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martedì 29 ottobre 2024

ORDINARIO e MOSTRUOSO, VII edizione del Festival della Peste di Fondazione Lazzaretto, 6-10 novembre

Milano, 28 ottobre 2024 -  La Fondazione Il Lazzaretto presenta la  VII edizione del Festival della Peste che pone al centro della propria ricerca il binomio Ordinario e Mostruoso indagato insieme a Salvatore Cristofaro,  co-curatore dell’edizione. 

 

Dal 6 al 10 novembre il Festival prenderà forma grazie alla collaborazione e partecipazione di artisti, performer, studiosi come Nicoletta Cinotti, Jesùs Cisneros, Elisabetta Consonni, Giulia Deval, Andrea Fiorino, Andrea Marinelli, Annalisa Metta e Noura Tafeche che indagheranno il tema Ordinario/Mostruoso in tutte le sue declinazioni:  da essere prodigio,  a collettore di paure individuali  e collettive, fino ad alleato capace di mettere in discussione norme e percezioni. “In una visione duale della società, dove il normale si separa dall’anormale, il mostro ingloba tutto ciò che sfugge a tale controllo, devia il percorso della linearità. È un’entità complessa, molteplice e fluida. Il mostro contemporaneo si ibrida, diviene altro e genera simbiosi. È così che nasce l’olobionte: un’entità che supera l'individuo” commenta Salvatore Cristofaro presentando il progetto curatoriale Holobiont Project: tra ordinario e mostruoso. 

 

“Quest’anno indaghiamo un elemento tanto profondo quanto presente e ancestrale nella vita quotidiana di tutti noi, nelle religioni, nell'educazione e negli stereotipi: il dualismo tra Ordinario e Mostruoso, un binomio con cui da secoli si legge la realtà separando ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.” dichiara Linda Ronzoni, direttrice artistica della Fondazione “In chiave contemporanea significa poter sovvertire ogni ordine, tornare forse bambini, a quel tempo in cui tutto era giusto e non esistevano categorie predeterminate, ci porta a rileggere la storia di ciascuno, l'identità, la città in cui si vive, le relazioni che si costruiscono con uno sguardo rinnovato, mai uguale, ma sempre in divenire, perché in ascolto come ci mostreranno molti degli artisti che interverranno durante il Festival.”

 

Ed è proprio in questo spazio di trasformazione che si dipanerà il programma del Festival, frutto di un percorso partecipativo condotto dal team creativo della Fondazione Lazzaretto insieme al curatore Salvatore Cristofaro, contaminando le arti e i linguaggi, eliminando separazioni tra i soggetti, rendendo tutto mutevole. Con l'alternarsi di laboratori, performance e installazioni, lo spazio si arricchirà di tracce e si evolverà in un olobionte relazionale, simbolo di continue ibridazioni. 

 

Tra i protagonisti del Festival, l’artista Noura Tafeche sarà presente con un progetto d’arte partecipata dal titolo Horror Pleni insieme a un altro artista emergente Andrea Fiorino che porterà Rimuginanti!!!, installazione polimaterica; e ancora la coreografa  Elisabetta Consonni interverrà con un laboratorio di orbite corporee e la performance Plutone che riflette su individualità planetarie e collettività sistemiche; l’architetta e paesaggista Annalisa Metta condurrà un articolato workshop e un talk sul paesaggio che degenera e si rinnova; la cantante e sound artist, Giulia Deval porterà un laboratorio sull’esplorazione fonetica umana e non umana; l’illustratore Jesùs Cisneros realizzerà un workshop di disegno dedicato al tema ancestrale della maschera; l'artista Andrea Marinelli rileggerà la relazione tra corpo, spazio e tecnologia in una performance musicale/visiva e Nicoletta Cinotti guiderà il pubblico in un’esperienza  di mindfulness e reparenting. Il Festival si chiuderà con una liberatoria, arcaica esibizione collettiva, portando in parata le bandiere di Horror pleni, opera di Noura Tafeche.


IL PROGRAMMA


«Gli olobionti, attraverso nodi politemporali e polispaziali, si aggregano e si legano in modo contingente e dinamico, coinvolgendo altri simbionti in schemi complessi».
Donna Haraway

 

L’inaugurazione del festival si svolgerà il 6 novembre alle ore 19.00 con l’installazione Horror Pleniprogetto artistico di Noura Tafeche articolato lungo un ampio arco temporale. Si tratta di una ricerca che interpreta il tema del mostruoso attraverso una domanda: di cosa abbiamo davvero paura?  Le nostre inquietudini individuali e le ansie sociali spesso si normalizzano, in altri casi si esasperano per essere affrontate e demolite apertamente. L’installazione restituisce le risposte a questa domanda e le rappresenta sotto forma di bandiere e vessilli. Durante il Festival della Peste 2024 sarà tempo di esplorare come il 'mostruoso' si manifesta dentro o fuori di noi attraverso due modalità: visione dell’installazione e la partecipazione alla parata collettiva in strada per esibire, celebrare, anche attraverso un sano, disinibito, bizzarro orgoglio i nostri mostri contemporanei. (Installazione 6 novembre |ore 19.00-22.00 e parata domenica 10 novembre | ore 16.00). Con Rimuginanti!!! Andrea Fiorino prende spunto dal concetto di pensiero rimuginante, un tarlo che ossessiona e che in alcuni momenti può prendere il nome di mostro che si espande nella mente e immobilizza o fa scappare. In questa opera il mostro non è però l’essere da sconfiggere, è un alleato in cerca di definizione che guida il visitatore a scovare connessioni tra i materiali che hanno nutrito l’immaginario del Lazzaretto nell’ultimo anno di sperimentazione sul binomio ordinario/mostruoso. Tra libri e ricerche iconografiche, si intravedono i mostri rimuginanti dell’artista: sculture policrome e polimateriche, bestie mutanti e corpi informi, che animano un bestiario parlante. (Mercoledì 6 Novembre | ore 19.00-22.00 e  Domenica 10 novembre | ore 17.00-19.00). 

 

Si proseguirà il 7 novembre con un laboratorio sulle orbite corporee condotto da Elisabetta Consonni Plutone esploso - con l’obiettivo di incorporare individualmente e collettivamente un discorso sull’essere agenti nella tessitura di paesaggi di relazioni. La pratica si lega alla visione della performance site-specific Plutone che segue il laboratorio; Plutone nasce da una meditazione attorno al concetto di centro, avanzando l'idea di centro mobile e in continuo cambiamento. Plutone suggerisce una visione del mostruoso come una critica astratta alle gerarchie di potere, generando una rappresentazione contemplativa di un nuovo modello dove individualità planetarie e collettività sistemiche si compenetrano l’una con l’altra trasformando il conflitto in energie cinetiche trasformative. (Giovedì 7 novembre | laboratorio ore 17.30-19.00, performance ore 19.30)

 

Si parlerà di agire e divenire l’8 novembre con l’architetta e paesaggista Annalisa Metta nel laboratorio La situazione sta (de)generando. Il paesaggio è una perenne effervescenza, tanto fertile quanto corrosiva, dove nulla mai è intatto, dove tutto è continuamente alterato, ed è difficile distinguere decadimento e innovazione, degrado e bellezza. Il paesaggio è una situazione che sempre sta degenerando e perciò sempre sta producendo novità e occasioni di avvenire. Si tratta di un laboratorio diviso in tre momenti tra teoria, pratica ed esplorazione nel paesaggio urbano di Porta Venezia, alla ricerca di situazioni di (de)generazione. (Venerdì 8 novembre | ore 14.30-18.00). A seguire l’architetta condurrà una conversazione intorno al tema Tutti i paesaggi sono perduti: tutti i paesaggi cambiano continuamente e si trasformano, fino a svanire, dissolversi e diventare altro, rinascere. Perciò i paesaggi si perdono e ci chiedono di pronunciarci sulla differenza tra generazione e degenerazione, tra ciò che è degradante e ciò che è qualificante, tra la fine e l’inizio. Tutti i paesaggi sono perduti, perciò sono immortali. (Venerdì 8 novembre | ore 18.00-19.30). La ricca giornata si chiude con Giulia Deval, vincitrice dell’ultima edizione del Premio Lydia, che conduce un laboratorio sull’esplorazione fonetica umana e non umana Reasons why I hate my voiceattraverso una serie di esercizi a contatto con le nostre voci, brainstorming e doppiaggio, il laboratorio esplora alcune abitudini nascoste nei processi di fonazione che accomunano le diverse lingue e specie, i nostri gusti sulle voci e le implicazioni culturali che essi rivelano. (Venerdì 8 novembre | ore 20.00-22.00).

 

Abitare la maschera è un laboratorio di disegno per non illustratori condotto il 9 novembre  da Jesùs Cisneros che ripercorre il tema estetico, tradizionale e culturale della maschera rivelando un mondo in movimento, non chiuso in categorie (Sabato 9 novembre | ore 11.00-17.00).  Andrea Marinelli è artefice della perfomance musicale/visiva Skreen 2020 Una re-visione del rapporto tra tecnologia, corpo e spazio: mostro generato dalla difformità: un selfie, una maschera, nickname divisi da underscores, info-emozioni e il poligono dello schermo come oracolo delle nostre identità. (Sabato 9 novembre | ore 19.30).  Il 10 novembre vede l’olobionte prendere nuove forme amplificarsi grazie alla collaborazione tra la psicoterapeuta Nicoletta Cinotti e l’artista Noura Tafeche. La mattina partirà con Nicoletta Cinotti che con il suo laboratorio esperienziale di mindfulness e reparenting - Le parti nascoste - porta il partecipante a fare i conti con il desiderio contraddittorio di essere visti e di non essere visti e con la voglia di mostrare il meglio e nascondere le parti di noi che colleghiamo alla vergogna. Un invito a invertire questo processo, nascondendo le maschere e mostrando i mostri, per riscattare il diritto ad essere noi stessi che si collega con la ricerca Horror Pleni di Noura Tafeche. A chiudere il Festival, infatti, l’artista ci invita a mettere in piazza i nostri mostri e a sventolare con orgoglio le bandiere delle nostre paure individuali e collettive. (Domenica 10 novembre | ore 16.00).

 

FONDAZIONE IL LAZZARETTO

Il Lazzaretto nasce nel 2014 come Associazione culturale. Nel 2017 diventa Fondazione non-profit. La sua mission è quella di sostenere e promuovere progetti nei quali arti visive, pratiche psico-fisiche, letteratura e arti performative convergono e si incontrano. La scelta del nome non è nata solo dal desiderio di mantenere un legame con l’antica toponomastica, ma anche e soprattutto dalla volontà di dare voce al desiderio che un pezzo fondamentale della storia del Lazzaretto di Milano possa essere rivisitato in senso positivo nel presente. Che quella storia antica di contagi e malattie possa diventare contaminazione di idee, di energie, di dubbi, di inclinazioni al nuovo e all’inaspettato. Il Lazzaretto agisce tutto l’anno con vari strumenti avendo come obiettivo la partecipazione culturale e come metodo quello dell’ibridazione generativa. Con queste intenzioni si svolgono i Salotti, luoghi di riflessione, i Virus! laboratori aperti al pubblico, tutte esperienze restituite e sviluppate nel Festival della Peste. Infine si ricorda il Premio Lydia, per sostenere la creatività emergente di giovani artisti e artiste e lo sviluppo di idee in grado di produrre un impatto importante sulla collettività. La direzione artistica del Lazzaretto è affidata a Linda Ronzoni, coadiuvata dal fondatore Alfred Drago. 

 

INFORMAZIONI

Il Festival della Peste!
6-10  novembre 2024

 

Le iniziative del Festival della Peste! sono aperte a tutte e tutti, a ingresso libero su registrazione. Le iscrizioni saranno aperte al pubblico a partire dal 21/10 su  www.ilfestivaldellapeste.com

Per info: info@illazzaretto.com

 

Fondazione Il Lazzaretto
Via Lazzaretto 15 - 20124 Milano Tel. +39 0245370810
www.illazzaretto.com, canali social IG: @illazzaretto  FB: illazzaretto





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