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domenica 1 settembre 2024
sabato 31 agosto 2024
MUVT 365: abbonamento a 20 euro fino al prossimo 31 dicembre
Il sindaco di Bari Vito Leccese, con una nota ufficiale indirizzata agli uffici comunali competenti, ha richiesto l’estensione fino al 31 dicembre 2024 della misura MUVT 365.
In considerazione dei numeri della misura e del gradimento riscontrato nella cittadinanza, il sindaco e l’assessore alla Mobilità Domenico Scaramuzzi hanno deciso di estendere questa agevolazione fino alla fine dell’anno, così da garantire la possibilità di viaggiare su tutti i bus cittadini, con un abbonamento al costo di 20 euro, anche agli studenti che si apprestano a cominciare il nuovo anno scolastico.
In questi giorni, infatti, l’Amtab sta disponendo il piano della mobilità relativo al servizio di trasporto scolastico che servirà i principali poli scolastici cittadini per agevolare famiglie e studenti.
Complessivamente la misura Muvt 365 in questi anni ha fatto registrare numeri importanti con una sensibile ricaduta in termini di efficacia nell’accesso al trasporto pubblico urbano in alternativa al mezzo privato. Circostanza che va nella direzione del raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 nell’aria indicati dall’amministrazione comunale.
Dall’anno di introduzione della Misura MUVT365, sono stati emessi complessivamente 43.018 abbonamenti, di cui 33.310 residenti, 9.135 studenti e 1.075 over 65. Solo nel 2024, dal 1° gennaio ad oggi, si contano 18.818 abbonamenti, divisi in 15.480 residenti, 2.866 studenti e 472 over 65. L’Amtab ha, inoltre, stimato un totale di 4.313.707 validazioni con una media di 8.400 al giorno.
“Il servizio di trasporto pubblico è uno dei principali alleati della città per invertire la rotta sul fronte delle percentuali di inquinamento che purtroppo si fanno sempre più preoccupanti - spiega Vito Leccese -. Una città che sviluppa sistemi di mobilità collettiva è una città che lavora per ridurre le emissioni di CO2 nell’aria e contribuisce sensibilmente alla strategia complessiva di contrasto ai cambiamenti climatici. Nel mese di ottobre arriveranno i primi 23 autobus elettrici dei 135 acquistati che, entro il 2026, entreranno complessivamente in servizio. A questo si aggiunge un minore congestionamento della viabilità cittadina che, soprattutto in concomitanza con l’inizio delle scuole, crea non pochi problemi alla città”.
“L’obiettivo è rendere il trasporto pubblico un’alternativa concreta per i cittadini, sia in termini di efficacia del servizio sia in termini economici per le famiglie - prosegue Domenico Scaramuzzi -. Insieme al sindaco Leccese abbiamo deciso di prorogare questa misura fino a dicembre proprio per andare incontro alle migliaia di famiglia, già alle prese con il “caro scuola”, che potranno usufruire di questa importante agevolazione. Lavoreremo nei prossimi anni per un servizio di trasporto sempre più accessibile e sostenibile, che garantisca il diritto alla mobilità ai cittadini residenti in tutti i quartieri della città”.
venerdì 30 agosto 2024
Cosa c’è nel microbioma di quello che mangiamo?
Festival del Cinema di Venezia | PULSEE LUCE E GAS E GENOA CFC PARTNER DEL DOCUFILM “SEYDOU - IL SOGNO NON HA COLORE”
Milano 30 agosto 2024 - L’impegno di Pulsee per i
diritti umani e contro ogni forma di discriminazione, arriva alla 81° Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, forte di una collaborazione
che vede la energy company di Axpo Italia ancora al fianco del Genoa Cfc con
cui condivide valori che vanno oltre il campo.
Dopo il successo mondiale
di “Io capitano”, Seydou Sarr si racconta in un film documentario che vede la
partecipazione straordinaria di campioni e leggende del calcio italiano e
internazionale. Insieme a Yacine Adli, Lameck Banda, Paulo Dybala, Danilo Luiz
Da Silva, Maduka Okoye e molti altri calciatori del passato e ancora in
attività, Genoa Cfc e Pulsee Luce e Gas portano il loro contributo alla
produzione del documentario grazie alla presenza di Junior Messias. Il
calciatore del Genoa si offre di raccontare a Sarr la sua storia, quella di chi
ce l’ha fatta nonostante le difficoltà legate ad un radicamento del razzismo
all’interno della nostra società ancora lontano dall’essere estirpato e
rispetto al quale il lavoro sulla consapevolezza e l’importanza dell’inclusione
non può dirsi completato.
Proprio nell’anno del suo
esordio nella Serie A di calcio, il campionato 2023/2024, Pulsee si era già
resa protagonista di un’importante iniziativa per rimarcare la centralità dei
diritti e dell’uguaglianza. Grazie a Field For Rights, il progetto realizzato
in occasione di uno dei due match sponsor della scorsa stagione tra AC Monza e
Genoa Cfc, per la prima volta nel campionato di Serie A si erano viste due
squadre scendere in campo con la stessa maglia, in occasione della 75esima
Giornata Mondiale dei Diritti Umani, ricordando come, al cospetto dei diritti
umani, siamo tutti uguali.
“Questo
film-documentario, realizzato con Seydou Sarr, un simbolo di consapevolezza,
rispetto ed eguaglianza, è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno e del senso
di responsabilità dell’azienda rispetto alla centralità di questi valori che ci
coinvolgono in ogni attività e che evidenziamo nelle nostre strategie ESG”. Ha
dichiarato Alicia Lubrani, CMO di Axpo Italia e Head della Business Unit Pulsee
Luce e Gas. “Il ringraziamento va alla produzione, ai tanti protagonisti che si
sono prestati a raccontare le loro storie mettendo in risalto complessità e
momenti difficili, al Genoa Cfc che ha dato immediatamente la sua disponibilità
e a Junior Messias che si è dimostrato un testimonial perfetto di un racconto
che, pur rappresentando una storia di successo, sottolinea le debolezze di un
sistema sociale alla cui evoluzione siamo chiamati tutti a dare un contributo.
Siamo certi che la vetrina della Mostra del Cinema di Venezia, insieme alla
popolarità del calcio e dei suoi volti, daranno ulteriore impulso alla visibilità
dei temi di uguaglianza ed integrazione per i quali pubblicità e amplificazione
non sono mai abbastanza”.
Pulsee Luce e Gas
È l’energy company full
digital di Axpo Italia, quinta in Italia nel mercato libero dell’energia.
Attraverso una piattaforma accessibile e intuitiva con servizi integrati su
misura, Pulsee Luce e Gas propone un nuovo modo di fruire l’energia che mette
al centro le esigenze quotidiane delle persone, la libertà di scegliere, la
semplicità di fruizione, il consumo sostenibile. www.pulsee.it
ARTE&VINO 2024 - MONTEVERRO OSPITA "COME FUNGHI" OPERA DI GIULIO BENSASSON
Arte e vino continuano a intrecciare i loro percorsi, trovando connessioni e riferimenti comuni e condividendo un linguaggio che offre più livelli di interpretazione. Entrambi i mondi mirano all'eccellenza espressiva e interagiscono con il pubblico per svelare ciò che si cela dietro un vino o un'ispirazione artistica. Monteverro, realtà enoica virtuosa – dolcemente adagiata sulla costa d'Argento - crede da sempre in questo dialogo. Aperta a contaminazioni tra discipline diverse – arte, musica, letteratura e teatro - anche quest'anno partecipa alla rassegna, curata da Maria Concetta Monaci e organizzata dall’associazione culturale Il Frantoio (http://www.frantoiocapalbio.
La maremma autentica di Monteverro quest’anno ospita Come funghi un’opera di Giulio Bensasson, artista romano, classe 1990: una creatività che trova la sua massima espressione nell’istallazione e nel linguaggio scultoreo come rivela Giulio stesso che “fin da bambino amava modellare”. Tra i soggetti al centro del lavoro, il tempo è elemento primario presente in molte sue opere. Ha conseguito il diploma in Pittura e il diploma specialistico in Scultura e nuove tecnologie applicate allo spazio presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Come funghi è un’installazione che trae ispirazione da un fungo, il Fomes Fomentarius, che significa "esca (o alimento) per il fuoco", usato nei secoli come innesco per la fiamma. In questa installazione, il fungo viene trasformato da parassita in un elemento che accoglie e sostiene la vita. Capovolto e scavato diventa un contenitore naturale per l’acqua piovana, offrendo ristoro a uccelli, insetti e pipistrelli, in un perfetto equilibrio tra arte e natura. L'opera si inserisce armoniosamente nell'ecosistema della tenuta Monteverro, invitando i visitatori a osservare con attenzione la bellezza del paesaggio circostante.
“È un piccolo e prezioso intervento nel complesso ecosistema della tenuta”, spiega Bensasson. Qui, adagiato sul tronco di una quercia di sughero centenaria. “Si pone come elemento mimetico che invita alla scoperta e porta chi lo incontra con lo sguardo a osservare più attentamente e nel particolare la meravigliosa natura circostante”. I funghi dell’opera sono dei dettagli che accompagnano l'osservatore nel percorso di visita con la loro delicata presenza, e che svelano, pur "nascondendosi" alcuni dei luoghi più sorprendenti della proprietà. Si tratta di un’opera che ben si armonizza con il territorio che la ospita, esaltandone le caratteristiche.
Tecnicamente l’opera è composta da una serie di sculture realizzante in silicone, ottenute attraverso la tecnica del calco che riproducono fedelmente le caratteristiche del fungo, le sue asimmetrie e - ben visibili - le sottili lamine: disposte sulla quercia centenaria, che domina l’incrocio tra le vigne di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, appaiono al primo sguardo un ossimoro tra la lunga vita dell’arbusto e l’essenza parassitaria del fungo. Solo a un secondo sguardo emerge la natura ribaltata che li trasforma in elementi ricettivi. E – a sorpresa – con il calar della luce - rivelano anche la loro fosforescenza, rafforzando una volta di più la loro essenza viva e vivifica.
L’opera verrà presenta ufficialmente il prossimo 12 settembre, con un vernissage su invito di Come Funghi, con la partecipazione di Giulio Bensasson. Seguiranno tre appuntamenti – il 27 settembre, 18 ottobre e 15 novembre – aperti al pubblico su prenotazione, per far toccare con mano il forte connubio tra arte e territorio.
Arte&Vino 2024 a Monteverro non è solo un evento dedicato agli amanti del vino e dell'arte, ma rappresenta un’opportunità unica per esplorare le connessioni profonde tra creatività e natura. L'opera di Giulio Bensasson, "Come Funghi", incarna perfettamente questo dialogo, trasformando un elemento naturale in un simbolo di rigenerazione e bellezza. Monteverro si conferma come un luogo in cui arte e natura convivono in armonia, invitando il pubblico a una riflessione più profonda.
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Democrazia energetica: l'obiettivo è ancora lontano. «Servono scelte coraggiose e non condizionate dalle lobby»
Con lo svilupparsi delle produzioni energetiche rinnovabili, l’energia sarà più democratica, ma non troppo. Il mondo della produzione e distribuzione energetica, infatti, rimane ancora dominato dalle grandi aziende e gli investimenti richiesti nelle rinnovabili per poter centrare gli obiettivi al 2030 e 2050 (che nessuno, comunque, riuscirà a centrare) sono talmente ingenti da non poter essere affrontati se non da grandi investitori, fondi pensione e grandi aziende che hanno la liquidità necessaria. In ogni caso, la possibilità dei cittadini e delle piccole aziende di riunirsi in comunità energetiche o di realizzare piccoli impianti fotovoltaici, a biomasse o eolici, potrà avvicinare le fonti di produzione ai luoghi di consumo, portare sviluppo economico e lavoro ai territori e consentire qualche risparmio sulle bollette con, quindi, una maggior “democrazia energetica”.
Sono le valutazioni emerse durante il terzo incontro di “Economia sotto l’ombrellone” 2024 a Lignano Sabbiadoro, che sul tema: “Energia democratica” ha visto gli interventi degli esperti di produzioni energetiche rinnovabili, Eros Miani, Marzio Ottone e Marco Tam moderati dal giornalista e direttore editoriale Nord Est di Eo Ipso, Carlo Tomaso Parmegiani.
«L’energia – ha spiegato Eros Miani, presidente della Fototherm di Gonars (Udine) uno dei principali produttori e installatori di sistemi fotovoltaici in Italia che gestisce anche direttamente numerosi parchi fotovoltaici – è oggi un bene fondamentale che condiziona gli assetti geopolitici e non di rado è alla base delle guerre che scoppiano in varie parti del pianeta. I consumi energetici, infatti, sono in continuo aumento e aumenteranno ancora esponenzialmente sia per la crescita della popolazione mondiale, sia per il cambiamento climatico in atto che con la prevista salita delle temperature medie in molte parti del pianeta farà diventare i condizionatori non un optional, ma una necessità». Tutto ciò in una situazione in cui, però, secondo quanto chiarito da Miani, le dieci principali aziende mondiali per valore della produzione sono dieci multinazionali petrolifere che sviluppano singolarmente fatturati (e utili) degni del Pil di un Paese di medie dimensioni e che, ovviamente, hanno una fortissima capacità di lobbying tesa a salvaguardare i propri interessi, limitando la diffusione delle rinnovabili o cercando di accaparrarsi direttamente anche la produzione di rinnovabili. «Per questi motivi – ha continuato il presidente di Fototherm –, l’indubbia potenziale “democratizzazione” della produzione energetica che potrebbe derivare da un forte sviluppo delle rinnovabili, ci sarà, ma sarà limitata e meno significativa di quanto auspicato e preconizzato dai tanti movimenti per la “Democrazia energetica” sorti nel mondo. Infatti, le forti azioni di lobbying poste in essere dai petrolieri, gli ostacoli spesso pretestuosamente frapposti dai governi (nazionali e locali) a uno sviluppo adeguato delle rinnovabili, oltre al timore dovuto al fatto che le tecnologie per la produzione di pannelli fotovoltaici e batterie sono per lo più in mani cinesi, impedirà con ogni probabilità di raggiungere gli obiettivi che l’Italia e l’Europa si sono poste per il 2030».
Un po’ più ottimista la visione di Marco Tam, presidente del Gruppo Greenway che con i suoi tre impianti a biomasse produce il 2% dell’energia consumata dalle utenze domestiche in Friuli Venezia Giulia, consentendo un risparmio di 4mila tonnellate di petrolio all’anno. «Forse – ha affermato – io sono un po’ più partigiano perché al momento produco biometano che immetto nei tubi per contribuire a sostituire il gas russo con il gas italiano, made in Friuli. Sono convinto, però, che, sulla scorta di quanto fatto prima da Mattei, poi da Gardini, dovremmo cercare di perseguire l’indipendenza energetica del nostro Paese, sottraendo almeno in parte il controllo della produzione energetica ai grandi colossi multinazionali, con una conseguente maggior democrazia energetica e ritengo che le rinnovabili costituiscano una grande opportunità in questo senso. Noi, già adesso, non siamo certamente davanti a un’energia compiutamente democratica, ma sicuramente un po’ più liberale che in passato. Le grandi potenze petrolifere, infatti, hanno dovuto allentare una parte del loro oligopolio sia a seguito delle normative sulla sostenibilità, sia per la necessità di coprire l’aumento dei consumi con fonti alternative. Credo – ha concluso Tam – che in futuro ci potrà essere un’ulteriore parziale liberalizzazione delle produzioni energetiche, con un avvicinamento ai comuni cittadini, anche se, vista l’importanza strategica e geopolitica dell’energia, difficilmente arriveremo a una vera e propria democrazia energetica. Ovviamente per rompere gli oligopoli e limitare le concentrazioni nelle produzioni energetiche, molto dipenderà dalle scelte più o meno coraggiose che i decisori politici vorranno adottare e la speranza è che abbiano le competenze e la volontà necessarie a fare le scelte giuste».
«La democratizzazione dell’energia attraverso le produzioni rinnovabili – ha sostenuto Marzio Ottone, presidente di Quadrifoglio srl e già fra gli iniziatori della produzione di biogas in Italia (che oggi conta 2.200 impianti) – non è una favola raccontata al popolo, ma oggettivamente oggi per molti Paesi l’investimento in rinnovabili è più che altro greenwashing. Basti pensare che i Paesi arabi, che come noto sono grandissimi produttori petroliferi, destinano alle rinnovabili solo l’uno per cento dei propri investimenti complessivi. Inoltre, è di pochi giorni fa – ha continuato Ottone – la notizia che nonostante la prorompente crescita delle rinnovabili in tutto il mondo, al momento le fonti fossili rimangono assolutamente in gioco e continuando con questi ritmi non riusciremo mai a centrare gli obiettivi di decarbonizzazione e di contenimento dell’innalzamento delle temperature previsti per il 2030 e il 2050. Tanto più se, poi, in vari Paesi, come in Italia, si mettono paletti alla realizzazione di parchi fotovoltaici su terreni agricoli, nonostante l’attuale superficie di terreni messi in seat aside, se trasformata in parchi fotovoltaici sarebbe molto superiore a quella che servirebbe per raggiungere gli obiettivi al 2030 previsti per il nostro Paese. Oggi – ha chiarito in conclusione Ottone – in Italia ci sono 1,2 milioni di impianti fotovoltaici, il 75% dei quali sono fino a 20 Kilowatt, il 20% sono fra 20 Kilowatt e un Megawatt e il 5% sono oltre il Megawatt, ma il 5% dei grandi impianti produce oltre il 55% dell’energia da fotovoltaico italiana. Quindi, se si continuano a favorire gli impianti piccoli a discapito dei grandi, la possibilità di raggiungere i famosi obiettivi semplicemente non esiste».
La democrazia energetica, dunque, secondo Tam, Ottone e Miani, potrà realmente aumentare solo se i decisori politici avranno il coraggio di sostenere maggiormente le produzioni rinnovabili prendendo le loro decisioni con competenza e senza lasciarsi condizionare dalle lobby di ogni settore che, nel campo dell’energia, giocano una battaglia senza esclusione di colpi. Per quanto riguarda, infine, l’Europa, servirà il coraggio di fare scelte unitarie e sensate, senza battaglie interne fra i vari Paesi membri dell’Ue, e di evitare decisioni approssimative e sbagliate come quelle che hanno portato l’Europa (e particolarmente Germania e Italia) a passare dalla situazione degli anni 2000 quando erano leader mondiali nelle tecnologie e nelle produzioni di sistemi fotovoltaici a quella attuale in cui sono totalmente dipendenti dai pannelli e dalle batterie cinesi.
Il prossimo incontro in programma
4 settembre 2024 - Cos’è cambiato il primo luglio? Aziende e cittadini tra mercato libero e comunità energetiche rinnovabili
Devis Fantini, professionista energetico
Mauro Guarini, vice presidente Part-Energy
Massimiliano Panipucci, consulente energetico di Consulenze Energetiche Aps
GIOCHI MEDITERRANEO. CONGEDO (FDI): SU TEMPI E DISAGI STADIO LECCE GARANZIE DA COMMISSARIO
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