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giovedì 11 aprile 2024

La saga dei Rizzoli - "Il canto della fortuna" di Chiara Bianchi (Salani)

«Quando ero bambino andavo con gli amici dell'orfanotrofio a vedere i signori che arrivavano in carrozza alla Prima della Scala. C'era una gran folla, la piazza era stracolma di milanesi accorsi lì per ammirare quello spettacolo di carrozze bellissime,  di gente importante, di mantelli e pellicce… Angiulìn, mi dicevo, un giorno anche tu starai su una di queste carrozze, sarai uno di questi signori con una bella dama al tuo fianco ed entrerai nel foyer della scala per assistere alla Prima». ANGELO RIZZOLI

Milano, fine Ottocento, Quando varca per la prima volta la soglia dell'orfanotrofio, Angelo Rizzoli ha otto anni, indossa un maglione più grande di un paio di misure e delle scarpe da adulto che lo fanno camminare come una papera. Il funzionario che lo registra scrive sulla scheda d'ammissione: “Una vita di stenti”.
In quel piccolo mondo pieno di regole - e di punizioni - Angelo è felice: povero tra i poveri, impara che per fare strada bisogna compiere sacrifici, correre dei rischi e, soprattutto, credere in se stessi. Prende la licenza elementare e viene impiegato nella bottega di un orafo, ma quel lavoro non fa per lui, come non fa per lui stare sotto un padrone. Poi, quasi per caso, si propone a una tipografia. Inebriato dall'odore di inchiostro, stregato da tutti quei caratteri ordinati nei cassetti dei compositori, trova il suo mestiere.
Qualche decennio dopo, Angelo è su un volo diretto a Los Angeles. Stringe tra le labbra una sigaretta finta. È il re delle riviste, dei libri, del cinema. Parla alla pari con il Presidente del Consiglio. È circondato da attrici e scrittori, da arrivisti e da nemici. Ha fatto di Ischia un piccolo paradiso. È il patriarca di una famiglia turbolenta, di cui tiene le fila grazie a sua moglie Anna. Il figlio Andrea è diventato il primo presidente di una squadra di calcio ad alzare la Coppa dei Campioni.    I suoi nipoti sono gli eredi di un impero che sembra indistruttibile.
Intrecciando la parabola dirompente dei Rizzoli con le loro passioni private, sullo sfondo di un'Italia che attraversa due guerre e profondi cambiamenti sociali, Chiara Bianchi ricostruisce il complesso mosaico di una dinastia che ha incarnato le laceranti contraddizioni di un secolo e tutto il suo fascino.

CHIARA BIANCHI è nata a Taranto, ha una laurea in Lettere e una specializzazione in Musicologia. Vive a Berlino dove lavora come editor freelance. Collabora con varie riviste e blog culturali. Questo è il suo romanzo d'esordio. 



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