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giovedì 26 settembre 2024

LA NAVE DI LIBRI: dal 13 al 17 novembre un viaggio letterario e gastronomico sulla rotta Napoli-Palermo. Presentazione il 5 ottobre a Campania Libri Festival

Dal 13 al 17 novembre torna la Nave di Libri, l'iniziativa culturale promossa da Agra Editrice in collaborazione con "Leggere: tutti" Grimaldi Lines. Il viaggio, sulla rotta Napoli-Palermo, offre un'esperienza letteraria e gastronomica unica, con la partecipazione di scrittori, musicisti, attori, chef stellati e maestri pasticceri. 

 

L’iniziativa prevede tour guidati alla scoperta di Palermo e dintorni, con visite a luoghi di interesse storico come la Cappella Palatina, la Cattedrale, Monreale e le ville barocche di Bagheria. 


Il soggiorno a Palermo offre anche l’opportunità di esplorare la ricca tradizione gastronomica siciliana: nella prestigiosa Villa Niscemi, è infatti previsto un viaggio nella pasticceria siciliana sotto la guida dei maestri pasticceri Salvatore Cappello e  Salvatore Garofolo. Tra le tappe principali in provincia, è in programma un incontro a Bagheria con lo chef stellato Nino Ferreri per assaporare i prodotti del territorio, evento in collaborazione con Slow Food, e una visita guidata a Casteldaccia, alle Cantine Duca di Salaparuta per una speciale degustazione dei pregiati vini dell'azienda.

A bordo della nave, vi sarà un programma letterario con presentazioni di autori e incontri culturali. Tra i partecipanti già confermati figurano Lorenzo Marone, Roberto Disma, Sara Guardascione, Antonella Cilento, Dario Stefàno, Mario Liberto ed Emilia Costantini. Sarà inoltre presente uno spazio dedicato alla musica e al vino, con degustazioni e performance musicali.

 

Al rientro a Napoli, infine, è in programma una visita guidata in pullman, con tappe nelle principali attrazioni culturali e artistiche della città, tra le quali il Museo di Capodimonte.

 

La Nave di libri sarà presentata sabato 5 ottobre (ore 12.00) a Campania Libri Festival con la partecipazione di scrittori e ospiti che racconteranno l’esperienza fatta a bordo negli anni passati, mentre gli organizzatori illustreranno il programma del viaggio letterario che per la prima volta si svolge sulla rotta Napoli-Palermo.

 

Info e dettagli sul sito di "Leggere: tutti":

https://leggeretutti.eu/in-viaggio-da-napoli-a-palermo-con-la-nave-di-libri-13-17-novembre/




SM Studio | Guida The WineHunter 2024: le 150 eccellenze enogastronomiche in lizza per il The WineHunter Award Platinum.

SM Studio | Guida The WineHunter 2024: le 150 eccellenze enogastronomiche in lizza per il The WineHunter Award Platinum.

mercoledì 25 settembre 2024

Giornata del Contemporaneo 2024: dialogo immaginario tra Pasolini e Illuminato per 'IOSONOVULNERABILE' (12 ottobre, Parigi)

RITORNA A BARI LA EUROPEAN RESEARCHERS’ NIGHT

Bari, 25 settembre 2024 - Torna venerdì, 27 settembre, a Bari e in tutta Europa, la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici, uno dei principali eventi internazionali dedicati al dialogo tra ricerca e società. L’iniziativa è promossa dall’Unione Europea dal 2005, nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska Curie.

A Bari le attività si concentreranno in piazza Umberto I, nel cuore della città, dove già dalla mattina a partire dalle ore 10, e senza interruzione, fino alle 22, sarà possibile stupirsi, incuriosirsi e divertirsi con attività pensate per visitatori di tutte le età distribuite in ben 60 stand interattivi.


Sarà un’occasione unica di incontro tra la cittadinanza e il mondo della ricerca, che si svolgerà in una atmosfera informale e giocosa e permetterà di informarsi sulle ultime novità dal mondo della ricerca, di immergersi in giochi, esperimenti e attività pratiche, di ascoltare gli interventi che verranno messi in scena su un palco e soprattutto di dialogare con chi ha fatto della ricerca la propria missione.

Nel capoluogo pugliese la popolare manifestazione, giunta all’undicesima edizione, è organizzata dall'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dal Politecnico di Bari, dall’Università LUM “Giuseppe Degennaro”, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), dal Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA) e dall’I.R.C.C.S. Istituto Tumori “Giovanni Paolo II”, con la partecipazione dell’Associazione Italiana Studenti di Fisica (AISF), del National Quantum Science and Technology Institute (NQSTI), di EIT Food - European Institute of Innovation and Technology, della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro e del Sistema Museale di Ateneo di Bari (SIMA), e con il patrocinio della Città e del Municipio I di Bari.


Il visitatore potrà seguire un percorso multidisciplinare che si snoderà in 60 stand accompagnato dai ricercatori e le ricercatrici di tutti gli enti partecipanti, i quali non si limiteranno a presentare i risultati delle loro ricerche ma condivideranno la loro passione e le loro esperienze, le aspettative, i sogni, i successi e le difficoltà. Sarà un viaggio alla scoperta delle nuove frontiere della conoscenza sviluppate sul nostro territorio: dall’ingegneria alla robotica, dalla sensoristica high-tech per scopi medicali e ambientali alla statistica, dalle nuove tecnologie ambientali alle nuove frontiere della medicina e della farmacologia applicata; e poi l’esplorazione dei misteri dell’Universo, dallo spazio più profondo agli abissi marini, la ricerca sui componenti elementari della materia, il monitoraggio degli ecosistemi, lo spazio e le telecomunicazioni, la scienza dell’alimentazione e la nutraceutica, la tutela della salute umana e ambientale, l’utilizzo del machine learning per la gestione sostenibile delle risorse idriche e la conservazione della biodiversità, e tanto altro.

Sono previste, altresì, visite guidate e attività laboratoriali presso i Musei del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bari e presso il MuMa - Museo della Matematica, e in varie altre strutture cittadine.


Dal palco che verrà allestito in Piazza Umberto alle 10:30 verrà rivolto a tutti i partecipanti un saluto da parte dei rappresentanti istituzionali delle amministrazioni locali e delle Università e degli Enti organizzatori della manifestazione. A seguire sarà la volta per i ricercatori e le ricercatrici di diventare protagonisti nel raccontare la scienza con vivaci interventi sul palco.


La manifestazione è organizzata nell’ambito del progetto europeo SHARPER (SHAring Researchers’ Passion for Education and Rights), che coinvolge ben 15 città italiane: Ancona, Bari, Cagliari, Camerino, Catania, Genova, L’Aquila, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni, Trieste e Urbino. Il progetto SHARPER è coordinato dell’impresa sociale Psiquadro ed è realizzato da un consorzio che comprende l’INFN, il centro della scienza Immaginario Scientifico, l’associazione Observa Science in Society, e cinque Università: l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Cagliari, l’Università di Catania, l’Università di Palermo e l’Università di Perugia. Media partner di SHARPER 2024 sono RAI Cultura, Rai Radio3 e Rai Radio Techetè.


Gli obiettivi e i dettagli dell’iniziativa sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città alla quale sono intervenuti il delegato del rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” Danilo Caivano, la prorettrice del Politecnico di Bari Loredana Ficarelli, la prorettrice per l’innovazione e la Terza Missione dell’Università LUM “Giuseppe Degennaro” Giusi Secundo, il delegato del direttore della Sezione di Bari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Marco Circella, la presidente di Area della Ricerca del CNR Cinzia Giannini e la presidente del Municipio I Anna Maria Ferretti, alla presenza dei rappresentati delle associazioni e degli enti coinvolti. All’incontro con la stampa ha partecipato anche il sindaco di Bari Vito Leccese.


Per conoscere il programma completo https://www.sharper-night.it/bari/


Vito Leccese, sindaco della Città di Bari. “Sono particolarmente lieto di accogliere a Palazzo di Città questa folta rappresentanza dell’Università di Bari, del Politecnico, del CNR, della LUM, dell’INFN. Perché credo che la conoscenza debba e possa contaminare positivamente la nostra azione di governo e che il modello futuro di sviluppo della città risieda nella conoscenza, nella ricerca, nel terziario avanzato e nelle nuove tecnologie per l’innovazione, che grazie ai recenti investimenti aziendali stanno trasformando Bari in un hub sempre più attrattivo per i nostri giovani laureati. Bari e la sua area metropolitana ospitano due grandi Università pubbliche, una Università privata, 11 Istituti di Ricerca del CNR, l’Istituto Agronomico Mediterraneo, il Conservatorio Niccolò Piccinni e l’Accademia di Belle Arti, per un totale di 60.000 studenti e 4.500 ricercatori. La ex Manifattura dei Tabacchi, a breve, ospiterà 1.000 ricercatori del CNR nel quartiere Libertà, ponendosi come modello di rigenerazione urbana in cui la ricerca e la dimensione urbana dialogano pienamente, come sta accadendo per la Caserma Rossani e come accadrà a breve per la ex Caserma Magrone. Per rendere realmente la nostra una città della conoscenza, però, bisognerà attribuire non solo nuova centralità alle sedi universitarie, ma creare nuove residenze per gli studenti, valorizzare l’economia e la cultura della conoscenza, irrobustire i servizi nei quartieri, favorendo la nascita di ambienti collaborativi o di sostegno alle start-up. La Notte europea dei ricercatori - che apre i laboratori scientifici alla città e sensibilizza la cittadinanza sull’importanza dello studio e della conoscenza, specie delle ragazze, ancora sotto rappresentate nelle iscrizioni alle facoltà scientifiche - si colloca perfettamente in questo quadro. E la scelta di piazza Umberto per questa edizione della Notte dei ricercatori conferma la nostra attenzione all’animazione e partecipazione nei luoghi simbolo del rapporto tra la città e i suoi atenei”.


Vito Lacoppola, assessore alla Conoscenza della Città di Bari. “Mi associo al sindaco nel ringraziare i rettori delle università e i rappresentanti degli enti di ricerca per l’impegno che annualmente mettono in campo per aprire la manifestazione alla città, attraverso un’iniziativa che è diventata un momento atteso di approfondimento e di scambio. Si tratta di un patrimonio di persone, di idee, di competenze, di creatività, che qualifica già Bari, in sede Eurostat, come “città ad alta intensità di conoscenza” e che è necessario che manifesti ancora più visibilmente la sua rappresentatività sociale per ispirare le nuove generazioni, specie delle scuole superiori, a intraprendere percorsi di ricerca e di carriera scientifica, richiestissimi dal mercato del lavoro e ancora troppo deboli in termini di iscrizioni. Dal canto nostro, come città di Bari, diamo la nostra piena disponibilità a moltiplicare le aule studio nei quartieri, a rafforzare i servizi di mobilità, a garantire l’accesso alle istituzioni culturali, a rendere più bella e attrattiva la scelta di studiare e crescere professionalmente a Bari. Perché un sistema dinamico della ricerca non solo ci consente di avere classi dirigenti più qualificate, ma anche di ampliare la portata nazionale e internazionale della città attraverso gli scambi studenteschi e la mobilità nella ricerca. Contribuendo al posizionamento competitivo di Bari nel mondo e a una sua piena riconoscibilità”.


Stefano Bronzini, rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. “La Notte della ricerca rappresenta un appuntamento europeo fondamentale perché la ricerca è il futuro ma anche il presente. Raccontare la ricerca aiuta a far comprendere che si tratta di un lavoro, spesso invisibile, destinato a migliorare la vita di tutti. Bisogna difendere la libertà di ricerca delle università statali che hanno bisogno di investimenti maggiori per migliorare la competitività del Paese”.


Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari. “La Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici rappresenta, quest'anno più che mai, un'occasione straordinaria per far conoscere il nostro lavoro ai cittadini, ma soprattutto i benefici che possono derivarne per la società. Nei prossimi anni avremo bisogno di una grande quantità di nuove tecnologie, che richiederanno nuove competenze per poterle utilizzare e metterle a valore per il bene comune. Le università, in particolare i Politecnici, dovranno guidare questo grande cambiamento favorendo l'innovazione tecnologica e fornendo nuovi professionisti al mercato del lavoro. Per entrambe queste missioni, la ricerca sarà fondamentale, insieme con la divulgazione scientifica”.


Antonello Garzoni, rettore dell’Università LUM Giuseppe Degennaro. “La notte della Ricerca è un'occasione straordinaria per aprire il mondo della ricerca alla città, favorendo l'incontro diretto tra i ricercatori e i cittadini con un programma fitto di esperienze dal vivo, esperimenti e dimostrazioni scientifiche, ma anche giochi per i più piccoli per diventare scienziati per un giorno. Diversi i Laboratori Aperti per osservare e comprendere fenomeni interdisciplinari che vanno dalle tecnologie dell'ingegneria ai principi della sostenibilità e della finanza, per finire ai nuovi orizzonti della ricerca biomedica e diagnostica oncoematologica. Il costante dialogo con il territorio rappresenta uno dei valori strategici del nostro ateneo, cui personalmente tengo molto”.


Cinzia Giannini, presidente dell’Area Territoriale di Ricerca di Bari. “La comunità scientifica del CNR di Bari svelerà temi di grande attualità: dalla difesa delle piante ai segreti del DNA e dei cristalli, dall'uso dei dati satellitari per studiare il pianeta alla protezione dell'acqua, fino all'intelligenza artificiale, la bioinformatica e la biodiversità vegetale per il futuro”.


Vito Manzari, direttore della Sezione di Bari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare partecipa con convinzione ed entusiasmo alla European Researchers' Night, in linea con l'impegno dell'Ente per il dialogo con il territorio e la promozione della cultura scientifica. Anche i nostri ricercatori e ricercatrici saranno in Piazza Umberto per tutta la giornata del 27, per illustrare la ricerca che conduciamo nei grandi laboratori internazionali, nello spazio e persino nel mare profondo e per confrontarsi con il pubblico sul ruolo della ricerca nella nostra vita quotidiana. Ci saranno attività proposte per visitatori di tutte le età, anche per i più piccoli grazie in particolare ai giochi e i piccoli esperimenti di INFN Kids. Quest'anno la Sezione ha svolto il ruolo di coordinamento cittadino dell'iniziativa nell'ambito del progetto europeo Sharper, che si articola su ben 15 città italiane per il biennio 2024-2025. Siamo lieti che la manifestazione a Bari abbia raggiunto una dimensione senza precedenti. La manifestazione si svolgerà nel cuore della città e per tutta la giornata al fine di favorire una partecipazione numerosa della cittadinanza ed in particolare delle scuole. Il coinvolgimento delle scuole nelle attività legate alla Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici continuerà anche oltre il 27, per tutto l'anno scolastico appena iniziato”.


Riccardo Velasco, direttore del Centro di Ricerca in Viticoltura ed Enologia del CREA. “Per il primo anno i ricercatori del Centro di Ricerca in Viticoltura ed Enologia (CREA-VE) di Turi parteciperanno a questo evento guidando i visitatori alla scoperta del mondo dell’uva da tavola pugliese. La cittadinanza barese potrà toccare con mano le varietà della tradizione pugliese e le nuove varietà ottenute dai programmi di miglioramento genetico del nostro centro. Verranno descritti gli effetti benefici del consumo di queste uve e attraverso piccoli laboratori allestiti sul campo si catturerà l’attenzione dei visitatori. Credo che questo evento sia un'ottima occasione per avvicinare la ricerca ai cittadini”.


Alessandro Delle Donne, direttore generale Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari. “Per il secondo anno consecutivo, i ricercatori dell'Istituto Tumori di Bari aderiscono con entusiasmo a questa manifestazione, raccogliendo l’invito e la sfida dei colleghi degli altri enti di ricerca della città. Porteremo in piazza i più recenti e innovativi esiti delle nostre ricerche che partono dal microscopio e arrivano all'intelligenza artificiale: sono le tante dimensioni della ricerca traslazione, quella ricerca che va dal laboratorio al letto del paziente e che, in molti casi, offre maggiori e migliori chance di cura ai malati oncologici”.


Annamaria Ferretti, presidente del Municipio I della Città di Bari. “La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori è da sempre per me un laboratorio aperto di inclusione e partecipazione pubblica che ha un compito importante, quello di coinvolgere i cittadini nelle sfide sociali più rilevanti, secondo prospettive di innovazione come lo sviluppo dei principi dell’economia circolare, la valorizzazione delle energie rinnovabili e la promozione del patrimonio culturale. Quest'anno sono particolarmente onorata di prendervi parte come presidente del Municipio 1 che accoglie e patrocina l'evento. Creare occasioni di incontro tra ricercatori, giovani studenti, micro, piccole e medie imprese e grande pubblico al fine di diffondere la cultura scientifica, la conoscenza delle professioni della ricerca e l’innovazione a supporto dell’impresa in un contesto stimolante, è per me un obiettivo primario da perseguire per un futuro accessibile e rispettoso di tutte e tutti. Spero che la collaborazione avviata con gli organizzatori della manifestazione porti a nuove opportunità di condivisione che possano sottolineare l’importanza della ricerca scientifica per il miglioramento della società”.

 

 

Web e social media

https://www.sharper-night.it/bari/

Facebook: https://www.facebook.com/events/1239585117068294

Instagram: https://www.instagram.com/sharper_night/

Twitter: https://twitter.com/sharpernight




GIOVANI, SERVIZIO CIVILE: CON I PROGETTI AMESCI 2.742 VOLONTARI IN CAMPO PER LA SOLIDARIETA

Roma, 25 settembre 2024 - Sono partiti i 131 progetti di Servizio Civile Universale della Fondazione Amesci che quest’anno vedono in campo 2.742 giovani al fianco di 278 enti partner, pubblici e del mondo no-profit, in 19 regioni italiane e in 14 Paesi esteri. Oltre 18 milioni di euro: i fondi stanziati dallo Stato e attivati da Amesci in favore dei giovani per questi progetti.

 

Numerosi i settori di intervento in cui si sviluppano gli interventi progettuali che contribuiscono a realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile. Tra tutti primeggia il settore dell’Educazione e promozione culturale, con ben 1.178 i volontari (42,96% del totale) impegnati in 56 progetti finalizzati a favorire attività di animazione culturale per i minori, per i giovani e gli anziani, al contrasto del fenomeno della dispersione scolastica, al supporto delle attività degli sportelli informativi dedicati ai cittadini, all’educazione ‘digitale’ e a promuovere lo sport. Particolare attenzione è stata data anche alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio artistico e culturale, dei centri minori e delle culture locali, cui saranno destinati ben 270 volontari (9,84%). I settori dell’assistenza, della Protezione Civile, dell’ambiente e dell’agricoltura sociale sono gli altri ambiti di intervento prevalenti, in cui saranno coinvolti 932 volontari (34%).

“Siamo in prima linea con questo esercito di 2.742 giovani volontari al fianco dello Stato per rispondere ai bisogni dei territori e dei cittadini, e rafforzare le comunità per le sfide del futuro: la scelta di queste ragazze e di questi ragazzi di impegnarsi con il Servizio civile Universale è uno straordinario segnale di coesione per il futuro della nostra società che non deve passare inosservato alla politica e all’opinione pubblica” dichiara Enrico Maria Borrelli, fondatore e presidente della Fondazione Amesci, in occasione dell’avvio dei progetti finanziati nell’ambito del Bando ordinario 2023 dal Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale.

 

I volontari supporteranno le attività di 138 organizzazioni di Terzo Settore e 138 Enti Pubblici (Comuni, Comunità montane, RSA, Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Università). Un impegno che la Fondazione Amesci spinge anche oltre i confini nazionali, con 92 volontari che opereranno attraverso 17 progetti in ben 14 stati esteri in attività di cooperazione allo sviluppo, promozione della democrazia partecipativa ed educazione e promozione culturale.

 

Il Servizio Civile Universale è una vera e propria scuola di cittadinanza, l’unica che abbiamo nel nostro Paese, e rappresenta la politica più efficace per stimolare e favorire la partecipazione dei giovani e l’educazione civica dei cittadini per affrontare le sfide dell’età adulta, anche quelle professionali, con consapevolezza e senso di appartenenza alla comunità. Investire sull’educazione, oltre che sulla formazione, della futura classe dirigente del Paese, significa creare i presupposti per uno sviluppo culturale, sociale, ambientale ed economico davvero sostenibile”, afferma il Presidente Borrelli. “Al calo della fiducia dei giovani nel sistema educativo, come segnalano i dati della ricerca realizzata dal Consiglio Nazionale dei Giovani in collaborazione con l’Istituto Piepoli, si contrappone una crescita dell’attenzione dei giovani verso il Servizio Civile Universale: più di 114.000 domande per i 52.236 posti messi a bando nel 2024, ovvero una media di 2,16 domande per ogni posto disponibile, in netto aumento rispetto all’1,5 dell’anno precedente” spiega Borrelli. “Questa forte domanda di partecipazione dei giovani deve essere valorizzata e incoraggiata dal Governo, a nostro avviso, attraverso due interventi fondamentali per il futuro del Servizio Civile: il primo è quello di definire, a oramai 23 anni dalla sua istituzione, uno stanziamento di fondi stabili e adeguati alla sua vocazione ‘universale’, consentendo ad un numero sempre maggiore di giovani di potervi partecipare. La seconda, è quella di favorire e semplificare la partecipazione degli enti, che hanno il compito di attuare, in strutture e con risorse proprie, questa politica pubblica e di accompagnare i giovani durante un anno così importante per la loro crescita e la loro vita. Come ha ricordato nei giorni scorsi il Presidente Mattarella, in occasione dell’inaugurazione a Cagliari dell’anno scolastico: è dalla qualità del sistema educativo che dipende strettamente il futuro della nostra società”.

TOUR ENOLOGICO PER LE CITTA’ D’ITALIA - Torna la Fiera del Vino, dedicata ai piccoli e medi produttori italiani

Dal 5 ottobre al 24 novembre in molte città di Italia, si terrà La Fiera del Vino, punto di riferimento per gli amanti del vino di qualità e per chi desidera scoprire i tesori enologici dei piccoli e medi produttori italiani.

L'evento, organizzato da Arte del Vino, organizzatore di fiere ed eventi che dà spazio alle piccole imprese, mette in risalto l'eccellenza artigianale e la tradizione tramandata da generazioni. Qui, i grandi marchi lasciano spazio a etichette di nicchia, frutto di passione e cura per la qualità. Lo scopo, infatti, è supportare i piccoli produttori italiani, offrendo loro strumenti per espandere la propria rete commerciale attraverso il tour nazionale e l'e-commerce, una piattaforma dedicata per la vendita dei loro vini.

Le tappe della Fiera del Vino toccano diverse città italiane, ciascuna con il proprio fascino e carattere unico. Il viaggio inizia nel primo weekend di ottobre a Bologna a Spazio DumBO (5-6 Ottobre) , città famosa per la sua antichissima Università e i portici che si snodano per chilometri. Successivamente, si raggiunge il borgo medievale di Grazzano Visconti (12-13 Ottobre), in provincia di Piacenza, dove le strade acciottolate e le case in pietra evocano atmosfere d'altri tempi. La Fiera continua lungo le sponde del lago di Lecco (18-20 Ottobre), dove il panorama alpino e il fascino del lago si fondono in un'esperienza unica. Da qui si sale verso le cime del trentino, per arrivare a Trento presso Trento EXPO (26-27 ottobre), città incorniciata dalle Dolomiti. A novembre, il tour riprende con Brescia al Museo Millemiglia Fiera (2-3 Novembre), città lombarda ricca di storia, arte e cultura. Il viaggio continua a Vercelli in fiera (9-10 Novembre), conosciuta per le sue risaie, dove si potrà gustare il vino in un contesto rurale e genuino. Infine, il tour si conclude con una doppia tappa, in Lombardia  a Monza (23 – 24 Novembre) e in Veneto a Villa Contarini,  (22-24 Novembre), una delle più grandi ville venete in stile barocco situata nella piazza principale di Piazzola sul Brenta.

Ogni partecipante riceverà un calice e una tasca per le degustazioni libere presso gli stand per poter degustare, scoprire e apprezzare i numerosi produttori presenti. Ad ogni tappa una sorpresa, di giorno o di sera ogni occasione è perfetta per un viaggio enologico in tutto il mondo.

Non solo degustazioni ma anche appuntamenti speciali grazie alle masterclass gratuite che verranno realizzate durante gli eventi. Per questa occasione si potranno degustare vini di grandi etichette come l’immancabile Franciacorta Bellavista, i bianchi dai sapori della Sicilia di Donnafugata e la corposità dei vini rossi di Antinori affiancati da eccellenti produttori di nicchia. Le degustazioni permetteranno di poter scoprire i sapori, i profumi e le caratteristiche delle grandi aziende vinicole senza dimenticare i piccoli produttori che si distinguono grazie alle loro creazioni uniche. Ad ogni degustazione verranno abbinate diverse etichette per scoprirne le differenze e particolarità, ogni sabato e domenica iniziando alle 15.00 con le bollicine, proseguendo alle 16.30 con i vini bianchi, per finire alle 18.00 con i vini rossi. Un appuntamento imperdibile per poter degustare dai grandi classici alle produzioni storiche e scoprirne tutti i segreti.

Appuntamento quindi dal 5 ottobre al 24 novembre in molte città italiane per vivere un'esperienza unica alla scoperta dei migliori vini artigianali d’Italia.

Per maggiori informazioni su orari e date visitare: 

https://www.artedelvinoeventi.it/




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martedì 24 settembre 2024

"Oltre la cronaca": prorogato al 31 ottobre il termine per partecipare al contest fotografico

Bologna, 23 settembre 2024. Aser, l'Associazione della Stampa Emilia-Romagna, annuncia il prolungamento del termine di partecipazione al contest fotografico dedicato ai giornalisti, posticipando la scadenza al 31 ottobre 2024.

Questa decisione è stata presa perché la commissione ha aperto il contest oltre che ai giornalisti anche a tutti gli iscritti all’Associazione Italiana Reporters Fotografi (AIRF), partner del premio. Una conseguenza naturale che offrirà a tutti i professionisti dell'informazione un'ulteriore opportunità di contribuire con le loro visioni originali alla rappresentazione della violenza di genere nei media.

 

Il contest invita i giornalisti e i fotografi a sfidare i luoghi comuni, presentando immagini che superino gli stereotipi attualmente diffusi sulle testate giornalistiche. Troppo spesso, le foto utilizzate per accompagnare le notizie di violenza di genere ricorrono a rappresentazioni banali e preconfezionate, che non solo falliscono nell'aggiungere valore alla notizia, ma rischiano anche di amplificare il senso di vittimizzazione delle donne coinvolte.

 

L'obiettivo del contest, promosso da Aser, è quello di esplorare e promuovere nuove modalità di rappresentazione visiva, che siano più rispettose e consapevoli della dignità delle vittime. In un contesto mediatico in cui l'immagine ha un impatto profondo sulla percezione pubblica, è fondamentale che i professionisti dell'informazione si impegnino a raccontare queste storie con sensibilità e originalità.

 

Partecipazione:

Il premio è aperto a tutti gli iscritti all’ordine dei giornalisti, agli studenti della scuola di giornalismo e agli iscritti all’Associazione Italiana Reporters Fotografi (AIRF), senza limite di età e di nazionalità.

 

Sono previste due categorie:

  •      Premio “Oltre la Cronaca” (saranno inseriti tutti i partecipanti
  •      Premio speciale riservato agli iscritti Aser (Associazione della Stampa Emilia-Romagna

I partecipanti avranno tempo fino al 31ottobre 2024 per inviare i loro contributi. Il premio per il vincitore della prima categoria è di 1500 euro, per la seconda di 500 euro.

Per ulteriori informazioni sul contest e per partecipare consultare il link 

https://bit.ly/3VgNy1I

 

Partner
Tra i sostenitori figurano 
l'Ordine Nazionale dei Giornalisti, la Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), l’Associazione Italiana Reporters Fotografi (AIRF), l’Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna, l’Associazione nazionale Giulia giornaliste, Comune di Bologna, QN, Il Resto del Carlino e Luce, Legacoop Emilia Romagna e Bologna. Inoltre, il progetto gode del supporto di associazioni locali come La Bologna delle Donne e Coordinamento Donne Rimini.


 

AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL CORSO “LA VIOLENZA MASCHILE CONTRO LE DONNE”

 Organizzato nell’ambito della Convenzione tra l’Università di Torino e Telefono Rosa-Piemonte con la collaborazione del CIRSDe, è aperto a tutta la comunità studentesca 

Giovedì 26 settembre, alle ore 11, nell’aula A2 del Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena 100/A) si aprirà la seconda edizione dell’insegnamento “La violenza maschile contro le donne: dal riconoscimento alla risposta operativa”. Il corso, organizzato nell’ambito della Convenzione tra l’Università di Torino e Telefono Rosa-Piemonte con la collaborazione del CIRSDe - Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere dell’Università di Torino, è erogato dal corso di laurea magistrale in Scienze amministrative e giuridiche delle organizzazioni pubbliche e private, ma aperto a tutta la popolazione studentesca dell’Università di Torino. 

La lezione introduttiva vedrà la partecipazione della Prof.ssa Paola Cassoni, delegata del Rettore per inclusione, pari opportunità e politiche di genere, della Prof.ssa Joëlle Long, coordinatrice del corso, dell’Avv. Anna Ronfani, vicepresidente di Telefono Rosa Piemonte, e della Prof.ssa Silvia Giorcelli, che terrà la lezione di apertura sulle radici della violenza nell’antichità classica. Le lezioni successive saranno svolte insieme da docenti dell’Università di Torino di discipline giuridiche, economiche, sociologiche, mediche, psicologiche e da volontarie e volontari di Telefono Rosa-Piemonte. Per favorire un’ampia partecipazione, le lezioni saranno fruibili in streaming via Webex e saranno registrate e messe a disposizione della popolazione studentesca nella piattaforma Moodle.

Nella prima edizione hanno frequentato le lezioni 92 studentesse e studenti dell’Università di Torino e 9 uditrici/uditori esterni, per un totale di 102 persone. Nello specifico, le studentesse e gli studenti afferivano a 6 Dipartimenti e alla Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi” ed erano iscritte/i a 19 diversi corsi di studio. 


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