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sabato 13 aprile 2024
Montalbera presenta "Il Fondatore" Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG Riserva 2021, omaggio a Enrico Riccardo Morando
Montalbera presenta con
orgoglio "Il Fondatore" Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG Riserva
2021. Dedicato al visionario fondatore Enrico Riccardo Morando, che nel 1983
acquistò la tenuta, il Fondatore sarà presentato al 56° Vinitaly dal nipote
Franco Morando che svelerà l’immagine dell’etichetta raffigurante il ricco
patrimonio viticolo della cantina più grande produttore di Ruchè.
Castagnole
Monferrato (AT) 10 aprile 2024 – Montalbera presenta “Il
Fondatore” Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG Riserva, etichetta celebrativa in onore del fondatore dell’azienda, Enrico Riccardo Morando, instancabile imprenditore e pioniere del
Ruchè e del Pet Food in Italia. Nato come “Limpronta Il Fondatore”, ora “Il Fondatore”, è
un tributo all’eredità e all’impegno trentennale di Enrico Riccardo
Morando nel portare avanti la tradizione vinicola della regione contribuendo al
risveglio economico dell'intero Monferrato.
Al 56° Vinitaly, in
programma dal 14 al 17 aprile 2024, all’interno dell’elegante stand di
Montalbera
Il Fondatore sarà
presentato personalmente dal nipote Franco Morando, ideatore di questo nuovo progetto dall’immagine storica che richiama
le prime etichette delle bottiglie di Montalbera.
«Ho
voluto fortemente celebrare la figura di mio Nonno»
esordisce Franco
Morando. «Le storiche etichette del primo
sporadico imbottigliamento del 1987. Un’etichetta voluta, riqualificata
in merito ai termini di legge ma sostanzialmente uguale al disegno fatto tempo
addietro da mio nonno. Carta leggermente di color panna con il logo visibile in
oro di foglia. Unica
“aggiunta” è stata inserire il nome IL FONDATORE e la relativa firma di mio
Nonno».
Il Fondatore si distingue per la sua bottiglia a spalla larga
conica e il vetro color Verde Antico, un tributo al ricco patrimonio viticolo
dell’azienda. In edizione
limitata, la produzione ammonta a 9.500
bottiglie lt 0,75 e 95 Magnum lt 1,5, un numero non casuale, ma un ulteriore omaggio a Enrico Riccardo Morando, scomparso alla veneranda età di 95 anni, consegnando un dono al
territorio del Monferrato che, attraverso le generazioni, è giunto a Franco
Morando, portavoce oggi di un’eredità preziosa, che racconta la storia di una famiglia devota alla produzione di vini di
alta qualità nel cuore del Piemonte, tra il Monferrato e le Langhe.
IL
FONDATORE RUCHÈ DI CASTAGNOLE MONFERRATO DOCG RISERVA 2021
Il Fondatore è prodotto con uve selezionate attentamente sul
territorio. Montalbera ha individuato le due colline in esposizione migliore,
sud est/ovest dove l’altitudine supera di poco i 300 metri; sono le due colline più
alte dell’intera denominazione del Ruchè DOCG tra i 7 paesi di produzione. L’irradiamento solare per il 70% della giornata, accompagna alla brezza
pomeridiana, pone freschezza illibata all’uva stessa. Le viti, coltivate a Guyot basso, sono curate con attenzione in terreni ben drenati e limosi, l’attività agronomica
pone la massima attenzione al territorio e nella scelta delle migliori
tecnologie, tenendo sempre in considerazione l’ambiente e le sue necessità. In campo non viene praticata la defogliazione, in modo da lasciare l’uva
fresca ed immutata, evitando così anche parte di sovra maturazione, non voluta
per questa etichetta specifica. La vinificazione
avviene in modo tradizionale in rosso, seguita da un affinamento
in rovere francese, di secondo o terzo passaggio, proveniente dal cuore delle
foreste di Allier, Limousin e
Fontainebleau per circa 10-12 mesi, conferendo al vino un carattere
distintivo.
La
parola d’ordine per questo vino è freschezza. Con un colore rosso rubino
di ottima fittezza, accompagnato da riflessi granato, "Il Fondatore" Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG Riserva
2021 offre una complessità unica; freschezza
che si fonde a sensazioni di setosità, equilibrate da una tenacia intrinseca
del tannino. Al naso emerge una gran pulizia, espressione tipica
dell’evoluzione dei grandi frutti dell’autoctono monferrino. L’utilizzo di
legni di secondo e terzo passaggio lascia illibato ed unico il frutto
primordiale dell’uva stessa. Spiccano note di marasca e viola, accompagnate da
sentori speziati. In bocca riprende per la freschezza e la suadenza. Presenta
una consistenza piena,
tendinosa, con vibrazioni continue al palato. Espressione di potenza e sapidità, al contempo è morbido, carezzevole e
levigato. Una Grande Riserva di Ruchè firmata da Montalbera, in grado di
regalare un'esperienza sensoriale notevole. «La
standardizzazione è ben lontana da questo magnifico vino che splenderà al
meglio dopo un sicuro quinquennio di affinamento in bottiglia» conclude Franco Morando.
GLI
EVENTI MONTALBERA AL VINITALY 2024 - PADIGLIONE 10 STAND D2
Dalle 9.30 alle 18.00 di domenica 14 e lunedì 15
aprile, Montalbera presenterà "Il Fondatore". Il CEO e Direttore Generale di Montalbera Franco Morando narrerà ai suoi
ospiti nello stand la storia dietro questo nuovo progetto assieme alla nuova
etichetta del Timorasso DOC Derthona 2022. Martedì 16 aprile, dalle
12.00 alle 17.00 appuntamento con l’evento che vedrà Montalbera
esprimere il suo spirito giocoso e moderno rompendo le convenzioni; grande degustazione di
ostriche Fine de Claire Vendéennes du Large n°3 in abbinamento con il Timorasso
DOC Derthona 2022.
Immersa
nello scenario di Castagnole Monferrato, circondata da vigneti e noccioleti che
creano un vero e proprio anfiteatro naturale, Montalbera si erge come emblema della
dedizione e della passione di Enrico Riccardo Morando nel produrre
vini d'eccellenza e nel valorizzare il territorio del
Ruchè dal 1983 dopo aver riconosciuto il potenziale in crescita nel
Monferrato e anticipando il risveglio economico dell'intero territorio. Oggi
Montalbera è guidata da suo nipote Franco Morando, CEO e direttore generale
dell’azienda, e detiene il 60% della produzione mondiale di Ruchè.
venerdì 12 aprile 2024
Successo della Skimo Cup 2024, Atomic protagonista come partner tecnico di Fondazione Cortina
Giunta al termine la stagione che ha visto protagonisti Atomic, il Brand leader a livello mondiale nel mondo dello sci, e Fondazione Cortina, l’ente organizzatore dei grandi eventi sportivi nella conca ampezzana.
Museo della città di Rimini. Il Trecento riminese torna a casa: dal 13 aprile riapre al pubblico il nuovo allestimento della sezione dall’Alto Medioevo al Quattrocento. 13 e 14 aprile un weekend speciale per gli amanti dell’arte
Il 13 aprile 2024 il Museo della Città “L. Tonini” riapre al pubblico le sezioni, ampiamente rinnovate negli spazi e arricchite nella proposta artistica e divulgativa, che vanno dall’Alto Medioevo al Quattrocento. Si tratta di un evento speciale non solo perché restituisce ai visitatori un segmento fondamentale della storia dell’arte riminese, ma anche perché ciò avviene a 100 anni dalla creazione della Pinacoteca, al tempo allestita presso l’ex convento di San Francesco, poi sede dell’intero Museo fino ai tragici bombardamenti del 1943-44.
Un compleanno speciale, quindi, che il Comune di Rimini festeggia con quattordici nuove sezioni tematiche, 4 stazioni multimediali a contenuto diversificato, più di 170 opere tra sculture, dipinti, medaglie e ceramiche per raccontare le chiese paleocristiane del territorio, la Rimini della Pentapoli e quella Comunale, la grande stagione del Trecento fino al Quattrocento malatestiano.
Nuove storie e antiche meraviglie: un profondo intervento di rigenerazione espositiva che coinvolge oltre un quarto del percorso del Museo. Inediti accostamenti, l’aggiornamento dell’illuminazione, l’integrazione con sistemi tecnologici rendono la visita di questa porzione del Museo un’esperienza più moderna e coinvolgente. Grazie al racconto, al tempo stesso cronologico e tematico, sono ora rievocate le storie, i luoghi, i personaggi e i protagonisti della Rimini che fu. Per guardare con occhi diversi le opere già note e scoprire manufatti in alcuni casi invisibili da decenni, come il sarcofago del duca Martino e del figlio Agnello (III e VIII-IX secolo) già in Santa Colomba, o il Pluteo con croci del VI secolo, proveniente dalla chiesa dei Santi Andrea, Donato e Giustina, ricomposto per l’occasione dopo le distruzioni belliche.
Tornano così a parlare le sculture e i rilievi provenienti dalle chiese scomparse d’età paleocristiana e medievale, in particolare quelli della cattedrale di Santa Colomba, tesoro sacro scomparso e sconosciuto al grande pubblico; tornano a farsi ammirare, sotto nuova luce, le preziose tavole dell’incantevole Trecento riminese di Giovanni, Giuliano e Pietro da Rimini, i capolavori del Quattrocento come le medaglie malatestiane di Matteo de’ Pasti, la straordinaria Pietà di Giovanni Bellini e la grande tavola di Ghirlandaio.
E torna anche il Giudizio Universale di Giovanni da Rimini, esposto nella sala omonima, nel contesto di un importantissimo cantiere di studio diagnostico curato dall’Università Ca’ Foscari (Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, assistenza tecnica di Madatec Milano) in collaborazione col Museo e finalizzato alla conoscenza delle vicende conservative e tecniche dell’affresco strappato. In questa fase, sarà possibile ammirare da vicino, come mai accaduto sinora, il capolavoro iconico della storia dell’arte riminese.
In definitiva, un grande processo di valorizzazione che rafforza l’identità civica di un luogo che custodisce, grazie alla generosità di molti, non solo le opere di proprietà comunale, ma anche quelle di proprietà statale, nonché di altri enti come la Diocesi, l’AUSL Romagna e, in particolare, la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. I lavori sono stati finanziati dal Comune di Rimini, dal Ministero della Cultura e con il contributo della Regione Emilia-Romagna, Piano Museale 2022 – L.R. 18/2000.
13 e 14 aprile si aprono le porte dell’arte
Sarà un weekend speciale per gli amanti dell’arte. Il 13 aprile dalle 18.30 alle 23 e domenica 14 aprile per tutta la giornata il Comune di Rimini invita la cittadinanza alle visite gratuite dedicate alle nuove sezioni del Museo della Città e, sabato, alle 21 e alle 22, alla Domus del Chirurgo. La prenotazione è obbligatoria attraverso il sito https://www.ticketlandia.com/
Per aderire a questa festa anche il Fellini Museum sarà aperto eccezionalmente con ingresso gratuito sabato 13 dalle 19 alle 23 e per la giornata di domenica.
Info
https://www.
https://www.ticketlandia.com/
Museo della Città “L. Tonini”
via L. Tonini 1, Rimini
Aperto da martedì a domenica e festivi 10 -13 e 16 -19
Lunedì non festivi chiuso
Informazioni
Tel. 0541 793851 | musei@comune.rimini.it
giovedì 11 aprile 2024
Noto, riaprono W Villadorata Country Restaurant e VIVA IL BISTROT, i progetti siciliani di Viviana Varese con Matteo Carnaghi e Ida Brenna
Con l’arrivo della primavera, ritorna a Noto la cucina di W Villadorata Country Restaurant e VIVA IL BISTROT, i progetti siciliani di Viviana Varese con Matteo Carnaghi e Ida Brenna.
Aprile è il mese delle riaperture per i ristoranti siciliani di chef Viviana Varese: tra la campagna di Noto e il fascino barocco della città, i Resident Chef Ida Brenna e Matteo Carnaghi aprono rispettivamente le cucine di VIVA IL BISTROT, mercoledì 17 aprile e di W Villadorata Country Restaurant, venerdì 19 aprile, raccontando un’arte culinaria sostenibile e mediterranea.
Noto (SR), 11 aprile 2024 – Ripartono dal mese di aprile i due progetti culinari con cui chef Viviana Varese ha celebrato il suo amore per la Sicilia. A Noto, W Villadorata Country Restaurant e VIVA IL BISTROT danno il via alla nuova stagione con una cucina che esalta l’autenticità della Sicilia e delle sue materie prime. Il primo ad aprire i battenti, il 17 aprile, è VIVA IL BISTROT, il ristorante all’interno di Palazzo Nicolaci che profuma di Mediterraneo dove Ida Brenna esprime la propria idea di sostenibilità con piatti a base di tanto pesce, verdura, agrumi, crudi e pasta prodotta all’interno del Bistrot. Lo segue W Villadorata Country Restaurant, il 19 aprile, il fine dining collocato all’interno dell’affascinante Country House Villadorata di Cristina Summa; qui, nel cuore della Val di Noto, è Matteo Carnaghi a eseguire un menu che predilige ingredienti locali, coltivati nel pieno rispetto della natura e dell’ambiente, offrendo una vera immersione nei sapori del Sud.
VIVA IL BISTROT
Sono stati la luce, i colori, l’aria e l’essenza della Sicilia a ispirare l’apertura di VIVA IL BISTROT ad aprile 2023, un luogo che accoglie l’ospite con un menu che combina le influenze gastronomiche del Mediterraneo. Grande spazio alla verdura e al pesce, pochissima carne: legumi, cereali e grani antichi si uniscono al pescato fresco, profumato da agrumi ed erbe aromatiche. Un paniere rigorosamente siciliano al quale si uniscono anche influenze mediorientali e nordafricane per la creazione di piatti che esprimono l’idea di sostenibilità di Viviana Varese e dell’Executive Chef Ida Brenna: una cucina stagionale che mette in primo piano i ritmi della natura e le risorse del territorio, anche secondo un’agricoltura biologica e biodinamica, attingendo a Presidi Slow Food. Qui, anche la carta dei vini si ispira al Mediterraneo e quest’anno è curata da Antonella Varese che in sala accoglie gli ospiti insieme a Jessica Falzarano, bartender del locale. Un luogo in cui cibo e vino incontrano l’arte e il design in collaborazione con la Galleria d’arte Spazionoto colorando gli spazi del ristorante, collocato all’interno di Palazzo Nicolaci in puro stile barocco, con sempre nuove opere ogni stagione. L’apertura di VIVA IL BISTROT è in programma mercoledì 17 aprile.
W VILLADORATA COUNTRY RESTAURANT
Tra le colline della Val di Noto, immerso in una campagna di ulivi, mandorli, agrumi e un piccolo vigneto, W Villadorata Country Restaurant rappresenta una speciale esperienza gastronomica a cui Viviana Varese ha dato vita nel 2021, all’interno di Country House Villadorata, l’hotel di charme di proprietà di Cristina Summa. Sostenibilità, valorizzazione del territorio e della sua biodiversità e rispetto degli ingredienti i concetti chiave di una cucina (dalle colazioni alla cena) guidata dall’Executive e Resident chef Matteo Carnaghi coadiuvato dalla Sous Chef Susanna Zanetti e dalla Pastry Chef Ida Brenna. La nuova stagione del fine dining di Noto apre venerdì 19 aprile e ripropone un menu legato alla Sicilia, all’autenticità delle materie prime che qui vengono coltivate e allevate, ai sapori tipici e Presidi Slow Food che narrano la vera anima di questa terra. Ingredienti spesso raccolti dall’orto di Si Può Fare Onlus o provenienti da piccoli produttori locali. Un luogo da vivere anche nel suo spazio esterno, con cucina a vista, dove fuoco e brace sono protagonisti di alcune serate tematiche che celebrano il metodo di cottura più antico e ancestrale, includendo anche panificati e pizza, il primo amore di Viviana Varese. Qui la carta dei vini è a cura di Antonella Varese e Martina Falzarano, che accoglie i clienti dell’Hotel e gli ospiti esterni in sala.
La saga dei Rizzoli - "Il canto della fortuna" di Chiara Bianchi (Salani)
«Quando ero bambino andavo con gli amici dell'orfanotrofio a vedere i signori che arrivavano in carrozza alla Prima della Scala. C'era una gran folla, la piazza era stracolma di milanesi accorsi lì per ammirare quello spettacolo di carrozze bellissime, di gente importante, di mantelli e pellicce… Angiulìn, mi dicevo, un giorno anche tu starai su una di queste carrozze, sarai uno di questi signori con una bella dama al tuo fianco ed entrerai nel foyer della scala per assistere alla Prima». ANGELO RIZZOLI
Parchi gioco pubblici: breve guida di TÜV Italia a normative, certificazioni e ai principali aspetti di sicurezza
Approfondimento
sull'importanza della conformità e della manutenzione per un divertimento
sicuro e responsabile. I consigli di TÜV Italia su alcuni, fondamentali aspetti
di sicurezza.
Uno spazio verde
attrezzato e aperto al pubblico richiede attenzioni particolari. Gli incidenti
nelle aree giochi destinate ai bambini spesso derivano dalla mancanza di
adeguata manutenzione delle attrezzature del parco giochi. La definizione di
criteri di costruzione e il rispetto delle norme tecniche non sono solo
obblighi legali, ma imperativi morali per tutti gli operatori coinvolti. Quando
si parla di spazi ludici all'aperto, i parchi giochi pubblici emergono come
parte indispensabile del tessuto urbano, offrendo ai più piccoli un angolo
sicuro per esplorare, apprendere e socializzare. È essenziale comprendere
appieno cosa significa "parco giochi pubblico", chi ne sono i
principali destinatari e quali siano gli obblighi e le responsabilità dei
gestori di queste aree, compresa la conoscenza approfondita della normativa di
riferimento e dei requisiti per garantire un ambiente ludico sicuro. Addentriamoci
nel mondo della sicurezza nei parchi giochi grazie a TÜV Italia, mettendo in
risalto l'importanza delle certificazioni e il valore imprescindibile delle
ispezioni e delle manutenzioni periodiche.
Sicurezza prima di tutto: definizione e
destinatari dei parchi giochi
In un contesto in cui la
sicurezza è la priorità, un parco giochi si configura come un'area delimitata e
attrezzata con strutture appositamente concepite per il divertimento dei
bambini. Questi spazi, pensati principalmente per i più giovani dalla fase neonatale
all'adolescenza, devono offrire un ambiente non solo stimolante, ma soprattutto
sicuro, favorendo il gioco e il processo di apprendimento sociale. La
responsabilità della conformità del gioco alle normative spetta al produttore,
ma è il gestore di un'area gioco rivestire un ruolo chiave nel garantire la
sicurezza degli utenti. Questo compito implica un'attenta supervisione delle
attrezzature, la periodica verifica delle condizioni di sicurezza e la
conformità alle normative vigenti. La responsabilità del gestore non si limita
alla manutenzione, ma comprende anche l'obbligo di informare gli utenti su
eventuali rischi specifici e di fornire indicazioni su come evitarli.
Come per molti altri
settori, la sicurezza è il filo conduttore fin dalla progettazione di ogni
attrezzatura. Le normative UNI EN 1176 e UNI EN 1177 fungono da guide,
tracciando il percorso che ogni produttore deve seguire per garantire un
divertimento sicuro e spensierato.
Impegno dei produttori e sicurezza del terreno
sotto i piedi
L’impegno dei produttori
è concentrato nell'assicurare che ogni componente delle attrezzature ludiche
sia privo di sostanze tossiche o pericolose per i piccoli giocatori. Metalli
pesanti, plastificanti dannosi e altre sostanze nocive sono rigorosamente vietati,
al fine di garantire un ambiente di gioco completamente privo di rischi per la
salute. Gli incidenti possono capitare, ma anche il terreno sotto i piedi dei
giovani esploratori deve rispettare precise direttive. I pavimenti antitrauma
svolgono una funzione chiave per attutire eventuali cadute: infatti, sono
progettati per assorbire l'energia di ogni peso che vi cade.
Le aree di caduta, in
generale, richiedono materiali che non solo assicurino un’adeguata protezione
dall’impatto, ma siano anche durevoli, non tossici e facili da mantenere.
Questo include sabbia, corteccia tritata, gomma riciclata e altri materiali
morbidi che possono essere distribuiti intorno alle attrezzature per
minimizzare il rischio di lesioni. La scelta del materiale appropriato dipende
dalla specifica attrezzatura ludica, dalla sua altezza e dalle sue
caratteristiche di utilizzo. Durante le attività di controllo delle
attrezzature dei parchi gioco, che vanno dalle fondamenta, alle altalene e gli
scivoli, si verifica la stabilità strutturale e l'integrità dei materiali di
cui sono composti. La sicurezza nei parchi gioco è una causa comune che
coinvolge produttori, gestori, enti certificatori, famiglie e, naturalmente, i
piccoli fruitori stessi. Oltre a essere un obbligo legale, il rispetto delle
normative, le certificazioni e l'attenta manutenzione rappresentano gesti di
responsabilità verso la comunità.
In questo contesto, la
collaborazione con partner qualificati come TÜV Italia per la certificazione e
i servizi di ispezioni diventa un passo cruciale. Garantire la conformità alle
normative vigenti è un impegno per creare
Novità Settecolori - L'UOMO CHE INVENTÒ LA STORIA - VIAGGI CON ERODOTO Justin Marozzi - Esce il 29 aprile
Uscita 29 aprile 2024
Titolo originale
THE MAN WHO INVENTED HISTORY.
TRAVELS WITH ERODOTUS
Erodoto è considerato il Padre della Storia, ma può essere anche definito come il primo, e il più grande, scrittore di viaggi, nonché il più brillante inviato di politica estera, senza dimenticare il suo essere stato un esploratore senza paura e un pionieristico geografo. In ultimo, ma non per ultimo, è l’impeccabile narratore quello che ancora oggi si impone all’attenzione del lettore.
In questo suo libro Justin Marozzi ricostruisce sul campo quello che fu il mondo di Erodoto, dalla Grecia alla Turchia, dall’Egitto all’Iraq... Lo fa con una invidiabile erudizione messa al servizio di una prosa accattivante e di uno spirito inquieto, pronto a seguire tracce archeologiche, fonti classiche e biografie esemplari e a farli brillare a petto della modernità e degli sconquassi che nei secoli si sono succeduti.
Il risultato è una straordinaria combinazione di viaggio e di storia nello spirito dell’uomo che praticamente li inventò.
Justin Marozzi (Londra,
1970) è un giornalista, storico e scrittore di viaggi. Ha passato buona parte
della sua vita professionale nel mondo musulmano, con lunghi incarichi in Iraq,
Libia, Afghanistan, Pakistan, Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Libano e Somalia.
Già inviato speciale del «Financial Times», è stato membro della Royal
Geographical Society e Senior Research Fellow in Journalism and the Popular
Understanding of History alla Buckingham University.
Tra i suoi libri
ricordiamo “South from Barbary. Along the Slave Routes of the Libyan Sahara”
(2001), il bestseller “Tamerlane. Sword of Islam, Conqueror of the World”
(2004). Con “Baghdad. City of Peace, City of Blood” (2014) ha vinto il Royal
Society of Literature’s Ondaatje Prize. In italiano per Einaudi è uscito il suo
“Imperi islamici. Quindici città che riflettono una civiltà” (2020).
I due stendardi srl –
Marchio editoriale Settecolori – Via Orazio 4 - 20123 Milano
Giarre, 5 aprile 2024 - In occasione della 62^ edizione del Salone del Mobile.Milano 2024, Piante Faro e il Radicepura Garden Festival sono presenti alla manifestazione all’interno di Palazzo Bovara partecipando come green partner a Material Home, la mostra di Elle Decor, di cui il paesaggista Antonio Perazzi ha curato il progetto del giardino e degli spazi verdi.
In questa suggestiva cornice venerdì 19 aprile Mario Faro (Ceo Piante Faro e ideatore Radicepura Garden Festival) insieme ad Antonio Perazzi (direttore artistico della manifestazione) converseranno, guidati da Livia Peraldo Matton (Elle Decor Italia), con Michele De Lucchi (AMDL Circle) sulla relazione tra materia e giardino, quale elemento di equilibrio nella imperitura dualità tra caos e armonia, definendo un nuovo approccio all’ambiente che impone alla progettazione del paesaggio nuove prospettive rispettose della contemporaneità.
Sarà anche questa l’occasione per presentare il nuovo tema della prossima edizione del Radicepura Garden Festival, la Biennale dedicata al giardino mediterraneo - Chaos (and) Order in the Garden - e lanciare la call aperta a giovani progettisti under 36. radicepurafestival.com
Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia presenta il suo Bilancio Sociale 2023 | Giovedì 18 aprile 2024, ore 12.00 | Ergife Hotel Palace, ROMA (SALVA LA DATA | Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia presenta il suo Bilancio Sociale 2023 | Giovedì 18 aprile 2024, ore 12.00 | Ergife Hotel Palace, ROMA)
GIOCHI MEDITERRANEO. CONGEDO (FDI): SU TEMPI E DISAGI STADIO LECCE GARANZIE DA COMMISSARIO
“I XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 sono un’ottima opportunità per tutto il territorio pugliese. Nell'interlocuzione costant...
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Pisticci, 8 luglio 2024 – Arriva alla sua venticinquesima edizione il festival nato da un amore viscerale per l'ottava musa, e che semp...
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