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mercoledì 8 maggio 2024
martedì 7 maggio 2024
Accessibilità dei siti web alle persone con disabilità, un'azienda su tre ci sta già pensando, è partito il conto alla rovescia per mettersi in regola
L’European Accessibility act, cioè la legge europea sull’accessibilità, recepita dall’Italia il 27 maggio 2022 e che prevede che le imprese private sono tenute a rendere i loro siti web pienamente accessibili sta per diventare operativa. «La scadenza potrebbe sembrare lontana, perché il limite per mettersi in regola è fissato al 28 giugno 2025, ma in realtà questa volta le imprese sembrano proprio voler evitare i rischi della corsa all’ultimo secondo che abbiamo visto nel 2018, in occasione dell’attuazione del Gdpr, regolamento che era stato approvato due anni prima, nel 2016, ma di cui in pochi si erano occupati fino alla data della sua attuazione. Questa volta le cose sembrano andare in maniera diversa e tra i tanti nostri clienti un’azienda su tre ha già cominciato a informarsi su ciò che questa nuova normativa richiede in termini pratici, sui tempi e le procedure da seguire per dichiarare la conformità del proprio sito web alla direttiva europea n. 2019/882 sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi», spiega Andrea Pizzato, Ceo di Spider 4 Web, digital agency di Fiume Veneto, in provincia di Pordenone, nata nel 2000 per fare del web uno strumento di business, attraverso lo sviluppo di strategie di marketing digitale e soluzioni tecnologiche personalizzate.
L’European Accessibility act punta a fornire strumenti normativi per una società più inclusiva, garantendo sia alle persone con disabilità sia a quelle con limitazioni funzionali, come gli anziani, un miglior accesso a prodotti e servizi. Tutti i servizi e i prodotti informatici, quindi, dovranno avere specifici requisiti accessibili a tutti. «Siamo alle soglie di una vera e propria rivoluzione nel mondo dei siti web e delle App e l'accessibilità digitale sta per diventare imprescindibile, esattamente come lo è stato il design responsive qualche anno fa -riprende Pizzato-. Per la verità di siti pienamente accessibili in Italia già ce ne sono, anche se soprattutto limitati a quelli della Pubblica amministrazione e delle grandi aziende, in virtù della legge Stanca del 2004 e delle sue successive modifiche, che era stata concepita con l'obiettivo principale di garantire l'accessibilità digitale a tutte le persone, incluse quelle che hanno una qualsiasi forma di disabilità. Da oggi a essere interessate sono anche le piccole e medie imprese e tutte le aziende che gestiscono un sito web o una App».
«Per rendere accessibile un sito web sono molte le cose da prendere in considerazione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell’interfaccia grafica -spiega Simone Perenzin, Coo di Spider 4 Web-. Senza voler essere esaustivo, ma giusto per inquadrare l’argomento, basti pensare alla necessità di fornire alternative equivalenti al contenuto audio e visivo, a porre grande attenzione all’utilizzo del colore e alla leggibilità del font, a fornire informazioni per la contestualizzazione e l'orientamento e chiari meccanismi di navigazione. E questo al fine di permettere ad ogni utente di fruire, senza discriminazioni, dei diversi contenuti e dei servizi dell’azienda. Per essere pienamente e veramente accessibile un sito o una App dovrebbe essere sviluppata in tal senso sin dall’inizio, ma è comunque possibile intervenire per fare delle sistemazioni dei prodotti digitali già on line, andando a verificare punto per punto quali requisiti di accessibilità soddisfano e intervenendo su quelle parti che hanno la necessità di essere elevate a un maggiore livello di conformità. Si tratta di una revisione che richiede competenze in merito su cui noi di Spider 4 Web ci siamo specializzati. Da sempre attenti al tema dell’inclusività, e ovviamente il nostro sito è accessibile secondo le direttive internazionali, stiamo continuando a formare il nostro team con un percorso interno per fornire a ciascun collaboratore una conoscenza orizzontale e, ruolo per ruolo, verticale sul tema. Questo ci permette di recepire ogni indicazione utile a sviluppare soluzioni web quanto più accessibili possibile»
Dirigenti scolastici, scegliete i libri di Alternativa!
Prosegue la campagna dell'Uaar per l'adozione ufficiale dei libri di testo dell'Attività alternativa all’Insegnamento della religione cattolica: inviata la lettera a 5403 presidi
Nell'anno scolastico 2023/24 meno di una scuola primaria su dieci ha adottato il testo specifico per il programma dell'Attività alternativa all'Insegnamento della religione cattolica (AA). È quanto risulta da un'elaborazione dell'Uaar sui dati forniti dal Ministero dell'Istruzione e del Merito. L'Uaar ha quindi inviato via Pec a 5403 dirigenti scolastici – e per conoscenza agli uffici scolastici regionali e provinciali – una lettera nella quale ricorda che per garantire davvero la pari dignità educativa è indispensabile che siano inclusi anche i libri di testo per l'AA. Soprattutto nella scuola primaria dove è prevista la fornitura gratuita dei libri scolastici alle famiglie e diversi editori specializzati forniscono volumi per il programma per tutti i cinque anni.
La lettera ai dirigenti scolastici fa seguito alla campagna dell'Uaar "Libri per chi ha diritto di averli", lanciata a febbraio di quest'anno, in cui si invitavano i collegi docenti ad adottare i libri di testo, perché è compito della scuola garantire non soltanto i libri con l'imprimatur della diocesi. Grazie alla campagna, l'Uaar ha donato alle scuole primarie più di 1300 copie di testi per l'Attività alternativa.
«L'Uaar – dichiara il segretario Roberto Grendene – ha preso l'iniziativa di scrivere alle scuole. È urgente che i collegi docenti deliberino l'adozione del libro di testo per l'Attività alternativa all'Irc per tutte le classi delle primarie, in modo che sia davvero garantita la pari dignità educativa. Non ci sono infatti più scuse: almeno tre editori specializzati hanno pubblicato volumi che coprono il programma dell’Attività alternativa di tutti e cinque gli anni della scuola primaria.
Non deve più accadere che vi siano scuole con bambini senza libro di testo da un lato e bambini che invece lo hanno avuto gratuitamente all'inizio delle lezioni dall'altro. Senza contare che, grazie anche all'impegno dell'Uaar, sempre più famiglie scelgono di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica».
La campagna dell'Uaar "Libri per chi ha il diritto di averli"
La lettera inviata ai dirigenti scolastici
https://uaar.it/adozione_
Avviso Le Due Bari 2024, giunta approva cofinanziamento di 500mila euro. Oltre un milione di euro disponibili per attività di spettacolo dal vivo nelle periferie
Su proposta dell’assessora alle Culture e Turismo, la giunta comunale ha approvato oggi il cofinanziamento dell’avviso “Le Due Bari 2024”, destinando al progetto ulteriori risorse, pari a 500.000 euro, provenienti dal POC Metro 2014-2020.
Come noto, “Le Due Bari” è un’iniziativa finanziata dalla Direzione generale Spettacolo del MiC - Ministero della Cultura per sostenere la realizzazione di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche del territorio comunale: grazie al provvedimento odierno, l’importo iniziale di 555.370,33 euro (finanziati dal Ministero) cresce fino al totale complessivo di 1.055.370,33 euro.
All’avviso “Le Due Bari 2024”, il cui termine per la partecipazione è scaduto lo scorso 2 maggio, hanno partecipato 35 soggetti, le cui proposte progettuali sono ora al vaglio per le verifiche di ammissibilità.
L’avviso prevede il riconoscimento di un contributo, compreso tra un minimo di 30.000 e un massimo di 55.000 euro, alle proposte progettuali di spettacolo dal vivo valutate positivamente e che avranno totalizzato un punteggio di almeno 70/100, fino a esaurimento delle risorse messe a disposizione dal MiC per il Comune di Bari.
Pertanto, avendo l’amministrazione comunale destinato altri 500.000 euro all’iniziativa, la platea dei beneficiari dei contributi a esito dell’avviso sarà ampliata rispetto a quanto previsto inizialmente.
Riattivare L’assessorato Alle Marine Di Lecce: Una Priorità Per Il Benessere Comunale. Intervento dell'Avvocato Francesca Conte
Nel corso della recente campagna elettorale a Lecce, la candidata sindaco Adriana Poli Bortone ha sollevato una questione di estrema rilevanza per la comunità locale: la necessità di riaprire l’Assessorato alle Marine. Questo organo, attivo durante il suo precedente mandato amministrativo tra il 1998 e il 2007, è stato gradualmente assorbito in altre competenze nel corso degli anni successivi. Tuttavia, secondo Poli Bortone, il reinserimento di tale assessorato è cruciale per affrontare le specifiche problematiche che affliggono le zone costiere del comune. Le marine leccesi, tra cui San Cataldo, Torre Rinalda, Spiaggiabella e Torre Chianca, costituiscono un patrimonio naturale e turistico di inestimabile valore. Tuttavia, negli ultimi anni, diversi problemi hanno richiesto un intervento mirato.
Durante le ispezioni condotte dalla candidata sindaco, sono emerse numerose criticità legate principalmente alla carenza di servizi nelle marine, con segnalazioni di mancanza anche dei servizi essenziali. Un’altra questione fondamentale riguarda il divieto di disinfestazione per zanzare e altri insetti nelle vicinanze del Parco di Rauccio. Tale divieto, finalizzato alla preservazione dell’ecosistema dell’area protetta, ha causato considerevoli disagi alla popolazione locale, esposta a fastidi e rischi per la salute. L’Assessorato alle Marine potrebbe essere il punto focale per individuare soluzioni efficaci a questa problematica, bilanciando la tutela dell’ambiente con le esigenze della comunità. La riattivazione dell’Assessorato alle Marine non solo consentirebbe di concentrare l’attenzione su queste specifiche problematiche, ma rappresenterebbe anche un canale diretto di partecipazione per i cittadini che vivono, lavorano o trascorrono le loro vacanze nelle marine leccesi. È importante sottolineare che in passato, quando l’assessorato era operativo, vi era una maggiore attenzione e sensibilità verso le esigenze delle comunità costiere. Tuttavia, per rendere concreta questa proposta, è necessario un impegno deciso da parte delle istituzioni locali. L’Assessorato alle Marine dovrebbe essere dotato delle risorse e dell’autonomia necessarie per affrontare le sfide attuali e future legate alla gestione delle aree costiere. Inoltre, è essenziale promuovere una cultura della partecipazione attiva, coinvolgendo la popolazione locale nella definizione delle strategie e delle azioni da intraprendere.
lunedì 6 maggio 2024
Il libro “Programma X” di Giorgio Vita (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) - collana Universo del Mistero a cura di Mario Contino
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, è lieta di annunciare l’uscita di Programma X di Giorgio Vita.
“Ho scritto questo libro perché sento il dovere di condividere la mia esperienza e mettere in guardia gli altri.
Sono stato trascinato in un mondo oscuro e pericoloso, dove l’occultismo e l’alta finanza si intrecciano per manipolare e sfruttare le persone vulnerabili.
Ho pagato un prezzo alto, sia fisicamente che mentalmente, e non voglio che altri facciano la stessa fine. Questo libro, che consegno ai lettori e alla scienza, è la mia testimonianza, un monito per chiunque possa trovarsi a vivere quello che ho vissuto. Spero che la mia storia possa essere d’aiuto a qualcuno” (Giorgio Vita)
Programma X” è un’opera che narra di un’esperienza che, apparentemente, valica i confini della razionalità di cui è stato protagonista e testimone l’autore Giorgio Vita. Il racconto, riportato per scelta editoriale nella sua integra genuinità e autenticità, apre delle finestre verso la comprensione dell’incredibile, ignoto ed eccezionale, lavorìo della mente umana. Partendo dalla propria storia, l’autore delinea a chiari tratteggi la sua personalità la quale è il prodotto di un’equazione riportante la determinazione del “sé”, oggetto d’indagine e studi approfonditi da parte della filosofia, sociologia e psicologia. Molti punti del racconto dell’esperienza vissuta dall’autore di “Programma X” offrono delle prospettive che potrebbero essere lette ed identificate con l’aiuto e il supporto dato dalle teorie delle scienze umane: emergono, infatti, aspetti inerenti alle dinamiche del gruppo, al concetto di devianza sociologica, alla situazione psicologica del protagonista e, persino, a quelle che possono apparire come dinamiche settarie; il culmine del racconto è, infatti, il cosiddetto “rituale”, che relativamente alla narrazione associa a sé delle peculiarità che talvolta assumono dei caratteri che spaziano dal magico-paranormale all’improbabile o surreale. (dalla prefazione di Antonia Depalma)
Caro lettore, siamo lieti di presentarti un singolare volume “Programma X” di Giorgio Vita. Il nostro autore ha deliberatamente (attraverso il suo flusso di coscienza) plasmato il suo libro come un enigma, un puzzle da comporre e un rebus da risolvere. Attraverso le pagine di questo libro, Vita ha intessuto un intrico di simboli, enigmi e riferimenti occulti, sul vissuto di qualcosa che esula da qualsiasi indagine razionale, creando una narrazione che sfida la logica del lettore. Tuttavia, Giorgio Vita ha fatto una scelta audace e inusuale: ha deciso di tralasciare all’interno del libro il rituale di cui è stato vittima. Questa omissione è il risultato di due motivi cruciali che l’autore ha voluto condividere con il suo pubblico. Innanzitutto, Vita confessa di temere per la sua incolumità. Rivela l’esistenza di una misteriosa psico-setta dell’alta finanza, potentemente radicata in un’importante capitale europea in cui lui ha vissuto per qualche tempo, e che potrebbe raggiungerlo per ostacolarlo o, peggio ancora, infliggere danni a lui e ai suoi cari. Il suo timore è palpabile nelle pagine del libro che lo riguardano direttamente con il suo contributo, e ciò aggiunge un elemento di suspense e pericolo al già intrigante contesto psicologico, che non è fiction ma tracciato biografico ed autobiografico reale. In secondo luogo, l’autore ha espresso il desiderio di riservare il racconto del rituale per le presentazioni pubbliche del libro. Preferisce condividere questa parte fondamentale della sua esperienza di persona, nel contesto di eventi dedicati ai lettori più attenti e curiosi. In questo modo, oltre a svelare il mistero, Giorgio Vita desidera instaurare un rapporto più intimo con il suo pubblico, creando un’esperienza unica e coinvolgente durante le presentazioni di “Programma X”.
A cura del Dr. Mirco Turco (Psicologo, Criminologo, Direttore Scientifico del Forensics Group e Criminal Meet, Direttore Editoriale di Obscura)
E con la consulenza della Dr.ssa Alessandra Abatelillo (Avvocato, Criminologa, Grafologa Socio del Forensics Group e membro di Criminal Meet)
Dr.ssa Federica Perrucci (Esperta in Analisi Comportamentale e membro di Criminal Meet)
Cantieri aperti a Lecce: riflessioni di una candidata preoccupata Intervento dell’Avvocato Francesca Conte
Lecce, gioiello barocco pugliese, si presenta oggi ai suoi abitanti come un'enorme cantiere a cielo aperto. Un'immagine caotica e sconcertante che, lungi dall'essere un semplice inconveniente estetico, solleva interrogativi e preoccupazioni profonde.
Un labirinto di cantieri
Mentre il centro storico, per ora, sembra essere miracolosamente immune all'invasione dei cantieri, il resto della città vive in uno stato di perenne disorganizzazione. Cantieri che sorgono e spariscono senza preavviso, segnaletica carente o addirittura assente, transenne che appaiono e scompaiono come per magia: una giungla urbana che genera disorientamento, nervosismo e un traffico caotico. I cittadini, esasperati, si interrogano: perché così tanti cantieri aperti contemporaneamente? Perché i lavori iniziano e poi si interrompono senza apparente motivo?
Piste ciclabili: un'idea nobile con impatti discutibili
Le piste ciclabili, nate con l'intento nobile di promuovere la mobilità sostenibile, si inseriscono in questo scenario come un ulteriore elemento di disagio. Se da un lato rappresentano un passo verso una città più ecocompatibile, dall'altro creano notevoli problemi per chi non può o non vuole utilizzare la bicicletta. I marciapiedi minuscoli che le delimitano, ad esempio, ostacolano il passaggio pedonale e, in caso di emergenza, potrebbero addirittura impedire il transito di mezzi di soccorso.
Una città a misura d'uomo? Forse no.
L'idea di una "città a misura d'uomo" evocata da alcuni suona come una beffa di fronte a queste criticità. I cittadini, esasperati dal caos e dalla mancanza di informazioni, si sentono vittime di un sistema che li ignora e li penalizza. L'esasperazione rischia di sfociare in gesti di rabbia e inciviltà, alimentando un clima di tensione e malessere generale.
Esigenza di pianificazione e trasparenza
È impellente un cambio di rotta. Serve una pianificazione attenta e coordinata dei lavori, con una comunicazione chiara e tempestiva ai cittadini. Bisogna garantire la sicurezza e la fruibilità delle strade, sia per chi si muove a piedi che per chi utilizza i mezzi di trasporto. Le piste ciclabili, seppur lodevoli, devono essere realizzate in modo da non penalizzare le altre forme di mobilità.
Lecce, con il suo fascino senza tempo, merita di essere vissuta in maniera serena e vivibile. I cantieri, seppur necessari, non possono rappresentare un ostacolo insormontabile. È necessario un dialogo costruttivo tra istituzioni e cittadini per trovare soluzioni concrete che ridiano a Lecce il suo volto armonioso e vivibile. La pazienza dei cittadini è stata messa a dura prova, ma è giunto il momento di agire per restituire loro una città a misura d'uomo, non di stress e insoddisfazione.
domenica 5 maggio 2024
La storia di Lecce. Dalla preistoria ai giorni nostri di Raffaella Angelino (Typimedia Editore)
Il libro è un viaggio nel tempo dalla preistoria ai giorni nostri nella storia secolare di Lecce, custodita in un patrimonio artistico e monumentale davvero unico. Una città che, fino all'età moderna, subisce distruzioni e rifondazioni, sempre pronta a rinascere dalle sue macerie, come una città "pensile". Le tracce della sua fondazione riemergono dalle sepolture collocate all'interno della città, tra le quali spicca l'Ipogeo Palmieri. Dalla Lecce dei messapi a crocevia strategico della romanità salentina, dalle invasioni barbariche agli Aragonesi, fino all'unità d'Italia e ai giorni nostri, la città presenta in ogni suo angolo, nel bene e nel male, il passaggio di popoli e culture diverse.
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Pisticci, 8 luglio 2024 – Arriva alla sua venticinquesima edizione il festival nato da un amore viscerale per l'ottava musa, e che semp...