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giovedì 31 ottobre 2024

Esce in libreria “Il cielo su via Padova”, il nuovo romanzo di Daria Colombo

Esce in libreria “Il cielo su via Padova”, il nuovo romanzo di Daria Colombo che unisce sentimenti e impegno sociale, cifra identitaria della scrittrice.


Il cielo su via Padova
di Daria Colombo
Sperling & Kupfer
pagg. 288 euro 18,90
Versione ebook disponibile

 

L’AUTRICE INSIEME ALLA STORIA DELLA PROTAGONISTA, CI RACCONTA QUELLA DI VIA PADOVA E DELLE SUE ONDATE MIGRATORIE, RICORDANDOCI CHE LA MIGLIORE VERSIONE DELL’UMANITÀ È QUELLA DI CHI SI INCONTRA NELLA DIVERSITÀ ARRICCHENDOSI SCAMBIEVOLMENTE



Letizia è una donna di mezz’età, un’insegnante della borghesia milanese chiusa in un’esistenza agiata e sicura al fianco di Massimo, che ha sposato giovanissima e con cui ha costruito una vita all’apparenza perfetta. Certo, ha dovuto affrontare grandi dolori, dalla perdita prematura dei genitori alla scoperta di non poter diventare madre, ma ha sempre trovato la forza di andare avanti, chiudendosi però ancor più nel suo mondo e concedendo ben pochi spiragli del suo cuore agli altri. Ed è proprio per questo che quando Massimo, all’improvviso, la lascia, tutto crolla in pezzi.

Letizia capisce che l’unico modo per provare a stare meglio è abbandonare la casa in cui è rimasta sola, circondata dai ricordi. Ma in una Milano di affitti impazziti, per trovare una sistemazione dignitosa e non allontanarsi troppo dal centro la scelta ricade su via Padova, da sempre considerata degradata e pericolosa. Tanto non ci starò per molto, pensa. E invece è proprio qui che Letizia guarirà dal suo dolore e inizierà la sua nuova vita: le esperienze positive e negative che vivrà in questo luogo, gli incontri con personaggi indimenticabili la cambieranno per sempre.

Daria Colombo, attraverso la vicenda personale della protagonista, allarga lo sguardo su Milano ed in particolare su via Padova, simbolo delle periferie urbane ma anche luogo di rinascita, di condivisione, inclusione e crocevia di culture.

Quando Nicola e Amina se ne vanno mi resta la sensazione che effettivamente tra le donne che portano il velo, le cose siano molto diverse da come l’immaginiamo noi... È che in realtà non ne sappiamo un fico secco – penso- e penso anche che quello arabo sia un mondo estremamente interessante con il quale dovremmo sempre più confrontarci”.

L’autrice restituisce un’anima ai luoghi, attingendo dalla storia e dalla memoria: la Liberazione a Milano, le prime ondate migratorie dal sud del Paese, la Magneti Marelli e il suo universo operaio sino alle recenti migrazioni dai paesi arabi, la gentrificazione, l’emergenza casa e le nuove forme di povertà.

Abitavamo in case di ringhiera ed è vero che lì si stava tutti uno sull’altro e con un unico bagno in comune sul ballatoio. Quando uno faceva i bisogni lo sapevano tutti. Il sapone era un lusso e spesso le persone erano costrette a far la fila per andare a prendere l’acqua dalla pompa giù in cortile. Per forza puzzavano! È andata avanti fino a tutti gli anni Sessanta e anche Settanta... Poi, quando a forza di spaccarsi la schiena, le famiglie hanno cominciato a stare meglio, a far studiare i figli, i lavori umili non li voleva fare più nessuno. Così han cominciato ad arrivare gli stranieri”.

Un romanzo che ancora una volta indaga la straordinaria forza delle donne, la loro capacità di reinventarsi l’esistenza, di riscoprire il senso della comunità, della solidarietà e della conoscenza come unico strumento per abbattere il pregiudizio.

“L’arte ci educa anche alla bellezza delle differenze: ci fa scoprire che ciascun uomo è un mondo, unico e prezioso nella sua diversità. Guardate quello che sta accadendo in questi giorni. Molti di noi, per esempio, vedono un pericolo nelle frotte di extracomunitari che raggiungono il nostro Paese, uomini e donne che oggettivamente sono diversi da noi per cultura e per fede, che non conoscono la nostra lingua e le nostre abitudini, che arrivano qui, rischiando la vita guidati solo dalla disperazione e dal sogno... Eppure anch’essi fanno parte della nostra stessa umanità, sono uomini e donne come noi, lo sono nella sensibilità e nelle emozioni, le stesse che li fanno aggrappare alla vita e che sono simili in tutto l’universo”.

 

L’AUTRICE

Imprenditrice, giornalista, scrittrice, da trent’anni collabora professionalmente con il marito, Rober­to Vecchioni, con cui condivide anche l’impegno sociale.  Inoltre è stata tra i fondatori del movimen­to nazionale de «I Girotondi» e delegata alle pari opportunità di genere a Milano durante la prima Giunta Sala. Ha pubblicato Meglio dir­selo (Rizzoli 2012), con cui ha vinto il premio Ba­gutta Opera Prima, Alla nostra età, con la nostra bellezza (Rizzoli 2015), dal quale è stato tratto il recital La forza delle donne e il libro di racconti Cara Premier ti scrivo (La Nave di Teseo 2019).



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