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martedì 27 agosto 2024

A Lecce il workshop pratico di TESSITURA AVANZATA su telaio a cornice, a cura dell'Associazione TEXĕRE – INTRECCI DEL FARE Aps

L’ Associazione di Promozione Sociale TEXĔRE INTRECCI DEL FARE APS -emanazione di attività d'impresa del Progetto "Textile Design Social Lab" (TeDeSLab) WEAVE - Mani che s'intrecciano", con principale partner Mediterranea - Associazione per lo Sviluppo Locale APS 

Mercoledì 28 agosto, dalle ore 09 alle ore 13, in Via delle Giravolte 13 (alle spalle dell’ ex Conservatorio Sant'Anna), presenterà al pubblico il Workshop pratico incentrato sull'esperienza del lavoro, livello avanzato,  di tessitura su telaio a cornice.   

L'incontro sarà strutturato per impartire, in maniera pratica, le tecniche di tessitura più avanzate su un telaio a cornice di legno, attraverso l’intreccio delle fibre naturali, con l'obiettivo di permettere a ogni partecipante di realizzare un proprio arazzo, un porta cellulare o una borsetta, sperimentando al tempo stesso i benefici che derivano dall'uso delle mani.  Il corso è diviso in tre parti : una breve pratica di Tai Chi Chuan, l’ideazione del disegno da realizzare e la sua realizzazione pratica. 

Durante il laboratorio i partecipanti impareranno a creare un ordito più lungo rispetto alla lunghezza massima del telaio, a progettare e seguire un disegno (armatura base), a usare la tecnica del fiocco sul telaio a cornice, a rifinire il tessuto con una frangia a macramè. 

Ai partecipanti verrà fornito il materiale necessario e sarà messa a disposizione l'intera attrezzatura del laboratorio dell'associazione, con il chiaro intento di stimolare la creatività di quanti vorranno mettersi in gioco con questa forma d'arte, così peculiarmente incarnata nella produzione di eccellenza del nostro territorio.  

  

INFORMAZIONI IMPORTANTI 

L' Associazione di Promozione Sociale Texĕre Intrecci del fare APS, nasce come emanazione di attività d'impresa del Progetto "Textile Design Social Lab" (TeDeSLab) WEAVE - Mani che s'intrecciano", sostenuto tramite il Bando Artigianato promosso da Fondazione CON IL SUD, in collaborazione con l'Associazione OMA - Osservatorio dei Mestieri d'Arte di Firenze, Main partner Mediterranea Associazione per lo Sviluppo Locale APS.   

L’idea di fondo del Progetto si è prefissata l’obiettivo di recuperare, decodificare, valorizzare e diffondere la tradizionale tessitura con la tecnica a Fiocco Leccese che rischia di scomparire e innescare processi di economia sociale e coesione con il coinvolgimento di soggetti in condizioni di disagio. 

Grande apporto è stato dato da IJo’Design della Designer Annalisa Surace, partner di progetto, la quale ha stravolto e ripensato il sapere tradizionale in quella che definisce “una vera e propria metamorfosi materica”. Assieme alla valente tessitrice Antonietta Lanzilao hanno rappresentato il volano dell’iniziativa, generando una sinergia positiva in grado di formare nuovi talenti in grado di applicare il sapere tradizionale alla continua ricerca di nuove applicazioni. Come obiettivo finale si è arrivati alla creazione della Startup innovativa Texĕre Intrecci del fare, associazione al passo con i tempi grazie al supporto di esperti di impresa che hanno accompagnano ogni fase progettuale, iniziata nel 2021. Al Progetto "Textile Design Social Lab" (TeDeSLab) WEAVE - Mani che s'intrecciano" partecipano inoltre, in qualità di partner, l’Università del Salento, l’ITST (Istituto Tecnico Superiore per l’Industria dell’Ospitalità e del Turismo Allargato), The Qube APS, Camera A Sud, l’Agenzia per il lavoro PMItalia – Piccole e Medie Imprese, Moviweb Srl, il Centro Antiviolenza “Renata Fonte”, l’Ambito Territoriale Sociale di Lecce, l’Ambito Territoriale Sociale di Casarano, l’Ambito Sociale di Gallipoli. 

  

Texĕre Intrecci del fare APS è un'Associazione di Promozione Sociale fondata da donne appassionate di artigianato, unite dalla creatività e dalla voglia di condividere le proprie passioni.   

L'obiettivo dichiarato è quello - attraverso seminari e corsi pratici - di diffondere la conoscenza degli antichi mestieri d'arte, riscoprendo l'importanza della "lentezza" e del "fatto a mano". Inoltre, attraverso workshop, attività seminariali, partecipazione a eventi e fiere di settore, favorire la socializzazione interculturale, incoraggiando la creatività e l'uso della manualità, soprattutto nelle nuove generazioni.   

Il laboratorio, sito nel cuore del centro storico di Lecce, rappresenta il luogo degli "intrecci del fare", uno spazio di interconnessione dove le varie tecniche artistiche s'incontrano per contaminarsi e arricchirsi a vicenda, dando così l'opportunità per riscoprire e promuovere l'artigianato locale e gli antichi mestieri.   

Fra le varie attività pratiche, rivolte a residenti, turisti, e anche ai più piccoli, l'Associazione promuove, fra gli altri, corsi di tessitura su telaio manuale, maglia e uncinetto, tintura vegetale, intreccio di elementi naturali, chiacchierino, ricamo e tombolo, oltre alle già citate esperienze con la tessitura del fiocco leccese e del Tai Ji Quan.  




Manifiesto Blanco presenta la mostra personale di fotografia di Lara Zibret “Ossimori Urbani” a cura di Massimiliano Bisazza

“Noi non diventiamo quello che siamo se non con la negazione intima e radicale di quello che hanno fatto di noi”. (cit. Marc Auge')

Lara Zibret, fotografa, artista sensibile e attenta a quanto ruota attorno a noi; osserva non l'essere umano, bensì quanto utile possa essere la sua assenza. I silenzi presenti in luoghi e spazi architettonici attirano la sua attenzione tanto da farne la sua poetica. Intimamente e profondamente ci conduce virtualmente con la sua mano in un mondo altro, in un non-luogo, dove tutto è possibile ma dove soprattutto vi è bellezza, espressa da linee che si incrociano e che ci narrano storie, racconti urbani; spesso contrastanti tra loro, ma vere e introspettive, Per Walter Benjamin l'architettura del secolo successivo (ndr. cioè il nostro secolo) è prefigurabile come un sogno o un'anticipazione. Ecco che Lara Zibret è anticipatoria nel suo “fare arte” e lo dimostra con i suoi scatti; in bianco e nero dove regna un preciso ordine, dona simmetria a tutto l'impianto scenico della fotografia; in modo del tutto spontaneo e personale. Riconosco i riferimenti che spaziano dal minimalismo al brutalismo, stili e tematiche scelti con grande cura e al fine di attrarre il fruitore che osservando le fotografie diventa consapevole che tali riferimenti sono indispensabili al fine di colpire l'attenzione anche del più esperto in materia fotografica..

I lavori esposti presso la nota galleria milanese Manifiesto Blanco riassumono in modo tautologico l'essenza dell'artista catturata in momenti caduchi e fuggenti; in quei momenti precisi in cui il tempo si ferma, resta sospeso in attimi di atemporalità, dove tutto è immobile in modo perfettamente perpendicolare. La fotografia digitale (o analogica ??) è figlia di quel dagherrotipo da cui tutto si dipana e ci narra di città in italia, ci mostra New York e scatti del Giappone, dove l'uomo è quasi del tutto assente in quanto la sua “mancanza”, all'interno delle opere di Zibret, è la vera indagine antropoligica che vuole condurre.

Priva di interesse nei confronti della compresenza umana, bensì attratta dalla persistenza architettonica in quanto anima, involucro, contenitore narrante, dove la non-presenza, i non-luoghi giocano da ruolo fondamentale e da protagonista, mentre l'uomo ha solo la funzione di attraversamento del non-luogo, è quindi marginale, ma indispensabile al contempo tanto da risuonare come un vero e proprio ossimoro. “Il mondo sta diventando un'immensa città e il potere demiurgico dell'architetto è un segno dei tempi “. (Cit. Marc Auge')

 

18 sono gli scatti presentati nella mostra milanese articolati con un ordine visivo, un rigore della costruzione dello spazio che molto è stata influenzata da quella che in arte è denominata sezione aurea come risultato di una divisione secondo la proporzione matematica e divina che Fidia ci ha trasmesso dalla lontana antichità greca. Proporzione che ha regolato tutta l'arte in divenire anche nel rinascimento e sino ai giorni nostri. Non resta dunque che avventurarsi su questi sentieri caduchi ma liberi nella loro espressività fotografica ed artistica; in questi ambienti, ricchi di costruzioni, che nel loro ordine compositivo ci accolgono con eleganza e raffinatezza; dove tutto è luminoso ed adombrato; dove ogni dove è il contrario del tutto.

VERNISSAGE GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024 - H.18.30 - In questa data l’artista sarà presente in Galleria - IN MOSTRA DAL 20 SETTEMBRE AL 19 OTTOBRE 2024

Orari di apertura: dal martedì al sabato h. 16.00 – 19.00

INGRESSO LIBERO

Manifiesto Blanco

Via Benedetto Marcello 46, 20124 Milano

389 5693638 www.manifiestoblanco.com

 



Il 2 settembre torna in libreria Tobias Wolff con "Proprio quella notte"

 


Grande successo per la seconda edizione della Festa delle Narrazioni Popolari

L’Aquila, 27 agosto 2024

 

Un lungo fiume di persone ha attraversato il piccolo borgo di Civitaretenga (Navelli – AQ) per ammirare i due nuovi murales realizzati in quello che sta diventando “Il Paese dei Francobolli”, donne e uomini accompagnati da Massimiliano d’Innocenzo della Cooperativa Oro Rosso hanno poi visitato il Ghetto ebraico del paese, un’esperienza unica nel suo genere.

Si è conclusa con questa e molte altre attività la Festa delle Narrazioni Popolari: manifestazione organizzata dalla rivista TerraNullius in collaborazione con le associazioni del territorio. Tantissimi spettatori, appassionati e coinvolti, hanno affollato il Convento di Sant’Antonio per assistere ai vari appuntamenti con scrittori, editori, artisti, musicisti e performer durante i quattro giorni dell'evento, completamente gratuito, volto a valorizzare le narrazioni popolari.

 

Non ci occupiamo di turismo, non vendiamo arrosticini a Campo Imperatore o gite in canoa sul fiume Tirino. Siamo qui per tornare alle narrazioni come motore primo della vita collettiva”. Con queste parole ha aperto l’ultima giornata l’ideatore della manifestazione, lo scrittore originario di Civitaretenga Luca Moretti, che ha poi concluso: “tutto quello che vedrete ha qualcosa a che fare con la nostra memoria, vorrei citare Pascal D’Angelo – siamo abruzzesi, crediamo nei sogni”.

Vorrei ringraziare TerraNullius e le altre associazioni, molte delle quali operano sul nostro territorio, per aver portato, per il secondo anno consecutivo, questa bellissima iniziativa a Civitaretenga, il comune di Navelli conferma il suo patrocinio a questa quattro giorni ricca di eventi, arte, e iniziative legate alla nostra terra e alle nostre genti. Vorrei dare sicuramente l’appuntamento a tutti voi al prossimo anno”. Queste alcune delle belle parole di apprezzamento del sindaco di Navelli Paolo Federico, intervenuto nella giornata di chiusura.

 

Grande successo, dunque, per la seconda edizione della manifestazione che, per quattro giorni consecutivi, ha illuminato il convento e il borgo di Civitaretenga.

Giovedì 22 ha aperto la giornata lo scrittore Roberto Mandracchia, che ha presentato il suo ultimo romanzo “L’Implosivo”, un viaggio fra grottesco e violenza che ci ha condotto nel profondo dell'animo umano. Quindi è stata la volta dello chef e scrittore “wild” Davide Nanni, che partendo dal suo libro “A Sentimento” ha unito con grazia la sapienza culinaria con il vissuto personale che lo ha riportato in Abruzzo dopo esperienze in giro per il mondo. La serata è proseguita con Tommaso Zanello aka Piotta, musicista e scrittore, che con il suo “Corso Trieste” ha restituito il ritratto di un quartiere e una generazione passando tra i ricordi personali e familiari e le svolte di una città attraversata dalla storia.

 

Oltre agli appuntamenti in cartellone il Convento ha ospitato una fiera dell’editoria indipendente e laboratori per i più piccoli di introduzione alla scrittura, al racconto e all’animazione cinematografica.

 

La seconda giornata di venerdì 23 ha concentrato la sua attenzione sul territorio regionale, sia grazie alla partecipazione del progetto di racconto orale de Il libraio di notte, “La corriera dei nonni lettori”, sia per gli interventi dedicati alla riscoperta di due importanti personaggi d’Abruzzo: il poeta e scrittore italo-americano Pascal D’Angelo, cantore di una terra selvaggia e ancestrale e, nel centenario della morte, il maestro e scrittore Umberto Postiglione, educatore appassionato e impegnato. La serata si è poi conclusa con un appassionato show case dei Radici nel cemento.

 

Nel bellissimo chiostro del convento hanno continuato ad alternarsi le presentazioni e i talk, e sabato 24 agosto Andrea Mattei ha raccontato i sentieri della lotta partigiana che attraversano l’Abruzzo nel suo “In cammino per la libertà”. Subito dopo Valeria Pica ha presentato in anteprima la “Autobiografia bugiarda” di Pino Zac, fumettista e artista geniale e ribelle. La serata si è poi conclusa con il concerto della polistrumentista Lavinia Mancusi, tratto dal suo ultimo lavoro “Revolucionaria”, con al centro la vita e le lotte di Violeta Parra, Mercedes Sosa e Chavela Vargas, che ha emozionato e commosso il numeroso pubblico presente.

 

Durante tutta la durata della manifestazione è inoltre proseguito il progetto “Paese dei francobolli”, che in questa edizione ha visto impegnati due importanti artisti italiani come Leonardo Crudi e Croma. Il risultato sono state due nuove opere murarie realizzate seguendo il format del francobollo gigante inaugurato nella passata edizione.

 

La giornata di domenica ha proposto poi altri appuntamenti legati dalla componente visiva, come la presentazione di due volumi illustrati, “Bestiario del Popolo della Terra” di Marcelo Escobar e “Fest'e fiera” di Michela Di Lanzo, a cui sono seguite le proiezioni di due documentari: “L’uomo più buono del mondo”, realizzato da Angelo Figorilli e Francesco Paolucci e che ha raccontato all'attento pubblico di Carlo Tresca, agitatore culturale e sindacalista abruzzese emigrato negli Stati Uniti; e “Una vita all’assalto”, firmato da Paolo Fazzini e Francesco Principini, che narra la storia della storica band italiana degli Assalti Frontali.

 

Tirando le somme di queste quattro giornate, intense e partecipate, TerraNullius vuole ancora una volta ringraziare il numeroso pubblico che ha risposto con calore ed entusiasmo a un appuntamento che si propone di diventare un punto fermo per rilanciare e rinnovare, anno dopo anno, il significato di narrazione popolare e di territorio.




Leoni, Gattopardi di Sicilia. Il Gran Ballo al Palazzo dei Dogi di Venezia il 31 agosto per The Doge Venice Red Carpet

Nei giorni della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, la città ospiterà all’interno del prestigioso Palazzo Donà dalle Rose, il progetto culturale Leoni, Gattopardi di Sicilia. Il Gran Ballo al Palazzo dei Dogi, organizzato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica con la Fondazione Donà dalle Rose per il The Doge Venice Red Carpet, il tappeto rosso del Doge di Venezia. 
L’evento, diretto da Nino Graziano Luca, è stato da lui ideato insieme alla Contessa Chiara Modìca Donà dalle Rose e gode del patrocinio della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, del Consiglio Internazionale per la Danza UNESCO.

 

Sabato 31 agosto, a partire dalle ore 13:00 inizierà il Gran Ballo in Costume dell’800 al Palazzo dei Dogi con circa 100 danzatori in costumi ottocenteschi, provenienti da molte città italiane e da alcune capitali europee, che parteciperanno al Gala ricreando le incantevoli atmosfere delle eleganti feste da Ballo organizzate nella Sicilia del XIX secolo. L'evento, che vuole celebrare un gemellaggio culturale nella storia della danza ottocentesca tra Venezia e la Sicilia, vede in repertorio alcuni dei più celebri brani della tradizione: Valzer a la Paganini da “I Leoni di Sicilia”, Valzer, Mazurca e Galop da "Il Gattopardo", Upon a Summer’s Day, Comical Fellow, Duke of Kent’s Waltz, Virginia Reel, Orpheus Quadrille e Marcia Radetsky da “I Leoni di Sicilia”, contraddanza da Bridgerton, Rinka, Facher Polonaise, Marine Two Step, Questa o Quella da “I Leoni di Sicilia”, Quadriglia da "Il Pipistrello",  And for the Young One’sSt. Bernard Waltz, Suite opera n 3, Schottish Roulette. Sarà presente all''evento il Presidente della Commissione Cultura On. Federico Mollicone.


Nel corso dell'iniziativa saranno conferiti i Premi Cultura che andranno, tra gli altri, alla scrittrice Stefania Auci, autrice del romanzo I leoni di Sicilia, da cui è tratta l’omonima serie Disney, allo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, al ballerino Joaquin Cortes, al costumista Stefano Nicolao e al sarto Franco Puppato. I premi, realizzati dal M° Orafo del Festival di Sanremo Michele Affidato, andranno a personalità che con il loro operato sono emblema del dialogo tra le culture e ad artisti la cui opera è riconosciuta come sensibilmente meritoria di rappresentare la grande cultura italiana nel mondo.
L’evento sarà anche un’occasione unica per promuovere l’immagine migliore del sud Italia, della Calabria e della Sicilia che diedero l’una i natali alla Famiglia Florio, e l’altra li consacrò al successo internazionale a tutti noto. Per questa ragione, il progetto culturale sarà arricchito da una eccezionale proposta enogastronomica, in collaborazione con Seduzioni & Gusto Festival; Pro loco di Buonvicino; Cantine Florio, Duca di Salaparuta per gli eccellenti Vini Bianchi e Rossi; Garbo, sorprendente Passione; Genziana San Quirico; Caffo; Suriano; Tomaselli; Caseificio La Montea; Paradiso dei Golosi; Sarubbi; Nuovo forno a legna di Ricca S.

 

Per informazioni e dettagli: +39 392 2800800




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lunedì 26 agosto 2024

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Pioverà, forse, ma il futuro resta un’incognita ...

«La produzione di quest’anno? Saremo al 50% rispetto al solito, ma la verità è che di conti non se ne fanno. In questa situazione, non stiamo più facendo impresa: quello che ci interessa è mantenere in vita il patrimonio zootecnico, frutto dei sacrifici di generazioni di pastori prima di noi». Luca Cammarata, nell’azienda di San Cataldo (Caltanissetta), alleva capre di razza Girgentana: taglia media, pelo lungo, folto e bianco, e lunghissime corna a spirale la rendono inconfondibile. La razza Girgentana è tutelata da un Presidio Slow Food nato quando gli esemplari sopravvissuti erano qualche centinaio appena: oggi Cammarata ne possiede trecento, all’incirca. Molte sono gravide. Tutte soffrono per le temperature, che da settimane superano frequentemente i 40 gradi, per la scarsità d’acqua, per mesi interi di siccità che hanno prosciugato il laghetto dove gli animali si abbeveravano e che hanno trasformato un’oasi di biodiversità in una specie di deserto. «È un’estate di tormento – racconta Cammarata –, è da maggio che va così».

Una trentina di chilometri più a ovest vive Liborio Mangiapane: ha sessant’anni e ha trascorso due terzi della sua vita nell’azienda dove alleva centocinquanta pecore e un centinaio di esemplari di bovini di razza Modicana, anch’essa tutelata da un Presidio Slow Food. «La situazione è tragicamente difficile – spiega – perché non si tratta di una settimana o di quindici giorni, ma di una condizione prolungata nel tempo, che provoca moltissime difficoltà dal punto vista alimentare, idrico e anche psicologico. Viviamo in un deserto, continuamente con il pensiero che l’indomani mattina gli animali saranno senza acqua». Doversi occupare dell’approvvigionamento ha richiesto una faticosa riorganizzazione: «In azienda abbiamo bisogno di più di diecimila litri d’acqua al giorno – prosegue Mangiapane –. Ci sono le autobotti del consorzio di bonifica che stanno tamponando la situazione, ma quotidianamente noi stessi andiamo con un’autobotte a caricare l’acqua».

Per resistere, ognuno si attrezza come può: Cammarata sta costruendo in azienda un bacino artificiale per raccogliere l’acqua piovana. Un progetto da duecentomila euro, finanziato in buona parte dalla Regione: «Avrà una capienza da 16mila metri cubi. Però deve piovere». A chi governa, rivolge un appello: «Costruite laghi, fate la manutenzione delle infrastrutture esistenti, aumentate la capacità di invasamento facendo pulizia dei bacini, e curate anche i sistemi di pompaggio». E poi ancora: «Bisogna capire come si può rinverdire zone oggi aride, magari piantumando arbusti in grado di crescere in ambiente siccitoso e che gli animali possano brucare. Servono piante in grado di vivere in suoli nei quali la concentrazione di cloruri, sempre a causa della carenza di piogge, è più elevata».

 

 

Pioverà, forse, ma il futuro resta un’incognita: perché la siccità è oramai un dato di fatto, colpisce tutto l’anno, e in queste condizioni è difficile anche ottenere il foraggio. «Come si fa ad affrontare una nuova campagna di semina? – si chiede Mangiapane – Negli ultimi anni abbiamo seminato a prezzo altissimo e raccolto zero: come possiamo investire altri capitali? Moltissimi di noi chiuderanno. E la cosa che più mi fa rabbia è che chiudere un’azienda causa l’abbandono dei territori, significa creare più problemi all’economia siciliana, che è già fragile di suo, e significa perdere un patrimonio zootecnico di estrema rilevanza. Tutto questo è gravissimo, come si fa a non capirlo?»

SM Studio | Giornate del Graukäse in Valle Aurina: un viaggio antico e contemporaneo nella tradizione casearia alpina.

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Economia sotto l'ombrellone: "Energia democratica" e produzione con le rinnovabili. Sogno o realtà? Ed è davvero ecologicamente sostenibile?

Sempre più spesso si parla di “democrazia energetica” o “energia democratica” facendo riferimento alle nuove possibilità di produzione di energia legate alle rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, eolico, biomasse e così via) come elementi essenziali per un compiuto raggiungimento dei principi dell’economia circolare, per arrivare realmente alla tanto citata transizione ecologica e per portare la produzione dell’energia più vicina al consumatore, riducendo costi di trasporto e perdite di rete e consentendo anche a privati cittadini, piccole aziende e piccole comunità di diventare produttori di energia, sviluppando la logica dell’autoconsumo.

Nel 2012, il concetto di “energia democratica” si sviluppò all’interno del movimento tedesco per la giustizia climatica e al Climate Camp di Lausitz si parlò per la prima volta di “Democrazia Energetica”; nello stesso anno a New York fu fondata l’organizzazione “Sindacati per la democrazia energetica”. Si sostenne che «una transizione veramente sostenibile sarà resa possibile solamente se il potere di decidere su essa sarà tolto alle corporation, che perseguono esclusivamente il profitto, e trasferito ai cittadini ordinari e alle comunità, riconoscendo l’energia come bene pubblico e diritto di base».

Cosa c’è di vero? Cosa sta cambiando e ancor più potrà cambiare in futuro grazie alla produzione energetica rinnovabile? È veramente una questione di democrazia o più semplicemente un’alternativa di produzione?

Si parla dei vantaggi delle rinnovabili per i piccoli produttori, piccole comunità, cittadini singoli che possono produrre energia sul tetto o nel giardino di casa. Anche nel mondo delle rinnovabili, però, si sta assistendo a investimenti in impianti rinnovabili di grande o grandissima taglia. Si può, dunque, parlare davvero di energia democratica o è solo un’illusione per spingere tutti verso la transizione energetica?

quanto c’è di realmente ecologicamente sostenibile nelle produzioni energetiche rinnovabili? Sono davvero ambientalmente sostenibili e “democratici” gli enormi parchi fotovoltaici ed eolici che in alcune zone del pianeta stanno rubando terra all’agricoltura e ai contadini?

 

Di tutto questo si parlerà nel terzo appuntamento di Economia sotto l’Ombrellone, in programma mercoledì 28 agosto, a Lignano Sabbiadoro, al Chiosco numero 5, con inizio alle ore 18,30 e a ingresso libero.

All’incontro, che ha come titolo «L’energia democratica» partecipano tre profondi conoscitori dei sistemi di produzione energetica rinnovabili:

Eros Miani, presidente Fototherm Spa

Marzio Ottone, presidente Quadrifoglio Agricola Srl

Marco Tam, presidente Gruppo Greenway

Modera il dibattito Carlo Tomaso Parmegiani, ideatore di Economia sotto l’Ombrellone e direttore editoriale Nord Est dell’agenzia di comunicazione Eo Ipso, che da 14 anni organizza la rassegna estiva.

Al termine dell’incontro, il pubblico potrà incontrare informalmente i relatori in un aperitivo con i vini offerti da Filare Italia.

 

Economia sotto l’Ombrellone 2024 è organizzata da Eo Ipso con il patrocinio del Comune di Lignano Sabbiadoro e Io sono Friuli Venezia Giulia. Co-main supporter Greenway e Filare Italia. Sponsor: FotoTherm, Digital Security Festival, Bepi Tosolini, Iop Group, Gortani, GLP, Confindustria Udine e UbiRoom. Partner tecnici: Pineta Beach, Lignano Pineta Spa, Hotel Ristorante President, Porto Turistico Marina Uno e Comunità Energetiche.  





CSI DAY: LO SPORT CHE VALORIZZA TUTTE LE ABILITÀ

Milano, 26 Agosto 2024 - Il 14 settembre Piazza Duomo  si prepara ad accogliere il “CSI Day: 80 di società sportive che hanno fatto la storia”, un evento straordinario dedicato allo sport che riserverà ampio spazio all’attività sportiva inclusiva.

L'iniziativa organizzata dal Centro Sportivo Italiano – Comitato di Milano infatti, metterà al centro lo sport come strumento per abbattere barriere e valorizzare tutte le abilità. Saranno diverse le discipline che si alterneranno sui campi, dal Calcio Integrato al Sitting Volley, dalla Pallavolo per persone sorde alle Bocce Integrate, dalla Scherma per atlete e atleti con disabilità al Basket in carrozzina.

 

Fondamentale per la realizzazione di questo ambizioso progetto la presenza di alcune realtà che operano quotidianamente, con competenza e passione, per mettere in luce e sviluppare lo sport inclusivo: la community Sport For Inclusion Network; le Nazionali Italiane Volley Sorde e Sordi; le società sportive Briantea 84 e Ad Astra Volley; la commissione CSI Milano-TikiTaka per lo sport inclusivo e le cooperative sociali fondatrici del campionato di Bocce Integrate incluso nella programmazione sportiva CSI Milano.

 

Un ringraziamento speciale va al presidente del Comitato Regionale CIP Lombardia, Pierangelo Santelli, per il costante impegno a sostegno del CSI e per la preziosa partecipazione al CSI Day per cui ha concesso il patrocinio. “Ancora una volta il CSI promuove un evento di grande valore sportivo e sociale e il CIP Lombardia sarà con entusiasmo al suo fianco - afferma Santelli - Piazza del Duomo si trasformerà in un prestigioso palcoscenico per centinaia di ragazzi, atleti e tecnici che dimostreranno quanto lo sport può essere davvero inclusivo. Sono certo che Milano potrà assistere a una grande giornata di sport”.

 

Questa giornata vuole celebrare il valore di tutte le abilità proprie delle peculiarità di ognuno. Così il CSI Day diventa non solo una manifestazione sportiva, ma anche testimonianza di un linguaggio comune capace di unire e valorizzare ogni singolo nella direzione di una società più inclusiva e accogliente.

 

Il programma definitivo dell’intera giornata sarà disponibile a breve sul sito dedicato alla manifestazione “CSI Day: 80 anni di società sportive che hanno fatto la storia”

 




30° Report Arpal Puglia: 632 posti di lavoro disponibili nel leccese e una giornata di selezione per 15 operatori call center a Lecce

Un nuovo recruiting day, per la selezione di 15 operatori call center inbound per l’azienda Synergie, si terrà giovedì 29 agosto, dalle 14:30 alle 16:30, presso il CPI di Lecce, in Viale Giovanni Paolo II, n.3.

Informazioni, requisiti richiesti e presentazione candidatura su 

https://lavoroperte.regione.puglia.it/welcomepage/vacancy/view/240285


L’offerta è contenuta nel 30° Report dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia, che conta 205 annunci per 632 posizioni aperte su tutto il territorio della provincia di Lecce. In cima c’è il settore agricoltura e ambiente: si ricercano 207 dipendenti per le aziende, molte delle quali, in queste settimane, alle prese con la raccolta degli ortaggi soprattutto nella zona di Nardò. Richiesta elevata di manodopera anche nell’edilizia dove si cercano 106 lavoratori. Tra fine agosto e inizio settembre le aziende sono alla ricerca di 53 collaboratori nel settore del turismo e della ristorazione. Seguono il commercio, con 40; le telecomunicazioni con 45; il settore socio-sanitario, con 33; il tessile-abbigliamento-calzaturiero, con 36; l’ambito amministrativo e informatico, con 25trasporti e riparazione veicoli, con 23Ulteriori annunci riguardano il settore pulizie e multiservizi con 16 posti vacanti; quello industriale e metalmeccanico, dove ve ne sono 13bellezza e benessere, che ne conta 4; l’industria del legno, dove se ne registra uno

Una posizione aperta destinata a persone con disabilità e cinque per iscritti nelle liste delle categorie protette

La sezione dei tirocini presenta dieci opportunità.
Numerose le occasioni di lavoro e formazione, oltre i confini nazionali, provenienti dalla rete europea dei servizi per l'impiego Eures.


Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi,

sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it 

e sono diffuse anche sulla pagina Facebook "Centri Impiego Lecce e Provincia", sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l'impiego. Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.


Elettroni e fotoni, relazioni senza più segreti

Un lavoro coordinato dall’Università di Trento insieme a quella di Chicago ha prodotto un’ipotesi universale per capire le interazioni tra particelle subatomiche e la luce. Lo studio, in prospettiva, può contribuire allo sviluppo di nuove tecnologie quantistiche. Ma anche alla scoperta di altri stati fisici della materia. L’articolo pubblicato sulla rivista Physics Review Letters

Trento, 26 agosto 2024 – (p.s.) La ricerca di nuove molecole o materiali con potenziali applicazioni tecnologiche o mediche parte anche dallo studio della fisica quantistica. Quando molecole o composti chimici interagiscono con la luce, possono modificare sostanzialmente le loro proprietà fisiche. Partendo da questa idea, il nuovo campo della chimica polaritonica ha l'obiettivo di produrre nuove reazioni chimiche utilizzando la luce come catalizzatore. Più in generale, il controllo delle interazioni luce-materia fornisce un mezzo per manipolare e sintetizzare nuova materia quantistica.
Un lavoro che, come sempre accade nella ricerca scientifica, procede per ipotesi e tentativi. Resi ancora più complessi quando l’oggetto di indagine è un sistema quantistico composto da una moltitudine di elementi diversi, cioè da elettroni, fotoni, fononi. Difficile calcolare con esattezza la loro "funzione d’onda", cioè una funzione che contiene tutte le informazioni fisiche rilevanti per fare previsioni accurate riguardo il comportamento delle particelle quantistiche.
Un contributo arriva da un gruppo di ricercatori dell’Università di Chicago, coordinati da Carlos Leonardo Benavides-Riveros, assegnista di ricerca del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, insieme al collega David A. Mazziotti dell’ateneo statunitense.  
Quello che gli studiosi hanno formulato è un’ipotesi universale – in fisica il termine esatto è "ansatz" - che possa aiutare a prevedere le interazioni tra tutte le particelle all’interno di un sistema quantistico a molti corpi. Una teoria che sia applicabile quindi non solo agli elettroni, ma anche a fotoni e fononi.
La chiave di lettura è data da un algoritmo quantistico, anch’esso universale, che gli scienziati hanno simulato su un quantum computer IBM, con un errore teorico sostanzialmente nullo.
È questo l’aspetto innovativo della ricerca: lo sviluppo di un unico approccio, valido per produrre ipotesi ("ansatz", appunto) esponenziali di qualsiasi sistema quantistico a molti corpi che, se implementato su dispositivi quantistici, produce funzioni d'onda precise.
Una soluzione che, secondo i fisici, apre anche a nuove prospettive nello studio degli stati della materia.
«I sistemi che troviamo in natura non contengono mai solo elettroni, non sono isolati dal resto del mondo. La luce può modificarne la struttura», spiega Carlos Leonardo Benavides Riveros. «Quello che abbiamo fatto – prosegue – è stato introdurre altre particelle quantistiche. E seguendo la nostra formulazione universale del problema possiamo comprendere la struttura della sua funzione d'onda e quindi le sue proprietà fisiche».  
Carlos Leonardo Benavides-Riveros è arrivato nel 2022 all’Università di Trento dal Max Planck Institute for the Physics of Complex Systems di Dresda grazie a una borsa di studio individuale Marie-Curie. Conduce i suoi studi nei laboratori del Pitaevskii BEC Center, il Centro sulla Condensazione di Bose-Einstein, che opera presso l’ateneo trentino congiuntamente all'Istituto Nazionale di Ottica (INO) del CNR. I suoi interessi di ricerca si concentrano sul problema dei molti corpi della fisica quantistica. Si occupa di migliorare tecniche esistenti o di svilupparne di nuove che permettono lo studio di sistemi quantistici complessi.

L’articolo
Il lavoro “Exact Ansatz of Fermion-Boson Systems for a Quantum Device” è stato pubblicato sulla rivista scientifica Physics Review Letters.
È firmato da Samuel Warren e Yuchen Wang (Department of Chemistry and The James Franck Institute, University of Chicago). I coordinatori sono Carlos Leonardo Benavides Riveros (Pitaevskii BEC Center, CNR-INO and Dipartimento di Fisica, Università di Trento) e David A. Mazziotti (Department of Chemistry and The James Franck Institute, University of Chicago).
Lo studio è disponibile al link:

BARI. CONGEDO (FDI), NON AMMISSIBILE AGGRESSORE LA FACCIA FRANCA

 “Aggredire un Carabiniere e farla franca non è ammissibile. Chi ha compiuto un atto così vile ai danni di chi serve lo Stato difendendone i cittadini deve essere giudicato e condannato velocemente perché è vergognoso che non paghi le conseguenze di ciò che ha fatto. Spero che le nuove norme a difesa delle forze dell’ordine contenute nel ddl sicurezza entrino in vigore il prima possibile, così da poter fornire agli agenti in divisa mezzi di protezione più efficaci”. Lo dichiara il deputato pugliese di Fdi e componente della Commissione bicamerale Antimafia Saverio Congedo



La Squadra Olimpica dei Rifugiati Brillerà a Parigi

A tre giorni dai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) ha annunciato oggi che il velocista di atletica leggera T11 Guillaume Junior Atangana sarà il portabandiera della Squadra Paralimpica dei Rifugiati alla Cerimonia di Apertura di mercoledì.

In rappresentanza di oltre 120 milioni di sfollati in tutto il mondo, gli otto atleti e le due guide formano la Squadra Paralimpica Rifugiati (RPT) più numerosa di sempre, dopo il debutto alle Paralimpiadi di Rio 2016 con due atleti.

La RPT sarà al centro della scena, marciando lungo gli Champs-Élysées fino all’iconica Place de la Concorde di Parigi. Parlando della sua scelta come portabandiera della squadra, Atangana ha detto: “Sono molto commosso e felice. Mi fa venire i brividi. Me lo immagino già nella mia testa. Mi vedo come un grande campione, colui che ha realizzato i suoi sogni”. Atangana porterà la bandiera paralimpica insieme alla sua guida podistica e collega rifugiato, Donard Ndim Nyamjua.

Atangana pensava che i suoi sogni di diventare un grande sportivo fossero finiti quando ha perso la vista da bambino, ma si è dedicato all’atletica paralimpica e allo sprint. Si è classificato quarto nei 400m T11 alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, mancando di poco la medaglia.

Gli otto atleti rifugiati sono ospitati in sei Paesi e gareggeranno in sei sport: para atletica, para powerlifting, para tennis da tavolo, para taekwondo, para triathlon e scherma in carrozzina.

Il primo membro della RPT a gareggiare il primo giorno sarà la star del para taekwondo Zakia Khudadadi, campionessa europea nel 2023 nella categoria 47 kg. Khudadadi è una sostenitrice dei diritti delle donne di tutto il mondo ed è balzata agli onori delle cronache dopo una straziante fuga dal suo Paese pochi giorni prima di Tokyo 2020. È la terza volta che la squadra paralimpica dei rifugiati gareggia ai Giochi. Nonostante siano stati costretti a fuggire dalle loro case e ad affrontare enormi ostacoli, i membri della squadra hanno perseverato e mantenuto vivi i loro sogni, assicurandosi un posto ai Giochi di Parigi.

Andrew Parsons, presidente del Comitato paralimpico internazionale, ha dato personalmente la notizia ad Atangana in una videochiamata al campo di allenamento della squadra a Reims, in Francia. “Sei stato scelto per la tua storia, per l’atleta che sei. Sei un esempio importante per altri atleti rifugiati e per altri atleti provenienti da diverse parti del mondo che hanno passato quello che hai passato tu”, ha detto Parsons.

“Questa squadra paralimpica di rifugiati è una delle grandi storie delle Paralimpiadi di Parigi 2024. Ognuno di questi atleti ha superato enormi difficoltà per arrivare fin qui e ha un messaggio convincente da condividere con il mondo. Sono tutti grandi campioni dello sport”.

A livello globale, si stima che almeno 18 milioni di persone con disabilità siano state sfollate con la forza dalle loro case, a causa di guerre, conflitti, violenze e violazioni dei diritti umani. Molte di esse sono esposte a rischi maggiori di violenza, discriminazione, sfruttamento e abuso, e incontrano ostacoli nell’accesso a supporto, assistenza, istruzione, opportunità sportive e di sostentamento.

“La squadra paralimpica dei rifugiati è un’ispirazione per tutti noi. Questi incredibili atleti hanno superato avversità inimmaginabili per raggiungere l’apice del successo sportivo”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. “La loro presenza sul palcoscenico mondiale invia un messaggio di speranza a milioni di rifugiati in tutto il mondo e a tutti noi. Questa straordinaria squadra ci ricorda quanto sia importante per le persone con disabilità avere la possibilità di partecipare pienamente alla società su base paritaria”.

 


L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, collabora con il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), il Comitato Olimpico Internazionale e la Fondazione Olympic Refuge per sostenere i rifugiati ai Giochi di Parigi.

Ai Giochi paralimpici di Parigi 2024, la squadra dei rifugiati sarà rappresentata da un numero record di otto atleti. La prima squadra paralimpica di rifugiati era composta da due atleti rifugiati e ha gareggiato ai Giochi paralimpici di Rio 2016. La squadra è cresciuta a sei per Tokyo 2020.




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