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sabato 12 aprile 2025

Ucraina, l’inviato di Trump va da Putin. Nuovi aiuti a Kiev

18 commenti:

  1. "L’upgrade del rating dell’Italia da parte di Standard & Poor’s, da BBB a BBB+ con outlook stabile, rappresenta un segnale chiaro: le scelte rigorose in materia di finanza pubblica e la gestione responsabile del debito hanno rafforzato la fiducia internazionale nei confronti del nostro Paese. Questo riconoscimento smentisce in modo netto le previsioni catastrofiste delle opposizioni e testimonia l’affidabilità e la credibilità dell’Italia sui mercati. Non è un caso se oggi l’Italia viene vista come un punto di riferimento di stabilità nell’area europea. Dopo due anni e mezzo di governo, questo risultato conferma l’efficacia del lavoro portato avanti con impegno e visione. Siamo sempre più consapevoli che la serietà paga, anche a livello internazionale, per questo vogliamo proseguire su questa strada".
    Lo dichiara il deputato di Fratelli d'Italia, Saverio Congedo

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  2. Nell’ambito dell’ottantesimo anniversario delle Celebrazioni per la Liberazione, si apre dal 12 aprile al 25 maggio 2025 la nona edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, a tema MEMORIE, con la direzione artistica di Chiara Canali e Camilla Mineo.



    Parma, rinomata per la sua ricca tradizione culturale e artistica, si prepara ad accogliere la IX edizione del Festival con un programma ricco e variegato che abbraccia diverse forme di espressione artistica, dalle arti visive alla fotografia, dall’illustrazione all’Olfactory Art.



    Dal 12 aprile al 25 maggio 2025 il Festival diffuso trasformerà la città in un palcoscenico dinamico, dove storia, arte, cultura e sperimentazione si incontrano in un dialogo coinvolgente e creativo. Il percorso espositivo, dislocato tra chiese sconsacrate, palazzi storici e torri medioevali, permetterà ai visitatori di esplorare e riscoprire Parma sotto una nuova luce.



    Il tema di quest'anno, MEMORIE, invita artisti e pubblico a riflettere sul significato della memoria da diversi punti di vista: intimo, esistenziale e storico. L'obiettivo è di unire due prospettive formali – la memoria come oggetto di studio scientifico e la memoria come parte di un più ampio processo artistico. La memoria, quando trasmessa, diventa testimonianza, ossia memoria storica di una comunità. Quando vissuta in forma soggettiva e personale, diventa ricordo e reminiscenza. Oltre a questi aspetti, il tema esplora anche come la memoria collettiva può influenzare l’identità culturale e sociale di ogni individuo. Attraverso mostre e installazioni, gli artisti indagano il ruolo della memoria nel modellare le esperienze umane e riflettono su come il passato possa influenzare il presente e il futuro. La memoria, infatti, non è solo un archivio di eventi, ma una fonte d’ispirazione e un mezzo per comprendere meglio l’uomo e il mondo in cui vive.



    Promosso dalle associazioni culturali 360° Creativity Events ed Art Company, PARMA 360 Festival ha ricevuto il contributo del Comune di Parma, della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cariparma, a cui si aggiungono un’ampia rete di partner pubblici e privati.

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  3. Al Palazzo del Governatore si inaugura la grande mostra collettiva “SE QUESTO È UN UOMO. L’Arte ricorda. L’Umanità resiste. Opere 1945-2025”, a cura di Chiara Canali e ispirata all’omonimo romanzo di Primo Levi. La mostra propone, attraverso la rilettura del libro di Levi, un affresco sull’umanità del Novecento, che ha vissuto i drammi della guerra, la frammentazione dell’identità e l’irruzione dell’inconscio.

    L’esposizione costituisce una testimonianza dell’impegno morale dell’arte nel risvegliare le coscienze di fronte alla tragedia della guerra, alla follia dei campi di sterminio e alla strenua lotta delle resistenze. Tra le opere esposte ci sono quelle di Aldo Carpi (apprezzato professore dell'Accademia di Belle Arti di Milano e, in seguito, internato nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen), degli artisti delRealismo Esistenziale di area milanese come Bepi Romagnoni, Giuseppe Guerreschi, Gianfranco Ferroni, Mino Ceretti, Tino Vaglieri e di autori provenienti da altre sedi come Renzo Vespignani e Alberto Sughi.

    Tra i lavori di denuncia e di monito – anticipati nel 1937 dalle acqueforti Sueño y Mentira de Franco di Pablo Picasso – compare la raccolta di disegni di Renato Guttuso “Gott mit Uns – Dio è con noi”, un ciclo che racconta le atrocità e l’orrore della Guerra, ma anche l’impegno politico dei partigiani e il valore della Resistenza.

    Al tempo stesso, la mostra indaga il volto e la figura umana nel Novecento, sempre più spesso espressione del male e della sofferenza, riflesso di un'umanità dolente. I volti e i corpi, privi di tratti fisionomici definiti, sono sfigurati da smorfie o urla e recano impresso il marchio di un dolore acuto e l’assenza di speranza dell'uomo contemporaneo. Ne sono un esempio le opere di Francis Bacon, le cui figure mostruose e deformate ispireranno tutta la successiva generazione di autori contemporanei della corrente della cosiddetta Nuova Figurazione Italiana: Agostino Arrivabene, Roberto Coda Zabetta, Marco Fantini, Giovanni Iudice, Francesco Lauretta, Paolo Maggis, Andrea Martinelli, Sergio Padovani, Lorenzo Puglisi, Desiderio Sanzi per arrivare alle opere che indagano il rapporto tra arte, tecnologia e Intelligenza Artificiale di Giuseppe Lo Schiavo, Davide Maria Coltro e Mario Klingemann.

    Come già aveva affermato Primo Levi in un’intervista a Lucia Borgia del 1984, "Se questo è un uomo è una domanda tuttora valida perché l'Umanità è minacciata nel suo complesso, dai pericoli ben noti, e anche in ogni singolo, ognuno di noi deve lottare personalmente per mantenersi uomo".



    Il percorso espositivo si compone di un centinaio di opere di 65 artisti storici e contemporanei si avvale dei prestiti da parte del Museo Monumento al Deportato e della Fondazione Fossoli di Carpi, della Raccolta d’Arte del Comune di Marzabotto, della Raccolta Lercaro di Bologna, della Collezioni d’Arte di Fondazione Cariparma – Donazione Corrado Mingardi, della Fondazione VAF-Stiftung di Francoforte, della Fondazione The Bank – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea, della Collezione Giampaolo Cagnin e della Collezione Barilla di Arte Moderna di Parma.

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  4. Il suggestivo spazio della Galleria San Ludovico ospita la mostra MARIO GIACOMELLI “Questo ricordo lo vorrei raccontare”, dedicata all’ultima serie fotografica composta dall’artista nel 2000.

    “Questo ricordo lo vorrei raccontare” è una sorta di “testamento” che Mario Giacomelli lascia. È l’ultima serie fotografica creata dall’artista prima della morte, sopraggiunta nello stesso anno (2000); e mai come in questo lavoro è chiaro il sentimento di una fotografia come “espressione dell’interiorità”, come “racconto”, come “viaggio interiore”, “nella vertigine e nello stordimento” – per usare le parole che Giacomelli ha sempre riferito alla sua arte, nel corso dei cinquant’anni di produzione.

    Mario Giacomelli, classe 1925, della generazione fotografi anni Cinquanta del Novecento, è un artista del nuovo millennio pur essendo deceduto proprio sulla soglia del 2000: il suo corpus fotografico è una storia performativa, una porta su un mondo possibile, un continuum virtuale, e non una somma di isolati “attimi decisivi” bloccati nella cornice di una fotografia ben eseguita.

    In mostra circa 70 opere vintage e oltre 200 provini di stampa, a raccontare e documentare la costruzione di un intimo racconto fotografico, e attestare la visionarietà di un grande artista che usò la fotografia per mettere in atto un rituale performativo di ricerca di sé. Dopo il grande successo di pubblico e critica riscontrato al MUFOCO di Cinisello Balsamo (MI), che nel 2024 ha esposto per la prima volta la serie nella sua completezza, PARMA 360 Festival regala alla città di Parma un nuovo focus su questa serie speciale che rappresenta il vero testamento di Mario Giacomelli sull’arte e sulla vita.



    Questa mostra, prodotta in collaborazione con l’Archivio Mario Giacomelli, rientra nell’ambito delle Celebrazione del Primo Centenario della nascita di Mario Giacomelli (1925-2025), che all’interno di un ricco calendario espositivo, vedrà il suo culmine con l’apertura, in contemporanea, di due grandi mostre retrospettive che insieme daranno una visione completa e complessa dell’opera di Mario Giacomelli: la prima a Roma, Palazzo Esposizioni, dal 20 maggio al 3 agosto 2025 e la seconda a Milano, Palazzo Reale, dal 22 Maggio al 7 settembre 2025.

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  5. Sempre attenta alle esperienze polisensoriali e partecipative, PARMA 360 mette in scena al Torrione Visconteo la mostra "PIANETI OLFATTIVI" di Francesca Casale Sensu, artista olfattiva multidisciplinare. I “Pianeti Olfattivi” di Sensu invitano i visitatori a intraprendere un viaggio immersivo tra profumo e colore. Attingendo al fenomeno psicologico della pareidolia, la tendenza a percepire immagini familiari in forme astratte, Sensu innesca ricordi non tramite immagini visive ma attraverso fragranze, evocando momenti ed emozioni sepolti nel subconscio. Finalista della 19ª edizione dell’Arte Laguna Prize a Venezia, questa installazione attira il pubblico in un labirinto progettato per esplorare le profondità della memoria e dell'immaginazione: "pianeti" sospesi, delicati dischi impregnati di fragranze che evocano sia corpi celesti che strutture molecolari. Ogni pianeta è definito dal suo colore e profumo unico, incoraggiando un'interazione olfattiva che separa la fragranza dai tradizionali indizi visivi. Questo disconnettersi tra i sensi favorisce una "riabitazione della memoria olfattiva", consentendo di vivere il profumo libero dalle associazioni culturali e commerciali usuali. Nel piano interrato Roots pipeline_violet presenta un’installazione olfattiva site-specific, un simbolo di metamorfosi delle radici che nutrono il luogo e creano una profonda storia territoriale attraverso l’odore di violetta che riporta al simbolo della tradizione profumiera della città di Parma.

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  6. La mostra “Come un segno di memoria” a cura di Galleria Caracol presso il Laboratorio Aperto del Complesso di San Paolo, vede esposti i lavori di quattro grandi illustratori contemporanei che da tempo hanno affermato il loro nome ed il loro lavoro in ambiti nazionali ed internazionali: Francesco Chiacchio, Manuele Fior, Andrea Serio, Elisa Talentino.

    Andrea Serio, illustratore e fumettista, docente e direttore artistico della Scuola Internazionale di Comics di Torino presenta le copertine realizzate per Einaudi nel 2023 per celebrare, a cento anni dalla nascita, la memoria e le opere dello scrittore partigiano Beppe Fenoglio, grande esponente della Resistenza e della letteratura italiana del Novecento. In mostra le illustrazioni delle copertine de "I ventitré giorni della città di Alba", il romanzo postumo "Una questione privata", l’edizione ampliata di "Lettere. 1940-1962” e il romanzo autobiografico "Il partigiano Jhonny". Filo conduttore di tutte le rappresentazioni in copertina è il tratto delicato, col suo realismo poetico che combina i paesaggi rurali e solitari delle Langhe alla concretezza silenziosa di giovani combattenti. Disegni che, come in un romanzo di resistenza fenogliana, incarnano vibranti scenari familiari permeati da un grande senso di integrità morale.

    Manuele Fior, tra i più apprezzati disegnatori in attività, in Italia e all'estero, espone le illustrazioni che ha realizzato, sempre per Einaudi, dei romanzi e delle poesie di Cesare Pavese. In mostra le nuove copertine illustrate di "La casa in collina", "Tra donne sole", "Le poesie", "La luna e i falò", "Il diavolo sulle colline" e "Dialoghi con Leucò", Fior ha scelto di adottare il colore, anziché il bianco e nero, le linee sono morbide e le emozioni intense.

    Elisa Talentino è un’artista che lavora con grafica d’arte, pittura e serigrafia. Il fulcro del suo lavoro è l’immaginario femminile ci racconta per immagini storie altrui e sue, sono racconti di memoria, di tradizioni, di ricordi e di legami con il passato e gli affetti. Talentino usa l’abbozzo, il sussurro, si avvicina a noi facendocele sentire nostre, ci racconta con uno sguardo sensibile, che posa l’accento sulla femminilità: in un attimo la gravità si muta in leggerezza, in grazia del vivere.

    Francesco Chiacchio presenta A volte sparisco (Topipittori) una raccolta di disegni, per lo più in bianco e nero, accompagnata da didascalie che, in quattro tempi, costruiscono un racconto. Il tratto inconfondibile dell’autore per un libro filosofico, poetico, che attraversa la memoria, i ricordi, istanti di vita, le storie delle persone in punta di matita e di penna.

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  7. L'Edicola liberty in Piazza della Steccata, ospita le immagini delicate e poetiche dell'illustratrice Martina Lucidi. Le sue opere raccontano storie intime e universali, abitano il presente ma attraversano il tempo per abbracciare i ricordi. Ogni illustrazione invita lo spettatore a riscoprire la bellezza nei dettagli più piccoli e significativi della vita quotidiana. Attraverso il disegno, il collage e immagini antiche tratte da album di famiglia, l'artista custodisce e racconta ciò che per lei è importante.



    Martina Lucidi è mente e mani del progetto Naïve, attraverso il quale propone percorsi artistici, workshop di illustrazione e narrazione per adulti e bambini, ma, soprattutto, disegna e costruisce storie.

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  8. Tra le mostre collaterali si segnala, presso lo Starhotels du Parc, hotel con preziosi interni in stile Liberty, situato accanto al Parco Ducale, l’esposizione Memorie dell’Ego del fotografo parmigiano Marco Circhirillo (Parma, 1980), vincitore del Premio Partner MTArt Agency nell’ambito dell’Art Rights Prize (2020), Menzione Speciale del Moscow Foto Awards (2018) e 1° classificato nella sezione Autoscatto del Limen Art di Vibo Valentina (2014).



    Il Festival abbraccia attivamente tutta la città e si arricchisce del CIRCUITO OFF disseminato per tutta Parma: questa sezione si propone di coinvolgere il pubblico in un itinerario urbano nel centro storico, con l'obiettivo di rilanciare e promuovere la cultura artistica più vitale e presente nel territorio. All’appello sono chiamati una cinquantina di spazi creativi della città, tra negozi, ristoranti, librerie, studi d’artista ed esercizi vari.



    La nona edizione di PARMA 360 Festival si completa con una serie di talk, incontri e percorsi didattici con i curatori e gli autori protagonisti delle mostre e critici d’arte, curatori, giornalisti, operatori culturali in dialogo con loro.



    PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, che vede la direzione artistica e la curatela di Chiara Canali e Camilla Mineo, è organizzato dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company. Il Festival ha ricevuto il contributo del Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna e Fondazione Cariparma e ha ottenuto il supporto di un’ampia rete di partner pubblici e privati, tra cui BPER, Studio Livatino, Athena - professionisti e consulenti associati, Eulip, Starhotels Du Parc.

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  9. Carlantino (FG), 12 aprile 2025. Il Comune di Carlantino, in provincia di Foggia, aderisce ufficialmente alla Rete dei Comuni Sostenibili e decide di intraprendere la strada per il raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 dell’Onu. È l’inizio di un percorso che il Comune farà insieme all’associazione che dal 2021 accompagna gli enti locali di tutta Italia nella “messa a terra” dei traguardi di sostenibilità con strumenti innovativi e servizi concreti, promuovendo lo sviluppo sostenibile in tutte le sue dimensioni: ambientale, sociale, culturale ed economica.



    Sabato 12 aprile, nell’auditorium Carmine Colucci di Carlantino, ha avuto luogo la consegna della “Libellula Rete dei Comuni Sostenibili”, un riconoscimento che rappresenta l’impegno e la volontà concreta dell’amministrazione comunale di raggiungere gli obiettivi di Agenda 2030, nel contesto dell’iniziativa “Carlantino e i Monti Dauni: come praticare la sostenibilità, tra tradizione e innovazione?”, moderata dal giornalista Saverio Serlenga. Sono intervenuti Graziano Coscia, sindaco di Carlantino, Daniela Cafano, consigliera del Comune di Carlantino con delega a cultura e turismo, Piero Gambale e Michelangelo D’Abbieri, rispettivamente presidente dell’associazione Per il Meglio della Puglia e referente per il protocollo d’intesa con la Rete, e il direttore generale della Rete dei Comuni Sostenibili Giovanni Gostoli. A seguire, hanno avuto luogo le tavole rotonde “La natura: tutela della risorsa idrica e dei sistemi ecosostenibili, tra problemi e nuovi sviluppi” e “L’uomo: paesaggio ed economia del territorio tra sfide e prospettive”, alle quali hanno partecipato: Giuseppe Di Nunzio (vicedirettore Ingegneria Consorzio di Bonifica della Capitanata), Nicola D’Ascoli (manager S.T.O Foggia AQP Spa), Lorenzo Piacquadio (naturalista ed esperto in ecosistemi agricoli sostenibili), Patrizia Lusi (presidente associazione nazionale Paesaggi rurali di interesse storico), Pasquale De Vita (presidente GAL Meridaunia), Fabio Mucilli (coordinatore Mosaico del Paesaggio), Gianfilippo Mignogna (già sindaco di Biccari e autore di “Ospitare fa bene”). Le conclusioni sono state affidate a Pasquale Marchese, presidente dell’Area Interna Monti Dauni e sindaco di Castelluccio Valmaggiore (FG).

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  10. La libellula è simbolo di trasformazione e cambiamento, come il processo di sviluppo sostenibile, di equilibrio tra uomo e natura. Per la realizzazione sono utilizzati materiali sostenibili, in particolare legno, ma non solo, e ogni pezzo è unico e speciale. È stata realizzata in una bottega di artigiani creativi: custodi del territorio e della bellezza. Ogni anno, dopo aver svolto il monitoraggio e il report, l’ente riceverà in occasione dell’assemblea nazionale la “Bandiera Comune Sostenibile, poi parteciperà a diverse iniziative di formazione e alla Guida dei Comuni Sostenibili.



    “Con l’adesione – dichiara il sindaco Graziano Coscia –, Carlantino si impegna alla realizzazione del Rapporto di sostenibilità e dell’Agenda Locale 2030, in collaborazione con la Rete dei Comuni Sostenibili e con l’associazione Per il Meglio della Puglia, attraverso la partecipazione, il monitoraggio volontario sugli indicatori, la pianificazione strategica, la definizione di obiettivi di miglioramento, progetti e azioni concrete e il coinvolgimento della comunità locale. Inoltre, Carlantino farà parte di una comunità che sempre più condivide buone pratiche ed esperienze innovative. La misurazione tramite gli indicatori si sta rilevando sempre più uno strumento utile non solo per conoscere la propria realtà e gli effetti delle politiche locali, ma anche per immaginare e impostare cambiamenti e miglioramenti nell’ottica dell’Agenda 2030. Ed è coerente con l’iniziativa che abbiamo organizzato sulla sostenibilità e sul territorio dei Monti Dauni, nella speranza di fare quanto prima rete con tutti i comuni del territorio per percorrere insieme questo cammino”.

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  11. “La Rete dei Comuni Sostenibili è uno strumento per migliorarsi – afferma Giovanni Gostoli, direttore generale della Rete –. È l’associazione nazionale più grande in Europa di comuni, province, città metropolitane e regioni che si dedicano allo sviluppo sostenibile e alla territorializzazione degli obiettivi di Agenda 2030 attraverso la misurazione delle politiche con indicatori locali e la redazione dei rapporti di sostenibilità. Un progetto innovativo e concreto realizzato insieme all’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Non solo, l’orizzonte è rivolto anche agli Obiettivi 2050 della Commissione Europea di neutralità climatica. Ogni comunità locale può contribuire a raggiungere i traguardi di sostenibilità, dalla più grande alla più piccola. La scelta del Comune di Carlantino, in particolare del sindaco e dell’amministrazione con il prezioso contributo dell’associazione Per il Meglio della Puglia, è strategica e segna la volontà di mettere al centro il benessere e la qualità della vita. Inoltre, la sostenibilità è sempre più importante per tutte le realtà con una vocazione turistica. L’iniziativa nella quale è stata inclusa la consegna del riconoscimento è stata particolarmente interessante perché rivolta a un intero territorio, capace di coniugare azioni di sostenibilità e la valorizzazione delle bellezze dei Monti Dauni, tradizione e innovazione”.



    “Per il Meglio della Puglia e la Rete dei Comuni Sostenibili proseguono questo bellissimo percorso di arricchimento reciproco e crescono insieme – commentano Piero Gambale e Michelangelo D’Abbieri, rispettivamente presidente di Per il Meglio della Puglia e referente dell’associazione per il protocollo d’intesa con la Rete dei Comuni Sostenibili –. Carlantino è il venticinquesimo comune pugliese che aderisce alla Rete dei Comuni Sostenibili e il decimo della provincia di Foggia. Per noi è un privilegio accompagnare e favorire le amministrazioni pubbliche locali a entrare nella comunità della Rete: la sostenibilità praticata sui territori e le buone pratiche hanno iniziato da tempo a dare i loro frutti e l’obiettivo, come hanno ricordato gli amministratori, è di migliorare sempre di più. Ne è l’ennesima, felice, conferma la qualità dell’iniziativa all’interno della quale ha avuto luogo la consegna della libellula, dedicata ai Monti Dauni. Per il Meglio della Puglia prosegue nel suo lavoro, più fiduciosa che mai nel futuro”.

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  12. Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

    La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all'adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 130 enti locali ed è in costante espansione. Nel 2024 è stata pubblicata la prima edizione della Guida dei Comuni Sostenibili italiani. Nel 2025 è stata inclusa fra i partner della campagna di Caterpillar Radio2 M'illumino di Meno del 16 febbraio dedicata al risparmio energetico e alla promozione degli stili di vita sostenibili.



    Rete Comuni sostenibili https://www.comunisostenibili.eu/

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  13. Fa il suo esordio oggi, dal Teatro Filarmonici di Ascoli Piceno, un’edizione particolarmente significativa della Guida agli Extravergini, a cura di Slow Food Italia: si celebrano infatti i 25 anni dalla prima pubblicazione di uno strumento fondamentale per raccontare storie di olio, territori, produttrici e produttori che rendono l’olivicoltura un elemento identitario e distintivo del patrimonio gastronomico e paesaggistico italiano.



    La presentazione, realizzata grazie al sostegno della Regione Marche e del Comune di Ascoli Piceno, si è aperta con i saluti del sindaco Marco Fioravanti: «Orgogliosi di ospitare ad Ascoli, città di indubbie tradizioni enogastronomiche, i 25 anni della Guida agli Extravergini, in un weekend che celebra l’olio extravergine di oliva italiano e lo straordinario lavoro dei nostri produttori. Grazie a Slow Food riconosciamo l’impegno, la passione e la dedizione di chi, quotidianamente, tutela una delle eccellenze più autentiche del nostro territorio, rafforzandone l’identità comunitaria e promuovendo uno stile di vita sano, equilibrato, sostenibile e profondamente legato alla nostra terra».



    «L’olio extravergine di oliva rappresenta uno dei simboli più autentici del Made in Italy, frutto di saperi antichi, innovazione sostenibile e rispetto profondo per la terra – ha aggiunto l’Assessore con delega all’Agricoltura del comune di Ascoli Piceno, Francesca Pantaloni –. Valorizzare i prodotti del nostro territorio significa non solo riconoscerne la qualità, ma anche sostenere le filiere locali, le piccole imprese agricole e il paesaggio rurale che definisce la nostra identità. Questo evento è un’occasione preziosa per promuovere una cultura dell’olio che mette al centro la qualità, la tracciabilità e la distintività del nostro patrimonio agroalimentare».



    L’Assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini ha evidenziato come «l’olivicoltura delle Marche sia in continuo fermento: l’olio è alimento cardine della dieta mediterranea e simbolo della nostra cultura, sinonimo di benessere e corretti stili di vita. Negli ultimi anni è cresciuta la qualità dei nostri oli e la professionalità degli operatori, anche grazie alla formazione promossa da AMAP e alle iniziative della Regione in collaborazione con associazioni olivicole, Università e assaggiatori. L’oleo-turismo – ha concluso – rappresenta una leva strategica per valorizzare i luoghi, le produzioni e l’identità dei territori, sostenuta anche dai fondi del CSR destinati all’impiantistica olivicola».

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  14. Clima, paesaggio e qualità: l’impegno di Slow Food per l’olio del futuro



    «Oggi più che mai dobbiamo ribadire che tutela dell’ambiente e qualità del prodotto non sono percorsi distinti, ma due facce della stessa medaglia: quella della salute, nostra e del pianeta – ha esordito Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia. –. Di fronte a stagioni sempre più imprevedibili, è urgente cambiare modello: serve un’agricoltura integrata con gli ecosistemi locali e meno dipendente dagli input esterni. In quest’ottica, la scelta politica di Slow Food Italia di escludere – come già fatto nella guida Slow Wine 2025 per il diserbo – le aziende che adottano il modello superintensivo è una presa di posizione chiara. Seppur apparentemente produttivo, questo sistema ha un impatto ambientale insostenibile: provoca perdita di biodiversità e riduce la qualità dell’olio. Dobbiamo tutelare i paesaggi agricoli tradizionali, patrimonio identitario di molte regioni, e promuovere pratiche davvero compatibili con il futuro dei nostri territori. Ricordiamo che il 75% delle aziende agricole scomparse negli ultimi vent’anni era concentrato nelle aree interne, che coprono oltre il 50% della superficie agricola nazionale. È qui che si gioca il futuro dell’olio italiano».



    «L’annata olearia 2024 ha registrato un calo produttivo del 32% (dati ISMEA), ma anche un diffuso miglioramento qualitativo, come dimostrano le oltre 830 aziende recensite nella nuova Guida, con molti giovani che scelgono pratiche agronomiche biologiche – ha proseguito Francesca Baldereschi, curatrice della Guida –. Una grande adesione che include numerosi nuovi ingressi, evidenziando non solo l’espansione del settore, ma anche la crescente consapevolezza da parte dei produttori, che puntano sulla qualità e sull’innovazione sostenibile. La Guida agli Extravergini non garantisce infatti solo una bussola per orientarsi tra le eccellenze del settore, ma rappresenta un impegno concreto al fianco di questi olivicoltori che, con passione e competenza, salvaguardano il patrimonio olivicolo italiano dando vita a oli extravergine di altissimo livello. È grazie alle loro scelte in campo che si preservano paesaggi e si rigenerano suoli. Questo pomeriggio nel centro di Ascoli si celebra la loro festa, con Laboratori del Gusto e 50 banchi di assaggio che permettono di conoscere e assaporare i frutti di un’agricoltura capace di affrontare le sfide ambientali, economiche e culturali del nostro tempo».

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  15. Fervono i preparativi al Chiostro dei Domenicani di Lecce per l'ottava edizione di FoodExp. Dedicato al tema "DNA Evolution. Laboratori sperimentali | Tecniche e contaminazioni internazionali", martedì 15 e mercoledì 16 aprile (dalle 10 alle 18 | ingresso gratuito | info, programma e prenotazioni www.foodexp.it) torna il Forum internazionale dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, ideato e organizzato da Sinext con la direzione di Giovanni Pizzolante, in collaborazione con Regione Puglia, Puglia Promozione e numerosi partner pubblici e privati. Un ricco programma con talk, masterclass, degustazioni, laboratori sperimentali, tasting, mondo pizza, un hackathon, un concorso per studenti, pranzi “memorabili” e cene di gala con oltre settanta ospiti italiani e stranieri, tra certezze consolidate e importanti novità, e migliaia di appassionati e addetti ai lavori, provenienti da tutta la regione e non solo. Ogni anno, dal 2018, la manifestazione racconta la cucina e la ristorazione italiane, i loro rimandi storici, i legami con il territorio, il dialogo con il mondo e le connessioni con i settori affini, a cominciare dall’hôtellerie. Dopo “DNA - Origini e contaminazioni della cucina italiana”, FoodExp punta a fare un ulteriore passo avanti: provare ad anticipare il futuro, individuare i trend emergenti che, nel bene o nel male, stanno trasformando il comparto, ridisegnandone le prospettive.

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  16. PROGRAMMA
    LUNEDÌ 14 APRILE | L’anteprima sarà caratterizzata da una Welcome Dinner al Fràn di Masseria Francescani a Torre Chianca con il resident chef Leonardo D’Ingeo affiancato da Roy Salomon Caceres (Orma* – Roma), Xin Ge Lu (Il Gusto di Xin Ge - Firenze), Jacopo Ticchi (Da Lucio – Rimini), Enrico Marmo (Balzi Rossi* - Ventimiglia), Mattia Pecis (Cracco Portofino), Franco Pepe (Pepe in grani – Caiazzo) e l’after dinner con Martina Bonci (Gucci Giardino 25 – Firenze) e Paolo Scialpi (Masseria Francescani).

    MARTEDÌ 15 APRILE | Dalle 10:30, dopo l’introduzione con Giovanni Pizzolante e i suoi ospiti istituzionali, il programma della prima giornata si aprirà con un talk sul tema di FoodExp 2025: “DNA Evolution. Laboratori sperimentali | Tecniche e contaminazioni internazionali” coinvolgerà gli chef Xin Ge Liu, Jacopo Ticchi e Roy Caceres, John Regefalk del Basque Culinary Center, l’esperto di gastronomia e instancabile viaggiatore Takefumi Hamada (fondatore e CEO di Access All Area Inc Giappone), i giornalisti Jocelin Chen, Paolo Marchi e Carlo Passera. Nella Sala Talk proseguiranno quindi i lavori con incontri tematici (“Modelli e sviluppo delle tendenze future nel turismo”, “Hack Fest Hospitality Industry: dagli esiti alle prospettive future” e “Ristorazione del futuro”) che accoglieranno sul palco amministratori pubblici, addetti ai lavori e chef. Nel Teatro del Gusto Cook si susseguiranno tre Laboratori sperimentali (novità di quest'anno) con Jacopo Ticchi (Da Lucio – Rimini), Roy Caceres (Orma * - Roma) e Mattia Pecis (Cracco Portofino – Portofino, Genova) e grandi masterclass come quelle che vedranno impegnati Fabio Pisani e Stefania Moroni (Il Luogo di Aimo e Nadia * – Milano), Enrico Marmo (Balzi rossi * – Ventimiglia, Imperia) e Richard Abou Zaki (Retroscena * – Porto San Giorgio, Fermo). Nel Teatro del Gusto Mixology e Pizza-Pasticceria altri momenti di grande rilievo: intanto quelli che vedranno all’opera lo chef pizzaiolo Ciccio Vitiello (Cambia-menti – Caserta) e il pastry chef Alessio Gallelli (Pellico 3 al Park Hyatt – Milano) per due lezioni in collaborazione con Agugiaro & Figna; poi una “Anatomia della degustazione” con Ciro Fontanesi di Alma Wine Academy e il mixologist Dom Carella; quindi spazio allo shaker di Martina Bonci (Gucci Giardino – Firenze). Alle 16:30 la Sala Master accoglierà un appuntamento alla scoperta della storia di Berlucchi, cantina pioniera del Franciacorta raccontando i suoi vini più iconici. Dalle 12:00 alle 16:00 spazio al concorso “Le salse per ogni forma” in collaborazione con Monograno Felicetti, con gli studenti dell’IISS "Presta-Columella" di Lecce, invitati a inventare salse originali dedicate a diverse forme di pasta, simbolo della ricchezza culinaria italiana. Sotto il porticato saranno posizionati i banchi dell’area espositiva “Only the best”, dedicata ad aziende del settore vitivinicolo, in collaborazione con Associazione Italiana Sommelier – Lecce, e alimentare con la possibilità di degustazioni guidate. Non mancheranno gli assaggi nell’area FoodExp Gourmet (guidati da Barbara Politi) con Simone Grasso (Le Dune Suite Hotel - Porto Cesareo, Lecce), Vincenzo Stifani (Palazzo Presta – Gallipoli, Lecce), Samuele Toma (Sinodia - Corigliano d'Otranto, Lecce), Alessia Racaniello (Macari Bistrot – Bari) e Vito Gaballo (Il Pettolino – Gallipoli, Lecce). Il primo pranzo memorabile, moderato da Fiammetta Fadda, coinvolgerà Michele Spadaro e Valentina Lenoci del Pashà* di Conversano. La cena accolta da Torre del Parco vedrà ai fornelli Francesco Sodano (Famiglia Rana * - Oppeano, Verona), Domingo Schingaro (I Due Camini * di Borgo Egnazia - Fasano, Brindisi), Ciro Scamardella (Pipero * - Roma), Luigi Taglienti (IO Luigi Taglienti - Piacenza), Davide Di Fabio (Dalla Gioconda ** - Gabicce Monte, Pesaro Urbino), Pietro Penna (Casamatta ** del Vinilia Resort - Manduria, Taranto), Matteo Romano, Francesco Pellegrino e Martina Tramis (Lilith – Vernole, Lecce).

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  17. MERCOLEDÌ 16 APRILE | Dalle 10:00 il salone Talk sarà tutto dedicato alla Food Edition di Hackfest, un hackathon moderato da Nick Difino con sei tavoli di discussione su "Contaminazioni nella ristorazione", "Food & Nuove tendenze", "Formazione & Ristorazione", "International food", "Sfide della modernità nel mondo food" e "Food & Sustainability". Sul palco del Teatro del Gusto Cook ci saranno gli chef Andrea Catalano (Dissapore * - Carovigno, Brindisi) e Peppe Guida (Antica Osteria Nonna Rosa * – Vico Equense, Napoli), in entrambi i casi in collaborazione con Acqua Panna-S.Pellegrino. Poi, spazio al Laboratorio sperimentale dedicato alle salse con Luigi Taglienti (IO Luigi Taglienti – Piacenza), successivamente alle lezioni di Davide Di Fabio (Dalla Gioconda – Gabicce Monte, Pesaro Urbino), in collaborazione con Monograno Felicetti; Francesco Sodano (Famiglia Rana * – Oppeano, Verona); Domingo Schingaro (I Due Camini di Borgo Egnazia * – Fasano, Brindisi) in Laboratorio sperimentale con l’agronomo Angelo Giordano. Nel Teatro del Gusto Mixology e Pizza-Pasticceria un altro atteso Laboratorio sperimentale, quello che impegnerà Ciro Scamardella (Pipero * – Roma) insieme a John Regefalk e Natalia Villamor Sobaro del Basque Culinary Center. Quindi, altre due masterclass in collaborazione con Agugiaro & Figna, che vedranno come protagonisti il pastry chef Manuel Ferrari (Mistral di Villa Serbelloni – Bellagio, Como) e lo chef pizzaiolo Denis Lovatel (Denis - Milano). E poi ancora il “Caffè speciality al ristorante, non solo come fine pasto” con Matteo Romano, Francesco Pellegrino, Martina Tramis, Giulia Tramis, Francesca Surano e “Le nuove frontiere della cucina e della mixology” con Leonardo D’Ingeo, Paolo Scialpi e Giulio Di Donfrancesco (Fràn Masseria Francescani – Lecce). Dalle 12:00 alle 16:00 si conclude il concorso “Le salse per ogni forma” in collaborazione con Monograno Felicetti, con gli studenti dell’IISS "Presta-Columella" di Lecce, invitati a inventare salse originali dedicate a diverse forme di pasta, simbolo della ricchezza culinaria italiana. Sotto il porticato saranno posizionati i banchi dell’area espositiva “Only the best”, dedicata ad aziende del settore vitivinicolo, in collaborazione con Associazione Italiana Sommelier – Lecce, e alimentare con la possibilità di degustazioni guidate. Tornano poi gli assaggi nell’area FoodExp Gourmet (guidati da Barbara Politi) con Fabio Vulpitta (Aqua del Le Dune Suite Hotel - Porto Cesareo, Lecce), Alessio Panarella (Duca Salotto dei Sapori – Ugento, Lecce), Agostino Bartoli (Gatto Rosso - Taranto), Daniel Cavuoto (Hagakure Noh Samba – Bari), Giorgio Vantaggiato (Koria Restaurant - Corigliano d'Otranto, Lecce) e Massimiliano Tasselli (La Cucina di Sorsi e Discorsi – Taviano). Il secondo pranzo memorabile, moderato da Paolo Marchi, sarà curato dallo chef Richard Abou Zaki del Retroscena* di Porto San Giorgio. In serata cena finale sempre al Chiostro dei Domenicani con Denis Lovatel (Denis - Milano), Ciccio Vitiello (Cambia-Menti - Caserta), Andrea Catalano (Dissapore * - Carovigno, Brindisi), Peppe Guida (Antica Osteria Nonna Rosa * - Vico Equense, Napoli), Fabio Vulpitta (Aqua Restaurant - Porto Cesareo, Lecce), Donato Piscopo (Gimmy Restaurant al Chiostro dei Domenicani - Lecce), Manuel Ferrari (Mistral di Villa Serbelloni - Bellagio, Como), Alessio Gallelli (Pellico 3 al Park Hyatt - Milano).

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  18. IL TEMA - «In passato ci siamo soffermati sul DNA della cucina italiana e di come questo sia cambiato nei decenni, di fronte all’influenza gastroculturale nata dal crescente confronto con il mondo», spiega Giovanni Pizzolante. «Questa volta, invece, abbiamo l’ambizione di andare ad analizzare le prospettive, partendo da un assunto: se il nostro DNA è mutato – poco o tanto che sia – come possiamo prevedere se e come cambierà anche nel prossimo futuro?». “DNA Evolution” racconterà così la ricerca, la sperimentazione, la contaminazione, le nuove tendenze, le sfide della modernità, l’approccio verso sempre maggiori sostenibilità ambientale ed economica, le stesse prospettive della cucina mediterranea (o della nuova cucina mediterranea che dir si voglia), persino il mutevole rapporto con il cibo in anni in cui il cambiamento climatico impone di avere a che fare con una biodiversità italiana sempre ricchissima, forse unica, ma a sua volta cangiante.

    TICKET - L’ingresso al Chiostro sarà anche quest’anno libero e gratuito con registrazione sul sito www.foodexp.it o su invito, per vivere il mondo FoodExp e assistere a incontri, teatri e performance. Il Forum in questo modo vuole favorire e invogliare la presenza di tutte le persone (studenti, professionisti, giornalisti, comunicatori, addetti ai lavori, curiosi, turisti) che vogliono approfondire le tematiche e scoprire nuove realtà. Sul sito sono già disponibili i ticket per gli spazi di degustazione, i pranzi e le cene.

    I PARTNER - FoodExp non potrebbe esistere senza il supporto dei tanti partner, vecchi e nuovi. Main sponsor dell’edizione 2025 sono Agugiaro & Figna, Acqua Panna-S.Pellegrino, Felicetti, Berlucchi, Alma, Berto’s, Novaleas, Banca Popolare Pugliese, Associazione Italiana Sommelier – Lecce, Le Dune Group. L'evento è cofinanziato da Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia, Assessorato al Turismo con Pugliapromozione | POC Puglia 2014-2020 Asse VI, Azione 6.8

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