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lunedì 2 dicembre 2024

“Le strade di San Nicola”: questa mattina la presentazione dello spettacolo di solidarietà in programma l’8 dicembre al Teatro Petruzzelli

Torna sul palco del Teatro Petruzzelli lo spettacolo di solidarietà “Le strade di San Nicola”, promosso e organizzato dalla federazione omonima.

A presentare i dettagli dell’undicesima edizione della manifestazione benefica, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città, sono stati il presidente della federazione “Le strade di San Nicola” Lorenzo Moretti, il vicepresidente Alessio Branchi Ninni, il tesoriere Francesco Partipilo, i direttori artistici Fabio Di Credico e Aldo Augelli e i presentatori della serata Alessandra Bucci e Mauro Pulpito, alla presenza delle assessore alla Giustizia e al benessere sociale e ai Diritti civili, Elisabetta Vaccarella, e alle Culture, Paola Romano.

“Le Strade di San Nicola” è un progetto benefico che si ispira al Santo di Myra, protagonista di numerose leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e disagiati, un’iniziativa da sempre orientata all’altruismo e alla beneficenza. Il ricavato, come ogni anno, sarà interamente devoluto per la realizzazione di progetti benefici individuati dalle associazioni confederate.

Lo show, in programma anche quest’anno la sera dell’8 dicembre alle ore 20, proporrà ancora una volta al pubblico barese artisti di fama nazionale: Riccardo Fogli, Fabio Rovazzi, il comico Francesco Cicchella, Francesca Cesarini, vincitrice dell’edizione 2023 di Italia’s Got Talent, l’attrice Ornella Muti e tanti altri ospiti. Gli organizzatori, inoltre, l’8 dicembre consegneranno il premio “Le Strade di San Nicola” a una personalità che si è distinta per generosità nel corso di iniziative solidali e il riconoscimento “Le Strade di San Nicola ART” a un artista del territorio.

“È un piacere presentare qui assieme a voi la nuova edizione di questo progetto, che di fatto è cresciuto assieme a noi in questi undici anni - ha esordito Paola Romano -. Un plauso va a tutte le associazioni che compongono la federazione Le strade di San Nicola, che hanno saputo unire la solidarietà alla cultura nel segno del welfare culturale e possiamo dire che, in tal senso, sono stati antesignani. L’8 dicembre, quindi, saremo insieme per festeggiare e raccogliere quanto seminato dopo un intenso anno di lavoro da parte delle associazioni, ognuna delle quali rappresenta un pezzo significativo di questo percorso. Noi ci impegniamo a continuare assieme a voi questo percorso, non solo l’8 dicembre ma durante tutto l’anno, perché siamo convinti che la città possa crescere solo restando insieme, nel nome della cultura e della solidarietà”.

“Per me è la prima volta e devo ammettere che è davvero emozionante presentare con voi la nuova edizione de ‘Le strade di San Nicola’ - ha proseguito Elisabetta Vaccarella -. A nome della rete del welfare desidero ringraziare gli organizzatori che hanno reso possibile uno spettacolo che darà vita a tre progetti di fondamentale importanza per la nostra comunità, due dei quali riguardano il welfare e il benessere sociale. Il primo parla al mondo giovanile, con il linguaggio del cinema, decisamente più adatto ai ragazzi, di un problema subdolo come quello relativo ai disturbi alimentari; il secondo, invece, si rivolge al mondo della disabilità offrendo una serie di strumenti nuovi ai pazienti e alle loro famiglie alle prese tutti i giorni con molte difficoltà. Pertanto mi congratulo con la federazione che, con grande cura, ha immaginato delle risposte concrete a bisogni, nuovi e antichi, della nostra comunità”.

“Anche quest’anno - ha concluso Lorenzo Moretti - abbiamo cercato di costruire uno spettacolo che possa mettere insieme divertimento ma anche momenti di riflessione. Oggi più che mai abbiamo bisogno della collaborazione di tutta la città per realizzare i progetti proposti quest’anno. Si tratta di progetti innovativi che, come ogni anno, puntano a diventare ‘a tempo indeterminato’, veri e propri punti di riferimento per la città e i cittadini. Per questo ringrazio tutte le associazioni che insieme a me hanno creduto in questa realtà. Sarà una serata di beneficenza, proprio nel cuore della città del Patrono di Bari, volta a dare risalto alle tante istanze che arrivano appunto dalla strada. È possibile fare intrattenimento e spettacolo senza dimenticare chi è lontano dai ‘riflettori’: da questo semplice assioma abbiamo puntuto in questi anni a realizzare uno spettacolo che intende toccare più anime della nostra città. Naturalmente tutto questo non sarebbe stato possibile senza la stretta collaborazione di tutti: istituzioni, cittadini e associazioni”.

 

Di seguito, la sintesi dei tre progetti che la federazione Le strade di San Nicola intendono finanziare:

 

Rotatorie sicure

Il progetto, a cura dell’associazione “aMichi di Michele Visaggi”, nasce dal desiderio di vedere utilizzato al meglio delle sue potenzialità lo strumento della rotatoria, che tanto ha fatto e continua a fare in termini di riduzione e prevenzione dei sinistri. Un approccio più sicuro e informato da parte degli automobilisti non potrebbe che rinforzare l’utilità di questo strumento nella battaglia contro gli incidenti, ancora troppo spesso mortali, che continuano a riempire le pagine di cronaca.

Rotatorie sicure prevede una prima parte di analisi e studio del Codice della strada, con il supporto di un esperto del settore, in modo da inquadrare in maniera precisa e chiara non solo le norme sul corretto utilizzo della rotatoria ma anche i principali punti di criticità dell’approccio degli automobilisti a questo strumento. Dalla sintesi di questo studio, prenderà il via la realizzazione dei prodotti multimediali che tradurranno in video e in animazione le competenze e le informazioni utili da trasferire agli automobilisti. A tal proposito saranno messi a punto un video cartoon 3D e spot cinematografici da diffondere per sensibilizzare la cittadinanza.

 

Vietato dire fame

Il progetto consiste nella realizzazione di un cortometraggio che intende sensibilizzare e stimolare le giovani generazioni sulla tematica del disturbo del comportamento alimentare (DCA). Target di riferimento sono ragazze e ragazzi frequentanti la scuola superiore (14-18 anni). Una volta realizzato il corto, sarà presentato in quattro scuole superiori di Bari alla presenza di uno psicologo specializzato in disturbi alimentari e di un rappresentante dell’associazione Il Giardino di Lulù, che cura la realizzazione del progetto, con l’obiettivo di innescare un confronto sul tema con gli studenti.

La realizzazione del cortometraggio sarà affidata agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bari, sotto la supervisione di Alessandro Piva e Antonio Palumbo, docenti dell’accademia nonché noti registi baresi. Attori del cortometraggio saranno gli stessi studenti.

 

Io speriamo che me la cavo

 

Il progetto si pone l’obiettivo di aiutare i genitori ad accettare la disabilità del loro figlio e a imparare a gestire al meglio le situazioni disfunzionali derivanti, senza garantire soluzioni immediate e definitive, ma attraverso nuovi modelli educativi e nuove strategie di intervento da mettere in pratica. Tutto sarà finalizzato a migliorare la relazione e la comunicazione tra genitori e figli, ad aumentare la capacità di analisi dei problemi educativi che possono insorgere e a facilitare la conoscenza dello sviluppo psicologico dei figli e dei principi che lo regolano sino all’acquisizione di metodi educativi efficaci.

Il progetto, a cura dell’associazione A.I.P.D., si svilupperà nell’arco di 12 mesi. Saranno organizzati incontri individuali e/o di gruppo con la partecipazione di entrambi i genitori di bambini di età compresa tra 0 e 10 anni. La famiglia sarà presa in carico attraverso incontri di sostegno psicologico, la partecipazione a gruppi di parent training, che permettano una condivisione emotiva, e la possibilità di costruire una rete di mutuo-aiuto che possa durare nel tempo.

 

“Le strade di San Nicola” è una federazione composta da un gruppo di associazioni e fondazioni cittadine che hanno deciso di stare insieme per realizzare attività solidali, che si concretizzano, ogni anno, grazie allo spettacolo dell’8 dicembre, finalizzato esclusivamente a raccogliere fondi per realizzare iniziative benefiche, sempre diverse tra loro.

 

I biglietti per lo spettacolo sono disponibili in prevendita presso:

·        il botteghino al “Caffè Bistrot - Varietà”, in via XXIV Maggio 4, dal lunedì al venerdì, dalle ore 18 alle 20.

·        il sito www.vivaticket.com

 

Per informazioni: 340 4873006 - 347 23 31 012 oppure www.lestradedisannicola.it.

Puglia protagonista del Bando Agrivoltaico: finanziati 75 progetti con oltre 50 milioni di euro

Oltre 50 milioni di euro di finanziamento per 75 progetti di agrivoltaico che interesseranno l’intero territorio regionale. Dalle graduatorie pubblicate dal GSE, l’ente gestore della misura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finalizzata ad incentivare gli impianti fotovoltaici in grado di coniugare energia elettrica e produzioni agricole, emerge una Puglia protagonista. In totale saranno sostenuti investimenti che porteranno all’installazione 236 MW energetici di potenza “green” sul territorio.
 
“Dopo il bando agrisolare, dove abbiamo sostenuto la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei capannoni agricoli, vengono ora sbloccate risorse dedicate al comparto primario e alla sua maggiore sostenibilità energetica – dichiara la senatrice pugliese Maria Nocco (Fratelli d’Italia) – La terra deve servire innanzitutto a produrre cibo e alimenti. Nel Dl Agricoltura abbiamo, infatti, vietato l’installazione incontrollata su suolo agricolo. Con il bando Agrivoltaico, invece, i pannelli integrano le produzioni agricole agendo in sinergia e simbiosi”.
 
Il bando ha previsto due graduatorie. Una dedicata ai soli agricoltori per piccoli impianti sino a massimo 1 MW di potenza sino a 300 MW complessivi. I restanti 740 MW rivolti a progetti più grandi, proposti da società miste ma comunque con all’interno un agricoltore, sono andati invece ad asta. Tutti gli impianti dovranno essere realizzati entro i prossimi 18 mesi e comunque non oltre il 30 giugno 2026. È previsto un contributo in conto capitale nella misura massima del 40 per cento dei costi ammissibili e una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.  
 
Nella provincia di Bari sono stati autorizzati 11 impianti nei Comuni di Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge, Bitonto, Molfetta, Gioia del Colle e Mola di Bari per un totale di 4 MW. Tre progetti nella provincia di Barletta-Andria-Trani tra Trani e Canosa di Puglia per 1,3 MW. Ben 24 gli impianti nel Foggiano per quasi 160 MW di potenza che interesseranno i Comuni di Manfredonia, Cerignola, Rignano Garganico, Orta Nova, Poggio Imperiale, Lesina, Casalvecchio di Puglia, Troia, Carapelle, Lucera, Apricena, Candela e Bovino oltre il capoluogo Foggia.
 
In Salento, sono previsti dieci impianti nel Brindisino a Torre Santa Susanna, Villa Castelli, Erchie, Cellino San Marco, San Pietro Vernotico e Brindisi per 16,7 MW. In provincia di Tarantosedici progetti 23 MW a Castellaneta, Ginosa, Massafra, Palagianello, Manduria, Taranto, Lizzano mentre nel Leccese sono previsti 11 impianti per un totale di 31 MW a Galatone, Lecce, Surbo, Lizzanello, Melissano, Zollino, Carpignano Salentino, Scorrano



GIUNTA APPROVA LO SCHEMA DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2025-27

Su proposta dell’assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi, la giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi lo schema del Programma triennale delle Opere pubbliche 2025-27 e il relativo elenco annuale, che dovranno essere discussi e approvati dal Consiglio comunale.

Il quadro delle risorse necessarie alla realizzazione del programma comunale ammonta a 780.471.687,88 euro, con una disponibilità finanziaria di 345.385.075,63 euro per il 2025, di 351.783.112,25 euro per il 2026 e di 83.303.500 euro il 2027.

“Venerdì pomeriggio abbiamo approvato in giunta lo schema di POT 2025-27, il primo programma di investimenti di questa nuova amministrazione - commenta Domenico Scaramuzzi -. Il piano fotografa i cantieri che avvieremo nei prossimi anni e rappresenta una prima traccia di lavoro che sarà integrata nelle settimane a venire attraverso il confronto con i gruppi consiliari e con gli stakeholders cittadini (nonché a seguito dell’ottenimento di ulteriori importanti finanziamenti), in modo tale da arrivare alla discussione in Consiglio comunale al termine di un percorso condiviso con tutte le forze politiche.

Ogni singolo intervento oggetto di programmazione è assegnato all’annualità in cui si prevede di dare avvio alla procedura di affidamento. Per questo motivo la dotazione finanziaria del 2025 è particolarmente elevata, considerata l’uscita dal programma di circa 290.000.000 euro di opere pubbliche già appaltate durante il 2024, i cui cantieri saranno avviati all’inizio del nuovo anno.

Possiamo affermare senza dubbio che si tratta di uno dei programmi più corposi mai messi in campo nella nostra città, complice anche la tempistica prevista per l’attuazione delle opere finanziate dal PNRR, e che Bari, al termine di questi cantieri, potrà contare su infrastrutture, immobili, spazi pubblici e servizi nuovi o completamente rinnovati secondo una prospettiva di maggior efficienza e sostenibilità.

I prossimi anni, perciò, saranno determinanti per rispondere alle grande sfide che ci attendono, e lo schema di programma approvato dalla giunta rappresenterà la bussola della nostra azione sul territorio. Per questo, sin d’ora, chiediamo ai cittadini di portare pazienza, perché dovremo convivere con diversi grandi cantieri che trasformeranno letteralmente intere aree della città: da parte nostra, presteremo la massima attenzione al monitoraggio dei cantieri per ridurre il più possibile le inevitabili criticità che verranno a determinarsi, consapevoli che la posta in gioco è il futuro stesso di Bari, che vogliamo diventi sempre più europea, sostenibile e inclusiva”.

 

Tra le opere più importanti comprese nel programma, le cui gare di appalto sono state già affidate, vi sono la riqualificazione di piazza Moro nell’ambito del “Nodo verde - Bari centrale”; la realizzazione del sistema BRT (Bus rapid transit); la realizzazione dei cinque lotti del Parco di Costa Sud; la realizzazione del “Parco della Rinascita” sull’area della ex Fibronit; la costruzione di una rete di fogna pluviale al servizio dei quartieri Carbonara e San Paolo; la riqualificazione del lungomare di San Cataldo; la realizzazione o ristrutturazione di diversi edifici scolastici; la riqualificazione di alcuni impianti sportivi e la realizzazione del palazzetto dello sport di via Bartolo, a Poggiofranco; la realizzazione della rotatoria di viale Maratona; la realizzazione di nuovi percorsi ciclabili; le azioni sperimentali per il verde urbano (greening e forestazione).

 

Alcune delle opere più rilevanti e di prima realizzazione del nuovo programma sono i piani di rigenerazione urbana dei quartieri di San Pio e Santa Rita; i lavori di risanamento degli immobili comunali di Santa Rita; la realizzazione della piazza d’Arti, del parcheggio interrato e della casa della cittadinanza nella ex Caserma Rossani; la riqualificazione di piazza Umberto; la realizzazione di un’area multifunzionale per park & ride e mercato settimanale in via Tommaso Fiore; la realizzazione del parcheggio di scambio ferro-gomma presso la stazione ferroviaria Fesca-San Girolamo (Lamasinata); la riqualificazione di via Argiro, via Manzoni, via Amendola, via Postiglione, corso Mazzini, via Fieramosca, piazza Magrini, viale delle Regioni, sottovia Quintino Sella; l’allargamento di via Escrivà e la realizzazione della rotatoria all’intersezione con via Camillo Rosalba; gli interventi di forestazione urbana (es. bosco urbano di Loseto); il dragaggio del porto di Torre a Mare; la demolizione e ricostruzione dell’ex Socrate quale centro per l’integrazione socio culturale e l’ospitalità in condizioni di emergenza; la realizzazione di tre rotatorie su via Trisorio Liuzzi; la realizzazione di 20 km di nuove piste ciclabili; la riqualificazione e allargamento di stradella San Pasquale; i lavori di infrastrutturazione della rete di ricarica elettrica del TPL.

Nel POT sono inseriti anche la realizzazione del Parco del Castello, il potenziamento degli impianti per il trattamento dei rifiuti e la strada camionale, il cui finanziamento tramite fondi FSC è stato garantito dall’accordo siglato venerdì scorso tra Governo e Regione, e il recupero dell’area di villa Giustiniani e del relativo ipogeo da destinare a museo virtuale

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ENPAP: Pensioni e Welfare, quale efficacia sociale?

Roma, 2 dicembre 2024 – Cosa accadrà al futuro di pensioni e welfare, da qui a vent’anni? Saranno socialmente efficaci? Domande da porsi, dato che nel 2045/2050 l’Italia raggiungerà il picco dell’invecchiamento della popolazione e sarà nel pieno della più grande transizione demografica di tutti i tempi. La Cassa degli Psicologi ha portato questi interrogativi al Convegno ENPAP, riflettendo su quanto fatto negli ultimi dodici anni e su quanto resta ancora da fare in futuro, anche in previsione della chiusura dell’importante ciclo gestionale alla cui presidenza, per il terzo mandato consecutivo, c’è Felice Damiano Torricelli. Risposte e proposte sono arrivate durante il Convegno ENPAP, dove è stato presentato anche il rapporto “La previdenza degli Psicologi nel contesto del D. Lgs.103”, curata dal presidente del Centro studi e ricerche “Itinerari Previdenziali”, Alberto Brambilla.

 

Se facessimo ora un check up all’Ente, l’esito sarebbe che ENPAP gode di ottima salute, è ancora una cassa con una popolazione giovane e in fase di accumulo di contributi. Dal 2000 al 2023, l’Ente è cresciuto sia in termini di iscritti che di patrimonio. I primi sono passati da 14.653 nel 2000 a 81.761 nel 2023, con una crescita del 458% a netta prevalenza femminile, superiore all’80%. I contributi soggettivi sono cresciuti ogni anno, grazie a un costante aumento del volume d’affari di categoria, che attualmente si attesta a +2miliardi di euro, e i contributi raccolti da ENPAP sono stati 191 milioni di euro nel 2023. Anche il patrimonio è cresciuto, arrivando a circa 2,7 miliardi accumulati. I pensionati sono passati da 416 nel 2005 a 6.780 nel 2023, con pensioni progressivamente in crescita, anche se l’Ente ha iniziato l’attività nel 1997, quindi le posizioni pensionistiche non hanno ancora raggiunto la loro piena maturità.

 

Nonostante le buone notizie, le difficoltà sono a vista d’occhio. Il sistema contributivo italiano che coinvolge tutti i lavoratori dal 1996, pur garantendo una migliore auto-sostenibilità, rischia di non essere altrettanto efficace in termini di adeguatezza delle pensioni. Perché mette sulle spalle di ciascun lavoratore l’onere di costruire interamente la propria pensione attraverso l’accantonamento di una quota importante dei propri redditi. Onere esposto all’attuale incertezza e discontinuità del lavoro, anche per i liberi professionisti, che rischia di far raggiungere solo parzialmente l’obiettivo di proteggere la società da una povertà diffusa quando si cessa l’attività lavorativa. Ci sono margini di miglioramento? «La sostenibilità, finanziaria e sociale, di un sistema pensionistico dipende dalla demografia, dal mercato del lavoro e dalle regoleIl nostro Paese, nonostante le riforme, è debole sotto tutti e tre i punti di vista, ma particolarmente sotto i primi due. Il rapido invecchiamento causerà una penuria di giovani; la performance del mercato del lavoro è caratterizzata da bassa occupazione, anche se in aumento, e bassi salari; le regole per il calcolo dei benefici pensionistici, pur ispirate al principio della sostenibilità finanziaria del sistema e della solidarietà coperta dalla tassazione generale anziché dai contributi, sono spesso soggette a cambiamenti di natura elettoralistica. I margini di miglioramento ci sono, ma richiedono una politica lungimirante e capace di dire la verità ai cittadini sul patto generazionale racchiuso nel sistema pensionistico», osserva Elsa Fornero, docente di Economia Politica all’Università degli Studi di Torino.

 

E mentre si attende che questi margini di miglioramento si palesino, ENPAP cosa ha fatto e cosa sta facendo? «Quando abbiamo iniziato il nostro primo mandato, 12 anni fa, abbiamo trovato un Ente con grandi potenzialità e una platea di colleghi iscritti con molti bisogni insoddisfatti. Attraverso l'ascolto delle loro esigenze, e tenendo in considerazione l'obiettivo primario di ENPAP di produrre protezione pensionistica, abbiamo lavorato per rinforzare la tutela sia durante la vita che dopo la cessazione dell’attività professionale. Molto è stato fatto, ma il problema dell’adeguatezza delle pensioni è un tema aperto, che se non affrontato in modo ancora più energico emergerà in futuro in modo sempre più problematico. Sarebbe un errore pensare che il problema dell’adeguatezza riguardi solo una cassa: è un problema di sistema, perché l’attuale sistema previdenziale italiano, conformato così dal 1995 per risolvere un problema di sostenibilità dei conti, non tiene in debita considerazione che il proprio obiettivo primario dovrebbe essere quello di proteggere il Paese da una povertà diffusa», rimarca Federico Zanon, Vicepresidente di ENPAP. E Felice Damiano Torricelli, Presidente ENPAP, aggiunge: «Rispetto alle pensioni, ENPAP, dal 2015 in poi, rivaluta i montanti in base agli effettivi risultati degli investimenti finanziari, non limitandosi al tasso minimo ISTAT. Questo genera effetti molto positivi sulle pensioni future. Dal 2018, poi, sono stati introdotti i “nudge”, la spinta gentile a versare maggiori contributi rispetto al minimo obbligatorio, facendo aumentare di 10 volte il numero di iscritti che accantonano volontariamente contributi maggiorati».

 

Una panoramica sul welfare della Cassa è d’obbligo, cosa è stato fatto e cosa ancora si dovrà fare? «ENPAP, negli ultimi dodici anni, ha creato nuove forme di assistenza, potenziando quelle già esistenti. Oggi gli psicologi e le psicologhe possono contare su un sistema di welfare che li assiste nei passaggi più complessi della vita, come la malattia, le calamità naturali, la genitorialità o i gravi problemi familiari, e anche nello sviluppo delle loro potenzialità lavorative, con borse di studio, finanziamenti per realizzare progetti professionali, ricerche di mercato aggiornate, con lo sguardo sempre rivolto alle tematiche di genere – quasi l’85% degli iscritti ENPAP sono psicologhe –  e a liberare le energie professionali delle donne», ricorda Federico Zanon. Nel 2021 l’ENPAP, ispirandosi a provvedimenti simili già assunti da altre Casse 103, ha introdotto il Contributo Borse Lavoro, attuato con il Progetto “Vivere Meglio”, che ha avviato la politica welfare in cambio di welfare: a fronte del contributo economico costituito dalla borsa lavoro, gli psicologi assegnatari hanno erogato servizi professionali nel loro territorio. Ciò ha consentito a più di 9.000 cittadini di accedere gratuitamente a trattamenti psicologici innovativi e altamente efficaci per l’ansia e la depressione. «‘Vivere Meglio’ è stato costruito e monitorato in collaborazione con le facoltà di Psicologia di 18 Università italiane. Propone un modello di welfare che mira a dare nuove opportunità lavorative ai singoli psicologi e al contempo indica percorsi sperimentati per ampliare l’accesso ai servizi di psicologia, di cui è sempre più grande il bisogno fra i cittadini. Le prime ricadute tangibili delle sperimentazioni di ‘Vivere Meglio’ sul lavoro degli psicologi, per esempio, si sono concretizzate grazie alla sinergia con EMAPI, con la strutturazione di un prodotto specifico per le cure psicologiche, realizzato dal mercato assicurativo proprio sulla scorta dei dati del nostro progetto», fa notare Torricelli. «Questi interventi di welfare innovativo rivolto al territorio interpretano il ruolo attuale a cui le Casse sono chiamate oggi: sostenere il riposizionamento degli iscritti in modo da intercettare tempestivamente i cambiamenti sociali in corso, con l’effetto di salvaguardare, con la crescita della società, il lavoro dei professionisti», conclude il Presidente.

A SPLENDID STORY OF CHANCE

Puglia