiva in particolare. Noi di Clinica Baviera crediamo che avere una routine quotidiana, praticando esercizio fisico in modo regolare, possa essere un potente strumento per migliorare e proteggere la salute degli occhi a lungo termine, ed è per questo che incoraggiamo tutti a fare sport regolarmente

Giornata mondiale dell’acqua 2024, Legambiente con il contributo di UNHCR presenta il focus “Acqua, conflitti e migrazioni forzate: la corretta gestione delle risorse idriche come strumento di stabilità e pace”

 Tra il 2000 e il 2023, sono stati ben 1.385 i conflitti che hanno visto la risorsa idrica come fattore scatenante o come arma contro le popolazioni.


Crescono le migrazioni forzate, tra le zone più interessate il Corno d’Africa ed in particolare la Somalia: nel 2023, secondo UNHCR, quasi 3 milioni di nuovi spostamenti forzati all'interno del Paese per la combinazione di siccità e inondazioni con situazioni di conflitto e insicurezza.

A ciò si aggiunge la difficoltà nelle aree dove le persone rifugiate e sfollate sono accolte a fornire servizi idrici e igienico-sanitari.
Le buone pratiche di UNHCR: dall'estensione dell’acquedotto ad Agadez (Niger) alla solarizzazione di 295 pozzi nel 2023.

“Urgente una cooperazione internazionale nella gestione sostenibile delle risorse idriche. Anche l’Italia deve fare la sua parte, Governo acceleri su attuazione del PNACC e su relative risorse economiche necessarie a partire da tre azioni chiave”.

L’acqua come ponte verso la pace piuttosto che fonte di conflitto. È l’appello che lanciano Legambiente e UNHCR (Agenzia ONU per i Rifugiati) con il focus “Acqua, conflitti e migrazioni forzate: la corretta gestione delle risorse idriche come strumento di stabilità e pace” (tratto dal report “Un’umanità in fuga: gli effetti della crisi climatica sulle migrazioni forzate”) presentato in occasione della Giornata mondiale dell’acqua 2024 (World Water Day), quest’anno dedicata proprio al tema della risorsa idrica come strumento di pace.

La crisi idrica globale, diretta conseguenza della crisi climatica (che si manifesta con l’intensificarsi di eventi meteorologici estremi, come siccità, alluvioni e tempeste) e della gestione insostenibile delle risorse idriche, rappresenta una minaccia per il Pianeta ma anche per la pace. Infatti, la gestione e il controllo delle risorse idriche porta sempre di più all’aggravarsi di tensioni e conflitti nelle aree più vulnerabili del mondo con impatti violenti sul futuro delle popolazioni, costrette a fuggire, talvolta verso insediamenti o campi esposti a gravi rischi climatici e dove è sempre più difficile fornire servizi idrici e igienico-sanitari. Secondo il secondo rapporto Groundswell della Banca Mondiale, si prevede che entro il 2050 circa 216 milioni di persone potrebbero essere costrette a migrare a causa degli impatti climatici, tra cui lo stress idrico. Tra le parti del mondo più colpite il Corno d’Africa: solo in Somalia nel 2023, secondo le stime dell'UNHCR, la più grande siccità degli ultimi 40 anni e le inondazioni, combinandosi con situazioni di conflitto e insicurezza, hanno causato quasi 3 milioni di nuovi spostamenti forzati all'interno del Paese.

Tornando ai conflitti, tra il 2000 e il 2023 sono stati ben 1.385 quelli legati alla gestione della risorsa idrica (fonte Pacific Institute). Tra questi la guerra civile siriana scaturita, oltre che da tensioni religiose, sociali e politiche, dalla scarsa disponibilità idrica esasperata da un lungo periodo siccitoso (dal 2007 al 2010) e i conflitti nella regione africana del Sahel tra agricoltori e pastori per questioni di uso del suolo e di accesso alle risorse idriche, esacerbati dai lunghi periodi siccitosi, violente piogge e inondazioni.

Alla luce di questo è urgente una cooperazione internazionale nella gestione sostenibile delle risorse idriche.  Infatti, secondo l’ONU, seppure 3 miliardi di persone nel mondo dipendano dall'acqua che attraversa i confini nazionali, appena 24 Paesi su 153 dichiarano di avere accordi di cooperazione per l'acqua condivisa.

Anche l'Italia deve fare la sua parte. La sfida di una corretta gestione dell’acqua non riguarda solo i paesi con economie in via di sviluppo ma anche quelli con economie sviluppate, dove si aggravano gli effetti della crisi climatica. Anche l’Italia, che nel corso del 2023 ha registrato un incremento del 22% degli eventi meteorologici estremi rispetto all'anno precedente e che dal 2010 al 31 dicembre 2023 ha contato su 1.947 eventi meteorologici estremi ben 1.168 con protagonista la risorsa idrica (dati aggiornati Città Clima Legambiente), è chiamata a fare la sua parte. Per questo Legambiente torna a ribadire l’appello al Governo di accelerare sull’attuazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e delle relative risorse economiche necessarie, partendo da: 1) una cabina di regia e una governance unica e integrata dell’acqua per risolvere le inefficienze ed ottimizzare i prelievi e gli usi; 2) assicurare la buona qualità e la sicurezza dell’acqua per uso potabile, come richiesto dalla direttiva europea 2020/2184 sulle acque destinate al consumo umano, aggiornando i limiti per alcuni inquinanti, aggiungendo altri contaminanti (PFAS e microplastiche) e promuovendo un sistema di monitoraggio che consideri tutta la catena di approvvigionamento dell’acqua potabile e che si basi sul rischio; 3) una progettazione e pianificazione integrata e di qualità per ridurre gli usi della risorsa e prevenire l’inquinamento, assicurare una buona qualità in uscita dagli impianti che sia adeguata agli usi per un corretto riutilizzo in agricoltura e nell’industria.

“Riconoscere l’acqua non solo come una risorsa da utilizzare ma come un diritto umano è fondamentale per costruire un futuro pacifico – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente –. L’acqua è sempre più al centro di molteplici sfide globali, tra cui cambiamenti climatici, migrazioni forzate e conflitti. La crisi climatica e la sua gestione poco sostenibile è un problema che, seppur abbia ricadute gravi in aree del mondo già vulnerabili, riguarda tutti i paesi, anche l’Italia. Per questo torniamo in quest’occasione a chiedere al Governo italiano di fare la sua parte accelerando l’attuazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici proponendo tre azioni chiave”.

“L’accesso all’acqua è un diritto umano fondamentale. Spesso, però, è proprio la mancanza di risorse idriche e la competizione per esse a innescare situazioni di conflitto che costringono le persone a lasciare la propria casa” ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. “Le popolazioni di rifugiati e sfollate, a loro volta, spesso trovano protezione in regioni del mondo ad alto rischio climatico, dove l’accesso all’acqua è già limitato e le risorse necessarie per sopperire a tale mancanza sono scarse. In questi contesti, è difficile garantire l’accesso a servizi idrici e igienico-sanitari adeguati, con gravi conseguenze sulla salute e sul benessere generale sia delle persone in fuga che delle comunità che le ospitano. Attraverso il proprio lavoro, UNHCR si impegna a livello mondiale per garantire l’accesso all’acqua per le persone rifugiate e sfollate e affrontare l’impatto ambientale delle migrazioni forzate.”

Accesso all’acqua, migrazioni forzate e buone pratiche. La difficoltà di accesso all'acqua non è solo causa di conflitti e violenze che possono portare a spostamenti forzatima è anche un problema che riguarda le aree di insediamento dei rifugiati e delle persone sfollate. In queste aree, fornire servizi idrici e igienico-sanitari è sempre più difficile a causa dell’alto rischio climatico e della mancanza di risorse necessarie e piani di sviluppo adeguati per affrontare la crisi climatica. Fiore all’occhiello nel garantire l’accesso all’acqua potabile ai rifugiati e agli sfollati è l’intervento realizzato nel 2022 da UNHCR, e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per l’estensione dell’acquedotto ad Agadez (Niger). Ciò ha permesso di collegare il centro umanitario di Agadez - che ospita circa 2.800 persone provenienti principalmente da Sudan, Sud Sudan, Camerun e altri Paesi del Corno d’Africa - all'acquedotto pubblico, sostituendo il vecchio sistema di trasporto su ruote, inefficace, non sostenibile e difficoltoso, e favorendo la convivenza pacifica tra le diverse comunità. Altro esempio positivo nel garantire il benessere e la sicurezza delle popolazioni ospitate sono i programmi WASH (Water, Sanitation and Hygiene) dell’UNHCR attualmente presenti in 29 Paesi che ospitano oltre 4,7 milioni di rifugiati e persone sfollate, che hanno permesso non solo di aumentare l’accesso medio giornaliero all'acqua per i rifugiati passando da 13 litri per persona nel 2014 a 23 litri nel 2023, ma anche di prevenire la trasmissione di malattie (come il colera in Botswana, Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Malawi e Sudan). Infine, nel 2023 UNHCR ha convertito ad energia solare 295 pozzi (corrispondenti al 50% di quelli presenti in tutte le sue operazioni) con un risparmio annuale di oltre 20.000 tonnellate di CO₂.



Marco Ligabue "Anima in Fiamme" (official video visual)