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venerdì 8 marzo 2024

IN USCITA L'INSERTO DI HARVARD BUSINESS REVIEW CHE RACCONTA L'INNOVATIVO MODELLO DI BUSINESS DEL "MEGAFONO SOCIALE” FIRMATO DANONE ITALIA

Milano, 6 marzo 2024 – In Danone la sostenibilità economica va di pari passo con quella sociale e ambientale e il business diventa uno strumento concreto per fare del bene.

Un approccio innovativo, che per la prima volta viene raccontato nel libro "Il Megafono Sociale – Un nuovo modello di Creazione del Valore”, distribuito dall'Harvard Business Review Italia e che racchiude il pensiero di Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone* Italia & Grecia, attraverso il dialogo con la giornalista Maria Cristina Origlia. Il volume descrive nel dettaglio i progetti di Danone in Italia, come sono nati e quali risultati concreti abbiano generato, perché siano di spunto, di riflessione e anche di esempio per altre aziende che desiderano avere un impatto economico e sociale

DANONE E IL MODELLO DEL MEGAFONO SOCIALE

Come suggerisce la stessa etimologia di matrice greca, il megafono ha lo scopo di dare potenza alla voce umana, ma anche di orientarla in una direzione senza che si disperda. Da questa intuizione parte il "Megafono Sociale” e il suo modello di business ispirato alla duplice visione di Danone di crescita economica e benessere sociale e che, amplificando l'impegno dei brand in tema di sostenibilità, genera un impatto positivo sulla società grazie a iniziative concrete e mirate e con il supporto di partner esperti e riconosciuti.

Il modello si struttura in 7 fasi consequenziali: alla base c'è la marca e il suo posizionamento sul mercato, grazie alle risorse tangibili e intangibili che possiede e che è in grado di mettere a disposizione (logo, jingle, pay-off, ingredienti, beneficio), segue poi l'individuazione di una causa socialmente rilevante e di un partner esperto nell'ambito d'azione individuato. Il quarto momento consiste nel lavoro sinergico tra il brand e il partner, che mettono in campo un'azione concreta per il raggiungimento dell'obiettivo connesso alla causa sociale. Si dà quindi il via alla costruzione di una campagna creativa per la quale viene ingaggiato un ambasciatore che sposa la causa e se ne fa portavoce e il coinvolgimento di collaboratori interni all'azienda stessa affinché diventino portatori del messaggio e della causa. L'ultima fase riguarda l'impatto concreto che tali azioni hanno sui soggetti interessati, nonché l'impatto mediatico che l'azione è in grado di generare per contatti e pubblico raggiunto, sentiment, valore economico e sociale.

"Il megafono sociale che abbiamo immaginato cambia i paradigmi di comunicazione e marketing, quest'ultimo viene così chiamato a realizzare campagne rivolte non più soltanto alla vendita, ma a valorizzare i brand in funzione della causa sociale che hanno abbracciato. Tutto nasce dal duplice progetto economico e sociale di Danone secondo cui la responsabilità sociale d'impresa non si ferma ai cancelli delle aziende” – spiega Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone* Italia & Grecia – "Bisogna, pertanto, partire da cosa le aziende sanno fare meglio: il business. E, attraverso quello, immaginare iniziative concrete con il terzo settore con cui stringere alleanze per rispondere ai crescenti bisogni sociali”.

 

IL MEGAFONO SOCIALE ALL'OPERA: I CASI DANACOL, DANETTE, ALPRO E ACTIMEL

  • Tra le iniziative del Megafono Sociale, c'è quella promossa dal brand Danacol che, con i suoi steroli vegetali favorisce la riduzione del colesterolo. Il brand Danacol ha abbracciato pertanto una causa sociale rilevante, quale la prevenzione delle malattie cardiovascolari, trovando nel Policlinico Gemelli un partner di grande rilevanza e credibilità. È nata così l'iniziativa «Il mese del cuore» con 31.000 tra check-up gratuiti e misurazioni in farmacia, con un piano di arrivare a farne altri 60.000. Naturalmente grazie ad un ambassador d'eccezione come Elio, che ha sposato appieno la causa diventandone un convinto sostenitore.
  • Tra le azioni messe in campo c'è poi l'iniziativa promossa da Danette con PizzAut per promuovere l'inclusione sociale. In Italia, si stima che siano circa 600.000 le persone nel quadro dello spettro autistico e per i ragazzi e le ragazze con forme lievi di autismo, l'inserimento nel mondo del lavoro è estremamente difficile. In questa occasione il modello del Megafono Sociale ha permesso di identificare un partner esperto sui temi dell'autismo come PizzAut, pizzeria interamente gestita da ragazzi autistici, per promuovere un'attività di gioia e musica, supportando l'apertura del nuovo ristorante di Monza nell'aprile 2023. Non solo, il testo del famoso jingle di Danette è stato riadattato da Danone con il contributo di Elio e le Storie Tese e da Germano Lanzoni, per supportare la promozione del progetto di Nico Acampora ed esortare all'inclusione.
  • Secondo gli ultimi dati ISTAT, il tasso disoccupazione giovanile in Italia è pari al 20,1%, coinvolgendo 1,67 milioni di giovani (quasi 1 giovane su 5 tra i 15 e i 29 anni). Ecco perché Alpro - brand pioniere da più di quarant'anni di un'alimentazione a base vegetale - insieme al partner Piazza dei Mestieri (Fondazione dedicata a sviluppare il potenziale dei giovani a rischio di dispersione scolastica ed esclusione sociale) ha supportato l'iniziativa di ricollocazione giovanile, mediante sostegno alla formazione dei ragazzi nell'ambito della professione di barista. Una sinergia che unendo visione sul futuro dell'alimentazione e investimento sulla formazione ha creato un percorso della durata 4 anni, rivolto a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 19 anni con un tasso di placement al termine del percorso dell'80-90%.
  • Un ulteriore esempio di attivazione del modello «Megafono sociale» è stato promosso dal brand Actimel che, grazie alla vitamina D, da sempre offre un beneficio di rafforzamento del sistema immunitario. L'idea nasce durante il periodo della pandemia, quando, partita la campagna vaccinale, si manifestò la difficoltà di garantire a tutti, soprattutto anziani e fragili, l'accesso ai centri vaccinali. La scelta del partner ideale è ricaduta su Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l'invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società. L'azione si è concretizzata nel sensibilizzare e portare oltre 6.000 anziani nei centri vaccinali, con il supporto mediatico di Leonardo Bonucci, allora capitano della Nazionale italiana vincitrice agli Europei di calcio.

*Danone Nutricia Spa Società Benefit




LUOGHI COMUNI GIUNTA APPROVA ACCORDI DI COLLABORAZIONE CON DUE REALTÀ GIOVANILI PER PROGETTI DI INNOVAZIONE SOCIALE NELL'EX BAR DEL LASCITO GAROFALO E NEL CHIOSCO DEL GIARDINO MIMMO BUCCI

Su proposta dell’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola, la giunta comunale ha approvato ieri due delibere relative agli accordi di collaborazione da stipularsi tra l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione (A.R.T.I.), il Comune di Bari e le organizzazioni giovanili MOH E.t.s. e Giustizia climatica ora! - Bari A.p.s., per la realizzazione dei progetti di innovazione sociale relativi, rispettivamente, agli immobili di proprietà comunale ex bar Lascito Garofalo, a Palese, e chiosco giardino Mimmo Bucci, al Libertà.

I progetti in questione sono quelli definiti a esito della fase di co-progettazione che il Comune ha realizzato con le due realtà giovanili - MOH per l’ex bar del lascito Garofalo e Giustizia climatica ora! per il chiosco del giardino Mimmo Bucci - individuate da A.R.T.I. nell’ambito delle candidature pervenute all’avviso Luoghi Comuni, la misura di attivazione giovanile attraverso la rivitalizzazione di spazi pubblici sottoutilizzati da trasformare in nuovi luoghi per le comunità locali, a valere sul Patto per lo sviluppo della Regione Puglia (FSC 2014/20).

L’amministrazione comunale, accanto all’impegno a concorrere alla co-progettazione per la definizione delle attività di dettaglio da realizzare nei due immobili comunali, si è altresì assunta l’impegno di sostenere tutti i costi necessari per l’adeguamento degli immobili in questione, compresa la manutenzione straordinaria al fine di preservare la pubblica incolumità e garantire la piena fruibilità degli ambienti.

L’accordo di collaborazione, della durata di 24 mesi dalla data di effettivo avvio delle attività co-progettate, prevede che:

·        ARTI, per la realizzazione delle attività condivise in sede di co-progettazione, metta a disposizione un contributo di 40.000 euro quale rimborso delle spese effettivamente sostenute dall’organizzazione giovanile nei primi 18 mesi di progetto.

Il contributo messo a disposizione rappresenta il valore massimo rimborsabile, previa presentazione di regolare documentazione giustificativa da parte dell’organizzazione giovanile e il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati di progetto condivisi

·        l’organizzazione giovanile, come descritto all’interno della proposta co-progettata, metta a disposizione risorse aggiuntive rispetto al contributo riconosciuto, ovvero risorse strumentali  e umane (personale volontario o dipendente e/o prestatori d’opera intellettuale e/o di servizio) necessarie per il raggiungimento delle finalità di progetto. In particolare, l’organizzazione giovanile garantisce con risorse proprie, a titolo di compartecipazione, il completamento delle attività negli ultimi 6 mesi di progetto

·        il Comune di Bari - ente titolare dello spazio - metta a disposizione in comodato d’uso gratuito lo spazio pubblico individuato  per la realizzazione dell’intervento collaborando attivamente con l’organizzazione giovanile per la realizzazione delle attività progettuali e affiancando ARTI nel monitoraggio delle attività progettuali. 

“Con l’approvazione di questi provvedimenti - commenta Vito Lacoppola - entriamo nel vivo di un percorso che, una volta completati i lavori di manutenzione in corso sui due beni comunali, cosa che avverrà nell’arco di due-tre settimane, consentirà alle due realtà giovanili individuate di animare questi spazi a lungo inutilizzati per farne luoghi di inclusione, animazione e innovazione sociale in due quartieri periferici della città

Gli accordi di collaborazione, che saranno sottoscritti al termine degli interventi, rappresentano il valore di una sinergia che vede un impegno condiviso tra istituzioni e realtà giovanili attive sul territorio in grado di proporre di rivitalizzare e animare dal basso due spazi pubblici che si prestano per la loro stessa natura ad essere luoghi di aggregazione.

Siamo particolarmente soddisfatti che il giardino Mimmo Bucci, teatro di episodi spiacevoli e più volte vandalizzato, possa essere al centro di un nuovo esercizio di comunità affidato ai nostri giovani”.

“In questi anni abbiamo creato una strategia che vede i più giovani al centro del cambiamento urbano - aggiunge l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano - convinti che sia necessario non solo garantire loro servizi ma anche governare insieme. Accanto a Spazio13, all’Accademia del Cinema, alle 11 biblioteche di Colibrì, queste due co-progettazioni si inseriscono in questa strategia più ampia, e sono contenta che le due realtà individuate mettano la questione di genere e la cura dell’ambiente al centro delle loro azioni. Sono certa che questi due luoghi, il chiosco Mimmo Bucci e il lascito Garofalo, diventeranno punti di riferimento del mondo giovanile nella nostra città; noi saremo al loro fianco per aiutarli a implementare le attività e a coinvolgere i residenti. Ringrazio la Regione Puglia e l’assessoreDelli Noci, titolare delle Politiche giovanili, che con l’iniziativa Luoghi Comuni hanno scelto di sostenere il protagonismo dei giovani nei processi di innovazione sociale”.

Da STAJNBECH giovani generazioni crescono

 Belfiore di Pramaggiore (Venezia), 08 marzo 2024

 

Il nuovo avanza da Stajnbech, con la sua tenacia, l’entusiasmo e al contempo tutta la responsabilità di avere in sé il futuro, con il plusvalore dell’eleganza innata e della competenza enologica di Rebecca Valent, 28 anni. È lei la rappresentante della seconda generazione della cantina, e della quarta di produttori in azienda, cresciuta tra vigneti e cantina, dove inconfondibili profumi sono parte stessa del suo DNA, base di partenza del suo percorso. Una strada fin dall’inizio segnata da una forte passione per la terra d’origine ed i suoi frutti, ma anche per la sua storia e la sua cultura, uniti ad anni di studio e formazione, con un’esperienza in California come assistente enologo.          

 

Rebecca è giovane ma ha già sviluppato una precisa idea circa lo stile di un vino. Per lei, che ha alle spalle solo 9 vendemmie, quello ideale deve essere pulito, equilibrato, strutturato ma elegante, ma soprattutto rispettoso dei sentori tipici del vitigno e del territorio. “Non amo le mode in cui i difetti si nascondono dietro filosofie “particolari” – spiega – e per me la parola d’ordine in assoluto è degustare, e cercare di avere un confronto costante con gli altri produttori anche riguardo l’evoluzione dei processi produttivi”.  

 

Ma nelle giornate di Rebecca c’è un altro importante obiettivo; contribuire a dare voce alle giovani donne, una generazione in evidente crescita in cui lei si identifica, e che sta fortemente contribuendo a portare valore nel mondo del vino italiano, in alcuni casi come naturale prosecuzione dell’attività familiare, in altri progettando di creare una realtà vitivinicola propria. Io faccio parte di Sbarbatelle – continua Rebecca Valent - un gruppo che ad oggi conta 160 giovani produttrici provenienti da tutta Italia e in noi vedo una carica e un potenziale immensi. Unite, facciamo capire al di fuori che il mondo del vino ha bisogno di parità di genere, anche per continuare nelle generazioni la tradizione del vino.”

 

Ma non è tutto. Rebecca infatti crede molto anche nel territorio e nell’importanza della sua valorizzazione, anche attraverso l’enoturismo. “Siamo collegati a mete turistiche importanti, il litorale e Venezia ma anche le Dolomiti non sono lontane da qui. Vorrei sempre trasmettere a chi viene in visita in cantina, tutto l’amore e la passione che ogni giorno mettiamo in ogni fase della nostra produzione, dal vigneto alla bottiglia, raccontando un territorio, la sua storia e il suo valore culturale che è poi quello che si ritrova nei nostri vini, passando anche il messaggio che il consumatore di vini italiani è da sempre il più tutelato”.

 

Seguendo il fil rouge della comunicazione, Rebecca guarda avanti pensando anche ai giovanissimi, che dialogano sulle più recenti piattaforme social come TikTok; uno strumento da non trascurare e che può diventare strategico per la diffusione della cultura del vino italiano. Perché il profilo dei consumatori del futuro è quello di persone sempre più informate, che berranno meno ma punteranno molto di più alla qualità e non solo dal punto di vista prettamente organolettico, ma con occhio attento anche all’etica ambientale, alla sostenibilità e al sociale.

 

Questi propositi non le impediranno certo di mantenere il focus sulla produzione. Ricordiamo infatti che Rebecca è riuscita, nonostante la sua giovane età, a creare un proprio vino, l’Enologa. Un blend ottenuto da uve Tocai Friulano (60%) e Chardonnay (40%), proveniente dai terreni del Lison Classico DOCG, che porta con sé un messaggio forte di affermazione identitaria e di equità trasversale a processi e generazioni.

 

 

 

Stajnbech

Stajnbech è un’azienda vitivinicola a conduzione familiare situata a Pramaggiore (VE), tra Venezia e Trieste, nel cuore di una terra dal ricco passato, anticamente chiamata il Vigneto della Serenissima.

Risale al 1990 il primo vigneto piantato da Giuliano Valent e Adriana Marinatto, che poi nel 1991 fondano la cantina. Nata dall’ambizione di raccontare una storia in un bicchiere di vino, questa realtà veneta si distingue per la cura meticolosa riservata ad ogni fase della produzione. Da sempre infatti, Giuliano e Adriana hanno scelto di puntare alla qualità, ricercando costantemente l’eccellenza, applicando una filosofia che crede nel valore di un prodotto sincero e genuino, e nella passione per il proprio lavoro. Uno stile perfettamente racchiuso nel motto di famiglia: “Coltiviamo Armonie”. Le armonie per Stajnbech sono quelle della natura ma anche delle persone che condividono i medesimi valori di professionalità e dedizione, uniti all’amicizia e al senso di condivisione, tutti elementi che risuonano tra vigneti, cantina e azienda come in una grande sinfonia corale. L’area in cui sorge la cantina, al confine tra Veneto e Friuli, gode di un clima temperato che unito al suolo ricco di argille grigie consentono alla vite la sua massima espressione. Dai 17 ettari di uve di proprietà, rigorosamente selezionate, si producono vini artigianali di altissima qualità, ottenuti ponendo molta attenzione al rispetto dell’ambiente sotto il segno dell’ecocompatibilità, in vigneto come in cantina.  I vini si distinguono per la spiccata personalità che sanno esprimere e raccontano le tradizioni enologiche del Veneto, coniugandole coi gusti internazionali. Le linee di produzione si dividono in Superiori e Classici ai quali si aggiungono anche le bollicine con il Metodo Classico pas dosé Imagine. Negli anni, Stajnbech si è affacciata con successo al mercato internazionale, dove oggi gode di un posizionamento ben definito. La personalità dei vini ha conquistato nel tempo un pubblico di esperti e intenditori, raccogliendo importanti consensi ai più prestigiosi concorsi enologici.

 

STOLEN MOMENTS: il mockumentary jazz di Stefano Landini in anteprima al Bif&st (16-17 marzo)

In anteprima al BiF&st 2024 arriva un’appassionante docu-fiction che racconta una storia di musica e sfide sociali per poter coronare il sogno di una vita. Con veri attori e finte interviste – secondo il genere mockumentary – Stefano Landini ha ideato e diretto Stolen moments, la vicenda di Sabino, giovane pugliese amante del jazz, che con il cugino Michele e con Pasquale, giocatore d’azzardo - entrambi di Bari vecchia - apre a Torino un club in quello che scopre essere uno dei famigerati capannoni destinati alle famiglie degli emigrati del Sud. Un’iniezione di cultura che trasforma un luogo di degrado in un punto di riferimento non solo per i jazzofili ma per lavoratori ed emigrati che respirano una boccata di ossigeno in una terra ostile. Una scommessa che, in un contesto socio-politico complicato e dopo tante problematiche e sforzi per costruirla, viene inizialmente vinta: ma non tutto, purtroppo, andrà secondo i piani…

Il cast del film – che vede la speciale partecipazione di Pupi Avati – è composto da Nicola Nocella, Antonella Carone, Paolo Sassanelli, Michele Sinisi, Franco Ferrante, Barbara Monetti, Pierluigi Patimo, Luigi Moretti, Roberto Pitta, Antonio Lanera, Gaia Pesce, Giorgio Consoli,  Virginia Boccardi,  Paolo Emanuele Quaranta,  Maria Pia Autorino,  Elena Cascino e Lucia Zotti.

 

Il film sarà proiettato sabato 16 marzo alla serata di apertura del festival, alle ore 21:30, presso il teatro Kursaal di Bari. A seguire, il giorno dopo – domenica 17 marzo alle ore 13:00 - ci sarà un incontro tra i protagonisti dell’opera e la stampa. Infine, a corollario del film e in omaggio alla colonna sonora firmata da Massimo Fedeli e riprodotta in un album jazz di prossima uscita per AlfaMusic, sarà organizzato al Circolo della Vela di Bari, Molo Borbonico, un concerto, in programma la stessa domenica alle ore 18:30, riservato ai giornalisti ed operatori culturali del settore (info e prenotazioni obbligatorie alla mail info@elisabettacastiglioni.it).

 

La formazione musicale sarà composta da Massimo Fedeli al pianoforte, Emanuele Coluccia al sax tenore, Alberto di Leone a tromba e flicorno, Lorenzo Lorenzoni a trombone tenore e susafono, Mattia Pellegrino al contrabbasso ed Enzo Lanzo alla batteria. Special guest della serata sarà il vocalist Mario Rosini. All’evento sarà presente l’intero cast del film.




DOMENICA DIREZIONE NAZIONALE INDIPENDENZA PER DECIDERE SULLE ELEZIONI EUROPEE

 Si terrà domenica 10 marzo, dalle ore 10.30, presso il Centro Congressi Cavour di Roma, la prima Direzione Nazionale del Movimento Indipendenza.

All’ordine del giorno, oltre ai vari adempimenti statutari, anche la scelta del Movimento sulla partecipazione alle Elezioni Europee.


“A tre mesi dalla nascita del nostro movimento siamo già pronti a misurarci in una sfida importante come le elezioni europee. Si tratta di decidere come e con chi farlo, anche dopo l’approvazione dell’emendamento, fortemente voluto dalle forze di governo, che ha ristretto la possibilità di presentare liste elettorali di nuovi movimenti politici già dalle prossime consultazioni elettorali. Certamente lo scenario che si apre nel nuovo Parlamento Europeo vede tutta la politica italiana convergere sulla sostanziale accettazione della sudditanza in cui il nostro paese viene tenuto dalle istituzioni europee e dagli altri governi del nord Europa” - queste le dichiarazioni del Segretario Nazionale del Movimento Indipendenza Gianni Alemanno.

STAMATTINA L’ASSESSORE MELE E IL PRESIDENTE SCHINGARO ALL’INAUGURAZIONE DELLA NUOVA AREA LUDICA ACCESSIBILE AI BAMBINI CON DISABILITÀ NEL GIARDINO DI VIA DE RIBERA

Questa mattina l’assessore ai Lavori pubblici Nicola Mele e il presidente del Municipio III Nicola Schingaro hanno partecipato all’inaugurazione della nuova area giochi inclusiva del giardino di via de Ribera, ribattezzato parco della legalità, al San Paolo, attiguo all’area in cui si svolge il mercato del quartiere.

L’intervento, dell’importo di 54mila euro, è cofinanziato per 10mila euro dalla Regione Puglia nell’ambito del bando per l’adeguamento delle aree ludiche comunali alle esigenze dei bambini con disabilità.

Nel corso dei lavori sono state installate sei nuove attrezzature ludiche multiple accessibili a bambini e ragazzi con disabilità motoria, sensoriale e cognitiva. I giochi scelti, infatti, possono essere facilmente utilizzati da bambine e bambini con disabilità diverse, come di seguito specificato:

Disabilità motoria:

·        altalena con seggiolino a cesto utilizzabile contemporaneamente da più bambini o, in alternativa, da un adulto e un bambino

·        torretta doppio scivolo con pannello “Gioco dell’oca”, multifunzionale e inclusivo, che offre diverse modalità di utilizzo: tramite i due scivoli ad altezze diverse e il ponte sospeso, permette di allenare la consapevolezza spaziale, comprendere l’altezza e la gravità e percepire una sensazione positiva di rischio; il pannello ludico “gioco dell’oca”, integrato alla torretta e posizionato in basso, ad altezza accessibile anche a bambini in carrozzella, stimola le capacità cognitive, l’immaginazione, l’empatia e la cooperazione

·        gioco a molla a forma di coccinella: con la sua forma, che consente un facile accesso al gioco, e l’altezza della seduta, invita bambini di tutte le abilità e di un’ampia fascia d’età a giocarci. I bambini fanno dondolare il gioco a molla usando i muscoli delle gambe, delle braccia e del torso per coordinare i movimenti e metterla in moto. La molla si muove anche quando i bambini usano esclusivamente la parte superiore del corpo. La risposta al movimento è una delle più belle sensazioni che esistano. Oltre al divertimento, si allena il senso dell’equilibrio, fondamentale per tutte le altre abilità fisiche.

Disabilità sensoriale:

·        pannello ludico-manipolativo “creativo”, a due facce, con una varietà di elementi ludici che sollecitano l’esplorazione (volante, labirinto, sfere con numeri, pale, imbuto); l’ampio pannello e il fatto che tutti gli oggetti su un lato siano collegati a un’azione sull’altro lato favoriscono la comprensione di causa ed effetto, nonché la cooperazione e l’alternanza nel gioco sociale

·        pannello ludico-manipolativo “musica”, a due facce; i tubi musicali offrono una variazione sensoriale con un risultato sonoro accordato e tonale, allenando la coordinazione mano-occhio. I lembi di gomma nera possono essere colpiti o i tubi possono essere percossi e creare melodie. La tonalità del pannello musicale stimola il pensiero logico e creativo e invita alla cooperazione e al gioco sociale.

Disabilità cognitiva:

·        locomotiva, capace di stimolare i giochi di ruolo e la cooperazione, favorire giochi di interazione sociale, di ruolo e acquisizione del linguaggio. I bambini si sentono coinvolti nell’investigare gli ambienti della macchinina e i suoi vari elementi di manipolazione: la cabina del macchinista completa di panca e numerosi strumenti di manovra, con i quali si mantiene la locomotiva in linea; la caldaia è un’avvincente caverna con numerosi ingressi; all’esterno, dietro il fumaiolo, un ambiente di gioco con due posti a sedere.

·        pavimentazione antitrauma in gomma colata in opera (154 mq ca.), con giochi/sagome 2D stampati (tipo tartaruga con i numeri e cerchio dei colori).

“Oggi abbiamo reso fruibile per i cittadini un altro spazio attrezzato con giochi inclusivi, in cui tutti i bambini, senza alcuna distinzione, potranno giocare insieme e socializzare - ha commentato Nicola Mele -. Parliamo di un’area particolarmente adatta a tutti i bambini più piccoli ma che potrà rappresentare per le famiglie anche un luogo dove incontrarsi e passare il tempo libero, un luogo di qualità e di valenza sociale”.

“Sappiamo bene quanto sia importante la funzione delle aree ludiche come spazi di gioco e di socialità, non solo per i piccoli residenti di un quartiere, ma anche per le famiglie che li accompagnano - ha commentato Nicola Schingaro -. Pertanto, sono particolarmente soddisfatto per la realizzazione di questo piccolo spazio aggregativo all’interno di un giardino pubblico, il “parco della legalità”, in via de Ribera dove si svolge il mercato rionale del quartiere San Paolo. E oggi, giorno di mercato, è stato molto bello inaugurare questo spazio con bambine e bambini già all’opera, intenti a sperimentare i loro nuovi giochi”.

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Emozioni di Paul McGregor (Gruppo Albatros - Il Filo)

 La raccolta di riflessioni filosofiche e di poesie di Paul McGregor accarezza e insieme scuote l’animo del lettore, proiettato in una dimensione suggestiva dove dominano sentimenti e valori che arricchiscono la vita. L’autore esplora la profondità della sofferenza, collante dell’umanità, e anche l’amore, meravigliosa fonte di salvezza.

Nelle pagine di quest’opera delicata e toccante, McGregor rivela la sua scoperta della versione migliore di sé attraverso la dedizione nel costruire una vita condivisa, e ci invita a cogliere l’autentica bellezza, spesso nascosta a occhi impigriti. Andando oltre la stanchezza e la solitudine, ci sprona a ritrovare la forza di ascoltarci, per comprenderci a fondo al di là delle etichette definite dalle masse.
Con parole intense e uno sguardo attento alle relazioni, McGregor esorta il lettore a valorizzare le azioni altruistiche e coraggiose, che consentono di superare le difficoltà e la paura di sentirsi vulnerabili, per accogliere, invece, la voglia di emozionarsi liberamente, di rimarginare le ferite del cuore con positività e speranza.



Rosy Pomilia canta Cagne pensiero

giovedì 7 marzo 2024

Venerdì 8 marzo - Orlando furiosamente solo rotolando a Nasca di Lecce

Prosegue Unica - Fuoribordo, seconda stagione per il pubblico di tutte le età di teatro, musica, danza, mostre, laboratori, incontri di Nasca - Il teatro a Lecce, realizzata con la direzione artistica di Ippolito Chiarello e Barbara Toma, con il sostegno dell'amministrazione comunale e della Fondazione AMI - Alta Mane Italia e in collaborazione con numerose realtà del territorio. Venerdì 8 marzo dalle 20:30 (ingresso con contributo associativo - info 3474741759 - nasca@ippolitochiarello.it) in scena "Orlando furiosamente solo rotolando" di Armamaxa teatro con l'attore, regista e autore Enrico Messina, uno degli interpreti più importanti del teatro di narrazione italiano che lavora sull'antica tecnica della fabulazione.

 
Camicia bianca, una tromba e uno sgabello: è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. All’essenzialità della scena si contrappongono la ricchezza ed i colori delle immagini evocate: accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature, destrieri. Un vortice di battaglie ed inseguimenti il cui motore è sempre la passione, vera o presunta, per una donna, un cavaliere, un ideale. Reale trasporto o illusorio incantesimo? Sono solo storie. Storie senza tempo di uomini d’ogni tempo, in cui tutto è paradosso, iperbole, esasperazione. Riscoprire il piacere della fabulazione e della fascinazione della parola, il senso di ascoltare delle storie e di ascoltarle assieme ad altri. Arte un tempo assai familiare alla nostra cultura, ormai trascurata se non del tutto dimenticata. Ecco perchè l'Orlando Furioso di Ariosto, che proprio dall’arte dei cantastorie prese linfa per diventare alta letteratura; ed ecco perchè il travolgente racconto che ne ha fatto Italo Calvino insieme a stralci di immagini “rubate” ad altri suoi libri come “Il Cavaliere Inesistente”. Così le parole dei canti e delle ottave di Ariosto prendono nuova vita, un po’ tradite un po’ ri-suonate, e la narrazione avanza tra guizzi di folgorante umorismo e momenti di grande intensità, mescolando origini, tradizioni e dialetti. Nell'appassionante lavoro di scrittura alcuni episodi sono stati ripresi, altri rielaborati, altri completamente inventati com'è nell'essenza stessa dell'arte di raccontare.

A marzo la rassegna proseguirà con la rassegna a cura dell'Ecologico film fest con la direzione artistica di Roberto Quarta (da giovedì 14 a domenica 17) e Oliver Twist di e con Angela De Gaetano, liberamente ispirato al romanzo di Charles Dickens (venerdì 22 - ore 20:30). Ad aprile la proiezione del documentario Il cerchio, scritto e diretto da Sophie Chiarello,  vincitore del David di Donatello 2023 (domenica 7 - ore 18) e lo spettacolo Manzoni senza filtro di e con Manuela De Meo, scritto con la collaborazione di Francesco Niccolini e Roberto Aldorasi (venerdì 26 - ore 20:30). A maggio il cantautore Massimo Donno racconterà e interpreterà l'opera di Pierangelo Bertoli (venerdì 10 - ore 20:30) durante la prima serata di Solitaria, concorso per progetti teatrali in fieri (venerdì 10/domenica 12). Saranno presentati al pubblico anche i risultati dei percorsi laboratoriali per grandi e piccoli (sabato 18 e domenica 19). Durante i mesi proseguiranno gli incontri e le conversazioni e non mancheranno i live jazz in collaborazione con l'associazione Good Vibes, con la direzione artistica di Marco Bardoscia, e i concerti a cura del Conservatorio di Musica "Tito Schipa". Domenica 26 maggio la festa di Fine stagione con lo spettacolo per famiglie "Storia della liberbici" con Michele Volpi, musica e regali per tutte le socie e i soci.

Dal 2022 il viaggio nomade in giro per il mondo dell'attore, autore e regista Ippolito Chiarello (ideatore del Barbonaggio teatrale) e della sua compagnia Nasca Teatri di Terra, ha trovato una vera casa in via Siracusa 28 nella Zona 167/B del Quartiere Stadio. Nasca è una delle associazioni alle quali, grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce, è stato assegnato un immobile al piano terra dei condomini di edilizia residenziale pubblica Arca Sud nella Zona 167/B del capoluogo salentino






PUGLIA: A MILANO LA PREMIAZIONE DEI COMUNI PLASTIC FREE 2024

Milano, 7 marzo – Sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Comune di Milano si terrà sabato 9 marzo, presso il Teatro Carcano nel capoluogo lombardo, la premiazione nazionale dei “Comuni Plastic Free 2024”. Ad ottenere l’ambito riconoscimento a forma di tartaruga, ideato dall’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, saranno ben 111 amministrazioni locali che hanno superato la valutazione del comitato interno in merito a 5 pilastri: lotta contro gli abbandoni illeciti, sensibilizzazione del territorio, gestione dei rifiuti urbani, attività virtuose dell’ente e collaborazione con la onlus. Gli sforzi che quotidianamente i Comuni compiono per tutelare i propri territori saranno premiati in funzione del livello di virtuosità con 1, 2 o 3 tartarughe, simbolo di Plastic Free Onlus. L’evento, giunto alla terza edizione, vedrà la partecipazione del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin (con un videomessaggio), della vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, e del Sindaco di Milano, Beppe Sala.

 

“In appena un biennio, i Comuni Plastic Free sono raddoppiati – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – Un successo che testimonia come l’attenzione per l’ambiente e le future generazioni si diffonda sempre più tra le realtà locali, che presidiano il territorio. Attivando sinergie e dando concretezza alle collaborazioni con le Istituzioni possiamo velocizzare il cambiamento in positivo del nostro splendido Paese. Ringrazio le Amministrazioni comunali per l’importanza del loro impegno per l’ambiente che abbiamo certificato dopo attenta analisi e il Comune di Milano per averci ospitato. Plastic Free – conclude il presidente De Gaetano – sarà al loro fianco nel percorso verso una maggiore sostenibilità ambientale”.

 

Otto i Comuni pugliesi premiati: Cassano delle Murge, Gioia del Colle (Bari); Ceglie Messapica (Brindisi); Mottola, Manduria, Castellaneta (Taranto); Castro, Spongano (Lecce).

 

Cerimonia Premiazione “Comuni Plastic Free 2024”

Teatro Carcano – Milano

Corso di Porta Romana, 63

Sabato 9 marzo - ore 9:30-13

 

Ulteriori info su www.plasticfreeonlus.it






ANTIMAFIA. CONGEDO (FDI): URGE DARE RISPOSTE A QUADRO E INTERROGATIVI EMERSI DA AUDIZIONI

 “Dalle audizioni svolte dalla Commissione Antimafia con il Procuratore Nazionale Antimafia Melillo e il procuratore di Perugia Cantone, emerge un quadro preoccupante fatto di oltre diecimila accessi abusivi a diverse banche dati riservate con decine di migliaia di file scaricati per la maggior parte relativi ad esponenti del centrodestra. I termini usati dai procuratori, ‘fatti gravissimi’, ‘non compatibili con devianze individuali’, ‘mercato clandestino di informazioni riservate’, ‘saccheggio di banche dati’, ‘numeri mostruosi’, sono più che eloquenti dell'estrema gravità di quanto accaduto. Se da un lato si pone la questione della mancanza di adeguati controlli e della necessità di interventi in materia di cybersicurezza, dall'altro occorre dare risposte ad interrogativi inquietanti: l'ufficiale della Guardia di Finanza Striano ha agito da solo o su mandato di qualcuno? Con quali finalità ha commesso questi fatti?  Chi sono i veri destinatari di questa enorme mole di informazioni riservate acquisite illegalmente? Esiste una regia e qual è l'obiettivo? Interrogativi ai quali l'indagine in corso dovrà dare risposte perché sono in gioco, oltre all’onorabilità delle persone interessare, anche i valori fondanti della nostra democrazia, la sua autorevolezza e la sua tenuta”.

Donne nella logistica: perché dovrebbero essere di più (e i tempi sono propizi)

I dati ufficiali – per l’Italia li produce Istat – dicono che le donne che lavorano nel settore dei trasporti e della logistica sono solo il 22%: 222mila addette contro quasi 800mila uomini. La media europea è del tutto in linea (21,8%): segnale che il limite culturale travalica i confini nazionali. L’idea che i lavori della logistica siano prettamente maschili è dominante e lo dimostra il fatto che se si concentra lo sguardo sulle professioni operative (manutenzione e guida) le percentuali scendono sensibilmente. Ad esempio, in Italia nell’autotrasporto le quote rosa rappresentano il 2,1% (per un totale di 14 mila donne). Ma anche in questo caso l’Europa non si distanzia molto e Francia e Germania, per esempio, presentano quote simili.

 

Un altro dato lo aggiunge WeForum segnalando che spesso le donne sono impiegate in mansioni a basso reddito.

Qualcosa però sta cambiando: ad esempio, per colmare questa disparità, di recente la Banca Mondiale ha finanziato progetti per creare occasioni per le donne di entrare nel settore. E secondo un’analisi della società di ricerca Loriga&Associati, il numero di donne, anche in ruoli di grande responsabilità e in aziende multinazionali, è cresciuto di più del 30% negli ultimi cinque anni. La strada è ancora lunga, ma stiamo andando nella giusta direzione.

 

Perché la logistica può diventare un settore inclusivo

 

Se il trend è di crescita, questo dipende anche da aziende virtuose che stanno contribuendo alla costruzione di una nuova immagine per il comparto professionale e che impiegano in maniera massiva la tecnologia per rendere più accessibili e inclusive anche le funzioni operative.

 

Oggi, ad esempio, nei magazzini più smart possono lavorare agevolmente persone con ogni tipologia di forma fisica, grazie a funzioni come IoT e intelligenza artificiale. Le automatizzazioni possibili con le tecnologie, inoltre, rendono maggiormente rilevanti funzioni meno legate al lavoro manuale: la pianificazione e l’organizzazione dei trasporti, il customer service, la gestione delle pratiche doganali, le attività di promozione e vendita del servizio.

 

Nel caso di Italmondo, per esempio abbiamo lavorato per arrivare ad avere la metà dei dipendenti totali costituita da donne e in quasi tutte le funzioni (contabilità, risorse umane, legal, controllo di gestione, comunicazione & marketing, IT & digital) la quota rosa è ben oltre il 40% con picchi del 90% nella contabilità verso fornitori. Nella comunicazione & marketing le donne sono il 75%, la quota si avvicina all’83% nelle risorse umane, è di 2/3 nel legal e sfiora il 67% nell’ambito controllo di gestione.

 

Gli ostacoli all’ingresso delle donne nel mondo logistico

 

Al di là dei singoli casi virtuosi, le indagini sul settore confluiscono nel testimoniare che gli ostacoli all’ingresso e all’incremento delle figure femminili nelle diverse attività della logistica sono rappresentati soprattutto dagli stereotipi di genere. Stereotipi secondo cui le donne sono meno adatte ai lavori manuali e pesanti e non sono disponibili a lavorare su turni o a viaggiare. Stereotipi legati anche alla work-life balance, che interesserebbe più le donne che gli uomini (e in effetti le donne hanno ancora in larga parte la responsabilità della cura dei figli e della casa). Serve senza dubbio un cambiamento culturale. A favore delle donne ma anche a vantaggio del settore della logistica.

 

Perché una maggiore diversità aiuterebbe il comparto della logistica

 

Infatti, è ormai ampiamente documentato che la diversità all’interno di ogni team, in qualsiasi settore, contribuisce al successo aziendale. 

Deloitte ha rilevato che le aziende diversificate generano un’entrata 2,3 volte superiore per dipendente rispetto a quella delle aziende meno diversificate. Uno studio del Credit Suisse Research Institute citato da Forbes misura che  le organizzazioni con almeno un membro femminile nel CDA hanno generato un ROI e un tasso di crescita medio migliori rispetto alle aziende con CDA di soli uomini. E Harvard Business Review osserva che le aziende che puntano sulla diversity hanno un fatturato del 19% superiore rispetto a quelle con una diversità inferiore alla media. E ancora, le aziende con più diversity attraggono i migliori talenti: è  Glassdoor a rilevarlo: il 76% delle persone in cerca di lavoro valuta la diversity un elemento attrattivo e il 32% non si candiderebbe in un’azienda che non si impegna abbastanza sotto questo aspetto.

 

Se tutti questi numeri non dovessero bastare, anche la nostra esperienza in Italmondo dimostra che non è solo una questione di political correctness: la nostra azienda ha tratto numerosi vantaggi dall’aumento della diversity nel corso degli anni, evidenziando come la diversità sia stata fondamentale per favorire l'innovazione, aumentare la reputazione e la capacità di attirare nuovi talenti, promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e collaborativo.

Insomma, è sempre più evidente che per continuare a crescere e restare competitive, tutte le imprese che operano nel settore logistico dovrebbero superare i pregiudizi da sempre legati a “donne e motori” e impegnarsi ad aumentare la quota di personale femminile.





Piccola Orchestra Avion Travel - Sentimento

8 marzo, Roncadin al fianco delle associazioni che operano per le donne in difficoltà

 Roncadin festeggia la Giornata internazionale della donna rinnovando il proprio impegno al fianco delle donne che combattono ogni giorno importanti battaglie. L’azienda di pizze surgelate di Meduno (PN) ha scelto quindi di trasformare la cifra che avrebbe speso per omaggiare le lavoratrici con la tradizionale mimosa dell’8 marzo in una donazione di sostegno destinata a tre associazioni: APE ODV - Associazione Progetto Endometriosi di Reggio Emilia, con gruppi attivi anche in Friuli Venezia Giulia, che promuove la consapevolezza su una malattia ancora poco conosciuta e sostiene le donne che ne soffrono; il comitato di Udine di ANDOS, onlus che sostiene le donne operate al seno con servizi e azioni di volontariato; e VOCE Donna, centro antiviolenza di Pordenone, che fornisce aiuto e assistenza gratuita alle donne vittima di abusi.

«Quando si tratta di sostenere delle iniziative sociali scegliamo sempre realtà che hanno un reale impatto sulle persone – spiega l’amministratore delegato Dario Roncadin –. Abbiamo scelto associazioni di provata serietà, impegnate su temi importanti come la salute e il contrasto alla violenza di genere: la Giornata internazionale della donna è un’ottima occasione per farne conoscere l’operato alle persone che lavorano in Roncadin, persone che sono per il 78% donne. Inoltre, all’interno della nostra organizzazione, la parità di genere è una priorità: abbiamo intrapreso il percorso che ci porterà alla certificazione di questo aspetto per noi fondamentale».





Roncadin SpA SB con sede a Meduno (Pordenone), nasce nel 1992 per la produzione di pizza italiana di qualità per la grande distribuzione nazionale ed internazionale. Oggi in azienda lavorano circa 770 persone, il fatturato del gruppo 2023 ha raggiunto i 170 milioni di euro e si producono circa 100 milioni di pezzi all’anno. Pizze e snack sono realizzati con di materie prime di altissima qualità e un metodo di produzione che riproduce le caratteristiche della pizza tradizionale, inclusa la cottura in forno a legna su pietra e la farcitura a mano. 

Dal 2021 Roncadin è una Società Benefit, che si impegna a operare in modo responsabile verso l’ambiente, le persone e il territorio, in un’ottica di sviluppo sostenibile. 

www.roncadin.it

Ricerca contro il cancro, UniTrento parte di un team internazionale

Trento, 6 marzo 2024 – (p.s.) Il tumore del colon retto è una neoplasia spesso silenziosa, e quando le persone si accorgono della malattia, questa spesso è già in stadi avanzati.

La sua insorgenza è dovuta alla proliferazione incontrollata delle cellule epiteliali della mucosa che riveste la parte interna dell’intestino. Secondo le stime dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, questo tumore rappresenta il dieci per cento di tutti quelli diagnosticati nel mondo ed è il terzo per incidenza, dopo il cancro al seno e quello al polmone.
Sebbene negli ultimi decenni ci sia stata una diminuzione dell'incidenza complessiva del cancro del colon-retto, c'è stato un aumento del numero di casi nelle persone di età inferiore ai 50 anni. Alcuni fattori di rischio, secondo gli studiosi, sono associati a obesità, stili di vita sedentari e alimentazione non corretta. Ma rimangono ancora incognite sulle cause responsabili di questo incremento.
Una risposta potrebbe arrivare dallo studio di un team internazionale che nei prossimi 5 anni sarà al lavoro per scoprire i meccanismi che collegano l’insorgenza precoce della malattia e testare nuove strategie per combattere questo tipo di patologia.
Della squadra di ricercatori fa parte, unico italiano, Nicola Segata, professore del Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata - Cibio dell’Università di Trento e dell’Istituto Europeo di Oncologia.
Il progetto si chiama Prospect ed è stato selezionato insieme ad altri quattro dalla Cancer Grand Challenges, un'iniziativa di finanziamento globale co-fondata da Cancer Research UK e dal National Cancer Institute che sostiene scienziati e scienziate di tutto il mondo che si riuniscono in gruppi di ricerca per studiare modi innovativi di affrontare le malattie oncologiche. Il team era tra i 176 team selezionati che hanno presentato proposte di ricerca sul cancro.
Oggi sono state annunciate le squadre vincitrici.
Il team, guidato da Andrew Chan del Massachusetts General Hospital e da Yin Cao della Washington University di St. Louis, riceverà fino a 25 milioni di dollari per portare avanti la ricerca. Al Dipartimento Cibio andranno quasi 750 mila dollari.
Prospect e UniTrento. L’obiettivo della ricerca è sviluppare nuovi metodi per valutare il rischio e prevenire il cancro del colon-retto negli individui con meno di 50 anni.
La squadra di ricerca selezionata è formata da persone provenienti da 5 paesi del mondo che lavoreranno in ottica interdisciplinare. Si va dalla biochimica all’oncologia, dall’epidemiologia all’epigenomica, dall’immunologia alla gastroenterologia.
L’Università di Trento si occuperà della parte di microbiologia.
«In particolare – spiega Nicola Segata – ci concentreremo sui potenziali fattori di rischio collegati al microbioma, cioè l’insieme di microbi del corpo umano. In base alle ricerche condotte nel nostro laboratorio abbiamo visto che c’è un legame con le persone che hanno questo tipo di tumore. Ma sono di solito pazienti con più di 50 anni».
Già da diversi anni al Dipartimento Cibio ricercatori e ricercatrici studiano il microbioma.
In questo caso la sfida è doppia, come dice ancora Segata. «Vogliamo indagare quali sono gli elementi che anticipano la malattia nelle persone più giovani. Capire quali microrganismi intestinali e orali possono rappresentare un potenziale fattore di rischio. Ma cercheremo anche di scoprire come questi microbi possono essere acquisiti e trasmessi da una persona all’altra. Se la dieta o un certo stile di vita li favoriscono oppure no».  
Il team Prospect è finanziato dal Cancer Research UK, dal National Cancer Institute, dal Bowelbabe Fund per il Cancer Research UK e dall'Institut National Du Cancer, attraverso il Cancer Grand Challenges.



IL 13 MARZO TORNANO AL PALAFLORIO GLI HARLEM GLOBETROTTERS QUESTA MATTINA LA PRESENTAZIONE DELLA TAPPA BARESE DELLE LEGGENDE DEL BASKET

Torneranno a Bari mercoledì 13 marzo gli Harlem Globetrotters, i campioni di basket più famosi al mondo. L’evento, che vedrà protagonisti gli atleti noti per le loro abilità e la straordinaria capacità di giocare attraverso movimenti e manovre spettacolari, si terrà al Palaflorio, a partire dalle ore 20.30, a distanza di dieci anni dalla prima esibizione nel capoluogo pugliese.

Saranno complessivamente nove le stelle statunitensi che si esibiranno davanti al pubblico del Palaflorio, per uno spettacolo unico che rientra nel tour italiano degli Harlem Globetrotters e rappresenta una delle due tappe organizzate nel Sud Italia, assieme a quella di Napoli.

“Devo ammettere di esser emozionato come un bambino quando scarta i regali di Natale - ha esordito Pietro Petruzzelli -. Per uno come me, cresciuto con la pallacanestro anche se con scarsissimi risultati agonistici, questo è un evento assolutamente imperdibile. Sin da quando ero piccolo ho ammirato il loro modo di coniugare sport, spettacolo e divertimento. Il solo fatto che gli atleti sono in grado di muoversi, da eccelsi giocolieri e con la stessa naturalezza, sia in attacco sia in difesa, dimostra pienamente la straordinaria bravura degli Harlem, garanzia di intrattenimento puro. Sono campioni che rappresentano, oggi come in passato, l’emblema della spettacolarizzazione e della gioia che si prova giocando a basket. E per noi, quindi, è motivo di orgoglio il fatto che abbiano scelto, ancora una volta, di fare tappa nella nostra città”.

“Anch’io sono molto emozionato - ha proseguito Manio Marrone - perché ho sempre ammirato i Globetrotters, sin da bambino. Quando dieci anni fa per la prima volta mi chiesero di poter venire al Palaflorio, quasi non riuscivo a crederci. Per cui la gioia di riproporre al pubblico barese questo evento è ancora più grande per due motivi: in primo luogo per la richiesta di essere ospitati ancora una volta, il che significa che hanno apprezzato la nostra organizzazione, e poi perché è uno spettacolo di caratura internazionale, sicuramente tra quelli di punta della nostra programmazione. L’esibizione degli Harlem Globetrotters, peraltro, coniuga due aspetti che ci interessano molto, e cioè lo sport e lo spettacolo, che rappresenta un altro settore su cui puntiamo da sempre”.

“Questa volta ci siamo occupati anche della promozione dell’evento muovendoci in modo capillare su tutto il territorio nazionale - ha concluso Sharon Scalera -. E abbiamo riscontrato un’ottima risposta dalle città più lontane, cosa che ci ha sorpreso essendo un appuntamento infrasettimanale. Molte società di pallacanestro giungeranno a Bari con pullman organizzati, il che rappresenta per noi un grande successo. Siamo, infatti, riusciti a doppiare la vendita di biglietti rispetto alla volta precedente: sono quasi 4.000 i biglietti venduti finora, quindi sono ancora pochi i ticket in vendita. A tal proposito mi preme aggiungere che sono previsti degli sconti per i gruppi da venti persone. Un’altra iniziativa interessante è data dalla possibilità di acquistare il magic pass, che consentirà di accedere un’ora prima dell’apertura dei cancelli per passare un’ora di divertimento con gli atleti. Il più grande orgoglio per noi è poter vedere il palazzetto pieno di spettatori”.

 

I biglietti sono in vendita sul circuito di TicketOne: per informazioni e acquisti di gruppo è possibile contattare il numero 366 1961503.

Sono previste riduzioni per ragazzi under 14 e persone over 65.