Milano, 29 ottobre 2024 - A pochi giorni dal World Vegan Day, l’associazione Essere Animali diffonde il report Verso un sistema alimentare sano e sostenibile. Proposte di Food Policy locali con cui invita gli enti pubblici a porre le politiche del cibo e la promozione dell’alimentazione vegetale al centro della propria agenda politica.
Impegnata da diversi anni nel settore della food policy con il progetto MenoPerPiù, Essere Animali ha voluto fornire spunti sui principali campi di intervento su cui gli enti locali possono agire nell’ambito delle proprie competenze istituzionali per promuovere la transizione verso sistemi alimentari più sostenibili. Il report presenta esempi di buone pratiche ed esperienze di successo ad opera di enti locali, italiani ed esteri, in modo che i policy makers possano eventualmente adattarle e replicarle nel proprio contesto.
Come affermano gli studi infatti, i modelli alimentari attuali sono insostenibili e il crescente consumo di derivati animali rappresenta un problema non più rinviabile. L’industria della carne genera da sola quasi il 60% delle emissioni di gas
serra dell’intero sistema alimentare e quasi un quinto di quelle globali. Consuma inoltre più dell’80% delle terre agricole sulla Terra e oltre la metà dell’acqua destinata all'agricoltura (fonte: Poor and Nemecek, 2018). Questo genera inquinamento dell’acqua e dell’aria, degrado del suolo e perdita di biodiversità. Solo in Italia l’inquinamento dell’aria, causato anche dagli allevamenti intensivi, è riconducibile ad oltre 50 mila morti premature all’anno.
Oltre la metà della popolazione mondiale vive in aree urbane e la previsione da qui al 2050 vede due persone su tre vivere in contesti urbani. Si tratta di uno scenario che evidenzia la necessità cruciale di posizionare il cibo al centro delle agende politiche urbane, così com’è già stato fatto in città come Denver, Bergamo, Lione o Gand, che hanno intrapreso passi importanti per ridurre il proprio impatto ambientale anche attraverso il cibo.
Le azioni più importanti che Essere Animali invita gli enti a realizzare partono in via prioritaria da:
Mense scolastiche: è fondamentale incrementare la presenza dei legumi come fonte proteica principale nei menù, integrando i programmi educativi sull'alimentazione sana e vegetale, coinvolgendo insegnanti, studenti e genitori attraverso campagne informative e di sensibilizzazione e offrendo formazione al personale di cucina sulle pratiche culinarie e sulla preparazione di ricette vegetali equilibrate e apprezzate dall’utenza;
Educazione alimentare: un altro passo cruciale consiste nell’integrazione dei programmi educativi sull'alimentazione sana comprendendo gli aspetti ambientali, evidenziando quindi come la scelta vegetale rappresenti una strategia win-win e promuovendo la creazione di orti didattici nelle scuole, lezioni pratiche di cucina vegetale, l’organizzazione di visite guidate a fattorie didattiche e mercati agricoli locali e di workshop e incontri informativi sull'alimentazione vegetale, fornendo risorse per promuovere abitudini alimentari sane a casa;
Eventi pubblici: scegliere di organizzare eventi pubblici più sostenibili è cruciale nelle città. Si possono implementare politiche per ridurre il consumo di carne, collaborando con fornitori di catering per garantire un'offerta diversificata e di alta qualità di alimenti vegetali negli eventi pubblici, assicurandosi etichette e informazioni corrette ed esaustive;
Laddove non sia presente, Essere Animali invita a istituire una food policy per definire priorità e linee strategiche di intervento in tema alimentare. Gli altri ambiti di interesse riguardano poi: l’adesione a iniziative pubbliche da parte della ristorazione commerciale; l’istituzione di un Consiglio del Cibo e la partecipazione a coalizioni e manifesti per sistemi alimentari più sostenibili.
Non mancano nel report diversi case studies che le istituzioni possono prendere ad esempio per le proprie iniziative. Significativo il caso della città di Lione (Francia), che dal 2022 ha affiancato al menù ‘classico’ nelle mense scolastiche uno 100% vegetariano (di cui oltre il 60% è completamente vegetale); oppure quello della città di Denver (Stati Uniti) che dal 2021 ha istituito un menù completamente vegetale di default per eventi e riunioni governative; o ancora quello di Gand (Belgio), che tre anni fa è diventata la prima città a istituire un piano locale per realizzare una catena di approvvigionamento alimentare a impatto climatico zero entro il 2050.
Chiara Caprio, responsabile relazioni istituzionali di Essere Animali, afferma: «Le politiche alimentari impattano profondamente sulla salute e sui meccanismi socio-economici ed ecologici che regolano la società e le città svolgono un ruolo strategico per lo sviluppo di sistemi alimentari più sostenibili, equi, rispettosi del clima, sicuri, diversificati, resilienti, inclusivi e in grado di fornire cibo sano e a prezzi accessibili a tutti. Ragionare di cibo in un’ottica integrata – convogliando attori, progettualità esistenti e priorità future in una strategia ad ampio raggio, intersettoriale e interistituzionale – consente di rispondere alle principali sfide urbane, incidendo positivamente sulle vite dei propri cittadini, sull’economia locale e sul territorio».
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