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lunedì 26 agosto 2024
Pioverà, forse, ma il futuro resta un’incognita ...
«La produzione di
quest’anno? Saremo al 50% rispetto al solito, ma la verità è che di conti non
se ne fanno. In questa situazione, non stiamo più facendo impresa: quello che
ci interessa è mantenere in vita il patrimonio zootecnico, frutto dei sacrifici
di generazioni di pastori prima di noi». Luca Cammarata, nell’azienda di San
Cataldo (Caltanissetta), alleva capre di razza Girgentana: taglia media, pelo
lungo, folto e bianco, e lunghissime corna a spirale la rendono inconfondibile.
La razza Girgentana è tutelata da un Presidio Slow Food nato quando gli
esemplari sopravvissuti erano qualche centinaio appena: oggi Cammarata ne
possiede trecento, all’incirca. Molte sono gravide. Tutte soffrono per le
temperature, che da settimane superano frequentemente i 40 gradi, per la
scarsità d’acqua, per mesi interi di siccità che hanno prosciugato il laghetto
dove gli animali si abbeveravano e che hanno trasformato un’oasi di
biodiversità in una specie di deserto. «È un’estate di tormento – racconta
Cammarata –, è da maggio che va così».
Una trentina di
chilometri più a ovest vive Liborio Mangiapane: ha sessant’anni e ha trascorso
due terzi della sua vita nell’azienda dove alleva centocinquanta pecore e un
centinaio di esemplari di bovini di razza Modicana, anch’essa tutelata da un
Presidio Slow Food. «La situazione è tragicamente difficile – spiega – perché
non si tratta di una settimana o di quindici giorni, ma di una condizione
prolungata nel tempo, che provoca moltissime difficoltà dal punto vista
alimentare, idrico e anche psicologico. Viviamo in un deserto, continuamente
con il pensiero che l’indomani mattina gli animali saranno senza acqua».
Doversi occupare dell’approvvigionamento ha richiesto una faticosa
riorganizzazione: «In azienda abbiamo bisogno di più di diecimila litri d’acqua
al giorno – prosegue Mangiapane –. Ci sono le autobotti del consorzio di
bonifica che stanno tamponando la situazione, ma quotidianamente noi stessi
andiamo con un’autobotte a caricare l’acqua».
Per resistere, ognuno si
attrezza come può: Cammarata sta costruendo in azienda un bacino artificiale
per raccogliere l’acqua piovana. Un progetto da duecentomila euro, finanziato
in buona parte dalla Regione: «Avrà una capienza da 16mila metri cubi. Però
deve piovere». A chi governa, rivolge un appello: «Costruite laghi, fate la
manutenzione delle infrastrutture esistenti, aumentate la capacità di
invasamento facendo pulizia dei bacini, e curate anche i sistemi di pompaggio».
E poi ancora: «Bisogna capire come si può rinverdire zone oggi aride, magari
piantumando arbusti in grado di crescere in ambiente siccitoso e che gli
animali possano brucare. Servono piante in grado di vivere in suoli nei quali
la concentrazione di cloruri, sempre a causa della carenza di piogge, è più
elevata».
Pioverà, forse, ma il
futuro resta un’incognita: perché la siccità è oramai un dato di fatto,
colpisce tutto l’anno, e in queste condizioni è difficile anche ottenere il
foraggio. «Come si fa ad affrontare una nuova campagna di semina? – si chiede
Mangiapane – Negli ultimi anni abbiamo seminato a prezzo altissimo e raccolto
zero: come possiamo investire altri capitali? Moltissimi di noi chiuderanno. E
la cosa che più mi fa rabbia è che chiudere un’azienda causa l’abbandono dei
territori, significa creare più problemi all’economia siciliana, che è già
fragile di suo, e significa perdere un patrimonio zootecnico di estrema
rilevanza. Tutto questo è gravissimo, come si fa a non capirlo?»
Economia sotto l'ombrellone: "Energia democratica" e produzione con le rinnovabili. Sogno o realtà? Ed è davvero ecologicamente sostenibile?
Sempre più spesso si parla di “democrazia energetica” o “energia democratica” facendo riferimento alle nuove possibilità di produzione di energia legate alle rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, eolico, biomasse e così via) come elementi essenziali per un compiuto raggiungimento dei principi dell’economia circolare, per arrivare realmente alla tanto citata transizione ecologica e per portare la produzione dell’energia più vicina al consumatore, riducendo costi di trasporto e perdite di rete e consentendo anche a privati cittadini, piccole aziende e piccole comunità di diventare produttori di energia, sviluppando la logica dell’autoconsumo.
Nel 2012, il concetto di “energia democratica” si sviluppò all’interno del movimento tedesco per la giustizia climatica e al Climate Camp di Lausitz si parlò per la prima volta di “Democrazia Energetica”; nello stesso anno a New York fu fondata l’organizzazione “Sindacati per la democrazia energetica”. Si sostenne che «una transizione veramente sostenibile sarà resa possibile solamente se il potere di decidere su essa sarà tolto alle corporation, che perseguono esclusivamente il profitto, e trasferito ai cittadini ordinari e alle comunità, riconoscendo l’energia come bene pubblico e diritto di base».
Cosa c’è di vero? Cosa sta cambiando e ancor più potrà cambiare in futuro grazie alla produzione energetica rinnovabile? È veramente una questione di democrazia o più semplicemente un’alternativa di produzione?
Si parla dei vantaggi delle rinnovabili per i piccoli produttori, piccole comunità, cittadini singoli che possono produrre energia sul tetto o nel giardino di casa. Anche nel mondo delle rinnovabili, però, si sta assistendo a investimenti in impianti rinnovabili di grande o grandissima taglia. Si può, dunque, parlare davvero di energia democratica o è solo un’illusione per spingere tutti verso la transizione energetica?
E quanto c’è di realmente ecologicamente sostenibile nelle produzioni energetiche rinnovabili? Sono davvero ambientalmente sostenibili e “democratici” gli enormi parchi fotovoltaici ed eolici che in alcune zone del pianeta stanno rubando terra all’agricoltura e ai contadini?
Di tutto questo si parlerà nel terzo appuntamento di Economia sotto l’Ombrellone, in programma mercoledì 28 agosto, a Lignano Sabbiadoro, al Chiosco numero 5, con inizio alle ore 18,30 e a ingresso libero.
All’incontro, che ha come titolo «L’energia democratica» partecipano tre profondi conoscitori dei sistemi di produzione energetica rinnovabili:
Eros Miani, presidente Fototherm Spa
Marzio Ottone, presidente Quadrifoglio Agricola Srl
Marco Tam, presidente Gruppo Greenway
Modera il dibattito Carlo Tomaso Parmegiani, ideatore di Economia sotto l’Ombrellone e direttore editoriale Nord Est dell’agenzia di comunicazione Eo Ipso, che da 14 anni organizza la rassegna estiva.
Al termine dell’incontro, il pubblico potrà incontrare informalmente i relatori in un aperitivo con i vini offerti da Filare Italia.
Economia sotto l’Ombrellone 2024 è organizzata da Eo Ipso con il patrocinio del Comune di Lignano Sabbiadoro e Io sono Friuli Venezia Giulia. Co-main supporter Greenway e Filare Italia. Sponsor: FotoTherm, Digital Security Festival, Bepi Tosolini, Iop Group, Gortani, GLP, Confindustria Udine e UbiRoom. Partner tecnici: Pineta Beach, Lignano Pineta Spa, Hotel Ristorante President, Porto Turistico Marina Uno e Comunità Energetiche.
CSI DAY: LO SPORT CHE VALORIZZA TUTTE LE ABILITÀ
Milano, 26 Agosto 2024 - Il 14 settembre Piazza Duomo si prepara ad accogliere il “CSI Day: 80 di società sportive che hanno fatto la storia”, un evento straordinario dedicato allo sport che riserverà ampio spazio all’attività sportiva inclusiva.
L'iniziativa organizzata dal Centro Sportivo Italiano – Comitato di Milano infatti, metterà al centro lo sport come strumento per abbattere barriere e valorizzare tutte le abilità. Saranno diverse le discipline che si alterneranno sui campi, dal Calcio Integrato al Sitting Volley, dalla Pallavolo per persone sorde alle Bocce Integrate, dalla Scherma per atlete e atleti con disabilità al Basket in carrozzina.
Fondamentale per la realizzazione di questo ambizioso progetto la presenza di alcune realtà che operano quotidianamente, con competenza e passione, per mettere in luce e sviluppare lo sport inclusivo: la community Sport For Inclusion Network; le Nazionali Italiane Volley Sorde e Sordi; le società sportive Briantea 84 e Ad Astra Volley; la commissione CSI Milano-TikiTaka per lo sport inclusivo e le cooperative sociali fondatrici del campionato di Bocce Integrate incluso nella programmazione sportiva CSI Milano.
Un ringraziamento speciale va al presidente del Comitato Regionale CIP Lombardia, Pierangelo Santelli, per il costante impegno a sostegno del CSI e per la preziosa partecipazione al CSI Day per cui ha concesso il patrocinio. “Ancora una volta il CSI promuove un evento di grande valore sportivo e sociale e il CIP Lombardia sarà con entusiasmo al suo fianco - afferma Santelli - Piazza del Duomo si trasformerà in un prestigioso palcoscenico per centinaia di ragazzi, atleti e tecnici che dimostreranno quanto lo sport può essere davvero inclusivo. Sono certo che Milano potrà assistere a una grande giornata di sport”.
Questa giornata vuole celebrare il valore di tutte le abilità proprie delle peculiarità di ognuno. Così il CSI Day diventa non solo una manifestazione sportiva, ma anche testimonianza di un linguaggio comune capace di unire e valorizzare ogni singolo nella direzione di una società più inclusiva e accogliente.
Il programma definitivo dell’intera giornata sarà disponibile a breve sul sito dedicato alla manifestazione “CSI Day: 80 anni di società sportive che hanno fatto la storia”
30° Report Arpal Puglia: 632 posti di lavoro disponibili nel leccese e una giornata di selezione per 15 operatori call center a Lecce
Un nuovo recruiting day, per la selezione di 15 operatori call center inbound per l’azienda Synergie, si terrà giovedì 29 agosto, dalle 14:30 alle 16:30, presso il CPI di Lecce, in Viale Giovanni Paolo II, n.3.
Informazioni, requisiti richiesti e presentazione candidatura su
https://lavoroperte.regione.
L’offerta è contenuta nel 30° Report dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia, che conta 205 annunci per 632 posizioni aperte su tutto il territorio della provincia di Lecce. In cima c’è il settore agricoltura e ambiente: si ricercano 207 dipendenti per le aziende, molte delle quali, in queste settimane, alle prese con la raccolta degli ortaggi soprattutto nella zona di Nardò. Richiesta elevata di manodopera anche nell’edilizia dove si cercano 106 lavoratori. Tra fine agosto e inizio settembre le aziende sono alla ricerca di 53 collaboratori nel settore del turismo e della ristorazione. Seguono il commercio, con 40; le telecomunicazioni con 45; il settore socio-sanitario, con 33; il tessile-abbigliamento-
Una posizione aperta destinata a persone con disabilità e cinque per iscritti nelle liste delle categorie protette.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi,
sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it
e sono diffuse anche sulla pagina Facebook "Centri Impiego Lecce e Provincia", sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l'impiego. Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
Elettroni e fotoni, relazioni senza più segreti
BARI. CONGEDO (FDI), NON AMMISSIBILE AGGRESSORE LA FACCIA FRANCA
“Aggredire un Carabiniere e farla franca non è ammissibile. Chi ha compiuto un atto così vile ai danni di chi serve lo Stato difendendone i cittadini deve essere giudicato e condannato velocemente perché è vergognoso che non paghi le conseguenze di ciò che ha fatto. Spero che le nuove norme a difesa delle forze dell’ordine contenute nel ddl sicurezza entrino in vigore il prima possibile, così da poter fornire agli agenti in divisa mezzi di protezione più efficaci”. Lo dichiara il deputato pugliese di Fdi e componente della Commissione bicamerale Antimafia Saverio Congedo
La Squadra Olimpica dei Rifugiati Brillerà a Parigi
A tre giorni dai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) ha annunciato oggi che il velocista di atletica leggera T11 Guillaume Junior Atangana sarà il portabandiera della Squadra Paralimpica dei Rifugiati alla Cerimonia di Apertura di mercoledì.
In rappresentanza di oltre 120 milioni di sfollati in tutto il mondo, gli otto atleti e le due guide formano la Squadra Paralimpica Rifugiati (RPT) più numerosa di sempre, dopo il debutto alle Paralimpiadi di Rio 2016 con due atleti.
La RPT sarà al centro della scena, marciando lungo gli Champs-Élysées fino all’iconica Place de la Concorde di Parigi. Parlando della sua scelta come portabandiera della squadra, Atangana ha detto: “Sono molto commosso e felice. Mi fa venire i brividi. Me lo immagino già nella mia testa. Mi vedo come un grande campione, colui che ha realizzato i suoi sogni”. Atangana porterà la bandiera paralimpica insieme alla sua guida podistica e collega rifugiato, Donard Ndim Nyamjua.
Atangana pensava che i suoi sogni di diventare un grande sportivo fossero finiti quando ha perso la vista da bambino, ma si è dedicato all’atletica paralimpica e allo sprint. Si è classificato quarto nei 400m T11 alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, mancando di poco la medaglia.
Gli otto atleti rifugiati sono ospitati in sei Paesi e gareggeranno in sei sport: para atletica, para powerlifting, para tennis da tavolo, para taekwondo, para triathlon e scherma in carrozzina.
Il primo membro della RPT a gareggiare il primo giorno sarà la star del para taekwondo Zakia Khudadadi, campionessa europea nel 2023 nella categoria 47 kg. Khudadadi è una sostenitrice dei diritti delle donne di tutto il mondo ed è balzata agli onori delle cronache dopo una straziante fuga dal suo Paese pochi giorni prima di Tokyo 2020. È la terza volta che la squadra paralimpica dei rifugiati gareggia ai Giochi. Nonostante siano stati costretti a fuggire dalle loro case e ad affrontare enormi ostacoli, i membri della squadra hanno perseverato e mantenuto vivi i loro sogni, assicurandosi un posto ai Giochi di Parigi.
Andrew Parsons, presidente del Comitato paralimpico internazionale, ha dato personalmente la notizia ad Atangana in una videochiamata al campo di allenamento della squadra a Reims, in Francia. “Sei stato scelto per la tua storia, per l’atleta che sei. Sei un esempio importante per altri atleti rifugiati e per altri atleti provenienti da diverse parti del mondo che hanno passato quello che hai passato tu”, ha detto Parsons.
“Questa squadra paralimpica di rifugiati è una delle grandi storie delle Paralimpiadi di Parigi 2024. Ognuno di questi atleti ha superato enormi difficoltà per arrivare fin qui e ha un messaggio convincente da condividere con il mondo. Sono tutti grandi campioni dello sport”.
A livello globale, si stima che almeno 18 milioni di persone con disabilità siano state sfollate con la forza dalle loro case, a causa di guerre, conflitti, violenze e violazioni dei diritti umani. Molte di esse sono esposte a rischi maggiori di violenza, discriminazione, sfruttamento e abuso, e incontrano ostacoli nell’accesso a supporto, assistenza, istruzione, opportunità sportive e di sostentamento.
“La squadra paralimpica dei rifugiati è un’ispirazione per tutti noi. Questi incredibili atleti hanno superato avversità inimmaginabili per raggiungere l’apice del successo sportivo”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. “La loro presenza sul palcoscenico mondiale invia un messaggio di speranza a milioni di rifugiati in tutto il mondo e a tutti noi. Questa straordinaria squadra ci ricorda quanto sia importante per le persone con disabilità avere la possibilità di partecipare pienamente alla società su base paritaria”.
L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, collabora con il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), il Comitato Olimpico Internazionale e la Fondazione Olympic Refuge per sostenere i rifugiati ai Giochi di Parigi.
Ai Giochi paralimpici di Parigi 2024, la squadra dei rifugiati sarà rappresentata da un numero record di otto atleti. La prima squadra paralimpica di rifugiati era composta da due atleti rifugiati e ha gareggiato ai Giochi paralimpici di Rio 2016. La squadra è cresciuta a sei per Tokyo 2020.
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Pisticci, 8 luglio 2024 – Arriva alla sua venticinquesima edizione il festival nato da un amore viscerale per l'ottava musa, e che semp...