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giovedì 5 settembre 2024

Il meglio del giornalismo da tutto il mondo a Modena. Dal 18 al 22 settembre torna DIG Festival, dedicato al giornalismo investigativo e di reportage

«J'Accuse» è il titolo di DIG Festival 2024, giunto alla sua decima edizione, che si terrà a Modena dal 18 al 22 settembre 2024 (dig-awards.org).
Dopo il successo del 2023, con oltre 10mila presenze, DIG festeggia i suoi primi dieci anni con un programma ancora più ricco, con oltre 100 eventi distribuiti su 5 giornate, con talk, proiezioni, workshop, mostre d'arte, concerti, oltre all'assegnazione dei DIG Awards 2024 e del DIG Pitch.
 
DIG Festival è il più importante evento europeo dedicato al giornalismo investigativo e di reportage, un punto di riferimento per addetti ai lavori a livello internazionale, ma anche un evento culturale sempre più apprezzato dal grande pubblico che chiede informazione e approfondimento.
Tra gli ospiti principali ci saranno Francesca Albanese, attuale relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, il magistrato antimafia Nino Di Matteo, la leggenda del giornalismo israeliano Meron Rapoport, l'attivista attivista e ricercatrice palestinese Mona Shtaya, la data journalist statunitense Premio Pulitzer Julia Angwin. Con loro tanti reporter, autori e autrici: tra questi Eddi Marcucci, Francesca Coin, Stefano Liberti, Christian Raimo, Janek Gorczyca, Matteo Nucci, Valerio Bassan, Nancy Porsia, Gianluca Costantini, Alberto Nerazzini, Diletta Bellotti, Laura Silvia Battaglia, Giuliano Battiston, Philip Di Salvo, Gianni Barbacetto, Saverio Lodato.
L'espressione «J'accuse», scelta come titolo di questa edizione di DIG Festival, indica la necessità di denunciare pubblicamente un'ingiustizia, anche quando farlo è sconveniente o pericoloso. Fu Émile Zola a usarla per primo nel 1898 nella sua celebre lettera al Presidente della Repubblica francese per difendere l'innocenza dell'ufficiale Alfred Dreyfus. Zola fu condannato a un anno di carcere per via della sua presa di posizione. 
 
Con il titolo «J'accuse» DIG Festival 2024 vuole rendere omaggio al giornalismo indipendente, a chi ha il coraggio di mettere «la verità prima di tutto», a chi prende posizione e ci mette la faccia. In un anno come questo, la scelta di questo tema è anche un omaggio alla memoria delle giornaliste e dei giornalisti che sono stati uccisi raccontando cosa succede in Palestina e più ampiamente in Medio Oriente. «J'accuse» ricorda a tutti che il ruolo del giornalismo, in quest'epoca di crisi e di guerra, è sempre lo stesso: denunciare l'ingiustizia, anche quando è rischioso o svantaggioso, perché solo così il giornalismo può salvarsi dalla bancarotta e riportare la politica entro il perimetro della democrazia.
 
Giovedì 19 settembre, nella splendida cornice della Chiesa di San Carlo, si terrà la lectio magistralis di Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite nei territori palestinesi occupati, e del giornalista freelance esperto di Medio Oriente Christian Elia. I due hanno scelto la locuzione «J'accuse» come titolo per il loro libro con cui invocano la fine del massacro in Palestina (Fuoriscena, 2023). La lectio sarà un'occasione per far luce sull'apartheid nei territori occupati in Palestina e sull'urgenza della questione arabo-israeliana ben prima dell'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, e ispirerà con il suo messaggio l'intero programma del Festival. 

I DIG talk pubblici
I DIG talk pubblici saranno poi dedicati ai temi quali l'indagine dei disastri ambientali in Europa, gli estremismi e i nuovi fascismi, gli scenari di guerra a Gaza e in Ucraina, le disuguaglianze sociali e civili, la criminalità organizzata, l'intelligenza artificiale e il futuro di Internet, l'attacco alla libertà di informazione.
Ne parleranno ospiti da oltre 30 paesi, tra cui Safwat Kahlout, giornalista palestinese e producer di Al Jazeera, arrivato in italia con la sua famiglia dopo aver documentato per mesi l'assedio di Gaza; Meron Rapoport, giornalista delle testate israeliane di opposizione +927 Magazine e Local Call; Jake Hanrahan, giornalista e documentarista britannico, fondatore di Popular Front, piattaforma indipendente che negli ultimi dieci anni ha riscritto le regole del reportage di guerra. E ancora l'attivista e ricercatrice palestinese Mona Shtaya, massima esperta di questioni tecnologiche connesse al conflitto israelo-palestinese, la data journalist statunitense Premio Pulitzer Julia Angwin e la teorica Tiziana Terranova saranno invece i fulcri della discussioni attorno alla tecnologia e alla società dei dati.
In ordine cronologico, sarà la sera di mercoledì 18, nella Chiesa di San Carlo, grazie all'incontro esclusivo con il pm antimafia Nino Di Matteo, il primo «j'accuse» di DIG 2024: contro la rimozione della Trattativa Stato-mafia, contro una giustizia che non è uguale per tutti, contro le mordacchie che le riforme del governo vogliono stringere al giornalismo d'inchiesta e alla magistratura. Il magistrato che più di ogni altro ha proseguito la battaglia di Falcone e Borsellino, dialogherà con Saverio Lodato, il cronista che più di ogni altro ha scritto la storia di Cosa Nostra, e Alberto Nerazzini, giornalista investigativo e Presidente di DIG. 
Janek Gorczyca dialogherà con Christian Raimo di Storia di mia vita, il memoir - pubblicato da Sellerio e diventato un caso editoriale - che racconta senza filtri e ipocrisie trent'anni vissuti per strada a Roma, senza casa, documenti e un posto di lavoro fisso. Tra gli ospiti confermati anche lo scrittore Matteo Nucci, l'esperto di tecnologia Tiziano Bonini e il visual artist Salvatore Vitale, che presenterà a Modena i il suo nuovo video essay I Am a Human dedicato ai temi dello sfruttamento digitale dei lavoratori della gig economy in Sud Africa. Inoltre, il regista Michele Rho porterà il suo Benvenuti in galera, documentario sul primo ristorante al mondo aperto dentro un carcere, quello di Bollate, alle porte di Milano, in un doppio evento che vedrà anche la proiezione di 11 giorni di Nicola Zambelli, documentario che racconta la vita di un gruppo di detenuti della casa circondariale "Nerio Fischione" di Brescia. La proiezione di questi due film sarà anticipata da un panel dedicato ai temi delle carceri cui interverranno l'autrice e militante Eddi Marcucci e Valentina Calderone, Garante per i diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale. Spazio anche al tema del cambiamento climatico, alle sue ripercussioni sull'ambiente italiano e il ruolo del giornalismo, cui saranno dedicati diversi panel cui interverranno esperti ed esperte quali Silvia Lazzaris, Diletta Bellotti e Stefano Liberti.

Come avviene dal 2015, al centro del festival spazio ai DIG Awards, i premi annuali assegnati dalla giuria internazionale ai quali concorrono ogni anno i maggiori broadcaster e le più prestigiose testate giornalistiche al mondo - tra cui BBC, The Guardian, Al-Jazeera, Le Monde, CBC/Radio-Canada, France TV, PBS, ARTE, SVT - oltre a registi e registe indipendenti. I venticinque film e reportage d'inchiesta finalisti ai DIG Awards 2024 - selezionati tra centinaia di candidature - saranno proiettati non-stop al Cinema Astra, nel centro di Modena, con sottotitoli in italiano. 
Alla programmazione dei film in concorso si affiancheranno una serie di documentari «extra», in molti casi anteprime nazionali o regionali, tra cui No other land, opera di un collettivo israelo-palestinese di quattro registi e attivisti (Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor) realizzato in sei anni come atto di denuncia dell'occupuazione israeliana in Cisgiordania, che sarà proiettato per la prima volta in Emilia-Romagna proprio in occasione del Festival. Le mattine del 18 e 19 settembre saranno invece dedicate alle scuole superiori di Modena e Bologna, con l'adesione di oltre 800 studenti, invitati a partecipare alla proiezione di due documentari, seguita da incontri e Q&A in sala con gli autori.

Il DIG Pitch
Fiore all'occhiello del Festival e unicum nel panorama globale è il DIG Pitch, il premio dedicato ai progetti ancora in fase di sviluppo che mette in palio un contributo fino a 15mila euro. Nel corso degli anni, tramite il suo Pitch, DIG ha contribuito alla  realizzazione di una trentina di documentari che, in molti casi, hanno poi raggiunto la distribuzione e il successo, e anche importanti palcoscenici internazionali, tra cui il Sundance e il Tribeca. Dal 2023 il premio è sostenuto dalla Fondazione Matteo Scanni, costituitasi a Milano per tenere viva e diffondere la passione per il giornalismo investigativo di Scanni, presidente di DIG fino al 2022, anno della sua prematura scomparsa.Il compito di assegnare i premi sarà affidato, come ogni anno, a una giuria internazionale composta da professionisti provenienti dal mondo del documentario, del giornalismo investigativo e della produzione cinematografica.
 
Anche quest'anno gli eventi del Festival si svolgeranno in alcuni degli spazi più prestigiosi del centro città come il Collegio San Carlo, il Complesso San Paolo e il Cinema Astra, oltre alla nuova sede di Associazione DIG - ETS in via Santa Chiara 14 che ospiterà l'infopoint del Festival, una mostra e alcune proiezioni in collaborazione con la Sala Truffaut. Si aggiunge poi un'altra location, il Nuovo Cinema Arena, che accoglierà la serata di premiazione e il DIG Party sabato 21 settembre.

I workshop e seminari per i giornalisti
Si confermano gli appuntamenti dedicati alla formazione di giornaliste e giornalisti, con dodici workshop e seminari realizzati in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti e il Dipartimento di Giurisprudenza di Modena nell'ambito della DIG Academy. Tra i temi di questi incontri di alta formazione si segnalano il giornalismo scientifico; le difese legali dei giornalisti e le tematiche di salute mentale connesse alla professione; l'utilizzo dell'intelligenza artificiale per svolgere inchieste; le tecniche di inchiesta video e audio; la data visualization per l'informazione e la sicurezza informatica per chi fa inchiesta. In molti casi i temi e la formazione offerti dalla DIG Academy sono accessibili, in Italia, solo durante DIG Festival. Tutti i workshop sono gratuiti e offrono crediti formativi per chi fosse interessato, tramite registrazione sulla piattaforma dell'Ordine dei giornalisti. I workshop sono comunque aperti anche al pubblico di non addetti ai lavori e ai non iscritti all'Ordine. 

Il programma artistico: mostre, concerti, presentazioni
Oltre a essere un punto di riferimento per giornalisti  investigativi, documentaristi e attivisti, il DIG Festival è un luogo di incontro, approfondimento e contaminazione grazie alla capacità di strutturare un'offerta culturale a tutto tondo per un pubblico sempre più vasto con incontri, dibattiti, presentazioni di libri, concerti e mostre d'arte. Anche quest'anno saranno tre le mostre esclusive: una personale di Michelangelo Setola - autore del DIG Watchdog 2024, artista e fumettista apprezzato per il suo segno minuzioso e per la qualità, anche sociale, delle sue narrazioni - ospitata nella Chiesa del complesso San Paolo e realizzata in collaborazione con Andrea Losavio e la sua Galleria D406; nella sede di DIG in Via Santa Chiara 14, invece, sarà protagonista la satira, con l'esposizione delle opere finaliste agli European Cartoon Awards 2024, in collaborazione con l'European Press Prize. Infine, la sede di DIG ospiterà anche la mostra "Nel mirino della memoria. Ritratti dei giornalisti uccisi in Palestina", personale del fumettista e illustratore Gianluca Costantini. La mostra ricorda i volti e i nomi degli oltre cento giornalisti e giornaliste uccisi dall'inizio della guerra a Gaza e sarà inaugurata mercoledì 18 settembre.
 
Nella sezione «DIG Off», due grandi appuntamenti con la musica, sempre apprezzati dal pubblico modenese: la Chiesa San Carlo ospiterà venerdì sera il live di James Jonathan Clancy, l'artista italo-canadese, nome di spicco della scena indipendente, che dopo sette anni di assenza è tornato nel 2024 con il suo primo album da solista, Sprecato, il suo progetto più intimo; in apertura si esibirà l'eclettico duo di artiste bolognesi Bono/Burattini, e la serata sarà accompagnata da un live painting di Michelangelo Setola. Domenica sera sarà invece il turno del leggendario cantautore texano Micah P. Hinson, nome di culto della scena folk e alternative country-rock d'Oltreoceano, a riempire con la sacralità della sua musica una venue unica come quella della chiesa barocca modenese. I biglietti per entrambi i concerti sono già disponibili in prevendita su DICE.
 
Il programma integrale dell'edizione 2024 è disponibile sul sito dig-awards.org e sui canali social di DIG (@digawards).
«Il 2024 è il decimo anno di DIG Festival. Che quasi la metà si sia svolto a Modena è per questa Amministrazione un grande risultato e il segno di una stima e di una collaborazione che intendiamo proseguire con sempre maggiore convinzione per aumentare la reputazione della nostra città». È il commento di Massimo Mezzetti, sindaco di Modena, che con l'assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, è da sempre al fianco di DIG, «una manifestazione in continua crescita sia dal punto di vista della qualità degli ospiti, delle rassegne cinematografiche e dell'intera offerta culturale, sia per l'aumento costante del pubblico»
 
Informazioni pratiche
DIG Festival 2024 si terrà negli spazi del collegio San Carlo, del cinema Astra, del Nuovo Cinema Arena e del Complesso San Paolo, compresi gli attigui spazi del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore. L'infopoint sarà nella sede DIG in Via Santa Chiara 14. 
Tutti gli eventi sono gratuiti e ad accesso libero, a eccezione dei film e dei concerti. I biglietti per le proiezioni possono essere acquistati alle casse del cinema singolarmente oppure si potrà accedere a tutte le proiezioni (fino a esaurimento posti) acquistando il "Pass Cinema DIG 2024" al costo vantaggioso di 30€. Il pass è disponibile esclusivamente alla cassa del Cinema Astra. I biglietti dei concerti sono in vendita online sul circuito DICE.

I partner 2024 del Festival
DIG Festival è una manifestazione indipendente. 
I finanziamenti arrivano quasi esclusivamente da soggetti pubblici: nel 2024, da Regione Emilia-Romagna e Film Commission ER, Comune di Modena - City of Media Arts e Fondazione di Modena. Collabora con DIG la Fondazione Collegio San Carlo. 
DIG Festival 2024 «J'accuse» ha il patrocinio di: Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Modena e Reggio-Emilia, Consiglio Nazionale dell'Ordine dei GIornalisti (CNOG), FNSI, Fondazione e Ordine Giornalisti Emilia-Romagna e Aser.
Ringraziamo inoltre i numerosi partner che ci accompagnano nella realizzazione del Festival, come Fondazione Matteo Scanni, festivalfilosofia, Coop Alleanza 3.0, Legacoop, Librerie Coop, Quants Magazine, Info.nodes, European Press Prize, Global Investigative Journalism Network, Journalismfund.eu, Cineteca Bologna, Squadro Stamperia Galleria d'Arte di Bologna, Galleria D406 e Andrea LoSavio, Cinema Astra, Sala Truffaut, Nuovo Arena Spazio Culturale, Studio Tape, Autorama, Ovunque Viaggi, The Solo House, Juta Bar, Laika, Stallo del Pomodoro, Alvinelli, FusiOrari.





Per la Rassegna “Qui Se Mai Verrai / Il Salento dei Poeti” OGGI presso l’Ex Conservatorio Sant’Anna a Lecce presentazione del libro Di Venti Varia di Anna Rita Nutricati

Per la Rassegna a cura del Fondo Verri di Lecce e con il Patrocinio del Comune di Lecce “Qui Se Mai Verrai / Il Salento dei Poeti” giovedì 5 settembre 2024 ore 20,00 presso l’Ex Conservatorio Sant’Anna a Lecce è prevista la presentazione del volume edito da I Quaderni del Bardo Edizioni, Di Venti Varia di Anna Rita Nutricati Interverranno con l’autrice l’editore Stefano Donno e con il flauto traverso Ivano Bisanti accompagnerà la lettura dei versi

L’opera prima di Anna Rita Nutricati, nel titolo: “Di venti varia”, racchiude un messaggio enigmatico e, allo stesso tempo il segno connotativo, oggi raro, di una personalità discreta e appartata, propria dell’autrice.

 

Il titolo, comunque suggestivo, sembrerebbe infatti suggerito, addirittura sussurrato da una voce ignota, pervaso da una misteriosa, apparente estraneità, come si trattasse di un’affermazione vera e propria, però esterna all’opera; affermazione non certo imperativa o impositiva, ma casomai rivelatrice. Un velo, o meglio, un solido paravento linguistico che è, alla fine, il codice dell’intera raccolta. Quindi il titolo non poteva essere un marchio, un logo caratterizzante il lavoro qui presentato, ma, forse, la sintesi – per così dire – di un’introduzione all’opera stessa, formulata con le medesime attenzioni formali dei testi.

 

Naturalmente questo possiamo solo fingere di supporlo, per evidenziare anche nel titolo quel timbro di cui la raccolta stessa si caratterizza. È evidente però che la stessa autrice sia l’artefice di questo meccanismo e, in tal maniera, volutamente ci fornisca una formula interpretativa o, in ogni caso, una via ideale per accompagnarci nella lettura dai toni e forme articolate lontane da certe consuetudini e ricche, invece, di una cólta e marcata ricerca personale.

 

Il gioco fonetico e semantico che traspare dal titolo, va in questa direzione ed è intenzionalmente ambiguo, sulla scia di quella forma, in qualche modo ermetica. accostabile più al lontano trobar clus, che a esperienze letterarie di epoche a noi più vicine.

 

La silloge si compone di tre sezioni: Per Asfodeli, in cui l’allestimento finalistico e dispersivo, cerchiato nel giglio dell’Ade, mira alla perduranza di un legame che transita nel corpo a convito di un mutilo filo. La seconda sezione è intitolata Iconografia, per l’unicità ripetuta del soggetto e lo sforzo della raffigurazione, sordo alle intimazioni dell’assenza, alle strida del travaglio immaginativo.

 

La terza e ultima sezione Fuoriscena quasi suggerisce una connotazione teatrale, da terzo atto della commedia, anche se questo non dovrà fuorviare circa eventuali coup de théâtre o finali a sorpresa, anzi si tratta di un consolidamento, a chiaro, delle sezioni che la precedono. (…)

Anna Rita Nutricati vive la poesia nella sua accezione più alta, modellando una lingua sui timbri e le forme provenienti da uno studio rigido, sia del pensiero sia del significato che, con incastri a coda di rondine, ci consegnano componimenti netti, mai lasciati nella sospensione del déjà-vu, anche al cospetto di un “Io” non di rado dolorante, torturato che mescola il suo stesso sangue con quello del mondo, che fonde materia viva e inerte, in un’unica voce. Voce che ammette,” lasciai avvenire/ ciò che venne”. oppure “per poca fede, /si fece ostia/ la mia carne”. Un Io cosciente del proprio destino, fermo nella sua solidità e nella sua fragilità, che si rigenera al riparo della possente fortezza della lingua che parla a sé e a noi.  (Alessandro Franci)

 

Laureata in Lettere Moderne presso l’Università del Salento, Anna Rita Nutricati, coltiva la passione per la poesia e la critica letteraria. In tale ambito ha pubblicato recensioni e note di lettura su Versante Ripido, Spagine, Letteratour. Sue poesie sono state riprese da riviste e blog letterari.

 

Di venti varia è la sua opera di esordio

Per Info

Ingresso gratuito

Tel: 327/3246985


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mercoledì 4 settembre 2024

Fathomage - Autumn's Dawn, Winter's Darkness (Full album)

PRESENTATA A PALAZZO DI CITTÀ L’83^ STAGIONE DELLA CAMERATA MUSICALE BARESE - DAL 27 SETTEMBRE AL 27 MAGGIO 20 APPUNTAMENTI CON OLTRE 300 ARTISTI DELLA SCENA INTERNAZIONALE


È stata presentata questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, l’83esima stagione della Camerata Musicale Barese, che si estenderà dal 27 settembre 2024 al 27 maggio 2025. Sono intervenuti in conferenza stampa il sindaco di Bari Vito Leccese, l’assessora alle Culture Paola Romano, la presidente della Camerata e direttrice d'orchestra Gianna Fratta, il presidente onorario Giuliano Volpe il direttore artistico e violinista Dino De Palma e il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Paolo Ponzio.

Con venti appuntamenti in programma, 

la stagione sarà una vera e propria celebrazione delle diverse sfaccettature della cultura musicaleteatrale e coreutica, uno spaccato che spazierà dai classici senza tempo alle moderne espressioni artistiche, senza mai perdere di vista l’altissimo livello qualitativo che da sempre contraddistingue l’associazione.

La Camerata Musicale Barese è riuscita nel corso della sua lunga storia a diventare un elemento identitario fondamentale del panorama culturale della nostra città e porgo a tutti voi i miei complimenti per lo straordinario lavoro svolto anche per questa edizione - ha affermato il sindaco Leccese - In questa fase, siamo di fronte a un’offerta culturale complessiva ben consolidata a Bari, che dobbiamo, tutti insieme, continuare a sostenere sempre più sul piano della qualità. Lo faremo grazie alle nuove politiche culturali che svilupperemo e grazie anche a una quota di nuovi finanziamenti che potremo dedicare alla cultura, legati anche al gettito della tassa di soggiorno. Nel complesso, con l’assessora Romano e tutti gli operatori del settore, cercheremo di dare un quadro unitario alla nostra offerta culturale, che potrà avvalersi di contenitori importanti: non solo i teatri ma anche diversi immobili prima destinati ad altri tipi di utilizzo e ora destinati alle attività culturali: penso, ad esempio, all’ex Caserma Rossani e all’ex Mercato del pesce. Insieme, quindi, potremo lavorare per rendere l’appeal culturale della nostra città sempre più forte, all’insegna della qualità”.

“Sono onorata di presentare con tutte e tutti voi questa 83esima stagione della Camerata Musicale Barese che si preannuncia davvero ricchissima di eventi - ha proseguito Paola Romano -. In questi anni, la Camerata è stata capace di arricchire notevolmente l’offerta culturale della città di Bari, tenendo insieme innovazione e tradizione. Anche il programma di quest’anno si contraddistingue per queste caratteristiche: avremo infatti tantissimi artisti di fama nazionale e internazionale capaci di proporsi al pubblico in molte produzioni nuove e di impatto, all’interno dei contenitori culturali della nostra città. Sono, quindi, felice di questo straordinario risultato e colgo l’occasione anche per sottolineare che siamo già al lavoro per iniziare una nuova stagione che rafforzi sempre di più l’offerta culturale della nostra città”.

“Sono molto soddisfatto per il lavoro che stiamo svolgendo e per i risultati che stiamo raggiungendo anche quest’anno - ha sottolineato Giuliano Volpe -. I Giovedì della Camerata, ad esempio, stanno avendo un grande successo e ci stanno aiutando a dimostrare che, anche in periodi considerati come meno adatti alle produzioni e alla fruizione culturale, il pubblico di Bari è invece molto interessato, e questo accade in particolare per i più giovani. Ritengo che il lavoro nel nostro settore sia importante per formare nuovi pubblici alla vita culturale, a patto che questo lavoro avvenga all’insegna dell’inclusione e non dell’esclusività: è proprio questo il senso del programma della Camerata Musicale, non solo dal punto di vista del programma, ma anche dell’impegno per andare in nuovi luoghi della cultura, che è poi il modo migliore per portarla e diffonderla tra e con le persone”.

“L’83esima stagione della Camerata Musicale Barese è un omaggio all'innovazione e alla tradizione, un mix che rispecchia il nostro impegno nel rinnovare continuamente l'esperienza musicale - ha dichiarato Dino De Palma -. Quest'anno, abbiamo deciso di offrire spettacoli che non solo siano fedeli ai classici ma che sappiano anche stupire e coinvolgere attraverso l'uso di effetti multimediali, interattività e programmi in grado di attrarre le platee più esigenti e al contempo un pubblico eterogeneo. Le nostre scelte artistiche mirano a coniugare la qualità con la contemporaneità, proponendo un programma che è tanto audace quanto accessibile. Siamo entusiasti di tornare a incontrare il nostro pubblico nei grandi luoghi di cultura e arte baresi, di farlo emozionare e riflettere, con un'esperienza che va oltre il semplice binomio ascolto-visione e diventa un vero e proprio dialogo tra artisti e spettatori”.

In questi anni abbiamo lavorato per spostare sempre più il centro del nostro impegno dalla distribuzione alla produzione di spettacoli di qualità - ha proseguito Gianna Fratta -. Dei 20 spettacoli nel cartellone di questa edizione, ben 18 sarà possibile vederli solo all’interno del nostro programma. Sono, infatti, spettacoli prodotti direttamente dalla Camerata, come quelli con artisti del calibro di Toni Servillo, Alessandro Baricco e altri grandi nomi. Anche i concerti di Noemi e di Colapesce e Dimartino, inoltre, saranno proposti in una veste sinfonica innovativa, e non sarà possibile sentirli altrove in questa modalità. Questi sono solo alcuni esempi del nostro impegno per definire una programmazione che non sia aggiuntiva e sovrapposta, ma alternativa e complementare rispetto a quella di tante altre realtà importanti della nostra città e della nostra regione. Proseguiremo, quindi, questo impegno, per definire un’identità culturale sempre più precisa della Camerata Musicale, assieme a una rete di partner pubblici e privati molto importante, che ringrazio, e lo faremo all’insegna dell’impegno per diffondere sempre più, assieme all’amministrazione cittadina, la cultura in molti luoghi e in tutti i quartieri di Bari”.

Oggi sono qui non solo come presidente del Teatro Pubblico Pugliese ma anche per portare i saluti dell’assessora regionale alla Cultura Viviana Matrangola e del direttore del dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia Aldo Patruno, vista la forte collaborazione tra Camerata Musicale e Regione Puglia che contraddistingue anche questa stagione - ha concluso Paolo Ponzio -. Per quanto riguarda Bari, tutti i numeri ci dicono che sul turismo la città ha raggiunto risultati quantitativi straordinari. Ora è importante investire sempre più sulla qualità del turismo, e in questo senso puntare sulla cultura è fondamentale: ci sono, infatti, tante persone che hanno voglia di cultura e bellezza, e quindi sviluppare un’offerta culturale sempre più di qualità aiuta a destagionalizzare i flussi turistici e a rafforzarli dal punto di vista qualitativo, condividendo questa offerta culturale con quelli che chiamiamo i cittadini temporanei della nostra città: i turisti. In questo impegno, il ruolo dalla Camerata Musicale è fondamentale, quale autentica colonna dell’offerta culturale di Bari, all’interno di una strategia e di una politica complessiva”.


IL PROGRAMMA

Tre le formule di abbonamento disponibili e già in vendita per il pubblico: “Intera stagione” (20 spettacoli), “Solo Musica” (14 concerti), e l’immancabile “Notti di Stelle – winter edition” (4 concerti).

Il cartellone si aprirà col primo dei 14 appuntamenti della sezione “Solo Musica” venerdì 27 settembre al Teatro Petruzzelli con un omaggio a Giacomo Puccini, in occasione del centenario della sua morte. Lo spettacolo dal titolo evocativo “Puccini, Puccini, che cosa vuoi da me?” vedrà la partecipazione straordinaria di Toni Servillo, accompagnato dall'Orchestra della Magna Grecia sotto la direzione di Gianna Fratta, un dialogo equilibrato tra musica e parole che rievocherà la genialità del grande compositore; il soprano Maria Tomassi e il tenore Max Jota completeranno un cast d’eccezione.

Tra i momenti più attesi dagli amanti della grande musica classica, spicca il concerto “Dal Nuovo Mondo” con il celebre violinista russo Vadim Repin, che interpreterà il Concerto di Čajkovskij venerdì 4 ottobre al Teatro Piccinni, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari sotto la direzione di Boian Videnoff, che completerà il programma con la Sinfonia Dal Nuovo Mondo di Dvořák. Grande attesa anche per i 4 imperdibili appuntamenti con la rassegna “Notti di Stelle – winter edition” che segnerà l’intera stagione della Camerata con la ricetta vincente del live sinfonico e del coro a cappella. Il primo concerto sarà affidato sabato 12 ottobre sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli alla potente voce di Noemi, una delle interpreti più amate del panorama musicale italiano, che fonderà la sua inconfondibile timbrica con le sonorità dell'Orchestra della Magna Grecia, diretta da Valter Sivilotti, per un concerto che promette di emozionare il pubblico con una selezione dei suoi brani più celebri. E ancora, proseguendo con la concertistica, sabato 26 ottobre per la prima volta al Kursaal Santalucia, il Vision String Quartet - ensemble di giovani musicisti berlinesi di fama internazionale - presenterà "Spectrum", un programma che spazia attraverso generi e stili diversi, offrendo al pubblico una performance innovativa e coinvolgente, completamente al buio.

Sabato 9 novembre, “Vibes” sarà il secondo appuntamento con Notti di Stelle - winter che vedrà in scena sul palco del Teatro Petruzzelli Francesco Sarcina, il carismatico leader de Le Vibrazioni, accompagnato dall'Orchestra della Magna Grecia e diretto da Angelo Nigro. Si ritorna al Kursaal Santaluciasabato 16 novembre, con un altro imperdibile concerto cameristico: “Le Canzoni di Ludwig” dell’Ensemble Umberto Giordano, che proporrà un omaggio a Beethoven con Dino De Palma al violino, Luciano Tarantino al violoncello, e Gianna Fratta al pianoforte, arricchito dalle voci di Marija Jelic e Cüneyt Ünsal, e dalla partecipazione dell’attore Giampiero Mancini.

La carrellata di grandi nomi prosegue sabato 25 novembre al Teatro Piccinni con il Solis String Quartet e il pianista Ramin Bahrami, insieme alla voce narrante di Stefano Valanzuolo impegnati ne “Il Golfo Magico, ovvero Mozart a Napoli”, un viaggio musicale attraverso il periodo partenopeo di Mozart, ricco di fascino e cultura.

Martedì 10 dicembre si prosegue, poi, con Colapesce Dimartino Symphonic, il terzo appuntamento della rassegna “Notti di Stelle – winter” che vedrà protagonisti al Teatro Petruzzelli Lorenzo Urciullo (in arte Colapesce) e Antonio Di Martino (in arte Dimartino), due tra i più acclamati cantautori della nuova scena musicale italiana, in una veste sinfonica inedita: il duo siciliano, dopo aver inanellato una serie di successi di pubblico e critica, si esibirà con l’Orchestra della Magna Grecia, diretta dal maestro Davide Rossi.

Lunedì 16 dicembre per la prima volta all’AncheCinema, il primo dei due eventi irrinunciabili dedicati all’arte coreutica: “Cosmos”, ad opera della compagnia eVolution dance theater, porterà in scena uno spettacolo di danza contemporanea che combina arti visivecoreografia e tecnologia, un'esperienza sensoriale che esplora l'universo attraverso il movimento e la luce.

A chiudere, invece, questa edizione invernale di Notti di Stelle - winter sarà l’emozionante concerto prenatalizio “Together at Christmas” lunedì 23 dicembre, nella magica cornice del Teatro Piccinni, con gli Swingle Singers, gruppo vocale di fama internazionale, attraverso i grandi classici delle festività e sorprendenti arrangiamenti a cappella che riscalderanno i cuori degli spettatori.

Il nuovo anno si aprirà col secondo speciale spettacolo di danza: Il sipario del Teatro Piccinni si aprirà lunedì 3 gennaio con un’altra grande realtà pugliese: la compagnia d’autore Balletto del Sud, con le coreografie di Fredy Franzutti, porterà in scena “Gaîté Parisienne”, un balletto dall’allestimento scenico importante, su musiche di Jacques Offenbach che catturerà l’essenza e il fascino della Parigi del XIX secolo. Venerdì 31 gennaio, questa volta presso l’Auditorium “Nino Rota”, si proseguirà con “Dalla Pizzica alla Tarantella”, un excursus nelle tradizioni musicali del Sud Italia, con Avi Avital al mandolino, Giovanni Sollima al violoncello, Luca Tarantino al liuto e chitarra e Alessia Tondo alla voce, un incontro travolgente tra pizzica, tarantella e altre sonorità popolari del Meridione, con protagonisti dalle doti tecniche e interpretative eccezionali.

Martedì 11 febbraio, al Teatro Petruzzelli, l’ironia e versatilità di Elio - che condividerà il palco con la sua band - porterà in scena uno spettacolo che celebra invece la comicità nella musica: diretta da Giorgio Gallione, la performance ripercorrerà opere di FoGaberJannacci e altri grandi artisti italiani, fondendo teatro e musica in un’esibizione brillante e divertente. Martedì 17 febbraio, al Teatro Piccinni, sarà la volta di “Paganiniana” con il talentuoso e giovanissimo violinista Nurie Chung e I Solisti Aquilani diretti da Roberto Molinelli, che metterà in luce le straordinarie capacità tecniche ed espressive degli artisti in scena. Non mancheranno appuntamenti con l’universalità del linguaggio musicale declinato nelle sue radici popolari di diversi paesi del mondo, come venerdì 21 febbraio all’Auditorium “Nino Rota”, una serata all’insegna dell’autenticità e della ricca cultura musicale del “Folklore Magiaro”: il Muzsikás Folk Ensemble, insieme al violoncellista Enrico Bronzi, porterà sul palco le melodie e le danze tradizionali dell’Ungheria.

Spazio anche alla scena teatrale e ai racconti che lasciano il segno, mercoledì 5 marzo, al Teatro Piccinni, con uno spettacolo teatrale che esplora storie di donne straordinarie che hanno combattuto contro le avversità: in scena i due brillanti attori Stefania Benincaso e Lorenzo Flaherty, accompagnati dal Musica Civica Ensemble in “Donne che non si arrendono” e le installazioni e video design a cura dello staff tecnico e creativo di Nicola D’AgnelliValentina Savino e Leandro Summo.

Lunedì 10 marzo al Teatro PetruzzelliAlessandro Baricco, celebre scrittore e narratore, sarà il protagonista di “Libertango”, un percorso tra musica e parole attraverso le opere di Astor Piazzolla; con lui si esibiranno Alessandro Carbonare al clarinetto, Mario Stefano Pietrodarchi al bandoneon e Gloria Campaner al pianoforte, accompagnati da ballerini di tango.

Immancabili in cartellone i grandi recital del panorama musicale internazionale come quello di Giuseppe Albanesemercoledì 2 aprile al Teatro Piccinni, pianista tra i più apprezzati della sua generazione, con un programma dedicato agli amanti della musica classica e del pianoforte. Mercoledì 16 aprile al Teatro Piccinni, un altro intrigante appuntamento con “Sfide: Violino vs Soprano”, un duello musicale tra Dino De Palma al violino e Ripalta Bufo, soprano, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta da Gianna Fratta. Il recital di Vinicio Capossela, artista eclettico e visionario, ammalierà il pubblico con la sua musica evocativa e poetica per concludere questa grande e attesa stagione martedì 27 maggio al Teatro Petruzzelli.

Ancora una volta, la direzione artistica di Dino De Palma ha saputo intrecciare con sapienza i fili di una programmazione eclettica, esplorando le più diverse forme espressive, per regalare al pubblico un’esperienza sensoriale completa. Ogni evento è pensato per emozionare e sorprendere, offrendo al contempo uno spaccato del meglio che il panorama artistico internazionale ha da offrire. La Camerata Musicale Barese invita, quindi, tutti gli appassionati a vivere insieme questa straordinaria stagione, ricca di sorprese e momenti indimenticabili, in cui l’arte si farà ancora una volta portavoce delle emozioni più profonde e universali.


La stagione è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, del Comune di Bari e sostenuta da quattro realtà imprenditoriali del territorio attraverso l’Art Bonus: Garofoli SpaStudio Legale VerileGruppo Salatto e Levante Logistica srl.

Notti di Stelle e Grandi Eventi sono inoltre cofinanziati da Unione EuropeaRepubblica ItalianaRegione PugliaAssessorato al Turismo con PugliapromozionePOC Puglia 2014-2020 Asse VI, Azione 6.8.


INFO ABBONAMENTI E BIGLIETTI

Abbonamenti a Intera Stagione (20 spettacoli), da € 100 a € 500, 

abbonamenti Solo Musica (14 spettacoli), da € 220 a € 300, 

abbonamenti a “Notti di Stelle - winter edition” (4 eventi), con prezzi da € 60 a € 120, acquistabili solo presso gli Uffici della Camerata in Via Sparano, 141, Bari, anche con Carte Culture e Carta Docente.

Biglietti ai singoli eventi, da € 15 a € 44, acquistabili presso la sede della Camerata in Via Sparano 141, Bari, oppure online sui siti web ufficiali 

www.cameratamusicalebarese.it www.webtic.it

anche con Carte Culture e Carta Docente.

Ulteriori informazioni su condizioni di vendita e prezzi ridotti presso il botteghino della Camerata Musicale Barese, in Via Sparano, 141, Tel. 080.5211908, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio, e il sabato mattina e on line sul sito della Camerata Musicale Barese.

 

CONTATTI:

Ufficio stampa Camerata Musicale Barese:

tel. 080/5211908 - info@cameratamusicalebarese.it






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Ecco cosa fare per evitare di compromettere la salute visiva con il rientro al lavoro

Sette italiani su dieci soffrono di sindrome da visione al computer. Dagli esperti di Clinica Baviera i suggerimenti per fare in modo che gli schermi non danneggino gli occhi

L'arrivo di settembre per la maggioranza degli italiani coincide con il ritorno al lavoro; è tempo di riprendere la propria routine, il che significa per molti anche l'insorgere di molti di problemi agli occhi dovuti all'uso "eccessivo" di schermi. 

Secondo i dati di www.clinicabaviera.it, una delle aziende leader in Europa nel settore dell'oftalmologia, sette italiani su dieci soffrono della sindrome da visione al computer, una condizione temporanea che deriva dalla focalizzazione degli occhi sullo schermo di un Pc per periodi di tempo prolungati e ininterrotti e i cui sintomi spesso includono affaticamento della vista, prurito, secchezza oculare, visione offuscata, arrossamento o addirittura mal di testa e dolore alle palpebre.

Nell'era digitale, l'uso del computer sul posto di lavoro ha raggiunto livelli record, con oltre il 75% dei lavoratori che ne utilizza uno come parte fondamentale del proprio lavoro quotidiano, e con un conseguente aumento significativo dei casi di affaticamento degli occhi, secchezza oculare, visione offuscata e mal di testa, solo per citarne alcuni. L'uso eccessivo degli schermi è stato anche collegato a un maggiore sviluppo della miopia: si stima infatti che oltre il 30% degli italiani sia miope, in gran parte a causa del numero di ore che trascorre davanti a un computer. 

Questo impatto negativo dell'uso dei dispositivi può essere però in qualche modo ridotto seguendo alcune pratiche corrette. Dagli esperti di Clinica Baviera ecco alcuni consigli per evitare che gli schermi danneggino gli occhi:

1. Mantenere una postura corretta
La prima cosa da fare per evitare di danneggiare gli occhi con lo schermo del computer è mantenere una buona postura, in modo da ridurre l'affaticamento degli occhi. Si dovrebbe stare seduti con la schiena dritta, i piedi appoggiati sul pavimento e lo schermo all'altezza degli occhi, evitando di piegare le spalle e abbassare lo sguardo. La parte superiore dello schermo dovrebbe trovarsi all'altezza degli occhi o leggermente al di sotto di essi, in modo da consentire agli occhi di guardare verso il basso con un'angolazione comoda quando si osserva la parte centrale dello schermo. Quest'ultimo dovrebbe trovarsi a una distanza di circa 50-70 cm, più o meno a un braccio di distanza; se lo schermo è molto grande, è consigliabile aumentare un po' la distanza. Anche l'inclinazione dello schermo è importante: dovrebbe essere leggermente inclinato all'indietro, di circa 10-20 gradi, in modo che la superficie si trovi sempre a un’angolazione comoda per gli occhi.

2. Configurare correttamente lo schermo
Impostare correttamente lo schermo del computer è fondamentale per proteggere gli occhi e prevenire problemi come affaticamento visivo e secchezza oculare. Le dimensioni del testo devono essere adeguate: se il carattere è troppo piccolo, gli occhi possono sforzarsi troppo. Attraverso le impostazioni di visualizzazione del sistema operativo, è possibile aumentarne le dimensioni o impostare lo schermo alla sua risoluzione originaria per ottenere la migliore chiarezza possibile e quindi garantire che testo e immagini appaiano nitidi e non pixelati. Può essere una buona idea anche regolare la frequenza di aggiornament(il numero di volte al secondo di aggiornamento dell'immagine sullo schermo), poiché una frequenza di aggiornamento elevata riduce lo sfarfallio, contribuendo così a ridurre di conseguenza l'affaticamento degli occhi.

3. Usare la giusta illuminazione
L'uso continuo del computer può causare spasmi nei muscoli ciliari dell'occhio, rendendo difficile cambiare la messa a fuoco dagli oggetti vicini a quelli lontani. Questo fenomeno è noto come "accomodazione inadeguata" e può peggiorare nel tempo se non si adottano misure correttive. È importante quindi assicurarsi che l'illuminazione dell'ambiente di lavoro sia adeguata: non bisogna lavorare in una stanza buia con lo schermo come unica fonte di luce. Un'illuminazione buona e diffusa nella stanza completa la luce dello schermo, evitando riflessi e abbagliamenti; l'ideale sarebbe la luce naturale, ma se non è possibile è meglio utilizzare un'illuminazione indiretta simile a quella ambientale. 

Lo schermo deve essere poi posizionato in modo da non ricevere la luce diretta del sole, né davanti a una finestra; inoltre, se possibile, andrebbe applicato un filtro anti-riflesso. Oltre alla luce ambientale, è necessario regolare la luminosità e il contrasto dello schermo, che deve corrispondere all'illuminazione ambientale; un trucco semplice e utile come riferimento è quello di guardare uno sfondo bianco: se lo schermo sembra una fonte di luce, allora è troppo luminoso; se sembra grigio e opaco, allora è troppo scuro. In ogni caso il testo deve essere facile da leggere. Una buona idea è anche quella di impostare il filtro per la luce blu in modo che si accenda automaticamente al crepuscolo e si spenga all'alba; questo è particolarmente utile se si lavora di notte, poiché la luce blu potrebbe interferire con il sonno.

4. Fare pause regolari
Fare pause regolari è molto importante per mantenere una buona salute degli occhi. È importante muovere gli occhi in direzioni diverse per rilassare i muscoli e ridurne l'affaticamento. Un esercizio molto consigliato e utile proprio in questo senso è quello di guardare un oggetto a circa 6 metri di distanza ogni 20 minuti per circa 20 secondi: è anche chiamata la regola del 20-20-20.

5. Sbattere frequentemente le palpebre
Sbattere frequentemente le palpebre aiuta a mantenere gli occhi lubrificati e a prevenire la secchezza oculare, una delle principali cause di disagio quando si utilizzano dispositivi elettronici. Quando si è concentrati sullo schermo, si tende inavvertitamente a sbattere meno le palpebre, il che spesso porta alla secchezza oculare e aumenta il rischio di contrarre infezioni agli occhi. Si dovrebbe cercare di sbattere le palpebre consapevolmente e spesso per mantenere gli occhi lubrificati.

6. Tenere gli occhi idratati
Come già detto, l'uso prolungato dei dispositivi provoca secchezza oculare, quindi, oltre a cercare di sbattere le palpebre più spesso, è bene anche idratare gli occhi. L'uso di lacrime artificiali può integrare la mancanza d’idratazione: si tratta di colliri che imitano la composizione delle lacrime naturali e aiutano a mantenere umida la superficie dell'occhio. È importante scegliere lacrime artificiali prive di conservanti, specie se devono essere usate frequentemente, e applicarle sempre secondo le istruzioni del prodotto.

7. Educazione e sensibilizzazione sul posto di lavoro
L'educazione e la sensibilizzazione sul posto di lavoro sono essenziali per proteggere la salute degli occhi dei dipendenti che trascorrono molto tempo davanti allo schermo del computer. Le aziende dovrebbero fornire una vera e propria formazione per prendersi cura della salute degli occhi, in modo che i dipendenti siano consapevoli delle migliori pratiche e di come attuarle. Incoraggiare un ambiente di lavoro che promuova pause regolari e adattamenti della postazione di lavoro può aiutare a prevenire problemi di salute visiva. L'organizzazione di workshop o sessioni con specialisti può insegnare al personale l'importanza di fare delle interruzioni, come regolare correttamente le impostazioni degli schermi o come illuminare ogni postazione di lavoro in modo da renderla meno pesante per gli occhi. È inoltre necessario prevedere pause regolari con spazi specifici dove i dipendenti possano rilassarsi lontano dagli schermi, come aree di riposo con sedute confortevoli, luce naturale e musica d'ambiente per rilassarsi. Tutto questo, dovrebbe poi essere affiancato a regolari visite oculistiche per i dipendenti, per individuare e correggere tempestivamente eventuali problemi visivi. Incoraggiare la cura degli occhi non solo migliora il benessere dei lavoratori, contribuisce anche a una maggiore efficienza e soddisfazione sul luogo di lavoro.

8. Seguire una dieta equilibrata
Una dieta equilibrata ricca di vitamine, minerali e antiossidanti è essenziale per mantenere una buona salute degli occhi. Mangiare una varietà di frutta, verdura, pesce e noci, non solo aiuta a proteggere gli occhi dalle malattie legate all'età ma migliora anche la salute generale della vista. Gli esperti di Clinica Baviera spiegano cosa non dovrebbe mai mancare nella dieta:

La vitamina A, essenziale per la salute della retina, la parte dell'occhio che rileva la luce e invia segnali al cervello. Aiuta inoltre a prevenire la cecità notturna e la secchezza oculare.

La vitamina C, antiossidante che protegge gli occhi dai danni dei radicali liberi e può ridurre il rischio di sviluppare cataratta e degenerazione maculare.

- La vitamina E, altro potente antiossidante che aiuta a proteggere  le cellule oculari dai danni ossidativi e può prevenire la degenerazione maculare legata all'età. 

Gli acidi grassi Omega-3, essenziali per la salute della retina,  possono aiutare a prevenire la sindrome dell'occhio secco e a ridurre il rischio di degenerazione maculare.

- La luteina e la zeaxantina, che agiscono come antiossidanti nell'occhio, proteggendo le cellule dai danni causati dalla luce solare. 

Lo zinco, un minerale fondamentale per la salute degli occhi, in quanto contribuisce a trasportare la vitamina A dal fegato alla retina, dove viene utilizzata per produrre la melanina, un pigmento protettivo. 

Il betacarotene, che l'organismo converte in vitamina A, fondamentale per la visione e la salute generale degli occhi. 

Oltre a tutti questi nutrienti e vitamine, è importante mantenersi idratati per favorire la produzione di lacrime e prevenire la secchezza oculare.

9. Utilizzare alcuni utili strumenti digitali
Oggi esistono inoltre numerosi strumenti digitali che possono contribuire a migliorare la salute degli occhi e l'uso di filtri per la luce blu sui dispositivi è essenziale per ridurre l'affaticamento degli occhi. Software come f.lux, Night Shift (sui dispositivi Apple) e la modalità luce notturna (su Windows 10) regolano automaticamente la temperatura del colore dello schermo, riducendo la quantità di luce blu emessa. Oltre ai software, esistono occhiali con lenti speciali che filtrano la luce blu, ideali per chi passa molte ore davanti agli schermi. Esistono anche app come EyeLeo e Workrave, progettate per ricordare di fare pause regolari, o app come Focus Booster e Pomodone, che possono impostare allarmi per invitare a fare esercizi oculari come chiudere gli occhi, mettere a fuoco a distanze diverse e sbattere le palpebre più frequentemente. Ci sono anche app come Eye Care Plus e ProtectYourVision che offrono esercizi guidati per rafforzare i muscoli oculari e migliorare la concentrazione. Tutti questi ausili possono aiutare ad alleviare l'affaticamento visivo e a migliorare la resistenza degli occhi durante il lavoro prolungato davanti a uno schermo.

10. Consultare un oftalmologo
Infine, è importante sottoporsi a visite oculistiche regolari per individuare precocemente i problemi di vista. Se si riscontrano sintomi persistenti di stanchezza oculare, visione offuscata o mal di testa, è bene  consultare uno specialista per ricevere raccomandazioni specifiche in modo tempestivo.

Il Dott. Sergio Ares, Medico Chirurgo Oculista e Country Manager di Clinica Baviera Italia, spiega"L'impatto negativo sugli occhi dell'uso di dispositivi, soprattutto in ambiente lavorativo, può essere notevolmente ridotto se si seguono alcune pratiche corrette. Con la crescente quantità di tempo che si trascorre davanti agli schermi, sia al lavoro che nella vita privata, è fondamentale adottare misure che proteggano la salute oculare e quella generale. Noi di Clinica Baviera vorremmo incoraggiare tutti a seguire questi suggerimenti per proteggere la salute oculare, in modo che l'uso sempre più frequente ed eccessivo, ormai inarrestabile, della tecnologia, non comprometta il benessere visivo a lungo termine".

Abbiamo a disposizione diverse foto a illustrazione di questa notizia. Se ne avete bisogno, sono disponibili fino al 11 SETTEMBRE questo indirizzo: https://we.tl/t-vInbyJZl8D o questo https://www.transferxl.com/download/08tDWvTqs43s8 o potete chiederle direttamente a: esancho@opennewsturismo.com.

Su Clinica Baviera:
Con un'esperienza di oltre 25 anni, Clinica Baviera è un centro medico all’avanguardia nel campo dell'oftalmologia che offre un servizio completo per la cura dei problemi e delle malattie dell'occhio basato su criteri di qualità e sull'uso delle più recenti tecniche di microchirurgia. Ha una rete di cliniche con più di 85 centri in quattro paesi europei (Spagna, Germania, Italia e Austria) e uno staff di oltre 1.000 professionisti, di cui più di 200 oculisti.

CSI DAY 2024: CELEBRARE 80 ANNI DI STORIA E VALORI DELLO SPORT

Milano, 4 Settembre 2024 - Il CSI (Centro Sportivo Italiano) celebra con un evento straordinario 80 anni di storia  sportiva ed eccellenza educativa a servizio della comunità. Il “CSI Day: 80 anni di società sportive che hanno fatto la storia” si terrà sabato 14 settembre 2024 in Piazza Duomo a Milano, e sarà l’occasione per celebrare lo sport e i suoi valori di educazione, aggregazione e socialità, con una giornata di intrattenimenti e attività per tutti.

I campi da calcio faranno da cornice ad una serie di partite uniche ed emozionanti, pensate per dimostrare come lo sport possa essere strumento edificante a disposizione della collettività, in grado di agire in modo incisivo e virtuoso su più contesti.  A celebrare la sinergia tra le città e lo sport in oratorio sarà la partita “Don Camillo e Peppone”, che vedrà scendere in campo il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’Arcivescovo di Milano Sua Eccellenza Monsignor Mario Delpini per dare il calcio di inizio in apertura del match tra la Nazionale italiana sindaci e una rappresentativa della Curia Milanese.

Nel palinsesto sono previsti eventi dedicati a chi, nello sport professionistico, ha improntato la propria esperienza sportiva e professionale sul binomio sport-impegno educativo. Il primo evento in programma è la Facchetti Cup, torneo under 10 e 12 alla memoria di Giacinto Facchetti, ex calciatore e dirigente, esempio di stile per più generazioni. “L’amicizia con il CSI mette radici nell'infanzia di Giacinto, tra i suoi primi calci all'oratorio dove i sogni erano alla portata di tutti. A quel mondo non ha mai smesso di guardare, convinto che il calcio dei campioni debba nutrirsi anche di quello dei campetti sotto i campanili – ha dichiarato il figlio Gianfelice Facchetti, presente all’iniziativa del 14 settembre - Festeggiare il CSI anche nel nome di Giacinto, significa dunque rinnovare un legame più forte del tempo, affinché i giovani possano trovare spazio per coltivare le proprie passioni tra il calcio e la vita”.

Seguirà la Vialli Cup, quadrangolare under 11 che rende omaggio al grande campione recentemente scomparso. Riccardo Vialli, nipote di Gianluca Vialli, sarà presente alla premiazione ed ha anticipato: “Per me e la mia famiglia è un grande onore che il CSI, nel il suo 80esimo compleanno abbia voluto omaggiare Luca dedicandogli questo meraviglioso quadrangolare, che abbia a cuore i valori che erano importanti per lui e che voglia trasmetterli ai giovani attraverso lo sport. È davvero bello sapere che Luca può essere un esempio importante per questi ragazzi, non solo come Giocatore ma anche come Uomo”.

 

Lo stesso campo ospiterà anche la Mondonico Cup, quadrangolare under 12 alla presenza di Clara Mondonico, figlia dell’indimenticabile Emiliano. “80 anni di un mondo straordinario, 80 anni di persone uniche, 80 anni di bambini che diventano uomini, 80 anni di lealtà, 80 anni di condivisione ma, soprattutto, 80 anni di Amicizia con la A maiuscola! – le parole di Clara - Ho la fortuna di far parte di questo gruppo meraviglioso grazie all’uomo più importante della mia vita: il mio papà! Non nascondo che sarà difficile gestire le emozioni perché lui sarebbe, anzi, sarà felicissimo di vedere tutti quei ragazzi che giocano per festeggiarlo. Credo che un evento del genere sia qualcosa di straordinario ed è un onore per me sapere che i miei compagni di viaggio hanno voglia di celebrarlo e di ricordarlo”.

 

Nell’ambito della stretta collaborazione tra pratica sportiva e Terzo Settore, scenderà in campo la Nazionale Italiana Non Profit, impegnata a sostenere i progetti di numerose associazioni. Per la squadra sarà l’occasione per presentare il nuovo allenatore Cesare Prandelli, che riceverà il mandato dal mister uscente Alberto Zaccheroni. Il volto interculturale dello sport sarà al centro della partita della Mondialità, con la partecipazione di giocatori di ben 22 nazionalità diverse.

L’ultima di queste partite speciali porta in sé una sensibilità molto particolare: con la Winners Cup lo sport diventa strumento di resilienza e speranza per i ragazzi e le ragazze in cura nei reparti di oncologia pediatrica a livello europeo, che scenderanno in campo con una rappresentanza degli ospedali di Milano e Monza, insieme a medici e infermieri.

Il programma definitivo dell’intera giornata sarà disponibile a breve sul sito dedicato alla manifestazione “CSI Day: 80 anni di società sportive che hanno fatto la storia”




Mario & Luigi: Brothership — "Greetings from Concordia!" Trailer

CAVIAR GIAVERI alla serata di gala delle finali di VINIBUONI D'ITALIA

Treviso, 04 settembre 2024

 

Anche quest’anno la guida Vinibuoni d’Italia edita da Touring Club Italiano, avvalendosi della collaborazione di circa 100 commissari suddivisi in 27 commissioni che operano sul territorio nazionale sotto la guida di un coordinatore, ha degustato nei mesi di maggio, giugno e inizio luglio oltre 30.000 etichette tra vini esclusivamente ottenuti da vitigni autoctoni e spumanti Metodo Classico.

 

Dalle rigorose selezioni operate, i vini che hanno superato il punteggio dei 91/100°, ottenendo il riconoscimento della Corona, parteciperanno al grandioso evento delle Finali per aggiudicarsi il prestigioso premio nazionale TOP300, che sarà assegnato dai curatori nazionali Mario Busso e Alessandro Scorsone.

 

Le Finali quest’anno si svolgeranno in Croazia a Novigrad, splendida cittadina dell’Istria, ospiti dell’Ente Turismo presso l’Hotel Aminess Maestral. Anche in questa edizione, Vinibuoni d’Italia realizza un appuntamento unico nel mondo delle guide, ovvero l’evento “Oggi le Corone le decido io”. I vini finalisti infatti saranno oggetto di valutazione anche di una giuria ospite, composta da giornalisti di settore, blogger, enotecari e sommelier dell’Associazione Croata Sommelier. I campioni che ottengono la maggioranza dei voti verranno segnalati in guida con un’apposita icona.

 

Al termine dei lavori, nella serata di venerdì 13 settembre, l’evento clou è rappresentato dalla Cena di Gala che si terrà presso l’Hotel Aminess Maestral, dove verranno messe in degustazione tutte le etichette che hanno ottenuto la Corona tra cui quelle che si sono classificate nei TOP300.

 

Introdurrà le portate degli chef, una prestigiosa e rara eccellenza italiana: il Caviale Giaveri, in abbinamento ai vini premiati dalla guida. La selezione prevede il prestigioso Caviale Siberian Classic, adatto anche ai palati più esigenti, dal gusto definito, dall’amabile consistenza e freschezza e dall’aroma delicato e leggermente iodato. A presentare l’eccezionale e seducente abbinamento agli ospiti della serata sarà Maurizio Barcella, Brand Ambassador di Caviar Giaveri. L’occasione sarà quella per conoscere, quindi, anche la preziosa realtà che dagli anni Settanta alleva gli storioni e trasforma il caviale totalmente nei suoi possedimenti ittici, a pochi chilometri da Venezia.

 

Un’azienda in cui ogni esemplare di storione è accudito minuziosamente, garantendo il massimo rispetto per gli equilibri della specie. Inoltre, la salatura segue il tradizionale metodo russo malossol (poco sale) e la selezione delle uova avviene rigorosamente a mano, come anche il confezionamento. Infine, le moderne tecnologie di acquacoltura permettono anche la piena sostenibilità degli impianti e del territorio circostante (www.caviargiaveri.com), per una qualità impareggiabile.

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