“Abbiamo la necessità che Governo e Regione Puglia firmino quanto prima l’accordo di coesione 2021/2027 per le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione in quanto una parte di queste saranno destinate anche a finanziare oltre 2.700 nostre imprese che sviluppano investimenti per 1,9 miliardi di euro sul territorio regionale”.
Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis nel suo intervento di apertura dell’Assemblea dell’associazione che vede la partecipazione tra gli altri del Presidente di Confindustria nazionale Emanuele Orsini e del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
“Sono investimenti ora fermi in attesa dell’accordo. Risorse che ammontano a 700 milioni di cofinanziamento pubblico necessari a consentire l’adozione delle concessioni alle imprese e la possibilità per le stesse di iscrivere tale credito in bilancio”.
Incentivi: Lippolis (Confindustria Brindisi):semplificare le procedure e evitare una parcellizzazione degli strumenti.
“Per sostenere gli investimenti è quanto mai opportuno i semplificare le procedure e di evitare, al contempo, una parcellizzazione degli strumenti”.
Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis nel suo intervento di apertura dell’Assemblea dell’associazione che vede la partecipazione tra gli altri del Presidente di Confindustria nazionale Emanuele Orsini e del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
“Questo- ha dichiarato Lippolis- richiede un continuo investimento nelle filiere produttive strategiche, con il supporto di incentivi e politiche industriali a lungo termine. Una visione pluriennale degli investimenti è necessaria per modernizzare le nostre aziende e renderle competitive nel panorama globale.
E’ arrivato il momento di puntare sulla logica del Progetto Integrato, ovvero un piano di sviluppo di medio/lungo termine sostenendo le attività di Ricerca, Sviluppo e Innovazione, digitalizzazione, transizione ecologica ed energetica, formazione e sviluppo delle competenze, potenziamento del trasferimento tecnologico, internazionalizzazione.
Gli strumenti agevolativi devono avere una connotazione strutturale. Per essere efficaci le azioni di sostegno devono essere strutturali e pluriennali, così come richiesto dal sistema imprenditoriale.
Occorre puntare a procedure di carattere negoziale e a sportello strutturali, in modo da consentire alle imprese di pianificare il proprio programma di sviluppo e di crescita in ragione delle effettive esigenze e senza dover rincorrere la scadenza di un bando.
Su questi due elementi il lavoro fatto dalla Regione Puglia insieme a Puglia Sviluppo e al Partenariato economico sociale può rappresentare un modello da studiare e forse emulare.
Lo testimoniamo i risultati della programmazione 2014/2020 sintetizzabili in: 8,4 miliardi di euro di investimenti agevolati; 1,8 miliardi di investimenti in Ricerca e sviluppo; 2,5 miliardi di agevolazioni concesse; oltre 21.000 imprese coinvolte con incremento occupazionale per oltre 60mila unità.
E sulla programmazione 2021/2027 in meno di 9 mesi di operatività degli strumenti agevolativi sono stati presentati progetti imprenditoriali per oltre 1,1 miliardi di euro di investimenti.
Un altro tassello importante di questa strategia è rappresentato dalla forte integrazione e interazione tra misure agevolative e strumenti finanziari, e quindi tranched cover e minipia, basket bond e Pia, equity e tecnonidi. È così che le risorse pubbliche producono un vero e proprio effetto moltiplicatore”.
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Transizione energetica: Lippolis (Confindustria Brindisi): Brindisi deve cogliere le opportunità e diventarne protagonista
“Brindisi deve cogliere le opportunità della transizione e diventarne protagonista”. Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis nel suo intervento di apertura dell’Assemblea dell’associazione che vede la partecipazione tra gli altri del Presidente di Confindustria nazionale Emanuele Orsini e del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
“È necessario- ha dichiarato Lippolis- cambiare prospettiva e continuare a pensare alle trasformazioni in atto, intendo quelle necessarie e ineludibili, anche come opportunità per difendere la dimensione di Brindisi quale polo industriale tra i più importanti del Mezzogiorno e del Paese.
Le transizioni devono essere governate con i tempi e le modalità giuste per evitare desertificazioni industriali e perdita di posti di lavoro.
La delicata fase di transizione, energetica-ambientale e digitale, che caratterizza lo scenario geopolitico ed economico mondiale, va gestita con saggezza e consapevolezza della necessità di coniugare gli obiettivi della tutela ambientale e di uno sviluppo sostenibile anche sotto il profilo della salvaguardia del patrimonio produttivo e occupazionale.
Non possiamo che essere d’accordo con l’invito rivolto dal Presidente Orsini, anche nel corso dell’Assemblea di Confindustria, a smettere di perseguire direttrici di marcia caratterizzate da una sorta di integralismo ideologico ambientalista.
Dalle tempistiche ipotizzate alle opzioni tecnologiche da adottare, occorre rivedere un approccio che rischia di distruggere valori, anziché costruire nuovi modelli di sviluppo.
Aerospazio: Lippolis (Confindustria Brindisi): urgente un Piano nazionale del settore
“Con il sostegno di Confindustria abbiamo chiesto al MIMIT l’apertura di un tavolo dedicato al settore dell’aeronautica civile con la partecipazione di tutti gli stakeholders (Regioni, Confindustria, Distretti ed Organizzazioni Sindacali) con l’obiettivo di elaborare, con la massima tempestività, un Piano nazionale del settore”.
Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis nel suo intervento di apertura dell’Assemblea dell’associazione che vede la partecipazione tra gli altri del Presidente di Confindustria nazionale Emanuele Orsini e del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
“Il Piano- ha spiegato Lippolis- nella nostra proposta, dovrebbe avere lo scopo di agevolare la riorganizzazione di assetti produttivi e investimenti delle piccole e medie imprese, anche in ricerca e sviluppo; sostenerne la crescita e favorirne l’internazionalizzazione e la ricerca di nuovi mercati.
Il settore dell’aeronautica civile ha sofferto una lunga fase di crisi a seguito della pandemia da Covid-19, che ha causato un sostanziale blocco degli ordini da parte delle compagnie aeree. Gli effetti sono stati particolarmente pesanti, soprattutto per le piccole aziende, con numerosi casi di cessazione dell’attività o comunque drastica riduzione di personale. Tra Brindisi e Grottaglie, si stima la perdita di un migliaio di posti di lavoro.
Il periodo negativo è oggi alle spalle, grazie agli ordinativi di aerei per voli civili che registrano attualmente un incremento del 354%. Ciò sta comportando ritardi di Boeing e di Airbus nelle consegne di nuovi velivoli, in quanto non hanno a disposizione un numero adeguato e proporzionale di fornitori.
In questo quadro è necessario definire specifiche linee di politica industriale, affinché le imprese aeronautiche, soprattutto pmi, possano cogliere al meglio queste importanti opportunità, superando l’attuale situazione di criticità, legata soprattutto alla questione della monocommittenza”.
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