"Tutti che trasportano le sedie da altre aule, gente in piedi, gente per terra non ci sono prese per tutti, in dieci sui banchi, fila chilometrica ed è impossibile passare dalla porta"
La racconta così la giornata nel laboratorio di stampa 3D nell'aula Y6 di Unisalento chi l'ha vissuta.
"Nel libro dei sogni si immagina la nostra università un'eccellenza ma la realtà si scontra tristemente con l'immaginazione" spiega Mattia Gallotta, Presidente di Azione Universitaria Lecce.
"Quella raccontata è una giornata di ordinaria follia in un'aula studio che potrebbe contenere 50 persone ma che accoglie circa duecento studenti tra ingegneria biomedica, civile, industriale e dell'informazione."
"L'Università continua a dimostrare di quanto sotto gamba prenda il tema della capienza delle aule, legato a doppio nodo con quello della sicurezza e della qualità dell'offerta" continua Gallotta "e a farne le spese è sempre e solo la comunità studentesca."
"Torno a ribadire che Unisalento deve smetterla di fare l'Università che vorrebbe ma non può: se mancano mezzi e possibilità si sospenda il laboratorio piuttosto che prenderci in giro raccontandoci di un'offerta che ci sarebbe ma invece non c'è!"
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