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lunedì 3 marzo 2025

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8 commenti:

  1. Dal 5 marzo al 30 maggio 2025, la Galleria Fumagalli ospita l’esposizione Essere Donna. Il corpo come strumento di creazione e atto di ribellione.

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    ESSERE DONNA

    Il corpo come strumento di creazione e atto di ribellione



    INAUGURAZIONE MERCOLEDI' 5 MARZO

    ore 17 – 21



    A cura di Maria Vittoria Baravelli e Annamaria Maggi



    Progetto ispirato dalla vita e dalle parole di Oriana Fallaci



    5 marzo - 30 maggio 2025



    GALLERIA FUMAGALLI

    Via Bonaventura Cavalieri 6, Milano

    galleriafumagalli.com

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  2. Andrea Staid incontra le scuole per la seconda lezione introduttiva alla
    XVI edizione dei Dialoghi di Pistoia

    La casa ecologica del futuro

    Lunedì 10 marzo, ore 11.00, al Teatro Bolognini di Pistoia. Diretta streaming dalle 11.15

    Proseguono gli incontri di avvicinamento ai Dialoghi di Pistoia dedicati agli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado: lunedì 10 marzo, ore 11.00, al Teatro Bolognini di Pistoia, l’antropologo Andrea Staid terrà la lezione La casa ecologica del futuro, per introdurre la XVI edizione del Festival di antropologia del contemporaneo che quest’anno avrà come tema Stare al mondo. Ecologie dell’abitare e del convivere. La lezione sarà aperta in streaming anche al pubblico con prenotazione a dialoghi@comune.pistoia.it.



    Il nostro modo di abitare e l’impatto che esso ha sul mondo è dunque il tema della lezione di Andrea Staid, che sottolinea la necessità di ripensare gli spazi abitativi, a partire dalla loro progettazione: è necessario, secondo l’antropologo, mettere in discussione il nostro approccio antropocentrico e sperimentare nuove soluzioni, imparando anche da culture geograficamente e storicamente distanti.

    “La casa è il luogo antropizzato per eccellenza, non vi è dubbio - anticipa Andrea Staid. “In questo periodo storico è tanto più urgente domandarci come possiamo alleggerire il nostro modo di abitare il pianeta, renderlo meno dannoso cercando di stabilire un legame equilibrato tra uomo e natura. Il nostro modo attuale di abitare il mondo non può quindi essere quello che adotteremo nel futuro: abbiamo già compromesso la maggior parte degli ecosistemi naturali e se continuiamo a pensare solo ai bisogni della nostra specie rischiamo di perdere la sola possibilità che abbiamo di abitare il pianeta Terra, anche perché la nostra specie vive di relazione e mutuo sostegno con le altre e le nostre esistenze sono tutte strettamente collegate”.



    Gli incontri introduttivi ai Dialoghi hanno l’obiettivo di avvicinare studenti e docenti al tema del festival, stimolando riflessioni su questioni centrali nell’esperienza quotidiana di ciascuno. Negli anni, l’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalle scuole e, finora, ha coinvolto circa 36.000 studenti di Pistoia e della provincia, oltre che di altre regioni, grazie alla trasmissione in streaming.

    La prima lezione introduttiva alla XVI edizione dei Dialoghi si è svolta lo scorso 13 gennaio ed è stata tenuta da Marco Aime, antropologo culturale e consulente al programma del festival.

    Andrea Staid è docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba, di antropologia culturale presso IED Torino, Phd alla Universidad de Granada. Dirige per Meltemi la collana Biblioteca/Antropologia. Tra le sue ultime pubblicazioni: I dannati della metropoli (Milieu 2014), Contro la gerarchia e il dominio (Meltemi 2018), Disintegrati (Nottetempo 2020), La casa vivente (ADD 2021), Essere natura (UTET 2022). I suoi libri sono tradotti in Grecia, Germania, Spagna, Cina, Portogallo, Cile. Collabora con diverse testate giornalistiche tra le quali Elle Decor e Il Tascabile.

    Dialoghi di Pistoia è il Festival di antropologia del contemporaneo ideato e curato da Giulia Cogoli e promosso dalla Fondazione Caript e dal Comune di Pistoia. La XVI edizione si svolgerà dal 23 al 25 maggio 2025 e avrà come tema Stare al mondo. Ecologie dell’abitare e del convivere.

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  3. Il convegno “Il problema steroli per l'olio extravergine di oliva: la realtà e le prospettive”, svoltosi a Veronafiere nell’ambito di SOL2EXPO 2025, ha messo in luce una criticità normativa che potrebbe avere conseguenze rilevanti per l’olio extravergine italiano e non solo. Attualmente, il limite di legge per gli steroli totali è fissato a 1.000 mg/kg. Questa soglia è in vigore da oltre tre decenni, ma solo negli ultimi anni il problema è emerso in tutta la sua gravità. L’attenzione crescente verso gli oli monocultivar ha evidenziato come il numero di steroli dipenda dal genotipo della pianta, e alcune varietà – tra cui Coratina, Nocellara del Belice ma anche l’ellenica Koroneiki – risultano particolarmente suscettibili.

    Secondo il Regolamento Europeo 2568/91, gli oli che non rispettano i limiti imposti di steroli non possono essere classificati né come extravergini né come vergini e, paradossalmente, finiscono per essere destinati alla raffinazione. Il prof. Enzo Perri (CREA) ha spiegato che la variazione dei livelli di steroli è molto probabilmente legata al genotipo delle piante, ma ha anche sottolineato la necessità di approfondire gli effetti di parametri agronomici, come cambiamenti climatici, tecniche di concimazione e irrigazione, per comprendere fino a che punto questi fattori possano incidere sulla composizione chimica dell’olio.

    L’intervento di Angelo Faberi (ICQRF) ha invece chiarito le ragioni per cui questo limite è stato introdotto nel 1991, quando la principale preoccupazione era evitare la miscelazione fraudolenta tra oli extravergini e oli di semi. Tuttavia, ha evidenziato come oggi esistano strumenti scientifici molto più avanzati e affidabili per rilevare eventuali sofisticazioni, come l’analisi degli stigmastadieni, rendendo di fatto obsoleto il parametro degli steroli.

    A ribadire la necessità di un intervento normativo è stato il presidente di AIFO, Elia Pellegrino, che ha dichiarato: "Il parametro degli steroli totali oggi non rappresenta più una soluzione antifrode ma solamente un problema. Noi frantoiani siamo i primi a subirne le conseguenze, perché l’analisi può essere effettuata solo dopo la molitura delle olive. Questo significa che potremmo trovarci nel paradosso di aver acquistato e lavorato le olive per poi scoprire di avere un olio non commercializzabile perché non classificabile come extravergine. Serve un intervento urgente a livello europeo e poi al COI per eliminare questo parametro, che oggi è superato da strumenti di analisi più precisi e affidabili. In alternativa, si potrebbe prevedere una deroga per i monocultivar suscettibili, in modo da tutelare una parte fondamentale della nostra produzione nazionale”.

    A conclusione del dibattito, il Sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il senatore Patrizio La Pietra, ha preso l’impegno ufficiale di portare la questione sui tavoli europei, riconoscendo la necessità di un aggiornamento delle normative per evitare danni ingiustificati alla filiera olearia italiana.

    Il confronto ha segnato un passo avanti importante per il settore, ma la strada per una revisione della normativa resta ancora lunga. Il mondo della produzione chiede risposte rapide per evitare ripercussioni economiche e produttive su una delle eccellenze del Made in Italy.

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  4. Energia - Pichetto, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, a 24 Mattino su Radio 24: ddl nucleare non contrasta con scelta referendum
    "In Italia i referendum sono abrogativi. Questa scelta, dopo un'analisi fatta anche con molti giuristi, è una scelta che non va a contrastare quella che era stata la scelta dei referendum: anzi il disegno di legge dice bello chiaro che non ci saranno più le grandi centrali. E' un qualcosa di diverso, un po' come un referendum su un motociclo anni 30 e una Ferrari del giorno d'oggi". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto a 24 Mattino su Radio 24.



    Energia - Pichetto, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, a 24 Mattino su Radio 24: gas russo non ci serve, con pace prezzo scenderà

    "Non ci serve, non ci è necessario". Così il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto a 24 Mattino su Radio 24, interpellato sull'ipotesi di un possibile ritorno ai rifornimenti di gas dalla Russia. "Noi non abbiamo bisogno del gas dalla Russia, ci siamo completamente affrancati", ha aggiunto a Radio 24. "Quello che io ho detto è che, così come le condizioni di guerra e la chiusura del South Stream hanno portato gas a 57 euro al Mwh ed è il motivo che ci ha portati a fare il decreto bollette, così se si raggiunge la pace il prezzo del gas ulteriormente scenderà e ne beneficiamo". "A chi andrà questo gas? Potrà andare anche agli Stati Uniti. Io credo che se si raggiunge la pace può anche darsi che venga meno quella tensione che è il motivo anche dei prezzi altissimi a livello internazionale", ha aggiunto a 24 Mattino.



    Energia - Pichetto, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, a 24 Mattino su Radio 24: Italia e Germania chiedano all'Ue accordo su stoccaggi

    Sugli stoccaggi "siamo al di sopra della media europea, però il rischio è che, dovendo poi tutti ricostituirli, ci sia una eccessiva pressione sul mercato. Vediamo cosa succederà in Germania e i tempi per la costruzione del nuovo governo, ma Italia e Germania, essendo grandi consumatori di gas, potrebbero davvero, e io lo sto chiedendo, chiedere all'Ue trovare un accordo per abbassare i livelli di stoccaggio". Lo sostiene il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto a 24 Mattino su Radio 24. "Noi siamo in grado garantire non solo l'Italia ma anche una parte dei paesi europei con stoccaggi un po' inferiore: il 90% e non il 100%, significherebbe qualche decina di milioni di metricubi in meno e il prezzo sarebbe meno sotto pressione", ha concluso il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica a Radio 24.

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  5. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA, 8 MARZO: UN'OCCASIONE PER RIFLETTERE SUL RAPPORTO TRA SVILUPPO SOSTENIBILE E PARITÀ DI GENERE


    L’intervento di Barbara Malaisi, ricercatrice di Istituzioni di Diritto Pubblico e delegata alla comunicazione per il Dipartimento Di Economia e Diritto, pubblicato anche in nuovo volume curato dall’Ateneo


    MACERATA - La sostenibilità non è solo attenzione all’ambiente, ma anche un asset importante per lo sviluppo sociale ed economico. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, la questione della parità di genere si fa sempre più urgente e rilevante.

    Ad approfondire il delicato tema la professoressa Barbara Malaisi, ricercatrice di Istituzioni di Diritto Pubblico e delegata alla comunicazione per il Dipartimento Di Economia e Diritto dell’Università degli Studi di Macerata. L’argomento è trattato anche nel nuovo volume “La sostenibilità. Percorsi tra ambiente, società e governance”, realizzato dall’Ateneo ed edito da EUM.

    La docente sottolinea che parità di genere e sostenibilità sono intrinsecamente collegate e si influenzano reciprocamente in diversi modi. Una società che non garantisce a uomini e donne un accesso equo alle risorse non può essere considerata sostenibile. Solo un impegno collettivo per l'uguaglianza permetterà di affrontare efficacemente sfide globali come il cambiamento climatico e i divari sociali.

    “La parità di genere – afferma la professoressa Malaisi - rappresenta uno degli obiettivi chiave dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che punta ad individuare e promuovere azioni concrete mirate ad eliminare violenze e discriminazioni e a migliorare le condizioni di vita di tutte le donne e le ragazze. Tuttavia, nonostante i progressi significativi ottenuti nel riconoscimento dei diritti femminili, il raggiungimento della piena uguaglianza rimane un traguardo lontano”.

    A confermare questa realtà i dati preoccupanti sulle discriminazioni al femminile che emergono da numerosi studi. Secondo l’edizione 2024 del Global Gender Gap Report del World Economic Forum (WEF), che esamina il divario di genere in 146 Paesi, l'Italia si colloca al 87° posto, con una perdita di otto posizioni rispetto all'anno precedente. Anche il Rendiconto di genere 2024 del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inps evidenzia come il gender gap continui a rappresentare una delle principali sfide nel mercato del lavoro italiano. Tra le varie criticità, spicca la disparità salariale, con le donne che guadagnano oltre un quinto in meno rispetto agli uomini; nel caso delle pensioni di vecchiaia, poi, il divario raggiunge il 44%.

    “Viviamo in una società ancora caratterizzata da discriminazioni e quindi non sostenibile - prosegue l’accademica -. Le donne sono spesso sottopagate, hanno difficoltà ad accedere al mercato del lavoro, sono scoraggiate dall'assumere ruoli pubblici e politici e si trovano a gestire oneri domestici e di cura
    senza il giusto supporto. Questi squilibri non solo limitano le opportunità individuali, ma ostacolano anche lo sviluppo di una società realmente sostenibile”.

    Malaisi evidenzia l'urgenza di un cambiamento di paradigma, sia a livello istituzionale che culturale. “Il sistema educativo deve promuovere valori di rispetto e inclusione fin dall'infanzia – aggiunge -, affinché uomini e donne possano competere alla pari e contribuire al progresso collettivo. È fondamentale che le politiche di sostegno, come incentivi per l'occupazione femminile e aiuti economici per le famiglie, diventino una priorità. Non possiamo permettere che la parità di genere rimanga un obiettivo irraggiungibile: è tempo di trasformare le parole in azioni concrete”.

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  6. Martedì 4 marzo alle 10 nella Sala degli Stucchi del Rettorato conferenza stampa di bilancio dei progetti realizzati e presentazione delle attività 2024/25 nell’ambito del protocollo che unisce Ateneo e Comune di Trento. Presenti il sindaco Franco Ianeselli e il rettore Flavio Deflorian

    Trento, 3 marzo 2025 – (a.s.) Nato nel 2016 da un’intesa fra Comune e Università di Trento, il protocollo UniCittà ha portato negli ultimi anni alla realizzazione di vari progetti a beneficio della comunità cittadina e studentesca. Un bilancio delle principali attività e la presentazione dei progetti previsti dall’ultimo anno di protocollo saranno oggetto di una conferenza stampa congiunta che si terrà domani, martedì 4 marzo alle 10 nella sede dell’Università a Palazzo Sardagna (Rettorato, Sala degli Stucchi, via Calepina 14, Trento).
    A illustrare i progetti saranno il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il rettore Flavio Deflorian, insieme al direttore generale del Comune di Trento, Enrico Menapace, e al coordinatore del Comitato di coordinamento UniCittà, Marco Tubino.

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  7. LA NUOVA SEDE DI HIREF A PADOVA SCEGLIE
    L’ISOLAMENTO TERMICO DI RAVAGO BUILDING SOLUTIONS

    Nel nuovo edificio green la pavimentazione è isolata con oltre 6.500 mq di pannelli RAVATHERM™ XPS X, l’unico XPS al mondo additivato con Carbon Pure.
    Verrà inaugurata nei prossimi mesi la nuova sede di HiRef, azienda specializzata nel settore del condizionamento di precisione per infrastrutture tecnologiche, processi industriali e per il settore terziario.

    Un investimento da 14 milioni di euro per l’edificio collocato nel cosiddetto “polo del freddo” nella zona industriale di Tribano, provincia di Padova, e che si sviluppa su una superficie di 8mila mq: più di 6mila per le quattro nuove linee produttive e i restanti 2mila occupati da uffici e da una sala conferenze.

    «Abbiamo voluto, in linea con la nostra massima attenzione all’ambiente, un edificio che faccia della sostenibilità uno dei suoi punti di forza, oltre a fornire un luogo di lavoro confortevole per i dipendenti», ha spiegato Alberto Salmistraro, amministratore delegato di HiRef.

    L’edificio green, infatti, è in classe energetica A4 ed è in grado di produrre 1,5 megawatt di potenza termica e frigorifera 100% da fonti rinnovabili e 750 kilowatt di potenza in recupero totale, per il riscaldamento degli uffici e dell'area produttiva.

    Il progetto impiantistico è stato firmato da HiRef Engineering, società di consulenza in ingegneria del gruppo HiRef, integrando sistemi di condizionamento a marchio HiRef ed Eneren per il comfort.

    Un edificio sostenibile come questo non poteva che affidarsi a soluzioni isolanti altamente efficaci e prestazionali, grande attenzione è stata infatti prestata alla coibentazione e all’isolamento termico della nuova sede.

    Il progetto – i cui lavori sono in chiusura in primavera – ha visto tra i partner tecnici anche Ravago Building Solutions, leader in Europa nella produzione di soluzioni in XPS per l’isolamento termico, che ha fornito oltre 6mila mq di pannelli RAVATHERM XPS X per la sotto pavimentazione di tutto l’edificio e per realizzare un isolamento termico a regola d’arte che garantisce durabilità a lungo termine, eccellente coibentazione e quindi risparmio energetico ed economico.

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  8. LE SOLUZIONI RAVATHERM PER HIREF

    Per l’intervento sono stati scelti e posati 6mila mq di RAVATHERM™ XPS X 700 SL (spessore 60 mm) nella sotto pavimentazione degli spazi delle linee produttive e 500 mq di RAVATHERM™ XPS X 300 SL (spessore 60 mm) nella zona uffici.

    RAVATHERM™ XPS X 700 SL è la soluzione ideale per isolare pavimenti industriali su cui vengono esercitati carichi elevati: offre una resistenza a compressione al 10% di deformazione pari a 700 kPa e un’alta resistenza a compressione 2% di deformazione a lungo termine di 180 Kpa per spessori ≥ 80 mm e di 150 Kpa per spessori < 80 mm. Oltre che per le sue proprietà meccaniche RAVATHERM™ XPS X 700 SL è stato scelto anche per le ottime prestazioni termiche. I pannelli (dimensioni 1250×600 mm, superficie liscia e profili battentati sui 4 lati) grazie alla loro struttura a celle chiuse offrono un’elevata capacità termoisolante a lungo termine. Sono impermeabili all’acqua (con un assorbimento per immersione dello 0,7%), altamente resistenti alla diffusione del vapore (μ = 150) e con una reazione al fuoco di Classe E

    Per l’area dedicata agli uffici e alla sala conferenza è stato scelto RAVATHERM XPS X 300 SL, pannello isolante con una resistenza termica pari a 1,65 mqK/W e conducibilità termica λD 0,030 W/mK. Altamente resistente all’assorbimento d’acqua e all’invecchiamento, con una resistenza a compressione di 300 kPa, RAVATHERM XPS X 300 SL è il prodotto ideale nelle pavimentazioni civili e la resistenza alla diffusione del vapore (μ = 150) garantisce equilibrio termoigrometrico evitando la formazione di condensa interstiziale e la comparsa di muffe. La dimensione del pannello (1250x600 mm) consente un’alta lavorabilità in cantiere: con pelle liscia e profilo battentato a scalino sui 4 lati consente di realizzare uno strato isolante continuo senza ponti termici ed è disponibile in spessori da 30 a 200 mm. L’elevata performance termica anche a bassi spessori consente ai progettisti di risparmiare centimetri preziosi e all’impresa di avere meno fasi di lavorazione con conseguente riduzione degli scarti.

    RAVATHERM™ XPS X 700 SL e 300 SL, come tutti i prodotti della gamma di isolanti RAVATHERM XPS X sono dotati di certificazione CAM. Le lastre XPS vengono, infatti, prodotte con una quantità minima totale di materiale riciclato e/o recuperato del 10% (incluso un minimo del 5% di contenuto riciclato) e sono inoltre riciclabili sia meccanicamente sia chimicamente, per essere riutilizzate nella stessa o in altre filiere.

    Tutta la gamma è certificata con sistema ISO 9002, esente da HCFC e HFC.

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