Sono, IN PRIMA EDIZIONE
MONDIALE, gli scritti pubblici e privati del dissidente più conosciuto del XXI
secolo: Aleksej Naval'nyj, oppositore di Putin che da anni ne denunciava
l'abuso di potere e la corruzione imperante nel paese d'origine, la Russia, deceduto
in modo sospetto nelle gelide carceri siberiane il 16 febbraio 2024 dopo un
tentativo di avvelenamento, numerosi processi e anni di detenzione.
Editrice Morcelliana, nella collana Orso Blu del catalogo Scholé (nella quale sono stati pubblicati libri come Il destino dell'Ucraina. Il futuro dell'Europa di Simone Attilio Bellezza, Storia del potere in Russia. Dagli zar a Putin di Carolina De Stefano) ne pubblica le riflessioni nel libro dal 2 maggio disponibile in libreria Io non ho paura, non abbiatene neanche voi (pp. 240, € 19,00).
I testi tradotti dal russo comprendono alcune perorazioni pronunciate durante le sedute in tribunale, i post pubblicati attraverso i canali social, alcune interviste su prestigiose riviste come "Der Spiegel", "Time", "New York Times", raccolti in un'antologia curata da Adriano Dell'Asta e Marta Carletti Dell'Asta.
Adriano Dell'Asta è docente di Lingua, cultura e letteratura russa all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia ed è stato Direttore dell'Istituto italiano di Cultura di Mosca dal 2010 al 2014. Marta Carletti Dell'Asta, traduttrice dal russo, svolge attività di ricerca presso la Fondazione Russia Cristiana.
Dalle pagine del libro, che sarà accompagnato da diverse presentazioni sul territorio italiano, trapela il percorso politico, ma anche spirituale dell'uomo e del dissidente, la sua maturazione passata anche dalla dichiarata parentesi del nazionalismo fino alla lotta per la democrazia liberale e alla corruzione del paese amato, conclusa con il sacrificio della vita. Il testo contiene le sue riflessionia a partire dal 2010 fino a pochi giorni prima della morte, contraddistinte dall'ironia e dal coraggio di Naval'nyj, oltre che dalla sua forza comunicativa, che lo hanno caratterizzato negli anni del suo attivismo e che gli hanno permesso di far sentire la propria voce e le proprie idee alla Russia ma anche al mondo.
Tra le pagine più importanti, quelle sulla guerra in Crimea prima e in Ucraina poi, la denuncia di un potere che schiaccia e impoverisce il popolo e che usa le armi dell'odio e della paura per controllarlo, quelle sulla Pasqua che rivelano il suo rapporto con Dio e la religione, la sua spiritualità, ma anche quelle dedicate al forte legame e affetto con la moglie Julija Naval'naja e i figli.
Ne emerge il ritratto dell'uomo e dell'attivista politico, pronto a morire per la coerenza con la sua coscienza, a favore della libertà, della verità e della bellezza futura della Russia. Un cammino della coscienza libera, contro la paura e l'odio come sentimenti di cui vive il regime totalitario.
Il volume sarà presentato in anteprima a Milano presso la Fondazione Feltrinelli, in compagnia del curatore, della giornalista Anna Zafesova e di Francesca Gori di Memorial Italia, ma anche a Roma, Brescia, Bergamo.
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