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mercoledì 13 marzo 2024

PROGETTO SAVES PER L’AFFIDO DI ADULTI VULNERABILI IERI L’INCONTRO CON I NUOVI CITTADINI SOLIDALI DISPONIBILI A DIVENTARE CARE GIVER

 Si è tenuto ieri l’incontro con i cittadini solidali che si sono resi disponibili a diventare social giver dell’assessorato al Welfare per il servizio di accompagnamento sociale ed educativo di adulti vulnerabili, soli o con disagio psico-sociale.

L’incontro di presentazione si è svolto presso la parrocchia San Francesco d’Assisi a  Japigia.

Il progetto di affido denominato Saves nasce nel 2020 come programma sperimentale e, grazie ai risultati conseguiti in termini di miglioramento del benessere degli adulti vulnerabili in carico, è diventato uno dei progetti strutturati del piano strategico del welfare cittadino. Il programma è coordinato e accompagnato dall’equipe di psicologi, assistenti sociali ed educatori della cooperativa sociale San Giovanni di Dio. Si struttura attraverso diverse fasi nell’ambito di un disciplinare definito con i servizi sociali della città, il centro di salute mentale e l’assessorato, offrendo l’opportunità di promuovere forme di affido tra adulti. Il servizio si basa sul coinvolgimento di cittadini solidali che diventano social giver, agiscono su base volontaria (a fronte della quale il Comune di Bari riconosce loro una quota di solidarietà) e vengono inseriti in un albo ufficiale al quale si accede partecipando al bando di reclutamento indetto periodicamente dalla ripartizione Servizi alla persona per dare la possibilità a chi lo voglia di formalizzare la propria disponibilità.

Ai social giver vengono affidati, con la supervisione e accompagnamento di un’equipe qualificata, adulti vulnerabili, anziani soli e a rischio di isolamento, adulti con lieve disagio psichico e disabilità, affinché siano accompagnati nello svolgimento di una serie di azioni quotidiane (cucinare, acquistare farmaci, passeggiare, leggere, prenotare visite mediche, andare al cinema o pagare bollette)

Ad oggi sono 274 i cittadini baresi che hanno dato la loro disponibilità diventando social giver; inoltre il servizio si avvale delle competenze professionali di 12 operatori socio-assistenziali (OSA).

Di seguito i numeri del servizio divisi per Municipi:

·        Municipio I:

60 affidi più 27 beneficiari che hanno il supporto del solo OSA per un totale di 87 beneficiari.

·        Municipio II

49 affidi più 10 beneficiari che hanno il supporto del solo OSA per un totale di 59 beneficiari.

·        Municipio III

31 affidi più 1 beneficiario che ha il supporto del solo OSA per un totale di 32 beneficiari.

·        Municipio VI

43 affidi più 2 beneficiari che hanno il supporto del solo OSA per un totale di 45 beneficiari.

·        Municipio V

6 affidi più 1 beneficiario che ha il supporto del solo OSA per un totale di 7 beneficiari.

·        Ripartizione Servizi alla persona

·        36 affidi

I social giver/affidatari e gli OSA coinvolti nel progetto partecipano a un corso di formazione iniziale e vengono costantemente aggiornati in modo da disporre di una sorta di “cassetta degli attrezzi” efficace e completa.

Il 27 febbraio scorso si è concluso il corso di formazione di Primo soccorso tenuto da Annabella Lorusso, infermiera professionale.

Il 2 aprile sarà avviato il corso La relazione tra affidatario e famiglia in una comunicazione efficace condotto da  Concetta Scuccimarri, psicologa/psicoterapeuta.

I prossimi incontri di formazione, che saranno calendarizzati nei mesi di maggio e giugno,  affronteranno in particolare gli aspetti psicologici della relazione con l’anziano, l’intervento psico-educativo cognitivo-comportamentale e l’arte terapia.

La gestione di Saves impegna diversi uffici comunali: una volta al mese si riunisce l’equipe valutativa composta dai referenti dei 5 Municipi, degli uffici della ripartizione Servizi alla persona e dei coordinatori dell’ente gestore. Tale equipe svolge un lavoro molto delicato che riguarda la gestione del progetto, la valutazione delle istanze di affido, l’individuazione di abbinamenti funzionali (affidatario - affidato) e la ratifica di quelli avviati nonché il confronto professionale su tutto quanto emerge nello svolgimento del progetto.

“In questi 10 anni abbiamo investito molto in interventi innovativi rivolti al contrasto delle solitudini e dell’isolamento di cittadini soli e privi di una rete familiare di sostegno, con disagio psico-sociale e anziani - ricorda Francesca Bottalico -.

In questa direzione abbiamo creato la figura dei social giver, cittadini solidali che attraverso la selezione, la formazione e l’accompagnamento di un’equipe professionale socio-educativa, si prendono cura della quotidianità e del benessere degli adulti fragili affidati.

Sono 247 i social giver che quotidianamente, in tutti i quartieri, offrono compagnia, ascolto e sostegno nelle faccende quotidiane ad adulti fragili, evitandone l’inserimento in comunità e strutture socio-sanitarie quali case di riposo o Rssa. Un’azione di welfare di comunità e sussidiarietà orizzontale che è riuscita a portare benessere nella vita di tante persone sole che in questi anni hanno ricominciato a vivere con speranza”.

 

Per ulteriori informazioni 

https://www.comune.bari.it/web/egov/-/anziani-servizio-di-accompagnamento-sociale-ed-educativo-per-vulnerabili-attraverso-forme-di-affido-saves-





BEGINNING OF A DREAM - Video-clip.

A SAN CESARIO DI LECCE LA STORICA E FORTUNATA “MEDEA, DESÌR" DI ASTRÀGALI TEATRO

 Ritorna sulle scene, venerdì 15 marzo, alle ore 20,30, presso la Distilleria De Giorgi a San Cesario di Lecce, “Medea, Desìr", la storica e fortunata produzione di Astràgali Teatro.

Lo spettacolo apre ufficialmente la nuova edizione della rassegna “Teatri a Sud” ed è scritto e diretto dal direttore artistico Fabio Tolledi. Ad interpretarlo, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele e Anna Cinzia Villani.

 

Quella di Medea è una storia che si moltiplica nei secoli, grazie a scrittori, musicisti, pittori come Ovidio, Euripide, Jean Anouilh e Quinto Ennio, che hanno alimentato questo mito di donna straniera e selvaggia.  Lo spettacolo parte dalle parole di Christa Wolf e di Adriana Cavarero, seguite da quelle di Hanna Arendt e Judith Butler. Queste scritture dense e immaginifiche si annodano alla parola poetica, con l’amore, la gelosia, il rancore e il desiderio che si rincorrono nel tempo. Medea, come madre, cerca di sfuggire all’insulto della Storia che l’ha voluta per secoli fissata nell’orrore dell’infanticidio. La donna, scacciata e bandita dal potere, è creatura che resiste e ama aldilà di ogni valore e di ogni morale. La sua sola possibilità sta nel riannodare quello sguardo che ridona al mondo una poetica resistenza.

 

“Teatri a Sud” è una rassegna ideata e promossa da Astràgali Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia e con la collaborazione del Comune di San Cesario di Lecce.

 

Ingresso € 5.  Consigliata la prenotazione: 

whatsapp 3892105991 – teatro@astragali.org      

www.astragali.it   www.distilleriadegiorgi.eu.






In libreria dal 2 aprile COME SE TUTTO FOSSE UN MIRACOLO, il nuovo libro di DANIEL LUMERA edito da Mondadori

 Come possiamo far fronte ai periodi di crisi e malessere? Capita a tutti prima o poi. A un certo punto della nostra esistenza accade qualcosa e iniziamo a star male: la fine di un amore, il fallimento di un progetto, un ciclo che si chiude, la partenza di una persona cara, la fine di una vita. In quel cambiamento ci sentiamo smarriti e soli. Tutte le certezze crollano e ciò che prima aveva un senso improvvisamente non lo ha più. Accade più volte nel corso dell’esistenza, con intensità e profondità differenti, tanto che alcune crisi sono vere e proprie tempeste. E come una ciotola di terracotta che tocca il pavimento, ci sgretoliamo in mille pezzi, perdendo la bellezza e la felicità che avevamo dentro.

Ma tornare integri e ritrovare il miracolo della vita è possibile. Una via semplice è indicata in COME SE TUTTO FOSSE UN MIRACOLO. Un cammino per riconquistare leggerezza, felicità, meraviglia, il nuovo libro del biologo naturalista Daniel Lumera, autore bestseller ed esperto riconosciuto a livello internazionale nelle scienze del benessere e nella pratica della meditazione, edito da Mondadori, già disponibile in preordine online e in libreria dal 2 aprile.

Come se tutto fosse un miracolo, ricordando la famosa affermazione attribuita ad Albert Einstein, si riferisce a un particolare modo di vedere le cose, sé stessi e la vita, che tutti possiamo sperimentare. È uno stato mentale, facilmente raggiungibile, che permette di superare molto più efficacemente lo stress e il senso di isolamento, alleviare le tensioni e produrre un riequilibrio ormonale e biochimico che genera benessere, calma e fiducia.

Dopo il successo della trilogia dedicata alla biologia dei valori – Biologia della Gentilezza (2020), La lezione della farfalla (2021) ed Ecologia Interiore (2022) – e del saggio 28 respiri per cambiare vita (2023), incentrato sulla respirazione consapevole per raggiungere una mente illuminata, Lumera in questo nuovo lavoro affronta il concetto di crisi (non solo personale, fisica, mentale e professionale, ma anche intesa in senso ampio, valoriale, climatica, ambientale, politica, economico-sociale…), indicando un cammino fatto di presenza, cura, gentilezza per affrontare le prove più dure e il dolore più profondo, e ristabilire l’integrità perduta: il sentiero dei Patra, percorso di avvio del Filo d’Oro, viaggio di ricerca interiore, tracciato da Lumera, verso la consapevolezza di sé, della realtà, della vita e della natura delle cose più autentica e profonda.

Viviamo in un mondo oggi sempre più caratterizzato dalla tensione verso l’umanizzazione della tecnologia, come dimostra il boom dell’AI, volto a “ricreare l’umano nell’artificiale, quando ancora non abbiamo trovato veramente l’umano nell’uomo”, afferma Lumera. Controtendenza, l’autore ci accompagna alla scoperta della natura dell’umanità, lungo un viaggio esperienziale volto a ritrovare la propria vocazione e il proprio proposito di vita, anche in un contesto sociale iper-performante e competitivo, che tende ad allontanarci da noi stessi, sovraesponendoci a continui stimoli disgreganti.

In questo contesto gli antichi insegnamenti, propri delle tradizioni sapienziali comuni a molteplici culture, risultano quanto mai attuali per ritrovare il benessere e migliorare la qualità della vita. E, come da filone di ricerca dell’autore, unendo le più recenti ricerche nel campo della psicologia e delle neuroscienze, è possibile capire come “risvegliarsi” e trasformare il dolore in risorsa, attingendo al potere straordinario, insito in ognuno di noi, che deriva da riconnettersi con il proprio stato naturale di pace prima di tutto interiore, di salute e di creatività.

In questo libro, forse il più “narrativo” e intimo di Lumera, ma altrettanto pragmatico, attraverso racconti, aneddoti, storie di vita anche molto personali ed esercizi pratici, l’autore indica sei passi chiave, sei strategie di benessere per superare le crisi, far fiorire le nostre esistenze e vivere ogni giorno come un dono, all’insegna della meraviglia.

I sei “carismi” ci guidano, dunque, alla scoperta dei sei livelli di integrità che esercitano un impatto enorme sulla nostra salute e qualità della vita: nella parola, ossia come l’uso e la scelta delle parole possano cambiare la struttura del cervello e incidere sul senso d’identità; nella meraviglia, per superare stress e senso di isolamento, alleviare le tensioni e ripristinare un equilibrio ormonale e biochimico che genera uno stato di benessere, calma e fiducia; nei sospesi, per comprendere quanto lasciar andare il passato e risolvere i sospesi della propria vita liberi la mente dalle tensioni e dal sovraccarico cognitivo, e doni energia, vitalità e chiarezza sempre nuove. Inoltre, l’integrità nel vuoto ci insegna a smettere di riempiere le nostre vite, case, tempo e pensieri di cose da fare e avere, e di modi in cui dover apparire, per riconnetterci ai nostri bisogni autentici, aprire la mente a nuove possibilità, liberarsi da pressioni fittizie e nutrire relazioni felici e progetti che amiamo; poi, nel dono possiamo riscoprire il senso e il significato profondo della nostra esistenza, attraverso la guarigione dalle dinamiche egoiche e competitive per riscoprire unicità, talenti e l’espressione unica di ognuno di noi, realizzata in una nuova ottica di prosperità, benessere e felicità; infine, nella pace, il cui vero significato, come oggi anche la scienza ci insegna, si origina dall’interno, nell’intimità del nostro sentire, possiamo liberarci da quelle tensioni e conflitti interiori che, a cascata, riversiamo in famiglia, nel lavoro e nelle relazioni, e a livello collettivo innescano meccanismi di odio e violenza.

«Questo libro – spiega Daniel Lumera – è totalmente diverso da quanto abbia scritto fino ad ora. Nonostante siano presenti ricerche scientifiche accanto a pratiche e sapienze millenarie, per la prima volta ho affidato ad alcune pagine momenti molto intimi del mio percorso iniziatico, esistenziale, spirituale, iniziato trent’anni fa esatti, che ha completamente cambiato la mia vita e il mio modo di essere, sentire e agire. I segnali che stai vivendo una vita che non ti appartiene provocano una rottura e, se non ti “anestetizzi” ma ti ascolti, inizi a liberarti, a riconoscerti e a trovare il cammino di ritorno a te stesso. Qui riporto come questo “risveglio” rispetto alle aspettative famigliari e alla necessità di far parte di un sistema sia avvenuto in due modi: grazie a una profondissima crisi e grazie a un grandissimo amore. Racconto, quindi, di un risveglio, di un’integrità perduta e riconquistata, della possibilità che ha ciascuno di noi di percorrere un cammino fatto di sei tappe, che hanno toccato me così come possono toccare tutti, capaci di riportarci a una condizione di integrità e di consapevolezza di chi siamo realmente. Iniziamo allora a danzare secondo il nostro ritmo, il nostro battito, così da essere pronti e disposti ad affrontare questo uragano chiamato esistenza. Credo che questo sia il viaggio più importante che possiamo compiere».


DOMENICA 7 APRILE 2024, DALLE ORE 10 ALLE 18

Live dal Palacongressi di Bellaria Igea Marina (Rimini) e in diretta streaming sui canali ufficiali di Daniel Lumera

L’ESPERIENZA DEI SEI CARISMI

Seminario con Daniel Lumera e tanti ospiti, tra cui il dott. Franco Berrino, tra teoria e pratica per addentrarsi nelle tematiche affrontate nel nuovo libro Come se tutto fosse un miracolo e farne subito esperienza.

Per ritrovare un reale benessere, conoscere il potere trasformativo della parola, affrontare le sfide della vita con chiarezza, libertà e leggerezza dal punto di vista del “dono”, chiudere i cicli del passato e aprirsi al nuovo in modo consapevole, trasformare il vuoto in un’occasione di scoperta di chi siamo autenticamente, superare lo stress esercitando gioia e meraviglia, sperimentare la pace mentale e renderla un’esperienza quotidiana, e apprendere pratiche meditative incentrate sui sei carismi.

Per informazioni: mylifedesign.com/daniel-lumera-evento-sei-carismi/



Daniel Lumera, biologo naturalista, è docente e riferimento internazionale nell’area delle scienze del benessere, della qualità della vita e nella pratica della meditazione. È autore bestseller di La cura del perdono (Mondadori, 2016), coautore di Ventuno giorni per rinascere (Mondadori, 2018) e La via della leggerezza (Mondadori, 2019) e, insieme a Immaculata De Vivo, di Biologia della gentilezza (Mondadori, 2020), La lezione della farfalla (Mondadori, 2021) ed Ecologia Interiore (Mondadori, 2022); pubblica poi Meditazione a strappo (Giunti Editore, 2022) e 28 respiri per cambiare vita (Mondadori, 2023). È ideatore del metodo My Life Design®, il disegno consapevole della propria vita personale, professionale, sociale, una metodologia applicata a livello internazionale in aziende pubbliche e private, al sistema scolastico, penitenziario, sanitario e nell’accompagnamento al morente. È inoltre fondatore dell’Organizzazione di Volontariato My Life Design che declina il metodo in progetti ad alto impatto sociale, come la Giornata Internazionale del Perdono, che per ben tre edizioni ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica italiana, e il Movimento Italia Gentile con la sua espressione internazionale, l’International Kindness Movement, volti a promuovere i valori di gentilezza, pace e cooperazione a livello globale.


Per informazioni
mylifedesign.com/come-se-tutto-fosse-miracolo-daniel-lumera-patra/





martedì 12 marzo 2024

CORTEO DI SAN NICOLA 2024 ONLINE L’INDAGINE DI MERCATO PER INDIVIDUARE OPERATORI INTERESSATI A PARTECIPARE ALLA PROCEDURA PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI IDEAZIONE, ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA MANIFESTAZIONE

La ripartizione Culture e Turismo rende noto che è in pubblicazione da questa mattina, sul sito istituzionale del Comune di Bari, a questo link, l’avviso di indagine preliminare di mercato, non vincolante per l’ente, finalizzata a verificare il potenziale interesse degli operatori economici del settore per l’affidamento, tramite procedura negoziata e secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, dei servizi di ideazione, progettazione, realizzazione, organizzazione, allestimento complessivo e gestione integrata dell’edizione 2024 del Corteo storico di San Nicola, per un importo complessivo a base di gara pari a € 81.147,54 (€ 99.000 IVA inclusa).

L’affidatario dovrà provvedere alla realizzazione di un programma, articolato nelle giornate del 6 e 7 maggio che, com’è noto, avrà l’obiettivo di riportare alla memoria della cittadinanza la rievocazione dello sbarco dei marinai e dei festeggiamenti, attraverso i luoghi della tradizione nicolaiana valorizzati in modo da ricreare la stessa atmosfera di festa che caratterizzò il passaggio dei marinai e la consegna delle ossa del Santo.

“La manifestazione di interesse per la realizzazione del corteo storico di San Nicola apre di fatto la programmazione della stagione estiva della città di Bari, grazie a questo evento straordinario ormai di grande respiro internazionale - commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci -. Con San Nicola, attraverso il Corteo storico, si è costruita l’identità culturale di una città sempre in movimento. Nel nome di San Nicola la visione culturale assume, qui a Bari, una prospettiva molto ampia perché animata da elementi fortemente diversi tra loro, che per noi rappresentano una grande ricchezza, oltre che una fonte di crescita costante”.

La rievocazione storica e la scansione ritmica dell’intera manifestazione dovranno, quindi, garantire suggestioni e atmosfere idonee a celebrare un avvenimento fondamentale per la storia cittadina e per la costruzione della trama identitaria della comunità barese.

Nello specifico, l’ideazione e la realizzazione del programma della manifestazione dovrà comprendere tre distinti eventi rievocativi, secondo la seguente scansione, che come di consueto prevede il Corteo storico come focus principale:

·        Rievocazione dello sbarco e dei festeggiamenti: 6 maggio (presso il molo San Nicola/Bari vecchia)

·        Processione con il quadro del Santo: 7 maggio (baia San Giorgio)

·        Corteo Storico: tardo pomeriggio-sera del 7 maggio (lungo il consueto percorso cittadino).

Sono richiesti, inoltre, la predisposizione di un piano di comunicazione integrata (comprensivo della realizzazione di un video-spot della durata di almeno 45 secondi, del potenziamento del sito corteosannicola.it e delle pagine social dedicate all’evento con aggiornamento e descrizione dei contenuti), il coordinamento con i rappresentanti delle istituzioni ecclesiastiche deputate ai concomitanti servizi liturgici e il coinvolgimento attivo dei 5 Municipi cittadini.

Sono ammessi a presentare la propria candidatura tutti gli operatori economici di cui all’art. 65 del D.Lgs. n. 36/2023 in possesso dei requisiti di cui agli art. 94-95 del D.Lgs. n. 36/2023 e dei requisiti professionali ed economico-finanziari indicati nell’avviso.

Ai fini della partecipazione alla successiva procedura negoziata, gli operatori economici interessati devono essere registrati e abilitati sulla piattaforma del Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA) di CONSIP, attraverso il sito web https://www.acquistinretepa.it, nell’area merceologica “Editoria, eventi e comunicazione”, sottocategoria servizi di “Organizzazione e gestione integrata eventi”.

La manifestazione d’interesse dovrà pervenire esclusivamente via

PEC all’indirizzo cultura.comunebari@pec.rupar.puglia.it 

entro le ore 12 del prossimo 19 marzo (farà fede l’ora e la data di consegna della PEC).

All’istanza non dovrà essere allegata, a pena di esclusione, alcuna offerta tecnica né economica.

I servizi indicati saranno poi affidati a seguito dell’espletamento di successiva procedura negoziata senza bando, ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. e) del D. Lgs. 36/2023. L’aggiudicazione sarà effettuata in favore dell’operatore economico invitato a partecipare che avrà presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 108 del D. Lgs. n. 36/2023, individuata sulla base dei seguenti elementi:

A) offerta tecnica: max 90/100 punti

B) offerta economica: max 10/100 punti.

Rete dei Comuni Sostenibili | Il primo Rapporto di sostenibilità del Comune di Manduria presentato durante la Fiera Pessima

Manduria (TA), 11 marzo 2024. Il primo Rapporto di sostenibilità del Comune di Manduria è realtà. Presentata nel prestigioso contesto della Fiera Pessima, nata nel 1742, la prima “fotografia” della sostenibilità del comune in provincia di Taranto, riferita al 2023 e curata dalla Rete dei Comuni Sostenibili, certifica i progressi dell’ente in diversi aspetti misurati dalla Rete, tra cui, ad esempio, la raccolta differenziata e la diffusione del verde pubblico.


All’iniziativa sono intervenuti, insieme al direttore tecnico della Rete e curatore della redazione dei Rapporti di sostenibilità, Maurizio Gazzarri: Vito Perrucci (consigliere comunale con delega ad ambiente e sostenibilità), Gregorio Pecoraro (sindaco di Manduria), Anna Scredo (presidente Legambiente Manduria), Katia Fusco (assessora ad ecologia e ambiente di Manduria), Daniela Salzedo (presidente Legambiente Puglia), Nicola Notarnicola (manager AQP – Ta/Br), Antonio Matarrelli (presidente Autorità Idrica Pugliese, presidente della Provincia di Brindisi e sindaco di Mesagne) e Andrea Minutolo (responsabile scientifico nazionale Legambiente).

 

Causa maltempo, l’iniziativa è stata spostata nella sala consiliare del Comune di Manduria. Il coinvolgimento delle scuole è stato molto significativo, sia dal punto di vista della partecipazione - con oltre cento fra ragazze e ragazzi - sia da quello del contributo offerto alla discussione: gli studenti degli istituti comprensivi “Prudenzano”, “Don Bosco”, “Michele Greco”, dell’IISS “Einaudi” e dei licei “De Sanctis - Galilei” e “Calò”, hanno infatti presentato i propri elaborati su uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il numero 6: “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”.

 

Il Rapporto di sostenibilità del Comune di Manduria e come funziona

 

La Rete dei Comuni Sostenibili, analizzando i dati forniti dal comune e da istituti di ricerca come l’Istat, ha stilato questo Rapporto, che valuta 77 indicatori, la maggior parte dei quali su materie di stretta competenza dei comuni. Gli indicatori sono stati elaborati dalla Rete, con la collaborazione di ASviS, mentre il progetto di monitoraggio è stato messo sotto la lente di ingrandimento dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea quale buona pratica da esportare in altri paesi europei. La Rete dei Comuni Sostenibili – lo ricordiamo – è aperta a tutti i comuni, unioni dei comuni, province, città metropolitane e regioni, di qualunque colore politico sia l’amministrazione in carica.

 

Nel dettaglio, i numeri del Rapporto di sostenibilità 2023 del Comune di Manduria dicono che tra gli indicatori di tipo quantitativo di competenza comunale, cioè quelli misurabili con tendenze numeriche, circa il 64% ha avuto negli ultimi cinque anni una tendenza positiva, percentuale che sale al 67% se consideriamo solo l’ultimo anno analizzato. Particolarmente significativi, ad esempio, l’aumento al 60% della raccolta differenziata (era al 34% nel 2019), l’avvio della conversione a led dell’illuminazione pubblica, l’acquisto di auto ibride per il parco mezzi comunale, il numero crescente di nuovi alberi piantumati. Tra gli indicatori qualitativi, importante sottolineare l’apertura nel 2023 dello sportello antiviolenza, l’avvio dell’iter per le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’adozione nel 2023 del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

 

“Manduria presenta aspetti positivi molto significativi emersi da questo primo monitoraggio – commenta Maurizio Gazzarri, direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili e curatore della redazione dei Rapporti di sostenibilità –. Sia nei temi di competenza comunale che in quelli dipendenti da altre dinamiche extra comunali, si registrano tendenze positive superiori al 60%, che è un risultato significativo che vede Manduria sulla strada buona per proseguire il percorso di miglioramento nelle politiche di sostenibilità. Farsi ‘misurare’, per un comune, vuol dire fare propria la consapevolezza che ci sono temi ormai non rimandabili e da affrontare con urgenza, serietà e responsabilità. Perciò complimenti al Comune di Manduria, ringrazio l’amministrazione comunale e gli uffici per la grande collaborazione”.

 

“Quando siamo arrivato al governo del Comune di Manduria nell’ottobre del 2020 – afferma Gregorio Pecoraro, sindaco di Manduria –, eravamo ben consci che avremmo affrontato grandi insidie e ostacoli, come forte è stata la consapevolezza che ci attendevano nuove sfide in relazione a nuovi scenari e contesti legati ai temi della sostenibilità, della transizione energetica, dell’ecologica, dell’economia circolare, dell’emergenza climatica. L’importanza di inserire nel solco della sostenibilità l’azione amministrativa quotidiana, creando sinergie tra tutte le risorse in organico all’ente e affiancando al lavoro quotidiano degli assessori competenti deleghe consiliari specifiche per la sostenibilità, la creazione di un’apposita area di competenza per gli aspetti relativi all’ambiente e all’ecologia, sono stati la spinta necessaria per iniziare un lavoro quotidiano per il raggiungimento degli obiettivi di mandato. L’adesione nel dicembre 2022 alla Rete dei Comuni Sostenibili rappresenta quindi la chiave di volta per incidere con maggiore convinzione nell’azione amministrativa, declinando a livello territoriale gli obiettivi dell’Agenza 2030. Ringrazio, quindi, a nome di tutta l’amministrazione comunale, la Rete dei Comuni Sostenibili per averci affiancato in questa prima fase del lavoro, che certamente continuerà”.

 

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

 

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all'adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito quasi 100 enti locali ed è in costante espansione con oltre 300 manifestazioni d’interesse.

Rete Comuni sostenibili https://www.comunisostenibili.eu/
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Canale Telegram @comunisostenibili


FONDAZIONE TRG | Convivio. Esperienze di crescita e conoscenza - Primo appuntamento giovedì 21/03 ore 17,30 con Ugo Morelli

Dopo l’esperienza di Linguaggi futuri, la riflessione sui nuovi linguaggi che si è tenuta lo scorso settembre con Marco Baliani, Stefano Bartezzaghi, Annalena Benini e Anna Stefi, Fondazione TRG organizza un ciclo di incontri alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani rivolti prevalentemente alle e agli insegnanti, ma aperti alla collettività, per riflettere su tre diversi linguaggi teatrali legati ad altrettanti spettacoli in stagione.  

 

Da anni la Fondazione TRG, attraverso progetti legati al teatro e soprattutto a una ricca e variegata programmazione con spettacoli pensati per le famiglie, per i giovani e per le scuole, propone temi utili alla crescita delle nuove generazioni nella realtà contemporanea, dalla guerra all’etica, dalla giustizia alle nuove tecnologie, per coinvolgerle nel dibattito attuale e fornire loro strumenti utili per poter leggere e interpretare la realtà del presente. Il tema di quest’anno è legato alla valorizzazione del linguaggio nelle sue molteplici declinazioni - virtuale, sonoro, del mito, della natura, della scienza… - come strumento di comprensione e comunicazione, nella consapevolezza che i linguaggi teatrali possano dare un contributo alla crescita di tutte e tutti. 

 

Il primo appuntamento si terrà giovedì 21 marzo alle ore 17.30, con il saggista e psicologo italiano Ugo Morelli, sul tema della Filosofia. Nella sua lectio Come e Perché. A cosa serve la filosofia, lo studioso di scienze cognitive tenta di rispondere alla domanda del titolo: a cosa serve la filosofia? Potremmo dire "a niente" se ci limitiamo a considerare "il fare", "a tutto" se consideriamo "il pensare il fare". Non c'è mai stato un tempo in cui pensare il fare e la tecnica per fare sia stato così urgente: quel che ci rende umani e ci distingue è la capacità di riflettere su noi stessi e sulle nostre azioni ponendoci dubbi e domande. Non coincidendo con noi stessi, cerchiamo verità e senso. È a questo che serve la filosofia.

 

Ugo Morelli, psicologo, studioso di scienze cognitive e scrittore, insegna Scienze Cognitive applicate al DIARC, Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli; è Direttore Scientifico del Corso Executive di alta formazione, Modelli di Business per la Sostenibilità Ambientale, presso CUOA Business School, Altavilla Vicentina. Già professore presso le Università degli Studi di Bologna, di Venezia e di Bergamo, è autore di un ampio numero di pubblicazioni.

 

Lo stesso giorno debutterà per le scuole la nuova produzione di Emiliano Bronzino, rivolta a studentesse e studenti della scuola secondaria di I grado, Il contrario di me, terzo e ultimo capitolo del progetto “La Repubblica di Platone”. Lo spettacolo prende le mosse dal concetto di equilibrio – come trovare conciliazione tra le varie parti di sé, quelle più istintive e quelle più razionali? Come riconciliare gli opposti in un quadro armonico? – per affrontare le tematiche della crescita, dell’educazione, dell’incontro con il diverso, dell’accettazione dell’altro. Lo spettacolo replicherà fino a domenica 24 marzo. 

 

Il ciclo di incontri proseguirà giovedì 11 aprile con una riflessione del pianista, compositore e musicologo Carlo Boccadoro sul tema del linguaggio della Musica, che verrà affrontato anche nello spettacolo L’usignolo e l’imperatore, rappresentato per le scuole nei giorni 20 e 21 aprile e all’interno del Festival Giocateatro Torino; nel corso dell’ultimo incontro, lunedì 13 maggio alle ore 17.30, la psicologa e psicoterapeuta Carla Weber dedicherà una riflessione al Mitonell’ambito del Salone Off e organizzato in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro, è legato allo spettacolo P. come Penelope, diretto da Emiliano Bronzino, che replicherà, sempre lunedì, alle ore 19.30.

 

L’ingresso alle lectio è gratuito con prenotazione obbligatoria.

 


La Fondazione TRG onlus, presieduta da Anna Maria Poggi e diretta da Emiliano Bronzino, è riconosciuta dal Ministero della Cultura quale Centro di Produzione Teatrale per l’Infanzia e la Gioventù. È partecipata da Regione Piemonte, Città di Torino ed è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo. Prosegue la missione individuata alla fine degli anni Sessanta dai fondatori del Teatro dell'Angolo, continuandone il quarantennale percorso storico-artistico, volto a diffondere la cultura teatrale tra i giovani e a favorirne l'incontro con altre espressioni artistiche. Tra le sue attività principali, l’intervento sul territorio, con progetti rivolti a insegnanti, educatori, oltre naturalmente a bambini, ragazzi, giovani e alle loro famiglie. Produce e distribuisce spettacoli in Italia e all’estero, per i quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Dal 2006 gestisce la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, dove programma, ogni anno, una ricca stagione di spettacoli per le scuole, per le famiglie e per i giovani, ospitando oltre 240 rappresentazioni e accogliendo oltre 40.000 spettatori. Organizza inoltre una significativa attività anche nel campo della formazione, offrendo a bambini, ragazzi, giovani e adulti la possibilità di divenire protagonisti della scena. 

 

Per informazioni
Fondazione TRG - Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
tel. 328/2291796
scuole@fondazionetrg.it
www.casateatroragazzi.it





Al Sacro Monte di Varese riaprono i musei con un concerto

Riparte nel week end del 16 e 17 marzo la stagione culturale al Sacro Monte di Varese, con la riapertura dei 3 spazi museali e con un concerto al Museo Baroffio domenica 17 marzo, alle ore 16.30, organizzato daArcheologistics, impresa sociale impegnata nella valorizzazione dei beni culturali. Prima del concerto, alle ore 15.30, ci sarà per tutti l’occasione di una visita guidata al museo Baroffio.

All’interno degli spazi del museo Baroffio e del Santuario – la cui architettura è firmata da Lodovico Pogliaghi nel 1932 – la musica classica italiana sarà protagonista: Vivaldi, Mercadante, Giuliani, Verdi, Chopin con una variazione sul tema di Rossini da “La cenerentola”, Paganini. Ad esibirsi Elisa Ghezzo al flauto e Patrizia Giannone alla chitarra due artiste note anche sul territorio varesino per la loro attività concertistica. 

Il concerto, oltre a festeggiare l’avvio della stagione museale 2024, ha la finalità di raccolta fondi a favore del restauro della tela “Il viale delle cappelle con frate Aguggiari e l’architetto Bernascone” datata al XVI secolo e da pochi giorni entrata nelle sale dello studio di restauro Lotti per un intervento quanto mai necessario. Il progetto di restauro, promosso dalla parrocchia del Sacro Monte gode del sostegno di Fondazione comunitaria del Varesotto e con il supporto di Archeologistics, impresa sociale impegnata nella valorizzazione dei beni culturali,

L’accesso al concerto prevede un contributo di € 20 cad che andrà poi versato a Fondazione Comunitaria del Varesotto a sito bit.ly/prendiparteanchetu (il personale del Museo sarà a disposizione per ogni indicazione necessaria in merito)

 

“Il Sacro Monte è un luogo vivo, in cui la vita religiosa, quella culturale e quella turistica si intrecciano valorizzandosi reciprocamente – dicono i gestori dei musei – e permettendo a tutti i visitatori di conoscere luoghi e storie sotto tanti punti di vista. Sono decine di migliaia i visitatori che ogni anno scelgono il Sacro Monte per una passeggiata e tra questi circa 12.000 fanno tappa nei musei per eventi, visite guidate o ingressi autonomi”

Una vivacità che si esprime anche nella vita religiosa, con l’avvicinamento al giubileo 2025 che certamente troverà spazio tra gli appuntamenti della seconda metà dell’anno. 

Nel frattempo proseguono diversi progetti tra cui appunto il restauro della tela sopra citata, le visite dedicate agli aspetti più contemporanei del Sacro Monte e le numerose gite scolastiche che in queste settimane animano il viale.

I musei del Sacro Monte, a partire dal 16 marzo e sino al 17 novembre saranno aperti secondo i seguenti orari:

 

dal mercoledì al venerdì

Casa Museo Pogliaghi ore 10.00 – 13.00

Museo Baroffio e Cripta ore 14.00 – 18.00

Sabato e domenica

Casa Museo Pogliaghi, Museo Baroffio e Cripta ore 10.00 – 18.00

Musica e Terapia in Oncologia Pediatrica

Sabato 16 marzo 2024, dalle ore 10.00 alle 12.30, presso la Sala Teatrino del Convitto Palmieri a Lecce, si terrà il meeting “Musica e Terapia in Oncologia Pediatrica”, organizzato dai Lions Clubs Copertino Salento “Pino Cordella” e Gallipoli.

Un importante incontro che mira a esplorare il potente impatto della musica nella terapia oncologica pediatrica.

La musica, con la sua capacità unica di toccare le corde dell'anima, si rivela un alleato prezioso nella lotta contro il cancro nei bambini. Numerose ricerche hanno dimostrato che la musica non solo allevia il dolore fisico, ma ha anche un impatto positivo sul benessere emotivo e psicologico dei giovani pazienti. Attraverso esperienze sensoriali e connessioni emotive, la musica diventa un linguaggio terapeutico che supera le barriere fisiche, fornendo conforto e supporto durante il percorso della malattia.

Sono previsti gli interventi di Titti Tornesello (Oncologa pediatra),

Antonio Montinaro (Neurochirurgo Musicologo), Antonio Aguglia (Presidente Tria Corda OdV). Modererà l’incontro Silvana Forchetti, Psicologa Psicoterapeuta, Presidente Lions Club Copertino Salento “Pino Cordella”.

 



MOVIMENTO INDIPENDENZA: SANTAMARIA HA FATTO UN PASSO INDIETRO RISPETTO DA OGNI INCARICO

“Il Coordinamento regionale della Lombardia precisa che già dal primo marzo Gianpiero Santamaria si era già dimesso da ogni incarico nel Movimento Indipendenza. Santamaria ha motivato questa scelta con la volontà di non creare alcun nocumento al nostro nascente Movimento politico e nel contempo di rimanere libero di esprimere una propria linea difensiva sulla base del reale svolgimento dei fatti. Giampiero Santamaria non ricoprirà incarichi nel Movimento fino a quando le sua situazione giudiziaria non sarà positivamente chiarita, come tutti noi ci auguriamo.” Così ha dichiarato Daniele Petrucci, Coordinatore regionale della Lombardia del Movimento Indipendenza!

INTERVISTA A ROBERTA BRUZZONE, CRIMINOLOGA E PSICOLOGA - "SEI SOLO MIA": LA DIFFERENZA TRA POSSESSO E AMORE

 Una strage per lungo tempo silenziosa, che dal 2000 ad oggi è costata la vita a più di tremila donne nel nostro Paese. I numeri dei femminicidi: in media in Italia ogni 2 giorni una donna viene uccisa dalla violenza di un compagno, un marito, un amico.

Ma davvero la principale minaccia per le donne sono gli uomini? Alla domanda risponderà Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, nel suo intervento “I peggiori nemici delle donne: tra dipendenza affettiva e stereotipi di genere”, a Cosmodonna, la fiera esperienziale dedicata all'universo femminile, in programma al Brixia Forum di Brescia dal 19 al 22 aprile.

“I peggiori nemici delle donne non sono tanto gli uomini, quanto le regole sociali, meglio note come stereotipi di genere, che illustrerò nel mio intervento – spiega Roberta Bruzzone -. Questi stereotipi “ingabbiano” le donne in una sorta di dipendenza affettiva, all'interno di ruoli estremamente precisi e purtroppo codificati, che spesso e volentieri le donne si convincono di dover rispettare ad ogni costo, anche a rischio della vita. L'ideale sarebbe trasformare gli uomini in alleati”.

Se l'uomo continua ad avere un atteggiamento oppressivo, ossessivo e violento, perché la donna fatica ad uscire da questa sorta di “dipendenza affettiva”?

“Si fa fatica a spezzare questa schiavitù perché buona parte delle donne, possiamo dire il 40%, e anche molto giovani, sono convinte che essere controllate voglia dire essere amate, confondono i piani di queste due condizioni e quindi fanno fatica a riconoscere dei segnali pericolosi. E questo avviene anche all'inizio di una relazione, perché quel senso di possesso, quel dire “sei solo mia”, quel controllo asfittico su ogni aspetto della sua vita, in realtà inizialmente gratifica la donna, la fa sentire amata. Ma tutto questo con l'amore c'entra ben poco”.

Perché le donne fanno fatica a parlare, a denunciare?

“Le donne sono state istruite a tollerare tutta una serie di condotte maschili, perché è stato detto loro che senza un uomo non possono stare, che quel legame va protetto ad ogni costo, spesso anche a costo della propria vita”.

La violenza di genere è figlia di un certo terreno culturale. Cosa è cambiato, ammesso che sia cambiato qualcosa, nei comportamenti maschili?

“Si tratta di un problema che ancora oggi è largamente diffuso in tutti gli strati sociali e in tutte le regioni, oltre ad essere ampiamente rappresentato in tutte le classi anagrafiche. Non riguarda solo una porzione del nostro Paese, sarebbe pericoloso pensarla così. Oggi sta cambiando qualcosa, perché c’è una maggiore consapevolezza e disponibilità a parlare di questi temi. Prendiamolo come un dato positivo, ma siamo solo all'inizio di un cammino che indubbiamente è ancora lungo e impervio. Per uscire da questo tunnel dobbiamo entrare nella testa delle donne e degli uomini, e scendere così in profondità da riuscire a ricostruire fedelmente il percorso che li ha portati a sviluppare degli schemi comportamentali, valoriali ed educativi di chiara matrice patriarcale, anche loro malgrado”.

Spesso si dice: un tempo non era così. Corrisponde al vero? L'escalation di femminicidi è un fatto reale, o in passato succedeva comunque e se ne parlava poco?

“I dati sui femminicidi sono stabili da circa trent'anni. È evidente che c'è stata tutta una serie di cambiamenti a livello sociale e familiare: un tempo se ne parlava di meno, ora se ne parla di più. Ma non è un dato che cresce in maniera così esorbitante. Questa assenza di cambiamento significa che abbiamo perso troppo tempo, e questa non è una bella notizia.

I peggiori nemici delle donne: tra dipendenza affettiva e stereotipi di genere” sarà uno dei tanti temi trattati nel corso degli eventi proposti da Cosmodonna. La fiera è stata infatti progettata per coinvolgere il pubblico in un'esperienza sensoriale a 360 gradi: non solo stand dedicati a beauty, wellness, fashion e salute, ma un “contenitore” di approfondimenti con ospiti di rilievo, seminari, esibizioni e molto altro per un'esperienza unica e coinvolgente.

Blitz a Termini: versano vernice rossa contro la violenza sulle donne, portate via di peso dalla...

Nato, issata bandiera svedese al Quartier generale a Bruxelles

Il racconto commosso della cooperante palestinese Amal Khayal: "Abbiamo perso tutto"

Silvestri: "M5S inascoltato per anni sulle politiche industriali. Lavoro da transizione ecologica"

Ucraina, Zelensky risponde al Papa: «Non siamo noi a doverci fermare»

Incendio a Bastogi, quattro famiglie senza casa e palazzina senza corrente: "Qui è una polveriera"

Il momento no di Vannacci. Avviso a Biden. Fastweb si prende Vodafone

SAINT JUST AGAIN di Jenny Sorrenti: FUGA DA OGNI GABBIA PROG EXPLOSION (audio only)

lunedì 11 marzo 2024

Truescreen e Giuffrè Francis Lefebvre presentano "GFL Accerta": la prima app cybersecurity in grado di fornire l'acquisizione forense di prove digitali autentiche a studi legali e avvocati

Dalla collaborazione fra TrueScreen, la soluzione di cybersecurity all'avanguardia che garantisce l'autenticità e l'immodificabilità dei contenuti digitali, e Giuffrè Francis Lefebvre, leader nell’editoria professionale legale, fiscale e del lavoro, nasce GFL Accerta, la prima app cybersecurity , disponibile per iOS e Android, che mette a disposizione di studi legali, avvocati e altri professionisti - oltre ai relativi clienti - uno strumento professionale e sicuro per l'acquisizione forense di prove digitali. Data la facilità con la quale qualunque contenuto digitale può essere manipolato e la conseguente complessità nel rappresentare informazioni e prove certe anche in sede processuale, l’obiettivo di GFL Accerta è quello di affiancare gli avvocati e i professionisti del settore offrendo un modo semplice e sicuro di acquisizione di prove digitali ammissibili in tribunale. Alcuni dati significativi dimostrano infatti il costante aumento di frodi, contestazioni e disinformazione: +1.000% di aumento delle frodi dovute a manipolazione dei dati dal 2022 al 2023*, il 70% delle aziende hanno subito un aumento delle perdite dovute a frodi negli ultimi 2 anni**, il 94% delle informazioni sono generate da dispositivi smartphone e tablet*** (*dati Onfido da pandasecurity.com; **report di Experian “Forrester Fraud Research Report 2023”; ***photutorial.com). In particolare, l’applicazione GFL Accerta consentirà ai professionisti legali di acquisire facilmente foto, video, screenshot, registrazioni audio, documenti e altri contenuti multimediali, seguendo processi conformi alle linee guida internazionali che ne garantiscono pieno valore legale, autenticità ed immodificabilità. Gli ambiti di utilizzo dell’app sono numerosi: dalla prevenzione di frodi e contestazioni dovute alla manipolazione delle informazioni alla riduzione considerevole di costi e tempi per la verifica delle informazioni, fino alla comunicazione e valorizzazione della qualità dei processi e alla gestione della sicurezza dei flussi documentali. L’app, lanciata inizialmente in forma sperimentale su una cerchia circoscritta di professionisti legali, ha raccolto un successo tale da condurre TrueScreen e Giuffrè Francis Lefebvre a consolidare ed estendere il progetto su tutto il territorio nazionale. “Promuovere e sostenere l’innovazione nel settore LegalTech supportando i professionisti con l’intento di trovare nuove soluzioni al passo coi tempi è uno dei principali obiettivi di Giuffrè Francis Lefebvre e di tutto il gruppo Lefebvre Sarrut.” commenta Stefano Garisto, CEO di Giuffrè Francis Lefebvre “Per questo GFL Accerta è per noi un risultato molto importante, frutto della collaborazione virtuosa con TrueScreen e del progetto europeo Lightspeed Accelerator: il nostro programma internazionale che sta sempre più contribuendo concretamente alla creazione di un forte ecosistema di innovazione con l’adozione di nuove tecnologie al servizio dei professionisti”.

"Siamo entusiasti di collaborare con Giuffrè Francis Lefebvre, leader in Italia nella fornitura di servizi a studi legali e avvocati, contribuendo con la nostra tecnologia innovativa alla trasformazione digitale del settore legale" afferma Leonardo Baruzzi, Head of Business Development di TrueScreen. “Questa nuova partnership evidenzia inoltre la maturità del prodotto TrueScreen e la capacità di adattarsi facilmente a modelli di business e contesti differenti, confermando il nostro ruolo di leader nell’ambito dell’acquisizione sicura di dati". TrueScreen e Giuffrè Francis Lefebvre guardano con ottimismo al futuro di questa collaborazione, con l'obiettivo di estendere i benefici di GFL Accerta anche in tutta Europa.

App GFL Accerta

Disponibile per iOS e Android.

I servizi sono acquistabili a pacchetti o in abbonamento.


TrueScreen - TrueScreen è la soluzione cybersecurity che certifica contenuti digitali con valore legale, garantendone autenticità ed immodificabilità, con l’obiettivo di prevenire frodi e disinformazione. TrueScreen aumenta la sicurezza, la qualità e la velocità dei processi informativi abilitando aziende, professionisti e privati con tecnologie proprietarie di facile integrazione.

 Giuffrè Francis Lefebvre è leader in Italia nell’offerta di soluzioni e servizi editoriali tradizionali e digitali, portali specialistici, piattaforme integrate, software e formazione accreditata in aula e online per le aree professionali legale, fiscale, lavoro e per le imprese. 

 La società è nata nel 2018 dalla fusione tra la storica casa editrice Giuffrè, fondata a Milano nel 1931 e da sempre tra i principali player del mercato editoriale professionale legale, e Memento Francis Lefebvre, da 30 anni specializzata nella produzione di volumi e supporti digitali per i professionisti fiscali e del lavoro, con più di 50 mila clienti solo in Italia.

 

Giuffrè Francis Lefebvre è parte del gruppo Lefebvre Sarrut, multinazionale attiva in Europa con numerose aziende controllate in 8 Paesi, con 2.400 dipendenti e un fatturato annuo di oltre 540 milioni di euro. 




Merano WineFestival e Vinitaly, nasce “Amphora Revolution”: in programma alle Gallerie Mercatali di Veronafiere venerdì 7 e sabato 8 giugno 2024

Anni di esperienza, ricerca e passione nell’ambito dei vini in anfora; è con questo patrimonio che Merano WineFestival e Vinitaly lanciano la prima joint venture tra le due organizzazioni: l’idea di un evento dedicato alle giare in terracotta, che rappresenti le eccellenze a livello nazionale. Obiettivo, per entrambe, è il rilancio di una tecnica antica come una rivoluzione a sostegno della naturalità del prodotto e della sostenibilità, oltre a una sfida contro il cambiamento climatico.
 
Merano (BZ) – Verona (VR), 11 marzo 2024 – “Amphora Revolution” è il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra Merano WineFestival e Vinitaly, prima joint venture tra le due organizzazioni. Un evento d’eccellenza non solo volto a riunire una selezione dei migliori vini in anfora a livello nazionale, ma a promuovere e valorizzare una vecchia tecnologia come innovazione, in risposta anche alle sfide della sostenibilità e del cambiamento climatico sempre più concreto. In programma a Verona venerdì 7 e sabato 8 giugno alle Gallerie Mercatali di Veronafiere, l’evento unirà produttori, enologi e opinion leader tra convention scientifica, simposio, tavole rotonde e masterclass. “Amphora Revolution” vuole infatti posizionarsi come prima referenza nazionale e internazionale grazie alla presenza di produttori in anfora provenienti da tutto il territorio italiano, insieme ad una serie di convegni e simposi tecnico - scientifici che avranno l’obiettivo di raccontare il fascino di queste tecniche enologiche “antiche”, ma incredibilmente attuali.
 
«È una iniziativa che si inserisce nella linea del piano strategico di sviluppo di Veronafiere per il triennio 2024-2026 ed esplora nuovi ambiti b2b e b2c strettamente connessi al settore enologico che ha nel Vinitaly una piattaforma promozionale internazionale in grado di proporre il vino in tutte le sue declinazioni e le sue possibili proiezioni commerciali», evidenzia Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere.
 
«Le giare di terracotta ci riportano al futuroLa terracotta si trova nella terra e la terracotta la ritrovi come parte della vinificazione», sostiene Helmuth Köcher«L’uomo produce vino in anfora da almeno 8mila anni, come dimostrano gli scavi archeologici in Georgia. L’Italia ha un grande potenziale, c’è molta qualità e lo dico anche in base al confronto che ho avuto modo di fare negli ultimi quindici anni con i vini georgiani. Abbiamo voluto creare questo evento per valorizzare questa antica tradizione che oggi più che mai si rivela un’innovazione, una vera rivoluzione. Ecco perché ‘Amphora Revolution’: un patrimonio antico che può garantire la naturalità del prodotto, in sintonia con la sostenibilità ambientale e che può rappresentare una sfida contro i cambiamenti climatici».
 
Il vino fermentato, invecchiato e conservato in anfore di argilla, una pratica nata in Georgia 6.000-8.000 anni fa, sta vivendo una rinascita in tutto il mondo e offre oggi nuove opportunità alla viticoltura.  Secondo i sostenitori, l'uso moderno di questa tecnica consente una lenta micro-ossigenazione, temperature controllate naturalmente, pura espressione del frutto e ammorbidimento dell'acidità - o, se cotta a temperatura molto elevata, conservazione dell'acidità. L’anfora, inoltre, offre un vantaggio ambientale e finanziario, con una durata di decenni se non secoli. 
 
In occasione di Vinitaly 2024, dal 14 al 17 aprile, il progetto verrà presentato ufficialmente attraverso una masterclass condotta da The WineHunter Helmuth Köcher che avrà l’obiettivo di raccontare in anteprima le eccellenze dei vini prodotti attraverso l’antica tecnica dell’utilizzo di giare in terracotta.





GIOCHI MEDITERRANEO. CONGEDO (FDI): SU TEMPI E DISAGI STADIO LECCE GARANZIE DA COMMISSARIO

  “I XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 sono un’ottima opportunità per tutto il territorio pugliese. Nell'interlocuzione costant...