La Libreria dei Quaderni del Bardo a Lecce

eventi, news, aggiornamenti

Perchè La Gazzetta del Bardo

Informare e approfondire le notizie più importanti in Italia e nel mondo con un approccio indipendente e rigoroso, offrendo un'alternativa alle fonti di informazione mainstream. Dare voce a diverse opinioni e punti di vista, promuovendo il dibattito pubblico e la partecipazione democratica. Fornire alle aziende strumenti e strategie per comunicare in modo efficace e trasparente, valorizzando l'identità e la responsabilità sociale. In un'epoca di disinformazione e fake news, è più importante che mai avere accesso a fonti di informazione indipendenti e affidabili. Questo blog offre un'alternativa alle fonti di informazione mainstream, dando voce a diverse opinioni e punti di vista e promuovendo il dibattito pubblico. Inoltre, fornisce alle aziende strumenti e strategie per comunicare in modo efficace e trasparente, valorizzando l'identità e la responsabilità sociale. A cura di Stefano Donno

martedì 30 aprile 2024

No al nome di Elly Schlein nel simbolo: ecco tutte le alternative del PD

Bombardamenti a Rafah, i soccorsi subito dopo il crollo di un palazzo

Europee, Salvini risponde a Meloni: «Per me i figli vengono prima della politica»

De Luca scatenato: "Vannacci? Non c'è limite al masochismo. Vota Giorgia...

Sei nell'anima: la RECENSIONE del film su Gianna Nannini

Sei nell'anima: la RECENSIONE del film su Gianna Nannini

Al cinema arriva "Mufasa: Il Re Leone", ecco il trailer

Al cinema arriva "Mufasa: Il Re Leone", ecco il trailer

Jujutsu Kaisen: Kento Nanami riceverà un omaggio in Malesia? | AnimeClick

Jujutsu Kaisen: Kento Nanami riceverà un omaggio in Malesia? | AnimeClick

Vannacci a Lucca: prima uscita da candidato. Indossa maglietta con scritto “Ignoralo”

Vannacci a Lucca: prima uscita da candidato. Indossa maglietta con scritto “Ignoralo”

Londra: aggressione in metro con una katana, morto un 13enne - Europa - Ansa.it

Londra: aggressione in metro con una katana, morto un 13enne - Europa - Ansa.it

Israele Iran, le ultime notizie di oggi della guerra contro Hamas dopo l’attacco. DIRETTA | Sky TG24

Israele Iran, le ultime notizie di oggi della guerra contro Hamas dopo l’attacco. DIRETTA | Sky TG24

Colpito dalla gru che stava manovrando, operaio morto a Fiume Veneto - Messaggero Veneto

Colpito dalla gru che stava manovrando, operaio morto a Fiume Veneto - Messaggero Veneto

Art Brut. Giornata di studio intorno alla mostra “Epopee celesti” - Arte.Go: Mostre, Eventi, Corsi e Concorsi

Art Brut. Giornata di studio intorno alla mostra “Epopee celesti” - Arte.Go: Mostre, Eventi, Corsi e Concorsi

EMERGENCY annuncia i vincitori del concorso “UNA STORIA PER EMERGENCY”. Il corto sarà disponibile su Rai Cinema Channel

29 aprile – Una bambina, Lyuba, viene mandata in Italia dalla famiglia a causa della guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina, il suo Paese. A Roma è ospite di sua zia Polina che da anni lavora come assistente domestica e donna delle pulizie. Lyuba si sente persa, senza amici e senza futuro. Non parla italiano e non ha voglia di studiarlo. L’incontro con Bruna, una simpatica novantenne romana, la tirerà fuori dal guscio. Attraverso un gioco, la bambina ritroverà il sorriso e la voglia di ricominciare una nuova vita. È la sinossi di Ripiglino, la sceneggiatura scritta da Marco Pozzato e Valerio Cualbu che ha vinto la quarta edizione di “Una storia per EMERGENCY”, il concorso per sceneggiature di cortometraggi incentrato sul tema dei diritti, della pace e della solidarietà organizzato dalla Ong in collaborazione con Fabula Pictures e Rai Cinema. A questa edizione del concorso, rivolto alle ragazze e ai ragazzi tra i 16 e i 25 anni, hanno partecipato 51 autori e autrici e sono state 40 le opere presentate.

La giuria – composta da Nicola De Angelis (Fabula Pictures), Fulvio Firrito (Rai Cinema), Gaia Furrer (direttrice artistica Giornate degli Autori), Greta Scarano (attrice e regista), Nicola Sorcinelli (regista), Ilaria Ravarino (giornalista de Il Messaggero) e Michela Greco (EMERGENCY) – ha scelto Marco Pozzato e Valerio Cualbu, entrambi di 25 anni, con questa motivazione: “È il commovente incontro tra due solitudini apparentemente distanti, ma unite dalla stessa ferita. Il racconto colpisce per la tematica drammaticamente attuale, per la delicatezza dei personaggi e per l’equilibrio del tono che si muove con abilità tra note leggere e drammatiche. ‘Ripiglino’ ci ricorda come la storia sia ciclica perché l’uomo continua a persistere negli stessi errori e a pagarne il prezzo sono sempre le persone comuni, ma attraverso l’empatia verso gli altri si può ancora continuare a guardare al futuro.”

I vincitori riceveranno un premio di 500 euro. Come previsto dal bando, la sceneggiatura sarà prodotta da Fabula Pictures. Il cortometraggio realizzato a partire dalla sceneggiatura sarà promosso e distribuito da EMERGENCY attraverso i suoi eventi, i suoi canali di comunicazione istituzionali e social. In collaborazione con Fabula Pictures e Rai Cinema, il cortometraggio sarà inoltre proposto ai festival del cinema e Rai Cinema potrà caricarlo su Rai Cinema Channel e programmarlo sui canali Rai con tempi e modalità che verranno concordati con EMERGENCY.

“Per giocare a ‘Ripiglino’ servono due persone: la prima crea una forma, poi la passa alla seconda che può modificarla a piacere, prima di passarla di nuovo – commentano i vincitori Marco Pozzato e Valerio Cualbu –.  È un gioco che ci insegna ad affidarci all’altro per costruire qualcosa di bello. L’esatto contrario della guerra che punta a distruggere le relazioni che abbiamo. Ci siamo ispirati alla missione di EMERGENCY e alla sua storia che, come la nostra, punta a creare reti di salvataggio fra le persone, in un mondo che spesso fa di tutto per impedirlo.”

La giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali a due sceneggiature che si sono contraddistinte per la loro qualità e originalità.

Columba Livia, scritto da Paolo Meli, riceve una menzione speciale per “l’originalità con cui si fa metafora di ogni conflitto e per il tono da commedia con cui riesce a raccontare in modo brillante l'incomunicabilità e l'ostinata negazione all'ascolto dell'altro. Per lo sguardo sicuro sulla messinscena e per l'universalità dei suoi protagonisti. Ma soprattutto per l'idea di fondo, cioè che il percorso di pace e di accettazione venga intrapreso da due persone che hanno perso tutto e che sono perciò sullo stesso piano, condividendo un'identica situazione.”

Al buio tutti i gatti sono leopardi, scritto da Sofia Ranise, ottiene una menzione speciale per “la precisione, la leggerezza e la tenerezza con cui ha saputo tratteggiare l’incontro tra due mondi, utilizzando un linguaggio capace di grande evocazione visiva. Pur sullo sfondo, la nostalgia di un Paese perduto e la sofferenza per il distacco dalle proprie origini determinato dalle atrocità della guerra emergono con forza e semplicità in un racconto che mostra anche, senza retorica, quanto il confronto tra generazioni e culture possa rappresentare un’opportunità di rinascita e una scintilla di speranza.”

“Una storia per EMERGENCY” invita le nuove generazioni a scrivere la sceneggiatura di un cortometraggio per stimolare una narrazione originale e complessa su temi sensibili e attuali, dando loro la possibilità di vederli trasformati in film brevi. Il concorso si inserisce nella mission di EMERGENCY di diffondere una cultura di pace, ritenendo che anche il cinema possa contribuire a tracciare la strada per l’uguaglianza, la pace e la tutela dei diritti.

Le prime tre edizioni di “Una storia per EMERGENCY” hanno dato vita ai cortometraggi Ape regina (scritto da Alessandro Padovani e diretto da Nicola Sorcinelli, prodotto da Wildside), Capitan Didier (scritto da Roberta Palmieri e diretto da Margherita Ferri, prodotto da Groenlandia) e Battima (scritto da Giuliano Cipollone e diretto da Federico Demattè, prodotto da Indigo Film). I tre cortometraggi nati dal concorso, realizzati in collaborazione con Rai Cinema, sono attualmente disponibili su RaiPlay.

Autista di mezzi pubblici, carpentiere, macchinista, escavatorista, esperto di AI: ecco le 10 professioni introvabili in Italia

Attualmente 3 offerte di lavoro su 4 si rivolgono a persone formate in ambiti tecnici e pratici. Ma, ormai, la metà dei giovani sembra non volersi più “sporcare” le mani. Per questo le “Scuole dei Mestieri” di Distretto Italia continuano nella loro missione, offrendo corsi che consentono alle aziende di formare i lavoratori e le lavoratrici di domani. Specie nei settori in cui la carenza di manodopera non è più sostenibile

In un futuro non così lontano il nostro Paese rischia di restare a piedi, letteralmente. Potrebbe, infatti, diventare sempre più difficile trovare un mezzo pubblico, costruire nuovi palazzi o grandi opere, far circolare i treni o contare su una rete elettrica in linea con le esigenze della transizione ecologica. Non tanto per mancanza di investimenti, quanto per la carenza di personale che molti di questi settori stanno sperimentando.

I 10 mestieri introvabili

Da una parte abbiamo le aziende: il 75% delle offerte di lavoro riguardano profili professionali attinenti a mansioni tecnico-pratiche, come evidenzia il Centro Studi di Distretto Italia, un progetto del Consorzio ELIS, promosso nell’ambito della presidenza di Autostrade per l’Italia, che vede la partecipazione di 56 soggetti, tra grandi imprese operanti nel nostro Paese, agenzie del lavoro e altri enti, con l’obiettivo di ridurre gli appuntamenti mancati tra lavoro e giovani.

Dall’altra parte della barricata, invece, troviamo proprio questi ultimi: quasi la metà degli studenti delle superiori (49%), secondo una ricerca dello stesso Centro Studi realizzata da Skuola.net, scarta a priori l’ipotesi di svolgere professioni di tipo tecnico o manuale. E infatti i più si indirizzano verso percorsi liceali e, successivamente, studi accademici spesso di carattere teorico, contribuendo ad ampliare il divario tra la richiesta delle aziende per profili tecnici e giovani che non trovano un impiego perché non sono adeguatamente formati.

Ci sono poi alcuni settori che soffrono più di altri: trasporti, costruzioni, meccanica, elettronica, meccatronica, information technology, retail e telecomunicazioni. Da cui deriva una lunga lista di profili introvabili: ecco i primi 10 in ordine di “rarità”.

Autista di Mezzi Pubblici

Nonostante i progressi della guida autonoma, servono ancora esseri umani alla guida dei mezzi pubblici. A patto di riuscire a convincere nuove leve: guidatori e guidatrici di autobus, tram, metropolitane sono ormai introvabili.

Carpentiere

Oltre ad avere i mezzi che solcano le strade, bisogna anche costruirle. E anche a questo serve la figura del carpentiere. Si tratta di un mestiere ad alta specializzazione del mondo delle costruzioni che richiede di interpretare disegni tecnici, di utilizzare attrezzature specializzate, di realizzare impalcature, di lavorare con elementi metallici.

Tecnico dell’Armamento Ferroviario

In un paese come l’Italia, le linee ferroviarie rappresentano un punto di eccellenza che va sviluppato e manutenuto con figure che si occupino dell’Armamento Ferroviario: maghi della saldatura che fanno parte delle squadre che realizzano e mantengono in sicurezza binari e affini.

Movimentatore di Macchine da Terra

Uno dei mestieri che ci riporta all’infanzia: chi non ha mai costruito un castello di sabbia o giocato con ruspe ed escavatori giocattolo? Questi “strumenti”, però, possono rappresentare una solida opportunità anche per i più grandi, visto che scarseggia personale qualificato in grado di manovrarli nei cantieri, di eseguire movimenti di terreno al loro interno, di curarne la manutenzione ordinaria.

Macchinista

Un mestiere storico e di cui ancora oggi si sente una gran necessità: colui o colei - siamo infatti nel 2024 e certi stereotipi sono stati superati - in grado di condurre i treni alla propria destinazione, nel rispetto degli orari di partenza e di arrivo. Svolgendo il proprio compito in collaborazione con il capotreno e con la sala operativa.

Addetto al Segnalamento Ferroviario

Una sala operativa che svolge operazioni non banali quanto fondamentali, visto che chi si occupa di segnalamento ferroviario deve essere in grado di operare nell’ambito dell’ERTMS (European Rail Traffic Management System), lo standard che permette oggi ai treni dei vari paesi di circolare liberamente su tutta la rete continentale.

Esperto di Intelligenza Artificiale

Un mestiere figlio di questi tempi. Si tratta dei professionisti e delle professioniste che, materialmente, devono “allenare” i sistemi basati sull’intelligenza artificiale per avvicinarsi al ragionamento e al linguaggio umani (il cosiddetto machine learning). Queste risorse saranno sempre più ricercate dalle aziende che sviluppano nuove generazioni di AI o che hanno necessità di avviare internamente una trasformazione digitale di processi e servizi.

Addetto alla Gestione Cantieri

Una figura chiave per qualsiasi cantiere, il “regista” in campo, che ha le competenze tecniche per lavorare in sicurezza, coordinando il personale specializzato. Per questo, chi la riveste, deve conoscere i metodi di lavoro, i materiali e le tecnologie utilizzate per realizzare le opere. Dando anche supporto nella gestione amministrativa del progetto, con un occhio al cronoprogramma dei lavori.

Cost Controller di cantiere

Nei nostri cantieri manca la “regia”, ma anche chi “difenda” la… cassa. Ovvero chi, tramite software specifici, tenga sotto controllo le previsioni di costo delle lavorazioni previste e ne monitori l'effettiva spesa, affiancando la direzione di cantiere nelle attività di programmazione e di gestione.

Impiantista Elettrico

Come accade nelle case dei comuni cittadini, così anche nelle imprese non è semplice reperire elettricisti. In particolare l’impiantista elettrico, colui che si occupa della manutenzione ordinaria e degli interventi straordinari su impianti di distribuzione a bassa e media tensione, civili e industriali. Garantendo l’approvvigionamento di energia ad abitazioni e ambienti di lavoro.

Per trovare i lavoratori si torna alle “Scuole dei Mestieri”

La soluzione a questo deserto di competenze non sarebbe nemmeno così impossibile da praticare: molte di queste professioni sarebbero accessibili combinando un diploma, anche liceale in alcuni casi, con un corso di formazione intensivo di qualche settimana. Come hanno fatto, ad esempio, le aziende di Distretto Italia lanciando le “Scuole dei Mestieri”, ambiti tematici che si articolano in diversi corsi nei settori trasporti e mobilità, grandi opere, energia e dati, gestione store, tecnologie digitali e intelligenza artificiale. Percorsi professionalizzanti che rimandano alla bottega rinascimentale, con cui le imprese consorziate mirano proprio a “creare” autonomamente le risorse di cui hanno bisogno.

“Le grandi sfide infrastrutturali che attendono il Paese vedono oggi la necessità di risorse e competenze adeguate - afferma l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi -. Figure professionali sempre più difficili da reperire sul mercato del lavoro, mestieri di cui le grandi aziende infrastrutturali hanno bisogno. Non solo professioni legate al passato, ma anche strettamente correlate all’arrivo di nuove tecnologie”.

In questo, prosegue Tomasi, “le Scuole dei Mestieri appaiono quindi centrali per la formazione della futura forza lavoro del Paese, luogo ideale dove mettere a fattor comune le esigenze di competenze nel breve periodo, costruendo percorsi di orientamento e formazione in grado di offrire opportunità di impiego, con l’obiettivo di rispondere al fabbisogno del comparto produttivo e industriale nazionale. È indispensabile fare sistema: una sfida che Aspi ha colto per far fronte all'ingente piano di ammodernamento e potenziamento della rete, partecipando attivamente alla formazione dei futuri lavoratori, per creare una catena virtuosa delle competenze”.

Italiani tra i più infedeli d’Europa, ma non diamo la colpa alle app!

Gli italiani sono tra i più infedeli d’Europa, con un tasso del 45%, e il dato è in aumento soprattutto nelle grandi città, come Roma, Milano, Napoli, Genova e Palermo. Ad affermarlo è un sito di incontri clandestini.

 

Sempre secondo lo studio del sito Incontri-ExtraConiugali.com, le donne si concedono scappatelle con una frequenza maggiore rispetto agli uomini (64% contro il 52%). Il motivo? La noia (45%), un partner distratto che dà poche attenzioni (32%) e insoddisfazione nella vita sessuale (21%).

 

Del resto, la scienza afferma che la passione di coppia tende a calare dopo 2-3 anni, e questo porta alcune persone a guardarsi intorno. Tendenzialmente, sono i mesi estivi quelli in cui si tradisce maggiormente. I corpi più svestiti, le serate in riva al mare al tramonto, si esce di più, si incontra più gente…

 

Oggi, inoltre, usando le app di dating è anche più facile trovare un partner per un’avventura. Colpa di internet, dunque, se ci sono così tanti tradimenti? Assolutamente no, ed è bene ricordare che anche nel mondo del dating ci sono app e app.

 

In fatto di tradimenti, è sbagliato dare la colpa alle app, così come credere che funzionino tutte allo stesso modo. – Commenta Marco Ciarlante, responsabile marketing e comunicazione di PhaseApp – Con PhaseApp noi abbiamo cercato di superare il classico approccio, creando connessioni che vadano ben oltre l’aspetto fisico, ma che uniscano corpo e mente, creando legami forti”.

 

A differenza delle altre app di dating, che si basano sulle foto e sull’apprezzamento dei profili da parte degli altri utenti iscritti, PhaseApp funziona con una serie di domande pensate da un team di psicologi e sessuologi, che vengono poste ad entrambi gli utenti. Il dialogo prosegue solo dopo che entrambi avranno risposto. Queste domande sono organizzate in 4 fasi ad intimità crescente.

 

Anche nelle coppie più solide, però, dopo un po’ di tempo è fisiologica una leggera flessione. Il calo del desiderio di uno dei due partner o di entrambi, una routine noiosa e una diminuzione di attenzione nei confronti dell’altro sono forti minacce alla serenità di coppia, e talvolta possono portare anche al tradimento.

 

Mantenere sempre vivo il dialogo, parlarsi apertamente, condividere i propri pensieri con l’altro sono cose fondamentali per avere una relazione sana e duratura. Purtroppo, però, non sempre è così semplice.

 

Spesso si teme il giudizio dell’altro, si ha timore nel fare domande scomode o vergogna a toccare determinati argomenti, soprattutto in fatto di sessualità. Ulteriore scoglio ad un dialogo aperto e libero è rappresentato dalla tecnologia. La pandemia e i lockdown hanno cambiato il nostro modo di vivere la socialità e le relazioni personali. Se, da un lato, sono in molti a sentire un maggior bisogno di contatto fisico dopo tanta limitazione, è anche vero che quei lunghi mesi ci hanno abituato a relazioni mediate dal web.

 

Non dobbiamo pensare che questo aspetto sia di per sé qualcosa di negativo, se oltre a questo tipo di interazione viene, comunque, dato spazio anche a quelle dal vivo. – Prosegue Marco Ciarlante -Sono un segno dei tempi che viviamo, e sarebbe insensato quanto inutile fingere che i social, le app e internet più in generale non costituiscano una parte importante del nostro quotidiano. Si stanno affermando nuovi modelli di linguaggio e comunicazione. Con PhaseApp abbiamo pensato di usare questi nuovi paradigmi anche per aiutare il dialogo e la passione di coppia. Con l’introduzione della funzione ‘GIOCA CON ME’, è possibile invitare amici o partner a partecipare, rispondendo alle domande. Molte di queste, quando si entra nella fase a maggior livello di intimità, riguardano anche gusti e fantasie tra le lenzuola. Dubbi e curiosità che spesso non abbiamo il coraggio di chiedere, ma anche domande che non avevamo mai pensato di fare. Un modo per continuare a conoscersi e scoprirsi, giorno dopo giorno”.




Dal 10 maggio in libreria “Tiziano Terzani mi disse” di Jacopo Storni, un ritratto inedito del grande giornalista-scrittore a vent'anni dalla morte un viaggio tra i luoghi delle radici con le voci di amici e familiari. Con prefazione di Angela Terzani Staude

Esce il 10 maggio per Ediciclo Editore il libro “Tiziano Terzani mi disse. Nei luoghi delle radici di un esploratore irrequieto”, scritto dal giornalista fiorentino Jacopo Storni (Corriere della Sera e Redattore Sociale), con prefazione di Angela Terzani Staude e un reportage fotografico inedito dei luoghi di vita di Terzani a cura di Majlend Bramo.
 
Un libro viaggio nella quotidianità e nella vita più intima dell’uomo Terzani, all’interno dei luoghi delle sue origini e attraverso le voci di amici e familiari: dalla moglie Angela ai compagni di ginnasio, dall’omeopata all’amico pastore, dalla prima fidanzatina al cugino fino ai vicini di casa dell’adolescenza.
 
Sebbene la sua fama venga associata all’Oriente, ci sono angoli di Toscana che sono parte integrante dello spirito del grande giornalista e scrittore: il borgo medievale di Malmantile, dove i nonni erano tagliapietre; Monticelli, il quartiere popolare di Firenze dove è nato e cresciuto; Pisa e l’Università Normale, dove i libri l’hanno scosso, motivando il desiderio di difendere e raccontare gli oppressi; Vinci, dove ha sposato Angela, faro della sua vita; Bellosguardo, la collina fiorentina degli artisti, dove tutt’ora si trova la sua casa; la basilica di San Miniato, dove si rifugiò poche ore dopo l'11 settembre; Orsigna, eterno amore, dove ha scelto di “lasciare il suo corpo”.
 
Il libro è un percorso lungo le strade e i sentieri in cui Terzani ha cominciato a interrogarsi sul mondo, sulla vita, un cammino che smonta gli stereotipi dello scrittore guru e che rivela l’essenza di un uomo irrequieto ma curioso, fragile ma determinato, alla ricerca di un altrove ma orgoglioso delle proprie origini. Un libro per avvicinarsi a Terzani e che, perlustrando luoghi e ascoltando le voci di amici e familiari (molte delle quali mai ascoltate fino ad ora), racconta le memorie intime, il pensiero e tanti aneddoti della vita di un ragazzo fiorentino che sentiva dentro l’urgenza di vivere.
 
Il volume verrà presentato in anteprima nazionale al festival Vicino/Lontano di Udine sabato 11 maggio assieme allo scrittore Andrea Bocconi, autore del volume Viaggiare non partire, e con la moderazione di Àlen Loreti, biografo e curatore editoriale dell'opera terzaniana.
 
A Firenze verrà invece presentato giovedì 23 maggio alle ore 19 presso il Teatro Cantiere Florida, nel quartiere Monticelli attraverso le testimonianze intime di chi ha conosciuto personalmente Terzani. 
Partecipano Jacopo Storni, autore del libro, Angela Terzani Staude, Fabio Terzani, cugino dello scrittore, e Massimo Mangialavori, suo medico osteopata.


https://www.ediciclo.it/it/libri/dettaglio/tiziano-terzani-mi-disse/





STORYTEL ITALIA PER UN MAGGIO ALL’INSEGNA DEGLI AUDIOLIBRI

Dal 2018 Storytel continua a investire in un catalogo di audiolibri di qualità per i suoi abbonati, per implementare l’offerta di oltre 600mila titoli tantissime le novità di questo mese: dal 7 maggio sarà disponibile Il Signore degli Anelli parte 1 - La compagnia dell’anello, il primo volume della celebre trilogia fantasy di J.R.R. Tolkien, letto da Massimo Popolizio (Giunti editore S.p.A./Bompiani); e dall’8 maggio L'arte di correre di Haruki Murakami per la prima volta in audio e in esclusiva su Storytel, letto da Linus (Einaudi). Dello stesso autore sarà inoltre disponibile dal 29 maggio l’audiolibro del romanzo Kafka sulla spiaggia, letto da Martina Levato (Einaudi).


A maggio attese anche nuovissime uscite: il 7 maggio l’adattamento audio del fumetto di Zerocalcare Quando muori resta a me, letto dallo stesso Zerocalcare e Neri Marcorè, in contemporanea con l’uscita in libreria (BAO Publishing). Sempre in esclusiva, dall’8 maggio, l’audiolibro della nuova edizione di Generazione X di Douglas Coupland - il romanzo che ha dato il nome a un’intera generazione - letto dall’attore Vinicio Marchioni (Accento Edizioni).


E ancora tra le uscite di questo mese in esclusiva: dal 1 maggio sarà disponibile Coltello - Riflessioni dopo un tentato assassinio, letto da Gianni Volta (un libro autobiografico in cui l’autore Salman Rushdie racconta dell’aggressione subita il 12 agosto 2022 sul palco del Chautauqua Institution e del suo grande sforzo per ritornare alla vita - Mondadori); dal 21 maggio uno dei 12 libri candidati al Premio Strega di quest’anno Adelaida di Adrián N. Bravi, letto da Elena Scalet, la storia di Adelaida Gigli, una delle figure femminili più sorprendenti dell'Argentina del secolo scorso (Nutrimenti); dal 29 maggio Animali notturni di Carlotta Vagnoli (un romanzo sintetico e acido, che è insieme denuncia e grido feroce della Milano dei primi anni Venti - Einaudi); e dal 30 maggio Spietate promesse, epico finale della dilogia di Rebecca Ross, dopo Divini rivali, letto da Martina Levato e Dario Sansalone (Fazi Editore).


Infine, dal 15 maggio, sarà possibile ascoltare in piattaforma La meraviglia del tutto di Piero Angela, una conversazione sui massimi sistemi con estratti audio dell’autore e con la voce di Massimo Polidoro (Mondadori) e L'incendio di Cecilia Sala, letto da Viola Graziosi, un reportage che mostra in presa diretta «tre incendi che bruciano il mondo» e lo sconvolgono oltre i confini dei paesi in cui sono divampati (Mondadori).



STORYTEL ORIGINAL


In arrivo dal 15 maggio in esclusiva su Storytel Italia la seconda puntata del podcast Long Story Short – L’audiobook club di Giulia Valentina: un podcast di sei puntate (una al mese dal 17 aprile a settembre 2024) per sei audiolibri del catalogo Storytel che Giulia Valentina ha amato e di cui racconterà temi, riflessioni e pensieri nati durante l’ascolto. 


Al centro della seconda puntata l’audiolibro L'avversario di Emmanuel Carrère, letto da Graziano Piazza (Storyside): la storia vera di Jean-Claude Romand, il protagonista di uno dei più celebri casi di cronaca nera francese, l’affaire Romand. Il dramma di un uomo che per una vita intera non ha fatto altro che mentire: ai suoi genitori, a sua moglie, ai suoi figli, ai suoi amici, alla sua amante, e forse persino a se stesso. Fino a che punto siamo disposti a mentire per costruirci un’identità diversa, parallela, a volte persino opposta alla realtà? 

Giulia Valentina ne parlerà con Elisa De Marco (alias Elisa True Crime) e la psicologa forense Lorita Tinelli (fondatrice del CeSap, Centro Studi sugli Abusi Psicologici).


Dieci segnali da non sottovalutare che possono rivelare un problema agli occhi

In un mondo sempre più incentrato su schermi e tecnologia, la salute della vista è diventata un aspetto cruciale per il benessere generale. Secondo i dati gestiti da www.clinicabaviera.it, una delle aziende leader in Europa nel settore dell'oftalmologia, il 20% degli italiani non sa di avere problemi alla vista. La sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'importanza della salute degli occhi e dell’eseguire visite ed esami periodici sono fondamentali per affrontare questo problema e far sì che le persone possano gestire i loro problemi nel modo adeguato.

Secondo i dati, quasi tre persone su quattro hanno problemi di vista, l'80% degli over 55 soffre di affaticamento visivo e il 75% degli over 75 soffre di cataratta. Ma il problema non riguarda solo gli anziani: oltre il 60% dei giovani tra i 17 e i 27 anni soffre di miopia, causata in gran parte da uno stile di vita sedentario, in cui si fa un uso intensivo degli schermi, con una visione da vicino. Il 25% degli adulti, inoltre, ammette di non aver fatto una visita oculistica negli ultimi due anni. Numeri che fanno capire ancora di più quanto sia importante rivolgersi a uno specialista per una diagnosi.

Oltre a sottoporsi a controlli periodici, a seguire una dieta equilibrata, a praticare attività fisica regolare e a ridurre il tempo trascorso davanti agli schermi digitali, è importante saper riconoscere i segnali che indicano un problema alla vista. Spesso sono associati a sintomi evidenti, come l'offuscamento della vista o la difficoltà a vedere chiaramente gli oggetti, ma ci sono altri segnali che non sempre si manifestano in modo chiaro e che spesso possono passare inosservati o essere interpretati in modo errato: gli esperti di Clinica Baviera illustrano i sintomi e i segnali secondari che potrebbero indicare che qualcosa non va nella vista.

1. Mal di testa
Il mal di testa persistente, soprattutto dopo attività che richiedono uno sforzo visivo, come leggere o lavorare al computer, può essere un'indicazione di problemi alla vista. Un problema refrattivo non corretto, come la miopia, l'ipermetropia o l'astigmatismo, può provocare mal di testa perché gli occhi fanno fatica per mettere a fuoco e si affaticano di conseguenza i muscoli oculari. Un oculista può valutare se il mal di testa è legato a problemi di vista e consigliare un trattamento adeguato.

2. Affaticamento visivo 
Una sensazione di stanchezza agli occhi dopo periodi prolungati di concentrazione visiva può indicare la necessità di farli riposare o la presenza di problemi alla vista. L'affaticamento visivo è un sintomo comune associato a problemi di vista non corretti o mal corretti. Quando gli occhi hanno difficoltà a mettere a fuoco correttamente, i muscoli oculari sono costretti a lavorare più del necessario per compensare le carenze, causando uno sforzo eccessivo che porta all'affaticamento visivo.
Oltre a correggere i problemi visivi con uno specialista, è consigliabile adottare abitudini sane come fare pause frequenti, mantenere gli occhi idratati, regolare l'illuminazione e l'ergonomia dell'ambiente di lavoro e sbattere spesso le palpebre.

3. Secchezza oculare
La secchezza cronica degli occhi, l'irritazione, il bruciore o la sensazione di sabbia negli occhi possono essere segni di secchezza oculare, una condizione comune ma che può essere anche un segnale di problemi alla vista. La diminuzione del battito delle palpebre quando si legge o si guarda uno schermo può causare secchezza oculare, con conseguente prurito e arrossamento degli occhi. L'occhio secco è diffuso e si verifica quando le lacrime non sono in grado di fornire sufficiente umidità e lubrificazione alla superficie dell’occhio. 

Quando c'è una carenza nella produzione di lacrime, o se le lacrime prodotte sono di scarsa qualità, può verificarsi secchezza oculare. Questo problema viene spesso migliorato con l'uso di lacrime artificiali che forniscono ulteriore umidità all'occhio. Anche l'uso di umidificatori in ambienti secchi può alleviare i sintomi.

4. Visione doppia
I problemi alla vista come l'astigmatismo o il disallineamento degli occhi possono causare la visione doppia, che fa apparire gli oggetti duplicati o fuori fuoco. Nota anche come diplopia, è un problema visivo in cui una persona vede due immagini separate di un singolo oggetto. Questa condizione può verificarsi in uno o in entrambi gli occhi e può essere temporanea o cronica, a seconda della causa sottostante. Può derivare da una serie di condizioni oculari come strabismo, cataratta, glaucoma o cheratite (infiammazione della cornea). Ma se insorge è importante rivolgersi a un medico, in quanto potrebbe essere il sintomo di una patologia che non è ancora stata risolta.

5. Sensibilità alla luce
Le persone con problemi di vista possono diventare più sensibili alla luce intensa, con fastidio o dolore agli occhi quando sono esposti alla luce del sole o a luci fluorescenti. Questa sensibilità chiamata fotofobia può variare da un lieve fastidio a un forte dolore e può indicare un problema di salute oculare adiacente, come uveite, irite o congiuntivite, che provoca un'infiammazione agli occhi. Anche alcuni traumi o lesioni agli occhi possono causare sensibilità alla luce come parte della risposta infiammatoria dell'organismo.

6. Difficoltà a concentrarsi
La scarsa visione può rendere difficile la concentrazione, soprattutto durante le attività che richiedono attenzione visiva, ad esempio nei bambini i problemi di vista non corretti sono una delle principali cause di insuccesso scolastico, poiché perdono il ritmo della classe e non riescono a concentrarsi. La mancanza di interesse, il rifiuto a leggere e il voler evitare compiti che richiedono uno sforzo visivo sono i principali sintomi per individuare il problema.

7. Vertigini e perdita d’equilibrio
Sebbene le vertigini possano essere causate da diversi fattori, tra cui problemi di salute, disturbi dell'orecchio interno e squilibri del sistema vestibolare, anche i problemi visivi possono contribuire a questo problema. Le alterazioni della vista, come la perdita della visione periferica o la diminuzione dell'acutezza visiva, possono influire sulla percezione spaziale sulla capacità di valutare la distanza e la profondità, che a loro volta possono influire sull'equilibrio e sulla stabilità posturale. Problemi di vista, come visione offuscata o doppia, in alcuni casi, cambiando rapidamente la messa a fuoco visiva, possono portare a vertigini e perdita dell’equilibrio, quindi è importante in ogni caso consultare uno specialista.

8. Difficoltà a vedere bene di notte o in condizioni di poca luce 
La difficoltà a vedere chiaramente in situazioni di scarsa illuminazione può indicare problemi di vista, come miopia notturna o cataratta. Questa condizione è comunemente nota come “cecità notturna" e può variare a seconda della causa, solitamente legata a problemi oculari. Le persone affette da miopia, ad esempio, hanno difficoltà a vedere chiaramente gli oggetti lontani e questo può peggiorare in condizioni di scarsa illuminazione, poiché la pupilla si dilata per far entrare più luce, accentuando l'effetto della miopia. Anche il glaucoma può influire sulla visione periferica e ridurre la capacità di vedere di notte a causa di danni al nervo ottico; allo stesso modo, altre condizioni come la cataratta o la retinopatia diabetica possono rendere difficile la visione in condizioni di scarsa illuminazione.

9. Visione a tunnel 
La visione a tunnel è un fenomeno visivo in cui la persona sperimenta una riduzione del campo visivo periferico, facendo sì che la sua visione si restringa e si concentri su un'area centrale, come se stesse guardando attraverso un tunnel. In altre parole la persona percepisce una perdita della visione periferica, pur mantenendo una visione relativamente chiara al centro del campo visivo. Questo sintomo può essere associato a una serie di condizioni mediche e oculari, come il glaucoma o il distacco della retina.

10. Cambiamenti nella visione dei colori
cambiamenti nella percezione dei colori, come colori sbiaditi o difficoltà a distinguere alcune tonalità, possono essere un segno di patologie oculari come la degenerazione maculare o il daltonismo. Esistono anche lesioni agli occhi o alla testa che influenzano il modo in cui il cervello elabora le informazioni visive, causando cambiamenti nella percezione dei colori.

Il dottor Salvatore Luceri, Medico Chirurgo di Clinica Baviera Milano spiega: "Nel ritmo frenetico della vita che tutti conduciamo, la salute degli occhi spesso passa in secondo piano finché non si presentano problemi evidenti. Molti pazienti lamentano sintomi da stress visivo dato dalle troppe ore davanti al PC o al cellulare. Alcuni di questi sintomi sono bruciore agli occhi, secchezza oculare, irritazione oculare. Noi di Clinica Baviera raccomandiamo, soprattutto nei casi con una storia familiare di problemi alla vista, in presenza di patologie come cheratocono, glaucoma o maculopatie, di essere consapevoli e pronti a percepire qualsiasi piccolo cambiamento nella visione; è molto importante rendersi conto di questi sintomi secondari che potrebbero essere un segnale di qualcosa che non va nella vista e che è opportuno affrontare subito".

La città austriaca Bad Ischl – Salzkammergut, Capitale Europea della Cultura 2024, è una delle mete turistiche da non perde quest’anno

Aprile 2024 – In occasione della nomina a Capitale Europea della Cultura 2024 di Bad Ischl – Salzkammergut, l’Ente Nazionale Austriaco per il Turismo (ENAT) ha organizzato una serie di attività culturali e non solo, volte a rendere questa cittadina e la regione in cui si trova un punto di riferimento per il turismo austriaco ed europeo. A inaugurare i progetti culturali legati a Bad Ischl, è stata una straordinaria iniziativa durante la pre-apertura della 60esima edizione della Biennale di Venezia, tenutasi il 18 aprile scorso: protagonista, la “Plätte-Taxi”, tipica imbarcazione dell’area di Salzkammergut, che ha navigato tra i canali veneziani insieme alle classiche gondole della città.

 

L’iniziativa Plätte-Taxi

Tipica imbarcazione in legno della regione di Salzkammergut, vicino a Salisburgo, la Plätte è realizzata a mano dai mastri artigiani della zona.

Grazie al suo “cameo” alla Biennale di Venezia, la Plätte assume un ruolo unico nel contesto artistico internazionale come testimonianza autentica dell’importanza del patrimonio culturale austriaco.

 

La Capitale della Cultura Bad Ischl – Salzkammergut

Il progetto della Capitale Europea della Cultura 2024 rappresenta per Bad Ischl – Salzkammergut un’opportunità unica per far conoscere la propria storia e farsi portavoce della bellezza e della ricchezza artistica dell’Austria, grazie a un programma curato e innovativo.

Interventi artistici, spesso sorprendenti e avanguardisti, volgono uno sguardo al passato ma con una proiezione al futuro e alle innovazioni scientifiche, ponendosi come punto di rottura e stimolo verso nuove prospettive.

 

Il Salzkammergut

Il Salzkammergut, che si estende tra le regioni federali dell’Alta Austria, della Stiria e del Salisburghese, è una regione che non conosce confini. Qui si incontrano tre regioni federali in un'area relativamente piccola, e non solo dal punto di vista puramente geografico. Questo è, infatti, il luogo in cui l’incredibile bellezza dei laghi abbraccia i tratti dolci del paesaggio prealpino, e dove si incrociano culture diverse, assaporando e condividendo piatti tipici delle varie regioni.

 

Il programma dei prossimi eventi legati alla Capitale Europea della Cultura 2024 comprende:

la mostra “sudhaus – kunst mit salz & wasser”, fino al 31 ottobre 2024

Il sale e l‘acqua, elementi essenziali per la vita, sono da sempre fattori fondamentali nel Salzkammergut. La mostra principale presso la Sudhaus a Bad Ischl è dunque dedicata a questi ambiti tematici, con oggetti, opere cinematografiche e fotografiche nonché installazioni. Senza il legno, presente in abbondanza nel Salzkammergut, l’estrazione del sale non sarebbe stata possibile. Per questo, a completare la mostra, anche cenni storici su questo materiale e il suo contributo fondamentale all’economia della regione.

 

Ai Weiwei– Transcending Borders, dal 13 giugno al 27 ottobre 2024

Cosa divide e cosa unisce la cultura e la storia austriaca con quella delle antiche dinastie cinesi? L’artista Ai Weiwei dà vita a un incontro avvincente tra il palazzetto Marmorschlössl e un tempio cinese originale nel Kaiserpark a Bad Ischl. Inoltre, le opere del rinomato artista cinese si affiancano a reperti archeologici significativi della Cultura di Hallstatt (800 - 450 a.C.), creando uno spazio unico per il dialogo tra arte e storia.

 

“Wirtshauslabor Salzkammergut 2024” a Bad Ischl e Gmunden fino al 22 novembre 2024

In Austria l’osteria è molto più di un luogo in cui recarsi per mangiare e bere. È un punto di incontro sociale arricchito dall’elemento culinario. Il progetto “Wirtshauslabor” offre a chef di alto livello, tirocinanti ambiziosi e artisti un campo di gioco per rendere più dinamica la gastronomia regionale tradizionale grazie a una nuova arte culinaria e a concetti innovativi. Nell’ambito del progetto per la Capitale della Cultura, gli studenti delle scuole turistiche di Bad Ischl sperimentano nuove idee insieme al famoso chef “Krauli” (Christoph Held) e ai ragazzi della scuola Don Bosco di Vöcklabruck con Jochen “Joe” Neustifter. Come sedi pop-up sono state scelti l’ex ristorante della stazione a Bad Ischl e l’ex osteria “Rosenkranz” a Gmunden.

 

Il Plätte-Taxi è un’iniziativa di ENAT attuata esclusivamente nell’ambito dell’attività autorizzata dalle autorità locali. La Plätte non è stata utilizzata come mezzo di trasporto ufficiale a Venezia.

 

Qui è possibile reperire tutte le informazioni e l’intero programma:  https://www.salzkammergut-2024.at/





E’ leccese una delle “penne” latine premiate alla XII edizione del Certamen Latinum a Roma

Anche la salentina Giorgia Tramacere, 18 anni, residente a Leverano (LE) e studentessa della classe 5E del Liceo Classico Giuseppe Palmieri di Lecce, è tra i premiati della XII edizione del Certamen latinum “Vittorio Tantucci”, che si è svolta lo scorso 20 aprile 2024 nell’Aula Magna “Santa Caterina da Siena” dell’Università LUMSA, a Roma. Alla giovane studentessa è stato assegnato il terzo premio nazionale ex aequo per il carme “Floris elogium”. Accanto a lei, spicca anche Giulia Minardi, classe 2B Liceo classico Archita di Taranto, primo Premio Nazionale – sezione biennio per il carme “Non finem transeo”.

IL CONCORSO - Il Certamen, destinato agli studenti delle classi della secondaria di II grado che studiano lingua e lettera latina e articolato da quest’anno in due sezioni (biennio e triennio), è dedicato alla figura di Vittorio Tantucci, illustre latinista che raggiunge l’apice del successo con la sintassi latina Arethusa diffusa anche in America, Germania, Svizzera e persino in Africa grazie all’opera del presidente del Senegal, l’umanista Senghor, che ne fu un estimatore.

I PREMI - Nell’ambito del Convegno sono stati assegnati riconoscimenti e menzioni ai vincitori delle due sezioni del Certamen “Vittorio Tantucci” 2024:

Premio a docenti e studiosi della lingua latina

Premio nazionale a Francesco Grotto per il carme “Lampyrides”, in cui la scomparsa delle lucciole diventa il simbolo di un oscuramento dei fondamentali valori esistenziali

Sono assegnate anche le seguenti Menzioni d’onore:

a Mauro Pisini per il carme ”Inquieti animi excercitia”

a Marco Sbardella per il carme “Hominis precarii confessiones”

Premio a studenti delle scuole secondarie di II grado con insegnamento della lingua latina per opere sui temi delvalore del lavoro, della responsabilità di fronte alla tecnologia e della fiducia come beni universali dell’uomo.

Sezione biennio

Primo Premio Nazionale a Giulia Minardi, classe 2B Liceo classico Archita di Taranto per il carme “Non finem transeo“

Secondo Premio Nazionale a Giulia Braglia, Sofia La Barbera, Mirko Maiorino, Sebastian Marazzi, Ludovica Ruozi, classe 2F Liceo Scientifico Piero Gobetti di Scandiano (RE) per il saggio “Ex verbo respondeo”

Sezione triennio

Primo Premio Nazionale a Andrea Franco, Luca Gragnoli, Giulia Cundari, classe 4E Liceo Classico Goffredo Mameli  di Roma  per il Video degno di Walt Disney “Est modus in labore”

Secondo Premio Nazionale a Valeria Villani, classe 3C Liceo Classico Adolfo Pansini di Napoli per il saggio “Labor et amor”

Terzo Premio Nazionale ex aequo a Davide Mario Bonacina, classe 5F Liceo Classico Paolo Sarpi di Bergamo per il saggio “Robiginis flos”

Terzo Premio Nazionale ex aequo a Giorgia Tramacere, classe 5E Liceo Classico Giuseppe Palmieri di Lecce per il carme “Floris elogium”

Menzione d’Onore Speciale a

Paolo Cupelli, classe 5B Liceo classico Cornelio Tacito di Roma per il saggio “Labor omnia vicit”

Giulio Rolli, classe 3P Liceo Classico Lucio Anneo Seneca di Roma per il carme “Susurrus pacis”

Giovanni Ghisleri, classe 5E Liceo Classico Arnaldo di Brescia per il carme “Promethei epistula ad mortalem”

Pietro Biello, classe 5B Liceo Classico Mariano Buratti di Viterbo per il carme “Nostri temporis laboris opus”

Tommaso Patrizi, classe 3C Liceo Classico ublio Elio Adriano di Tivoli (RM) per il carme “De laboris paradoxo”

GAETANO DE CARO: dal 20 settembre disponibile in radio “INVISIBLE” il nuovo singolo

Da venerdì 20 settembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “INVISIBLE”, il nuovo singolo di GAETANO DE CARO, già disponibile sulle piattafor...