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venerdì 3 maggio 2024

EXPANDED | Una grande mostra in tre capitoli con opere delle collezioni fotografiche di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Castello di Rivoli e GAM

Torino, 2 maggio 2024. Il 2 maggio 2024 nell’ambito del programma di EXPOSED Torino Foto Festival inaugura Expanded, un progetto espositivo che propone una lettura in tre capitoli della Collezione fotografica della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, e che unisce in un unico percorso coerente tre prestigiose sedi istituzionali: le OGR Torino con Expanded Without (2 maggio - 28 luglio 2024), in cui l'attenzione si focalizza su opere prodotte off-camera, nelle quali l'immagine è generata senza ricorrere al mezzo fotografico tradizionale; il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea con Expanded With (2 maggio – 25 agosto 2024), a cura di Marcella Beccaria, che presenta opere nelle quali il medium fotografico è il punto di partenza per indagare diversi tipi di relazione con il paesaggio, con opere di pionieri della Land Art, dell'Arte Povera e della Body Art; e la GAM  Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino con Expanded – I Paesaggi dell'Arte (2 maggio – 1 settembre 2024), a cura di Elena Volpato, dedicata ad alcuni fotografi che hanno saputo restituire i molteplici aspetti dell’arte e ritrarne nel senso più ampio i suoi paesaggi composti di opere e architetture, del volto degli artisti e dei loro momenti di lavoro nello studio o nel paesaggio naturale.

 

“LFondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, in sinergia con Fondazione CRT, è orgogliosa di sostenere e promuovere EXPOSED, la prima edizione del Festival Internazionale di Fotografia di Torino” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “Il festival, che si terrà nel mese di maggio, coinvolgerà le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti della città in un ricco programma di mostre ed eventi dedicati alla fotografia. La Fondazione partecipa al programma espositivo presentando per la prima volta gran parte del nucleo fotografico della Collezione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Il progetto si sviluppa in tre sedi: alle OGR Torino con Expanded Without, dedicata a immagini realizzate senza macchina fotografica, al Castello di Rivoli con Expanded With, a cura di Marcella Beccaria, e alla GAM con Expanded  I Paesaggi dell’Arte, a cura di Elena Volpato.

 


EXPANDED WITHOUT / OGR Torino

 

In Expanded Without (2 maggio – 28 luglio 2024) nel Binario 1 delle OGR Torino l'attenzione si focalizza su opere prodotte off-camera, nelle quali l'immagine è generata senza ricorrere al mezzo fotografico tradizionale: le opere presentate sono installazioni e ambienti, autentici campi esperienziali allargati, all'interno dei quali chi guarda diventa parte del processo di costruzione dell'immagine.

 

La mostra si apre con Frammenti di riflessione (Exoteric gate) di Nanda Vigo (1976), uno spazio di attraversamento interiore creato dalla tensione tra la vibrazione luminosa del neon e la riflessione degli specchi; Nanda Vigo ha lungamente lavorato sulla luce facendone un elemento costruttivo dello spazio e insieme una possibilità di annullamento dei suoi limiti fisici. Specchi e luce aprono soglie, contribuendo alla formazione di immagini che la mente di ciascuno può elaborare.

 

Proseguendo, l’imponente Waterfall (Cascata) di Teresita Fernández (2000) condensa nella sua immobile e silenziosa presenza tutta l’energia dinamica e fragorosa del fenomeno naturale al quale si riferisce. Realizzata con lunghe bande di materiale acrilico policromo, la cascata di Fernández allude alla permanenza della forma attraverso l’idea del continuo cambiamento. Il movimento dell’acqua è evocato attraverso l’alternanza di strisce blu, azzurre e bianche. Simili a fotogrammi, la loro successione corrisponde alla scomposizione dei diversi momenti che in natura compongono la caduta dell’acqua.

 

Al centro del percorso espositivo L’osservatore non l’oggetto osservato (1981-2003), di Remo Salvadori. Nell’opera l’artista trasfigura nel rame il cavalletto fotografico; la presenza della sua ombra in alcune immagini della storia della fotografia allude allo sguardo dell’autore che le ha scattate, ma la moltiplicazione della silhouette in una forma di luce, che Salvadori realizza in quest’opera, frange il punto di vista assoluto del fotografo in un insieme di visioni relative che si attivano l’un l’altra, non solo come oggetto e soggetto della visione, ma in una comune riflessione sul guardare e sul vedersi guardare.

 

A chiudere la mostra è Liquid Crystal Environment (Ambiente a cristalli liquidi) (1966-2017) di Gustav Metzger, una grande installazione ambientale di proiezioni in continua trasformazione, colorate e psichedeliche. L’opera è una tra le più grandi ideate dall’artista con la tecnologia dei cristalli liquidi, i cui studi risalgono alle prime scoperte del botanico Friedrich Reinitzer nel 1888 e poi approfonditi dal fisico tedesco Otto Lehmann che coniò il termine “cristalli liquidi” nel 1889.

 

 

EXPANDED WITH / Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

 

Expanded With (2 maggio – 25 agosto 2024), a cura di Marcella Beccaria, inaugurerà al terzo piano della Manica Lunga del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Dalle azioni performative degli anni 60-70, la mostra comprende opere di pionieri della Land Art, dell’Arte povera e della Body Art, includendo inoltre l’uso della fotografia come strumento concettuale, arrivando a ulteriori esperienze più contemporanee. 

 

La mostra indaga l’immagine quale campo allargato, citando gli scritti della teorica d’arte americana Rosalind Krauss. Nel 1979 Krauss pubblica Sculpture in the Expanded Field (La scultura nel campo allargato), testo fondamentale nel quale analizza il modo in cui la pratica di artiste e artisti negli anni dal 1968-1970 modifica il concetto tradizionale di scultura per arrivare alla “costruzione di luoghi”, approfondendo dicotomie quali “paesaggio e non-paesaggio” e “architettura e non-architettura”. Krauss nota come gli artisti rivoluzionino l’idea di opera d’arte, utilizzando indifferentemente i media più diversi, tra cui fotografia, specchi, installazioni e azioni nel paesaggio, video, oltre alla scultura stessa. Il pensiero di Krauss ha dato origine a ulteriori elaborazioni critiche che hanno interpretato opere prodotte nei decenni successivi applicando il concetto di expanded field anche al cinema.

 

Expanded With presenta opere nelle quali il medium fotografico è il punto di partenza per indagare diversi tipi di relazione con il paesaggio, il corpo, la costruzione dell’immagine e l’identità. Dalle azioni performative degli artisti degli anni 60-70, la mostra presenta opere di pionieri della Land Art, dell’Arte povera e della Body Art, includendo inoltre l’uso della fotografia come strumento concettuale, per arrivare a esperienze più contemporanee. In Expanded With la fotografia è fisicamente presente e protagonista.

 

La mostra presenta opere appartenenti alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in comodato al Castello di Rivoli, in dialogo con opere di proprietà del Castello, attraverso un percorso organico che per la prima volta valorizza il grande patrimonio fotografico presente in entrambe le Collezioni.

 

Restituendo un ampio panorama internazionale, la mostra include opere di 23 artiste e artisti attivi in più Paesi tra cui Angola, Belgio, Brasile, Cuba, Germania, Irlanda del Nord, Italia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Slovenia, Stati Uniti: Lothar Baumgarten, Edson Chagas, Thomas Demand, Jan Dibbets, Hans-Peter Feldmann, Gilbert & George, Roni Horn, Steffani Jemison, Anna Maria Maiolino, Ana Mendieta, Mario Merz, Luigi Ontani, Dennis Oppenheim, Giulio Paolini, Paola Pivi, Thomas Ruff, Edward Ruscha, Elisa Sighicelli, Ettore Spalletti, Thomas Struth, Wolfgang Tillmans, Ulay, Jan Vercruysse.

 

 

EXPANDED  I PAESAGGI DELL’ARTE / GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

 

Expanded  I paesaggi dell’arte nello Spazio del Contemporaneo alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (2 maggio 2024 – 1 settembre 2024), a cura di Elena Volpato, è dedicata ad alcuni fotografi che hanno saputo restituire i molteplici aspetti dell’arte e ritrarne nel senso più ampio i suoi paesaggi composti di opere e architetture, del volto degli artisti e dei loro momenti di lavoro nello studio o nel paesaggio naturale. 

 

Grazie al sostegno di Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, la GAM ha potuto rinnovare il proprio impegno collezionistico acquisendo 22 fotografie di Gianfranco Gorgoni, realizzate tra il 1970 e il 1974. Le foto sono dedicate alle diverse fasi di realizzazione dell’opera Spiral Jetty di Robert Smithson, di opere di Michael Heizer, oltre che ad alcuni ritratti di artisti come Bruce Nauman, Dan Flavin, Agnes Martin ed Ellsworth Kelly. 

 

Le immagini di Gorgoni, la forza ipnotica dei suoi scatti in volo sopra lo Spiral Jetty, entrando a far parte della collezione, hanno permesso, come in un virtuoso spin-off, di rileggere lo sguardo fotografico sull’arte attraverso la continua emersione di un desiderio di vertigine. Un desiderio presente sin dai primi scatti fatti da fotografi come Nadar e, poco più tardi, come Mario Gabinio, salendo su palloni aerostatici per catturare dall’altro la bellezza delle loro città e accogliere all’interno della griglia prospettica la vitale deformazione della convessità del mondo e il disassamento dal piano dell’orizzonte. 

 

La più vertiginosa immagine della storia della fotografia è uno scatto dell’immaginario di uno dei più importanti fotografi del Novecento: Luigi Ghirri, davanti a una delle prime immagini della Terra vista dalla Luna, scorgere al suo interno tutte le immagini della storia artistica, una dentro l’altra, telescopicamente inabissate, “graffiti, affreschi, dipinti, scritture, fotografie, libri, film. – scrisse – Contemporaneamente la rappresentazione del mondo e tutte le rappresentazioni del mondo in una volta sola.” 

 

Mentre Gorgoni occupa il centro dell’esposizione, in un continuo moto circolare di avvitamento nello spazio, le opere di Ghirri sono dislocate in diversi momenti, a segnare, in dialogo con gli altri autori, i molteplici aspetti della vertigine che la fotografia crea ponendosi in relazione con l’arte e facendosi rappresentazione delle rappresentazioni artistiche. Ogni qualvolta colloca il proprio cavalletto di fronte all’arte la fotografia è vertigine del doppio, perché è visione che fronteggia una visione. Non si tratta in questo caso del Combattimento per un’immagine, ma del raddoppiamento del suo potere, dell’abbraccio di uno sguardo che si pone di fronte allo spazio di interminati significati contenuto nell’opera d’arte e, producendone una rappresentazione, si fa infinito anch’esso. 

 

Le opere in mostra sono tutte parte di una lunga storia collezionistica che ha arricchito nel tempo i fondi del museo, tra i quali si conservano esemplari di assoluto valore storico come il dagherrotipo della chiesa della Gran Madre di Dio realizzato da Enrico Federico Jest nel 1839, e dell’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei da cui provengono le stampe di Mario Gabinio, prodotte tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Le raccolte della GAM si accrebbero nei primi anni duemila, sotto la direzione di Pier Giovanni Castagnoli e grazie ai fondi della Città di Torino, con i quali il museo poté, non soltanto dare estesa rappresentazione nelle proprie raccolte dell’opera dei più importanti fotografi italiani del secondo Novecento, ma anche commissionare un’ampia ricognizione e reinterpretazione dei valori paesistici della città, tra cui, in mostra, alcuni scatti di Gabriele Basilico, Olivo Barbieri e Armin Linke. Negli stessi anni le collezioni di fotografia hanno conosciuto un’ulteriore importante addizione grazie alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Tra queste, in esposizione, oltre alle opere di Ghirri, numerose fotografie di Ugo Mulas, Mimmo Jodice, Aurelio Amendola e Claudio Abate. 

 

La mostra presenta inoltre un’opera realizzata da Jacopo Benassi specificamente per l’occasione: Paesaggio di un paesaggio in un paesaggio. “Il titolo è già una vertigine – scrive Volpato – un affondo che ha l’inesorabilità di una caduta. Benassi, invitato a scattare alcune foto all’interno dei depositi della GAM, ha scelto di ritagliare le proprie inquadrature dentro alcuni cieli di dipinti ottocenteschi, e da un punto di vista talmente ravvicinato che la pellicola pittorica ha assunto presenza di epidermide. Privi di coordinate compositive, senza alcun sentore di dove cadesse la loro linea d’orizzonte, diventano immensi e romanticamente moderni. Benassi ha fatto dei suoi due scatti una scultura su ruote, svincolandosi dalle coordinate rassicuranti della parete e lasciando che l’opera porti in giro per lo spazio la propria indefinita alterità rispetto a ogni predeterminata idea di fotografia e di arte.”

 

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione Paesaggi dell’arte. Vertigini 1839-2024.

 

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La mostra Expanded presenta opere facenti parte della Collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in comodato al Castello di Rivoli e alla GAM di Torino di artisti quali Claudio Abate, Aurelio Amendola, Edson Chagas, Thomas Demand, Jan Dibbets, Hans-Peter Feldmann, Teresita Fernández, Luigi Ghirri, Roni Horn, Steffani Jemison, Mimmo Jodice, Anna Maria Maiolino, Ana Mendieta, Mario Merz, Gustav Metzger, Ugo Mulas, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Paola Pivi, Thomas Ruff, Remo Salvadori, Ettore Spalletti, Thomas Struth, Ulay, Nanda Vigo; della Collezione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di artisti quali Lothar Baumgarten, Gilbert & George, Luigi Ontani, Dennis Oppenheim, Thomas Ruff, Edward Ruscha, Elisa Sighicelli, Thomas Struth, Wolfgang Tillmans, Jan Vercruysse; e della Collezione della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di artisti quali Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Jacopo Benassi, Mario Cresci, Mario Gabinio, Gianfranco Gorgoni, Enrico Federico Jest, Mimmo Jodice, Armin Linke, Riccardo Moncalvo, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion. 

 

Dal 2 maggio al 2 giugno alle mostre si potrà accedere anche con il PASS EXPOSED acquistabile al prezzo di €25 in biglietteria INFOPIEMONTE - desk ABBONAMENTO MUSEI di via Garibaldi 2 o sul sito di EXPOSED a questo link: https://www.exposed.photography/ticket 



La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT e principalmente attiva sul territorio regionale e locale, è ormai da tempo una presenza significativa e dinamica sul piano nazionale e internazionale: sono sempre più numerosi i progetti oltre i confini della città di Torino e del Piemonte, secondo una precisa volontà della Fondazione che, attraverso alcuni importanti appuntamenti internazionali, intende promuovere in Europa e nel mondo la cultura torinese.

 

Fondazione CRT, nata nel 1991, è la terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio. Dalla sua costituzione ha erogato complessivamente più di 2 miliardi di euro per oltre 43.000 progetti dedicati ad arte, ricerca, formazione, welfare, ambiente e innovazione nel Nord Ovest. La Fondazione sperimenta anche interventi nella logica dell’impact investing e uno dei principali esempi a livello europeo è l’operazione di rigenerazione urbana delle OGR Torino, le ex Officine Grandi Riparazioni dei treni, che sono state riqualificate e riconvertite in un innovativo centro internazionale per l’arte e la cultura, la ricerca scientifica, tecnologica e industriale.

 

Le OGR Torino sono un centro di cultura e innovazione unico in Europa, dedicato alla sperimentazione: artistica, musicale – OGR Cult – scientifica, tecnologica e imprenditoriale – OGR Tech. Ex officine per la riparazione dei treni nell’Ottocento, sorgono nel cuore di Torino su un’area di 35.000 mq interamente riqualificata da Fondazione CRT e restituita alla città, per aprire a tutti nuovi orizzonti di collaborazione, creazione e convivialità. Dal 2017 le OGR Cult accolgono i visitatori con mostre d’arte site-specific – nate grazie alla collaborazione con partner internazionali quali Tate, MoMA PS1 e la Caixa – e concerti di grandi musicisti e band nazionali come Moroder, Ezio Bosso, Baustelle, Motta, IOSONOUNCANE e Manuel Agnelli, e internazionali tra cui Pixies, Yann Tiersen, Kraftwerk, Apparat, New Order e Tom Walker. Le OGR firmano inoltre produzioni originali come OGR Talks – momenti di approfondimento per esplorare la contemporaneità, live e in diretta streaming, insieme a filosofi, artisti, scrittori e pensatori da Tlon a Francesco Costa, da Zerocalcare a Luciano Ligabue – e OGR Club. Quest’ultima iniziativa è organizzata dalle ex Officine per accogliere in città nomi del panorama musicale nazionale e internazionale: per OGR Club si sono esibiti Lorenzo Lemme aka Lepre, Galea, Edda con Gianni Maroccolo, Niccolò Bosio, Amalfitano e Elephant Brain, Jeremiah Fraites, i Casino Royale, Bud Spencer Blues Explosion, Bobby Joe Long’s Friendship Party, Daniela Pes e Giovanni Truppi.

 

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea promuove la comprensione della nostra epoca attraverso l’arte e la cultura, coinvolgendo il pubblico locale e internazionale per favorire la crescita sociale e civile del territorio nel quale opera. Oltre a collezionare ed esporre opere d’arte, il Museo è un centro per la creatività, la ricerca, l’educazione e lo sviluppo della cultura soprattutto nel campo dell’arte contemporanea in una riflessione sul presente che passa attraverso una relazione dinamica col passato.

 

La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea oggi conserva circa 45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni, fotografie, una rilevante collezione di grafica, un’importante raccolta di film, video d’artista e documentari; nell’edificio si trovano anche la Biblioteca d’Arte e l’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei. La GAM offre al pubblico un’ampia programmazione di mostre con artisti italiani e internazionali e progetti espositivi che si rivolgono anche alle ricerche contemporanee più attuali. Il patrimonio è in costante crescita grazie a donazioni, con il contributo determinante della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.







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