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giovedì 2 maggio 2024

OLTRE LA SUPERFICIE. Mostra personale di Gianluca Patti | 17 maggio - 29 giugno 2024 | Galleria Ferrero, Ivrea (TO)

Dal 17 maggio al 29 giugno 2024, la Galleria Ferrero ospita la mostra personale di Gianluca Patti OLTRE LA SUPERFICIE, a cura di Andrea Daffra

 

Attraverso una selezione di circa quindici opere inedite, Gianluca Patti offre al pubblico un affascinante viaggio nella sua ricerca artistica. Una delle caratteristiche fondamentali della sua poetica è la stratificazione della pittura, che consente agli elementi pittorici sottostanti di emergere liberamente in superficie, evocando ricordi ed emozioni del passato.

 

Il percorso espositivo, concepito per la Galleria Ferrero, guida il visitatore attraverso questa stimolante ibridazione sensoriale. Grandi opere policrome si alternano a piccoli monocromi, offrendo un'ampia gamma di esperienze estetiche. Le opere in mostra raccontano un viaggio autobiografico, in cui Gianluca Patti dimostra la sua abilità nel trasformare materiali di provenienza "edile", come prodotti cementizi, resine e pigmenti, in opere pittoriche di grande profondità emotiva.


Come afferma il curatore della mostra Andrea Daffra: “Patti attribuisce a ogni componente uno status di “manufatto archeologico emotivo”, un serbatoio di memorie e significati che attendono di essere tradotti ed esplorati con un uso ben calibrato del colore: è solo allora, infatti, che tali “storie latenti” prendono vita, sviluppandosi in una solida tramatura fatta di pennellate e gradazioni cromatiche che vanno ben oltre la superficie visibile delle opere”.

 

Nella serie di opere inedite, realizzate appositamente per la mostra, emerge chiaramente il desiderio e la volontà di Gianluca Patti di recuperare e riappropriarsi dei materiali di scarto, conferendo loro nuovo significato e vitalità. Le opere esposte rappresentano una stratificazione temporale dove passato e presente si fondono armoniosamente, invitando lo spettatore a esplorare le profondità dell'animo umano attraverso la materia e il colore.

 

La mostra si propone come un'ulteriore testimonianza della freschezza e dell'originalità del linguaggio artistico di Gianluca Patti, offrendo al pubblico un'indagine intima in cui ogni pennellata diventa una narrazione, evocando ricordi e raccontando storie.



Gianluca Patti è nato nel 1977 a Monza, vive e lavora tra Monza e Milano. La sua ricerca è incentrata sullo studio del colore e della materia quali strumenti di narrazione del vissuto personale e della dimensione temporale. Lo studio da autodidatta della storia dell’arte ha avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione della sua ricerca artistica: all’inizio del proprio percorso si appassiona al lavoro pittorico di grandi artisti quali Pollock, Vedova, Basquiat e Richter, approfondendone l’equilibrio cromatico e cercando un proprio approccio unico al colore, nell’ambito di una personale ricerca in continua evoluzione. Il lavoro di Gianluca Patti è stato esposto in diverse mostre personali e collettive, ed è entrato a far parte di collezioni di arte contemporanea di rilievo. L’approccio trasversale dell’artista l’ha portato inoltre a collaborare alla realizzazione di scenografie nel settore pubblicitario e dell’interior design e ad essere selezionato per progetti d’arte e impresa.

www.gianlucapatti.com

 

Galleria Ferrero Arte Contemporanea nasce nel 2010 nello storico edificio di Villa Nesi a Ivrea. La Galleria si avvale fin da subiti della collaborazione di critici e storici d’arte per citarne alcuni: Ermanno Tedeschi, Liletta Fornasari, Alessandra Redaelli e negli ultimi due anni fino al 2023 Angelo Crespi, attuale Direttore della Pinacoteca di Brera a Milano. Nascono cosi progetti di mostre anche fuori sede: come il progetto realizzato nella fabbrica Olivetti sito Unesco per Quadrifonia anno 2023 dedicato a quattro artisti di cui due storicizzati (Enzo Cacciola e Alfredo Rapetti Mogol) assieme a due contemporanei (Marica Fasoli e Federico Ferrarini). Sempre nel 2023 si ricorda la mostra istituzionale, a firma di Angelo Crespi, Escape from Figure nel Museo Irpino, ex Carcere Borbonico di Avellino con gli artisti Rapetti Mogol e l'emergente Cristina Nasti. Attualmente la Galleria Ferrero collabora con il critico d'arte Andrea Daffra che presiede anche la Fondazione Cacciola e Zappettini. L'interesse e la ricerca della Galleria Ferrero sono continui nell'ambito dell'astrattismo con nomi più che consolidati come: Marcello Lo Giudice, Ernesto Morales, Omar Hassan e Gialuca Patti; concettualisti come: Riccardo Gusmaroli e spazialisti come: Barbara Nejrotti. Un'attenzione anche al figurativo metafisico con Ciro Palumbo o onirico con Davide Puma. Arte analitica ben rappresentata da Enzo Cacciola.

www.galleriaferrero.com

Informazioni mostra

OLTRE LA SUPERFICIE

Mostra personale di Gianluca Patti

17 maggio - 29 giugno 2024

Inaugurazione: giovedì 16 maggio dalle 18.30 alle 20.30 (su invito)

 

A cura di Andrea Daffra

Project Manager Alessia Cuccu (GLAC Consulting)

 

Orarioda lunedì a sabato esclusivamente previa prenotazione

galleriaferrero@libero.it

+39 347 1414200

 

Galleria Ferrero, Villa Nesi | Via Torino 29, Ivrea (TO) 

Info: galleriaferrero@libero.it

Instagram | Artsy | Facebook





G7, ACCORDO COMUNE-MINISTERO DIFESA PER ELISUPERFICI TEMPORANEE

TARANTO, EX ILVA: DA MILANO RISCHIO BANCAROTTA di WALTER BALDACCONI

Aleksej Naval'nyj, Io non ho paura, non abbiatene neanche voi: in prima edizione gli scritti pubblici e privati del dissidente russo (Morcelliana Scholè)

Sono, IN PRIMA EDIZIONE MONDIALE, gli scritti pubblici e privati del dissidente più conosciuto del XXI secolo: Aleksej Naval'nyj, oppositore di Putin che da anni ne denunciava l'abuso di potere e la corruzione imperante nel paese d'origine, la Russia, deceduto in modo sospetto nelle gelide carceri siberiane il 16 febbraio 2024 dopo un tentativo di avvelenamento, numerosi processi e anni di detenzione.

Editrice Morcelliana, nella collana Orso Blu del catalogo Scholé (nella quale sono stati pubblicati libri come Il destino dell'Ucraina. Il futuro dell'Europa di Simone Attilio Bellezza, Storia del potere in Russia. Dagli zar a Putin di Carolina De Stefano) ne pubblica le riflessioni nel libro dal 2 maggio disponibile in libreria Io non ho paura, non abbiatene neanche voi (pp. 240, € 19,00). 
I testi tradotti dal russo comprendono alcune perorazioni pronunciate durante le sedute in tribunale, i post pubblicati attraverso i canali social, alcune interviste su prestigiose riviste come "Der Spiegel", "Time", "New York Times", raccolti in un'antologia curata da Adriano Dell'Asta e Marta Carletti Dell'Asta.
Adriano Dell'Asta è docente di Lingua, cultura e letteratura russa all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia ed è stato Direttore dell'Istituto italiano di Cultura di Mosca dal 2010 al 2014. Marta Carletti Dell'Asta, traduttrice dal russo, svolge attività di ricerca presso la Fondazione Russia Cristiana.
Dalle pagine del libro, che sarà accompagnato da diverse presentazioni sul territorio italiano, trapela il percorso politico, ma anche spirituale dell'uomo e del dissidente, la sua maturazione passata anche dalla dichiarata parentesi del nazionalismo fino alla lotta per la democrazia liberale e alla corruzione del paese amato, conclusa con il sacrificio della vita. Il testo contiene le sue riflessionia a partire dal 2010 fino a pochi giorni prima della morte, contraddistinte dall'ironia e dal coraggio di Naval'nyj, oltre che dalla sua forza comunicativa, che lo hanno caratterizzato negli anni del suo attivismo e che gli hanno permesso di far sentire la propria voce e le proprie idee alla Russia ma anche al mondo.
Tra le pagine più importanti, quelle sulla guerra in Crimea prima e in Ucraina poi, la denuncia di un potere che schiaccia e impoverisce il popolo e che usa le armi dell'odio e della paura per controllarlo, quelle sulla Pasqua che rivelano il suo rapporto con Dio e la religione, la sua spiritualità, ma anche quelle dedicate al forte legame e affetto con la moglie Julija Naval'naja e i figli.
Ne emerge il ritratto dell'uomo e dell'attivista politico, pronto a morire per la coerenza con la sua coscienza, a favore della libertà, della verità e della bellezza futura della Russia. Un cammino della coscienza libera, contro la paura e l'odio come sentimenti di cui vive il regime totalitario.
 
Il volume sarà presentato in anteprima a Milano presso la Fondazione Feltrinelli, in compagnia del curatore, della giornalista Anna Zafesova e di Francesca Gori di Memorial Italia, ma anche a Roma, Brescia, Bergamo.




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mercoledì 1 maggio 2024

TARANTO, EX ILVA: "SE NON ARRIVANO I 320 MLN CHIUDIAMO" di WALTER BALDACCONI

CONCESSIONI DEMANIALI, STOP ALLE PROROGHE. LA RABBIA DEI BALNEARI: “SIAMO STANCHI”

NEL GIORNO DELLA FESTA L'APPELLO DEI COBAS: “DIGNITA' PER I LAVORATORI”

TRASPORTO PAZIENTI DIALIZZATI E ONCOLOGICI,“VOGLIAMO SCEGLIERE NOI IL SERVIZIO”

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Primo maggio a Varese

La riforma del premierato ha un grosso baco: che succede se nessuno raggiunge la soglia?

Tigotà, protesta dei lavoratori: “In 200 a rischio, prima sfruttati e poi lasciati a casa”

Mattarella: “Il lavoro non è una merce”

Premierato e Autonomia, Boccia (Pd): Se non riusciremo a fermarli in Parlamento faremo i referendum

Giornata dei Lavoratori / Pisani (Presidente CNG), “Garantire a milioni di giovani occupazione stabile e di qualità è una questione di giustizia sociale che richiede interventi decisi e immediati.”

 Roma – “Servono politiche innovative per affrontare le enormi sfide occupazionali che incontrano, ogni giorno, i giovani”. Lo afferma la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani, in occasione della Giornata dei Lavoratori.


“Ancora oggi il tasso di occupazione giovanile si attesta al 45%, nettamente inferiore al 61,5% registrato tra la popolazione generale. Questa situazione - continua Maria Cristina Pisani -, come emerge dalle nostre indagini, è aggravata dalla prevalenza di contratti precari. In Italia, i giovani lavoratori infatti vivono una situazione di diffusa discontinuità lavorativa: il 40,9% degli under 35 ha infatti un contratto precario contro il 59,1% con contratto stabile. I lavoratori stabili scendono al 42,3% del totale nella fascia 15-24 anni, per attestarsi al 67% in quella successiva (25-34 anni). Il tema del lavoro stabile è infatti prioritario per le giovani generazioni ed è la ragione per la quale servono interventi strutturali per poter garantire loro una piena emancipazione. Eppure, anche se guardiamo ai 3 milioni di contratti nuovi che hanno coinvolto i giovani fino a 29 anni, il 79% è un contratto precario. C’è poi il tema del reddito adeguato. Dai nostri studi, negli ultimi anni, più di un lavoratore under 35 su quattro ha percepito una retribuzione annua inferiore a 5.000 € con una retribuzione media che, ancora oggi, per un giovane nel privato è pari a 15 mila euro, con evidenti disparità di genere e territoriali.”


"In questo giorno dedicato ai lavoratori, pertanto, chiediamo - ha concluso la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani - un rinnovato impegno a garantire occupazione di qualità per milioni di giovani, con strategie mirate che includano incentivi per contratti stabili e dignitosi, supporto alla formazione professionale, accesso eguale alle opportunità di lavoro tra generazioni, generi, a  Nord come a Sud del nostro Paese.  È una questione di giustizia sociale che richiede un intervento deciso e immediato." 

martedì 30 aprile 2024

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EMERGENCY annuncia i vincitori del concorso “UNA STORIA PER EMERGENCY”. Il corto sarà disponibile su Rai Cinema Channel

29 aprile – Una bambina, Lyuba, viene mandata in Italia dalla famiglia a causa della guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina, il suo Paese. A Roma è ospite di sua zia Polina che da anni lavora come assistente domestica e donna delle pulizie. Lyuba si sente persa, senza amici e senza futuro. Non parla italiano e non ha voglia di studiarlo. L’incontro con Bruna, una simpatica novantenne romana, la tirerà fuori dal guscio. Attraverso un gioco, la bambina ritroverà il sorriso e la voglia di ricominciare una nuova vita. È la sinossi di Ripiglino, la sceneggiatura scritta da Marco Pozzato e Valerio Cualbu che ha vinto la quarta edizione di “Una storia per EMERGENCY”, il concorso per sceneggiature di cortometraggi incentrato sul tema dei diritti, della pace e della solidarietà organizzato dalla Ong in collaborazione con Fabula Pictures e Rai Cinema. A questa edizione del concorso, rivolto alle ragazze e ai ragazzi tra i 16 e i 25 anni, hanno partecipato 51 autori e autrici e sono state 40 le opere presentate.

La giuria – composta da Nicola De Angelis (Fabula Pictures), Fulvio Firrito (Rai Cinema), Gaia Furrer (direttrice artistica Giornate degli Autori), Greta Scarano (attrice e regista), Nicola Sorcinelli (regista), Ilaria Ravarino (giornalista de Il Messaggero) e Michela Greco (EMERGENCY) – ha scelto Marco Pozzato e Valerio Cualbu, entrambi di 25 anni, con questa motivazione: “È il commovente incontro tra due solitudini apparentemente distanti, ma unite dalla stessa ferita. Il racconto colpisce per la tematica drammaticamente attuale, per la delicatezza dei personaggi e per l’equilibrio del tono che si muove con abilità tra note leggere e drammatiche. ‘Ripiglino’ ci ricorda come la storia sia ciclica perché l’uomo continua a persistere negli stessi errori e a pagarne il prezzo sono sempre le persone comuni, ma attraverso l’empatia verso gli altri si può ancora continuare a guardare al futuro.”

I vincitori riceveranno un premio di 500 euro. Come previsto dal bando, la sceneggiatura sarà prodotta da Fabula Pictures. Il cortometraggio realizzato a partire dalla sceneggiatura sarà promosso e distribuito da EMERGENCY attraverso i suoi eventi, i suoi canali di comunicazione istituzionali e social. In collaborazione con Fabula Pictures e Rai Cinema, il cortometraggio sarà inoltre proposto ai festival del cinema e Rai Cinema potrà caricarlo su Rai Cinema Channel e programmarlo sui canali Rai con tempi e modalità che verranno concordati con EMERGENCY.

“Per giocare a ‘Ripiglino’ servono due persone: la prima crea una forma, poi la passa alla seconda che può modificarla a piacere, prima di passarla di nuovo – commentano i vincitori Marco Pozzato e Valerio Cualbu –.  È un gioco che ci insegna ad affidarci all’altro per costruire qualcosa di bello. L’esatto contrario della guerra che punta a distruggere le relazioni che abbiamo. Ci siamo ispirati alla missione di EMERGENCY e alla sua storia che, come la nostra, punta a creare reti di salvataggio fra le persone, in un mondo che spesso fa di tutto per impedirlo.”

La giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali a due sceneggiature che si sono contraddistinte per la loro qualità e originalità.

Columba Livia, scritto da Paolo Meli, riceve una menzione speciale per “l’originalità con cui si fa metafora di ogni conflitto e per il tono da commedia con cui riesce a raccontare in modo brillante l'incomunicabilità e l'ostinata negazione all'ascolto dell'altro. Per lo sguardo sicuro sulla messinscena e per l'universalità dei suoi protagonisti. Ma soprattutto per l'idea di fondo, cioè che il percorso di pace e di accettazione venga intrapreso da due persone che hanno perso tutto e che sono perciò sullo stesso piano, condividendo un'identica situazione.”

Al buio tutti i gatti sono leopardi, scritto da Sofia Ranise, ottiene una menzione speciale per “la precisione, la leggerezza e la tenerezza con cui ha saputo tratteggiare l’incontro tra due mondi, utilizzando un linguaggio capace di grande evocazione visiva. Pur sullo sfondo, la nostalgia di un Paese perduto e la sofferenza per il distacco dalle proprie origini determinato dalle atrocità della guerra emergono con forza e semplicità in un racconto che mostra anche, senza retorica, quanto il confronto tra generazioni e culture possa rappresentare un’opportunità di rinascita e una scintilla di speranza.”

“Una storia per EMERGENCY” invita le nuove generazioni a scrivere la sceneggiatura di un cortometraggio per stimolare una narrazione originale e complessa su temi sensibili e attuali, dando loro la possibilità di vederli trasformati in film brevi. Il concorso si inserisce nella mission di EMERGENCY di diffondere una cultura di pace, ritenendo che anche il cinema possa contribuire a tracciare la strada per l’uguaglianza, la pace e la tutela dei diritti.

Le prime tre edizioni di “Una storia per EMERGENCY” hanno dato vita ai cortometraggi Ape regina (scritto da Alessandro Padovani e diretto da Nicola Sorcinelli, prodotto da Wildside), Capitan Didier (scritto da Roberta Palmieri e diretto da Margherita Ferri, prodotto da Groenlandia) e Battima (scritto da Giuliano Cipollone e diretto da Federico Demattè, prodotto da Indigo Film). I tre cortometraggi nati dal concorso, realizzati in collaborazione con Rai Cinema, sono attualmente disponibili su RaiPlay.

Autista di mezzi pubblici, carpentiere, macchinista, escavatorista, esperto di AI: ecco le 10 professioni introvabili in Italia

Attualmente 3 offerte di lavoro su 4 si rivolgono a persone formate in ambiti tecnici e pratici. Ma, ormai, la metà dei giovani sembra non volersi più “sporcare” le mani. Per questo le “Scuole dei Mestieri” di Distretto Italia continuano nella loro missione, offrendo corsi che consentono alle aziende di formare i lavoratori e le lavoratrici di domani. Specie nei settori in cui la carenza di manodopera non è più sostenibile

In un futuro non così lontano il nostro Paese rischia di restare a piedi, letteralmente. Potrebbe, infatti, diventare sempre più difficile trovare un mezzo pubblico, costruire nuovi palazzi o grandi opere, far circolare i treni o contare su una rete elettrica in linea con le esigenze della transizione ecologica. Non tanto per mancanza di investimenti, quanto per la carenza di personale che molti di questi settori stanno sperimentando.

I 10 mestieri introvabili

Da una parte abbiamo le aziende: il 75% delle offerte di lavoro riguardano profili professionali attinenti a mansioni tecnico-pratiche, come evidenzia il Centro Studi di Distretto Italia, un progetto del Consorzio ELIS, promosso nell’ambito della presidenza di Autostrade per l’Italia, che vede la partecipazione di 56 soggetti, tra grandi imprese operanti nel nostro Paese, agenzie del lavoro e altri enti, con l’obiettivo di ridurre gli appuntamenti mancati tra lavoro e giovani.

Dall’altra parte della barricata, invece, troviamo proprio questi ultimi: quasi la metà degli studenti delle superiori (49%), secondo una ricerca dello stesso Centro Studi realizzata da Skuola.net, scarta a priori l’ipotesi di svolgere professioni di tipo tecnico o manuale. E infatti i più si indirizzano verso percorsi liceali e, successivamente, studi accademici spesso di carattere teorico, contribuendo ad ampliare il divario tra la richiesta delle aziende per profili tecnici e giovani che non trovano un impiego perché non sono adeguatamente formati.

Ci sono poi alcuni settori che soffrono più di altri: trasporti, costruzioni, meccanica, elettronica, meccatronica, information technology, retail e telecomunicazioni. Da cui deriva una lunga lista di profili introvabili: ecco i primi 10 in ordine di “rarità”.

Autista di Mezzi Pubblici

Nonostante i progressi della guida autonoma, servono ancora esseri umani alla guida dei mezzi pubblici. A patto di riuscire a convincere nuove leve: guidatori e guidatrici di autobus, tram, metropolitane sono ormai introvabili.

Carpentiere

Oltre ad avere i mezzi che solcano le strade, bisogna anche costruirle. E anche a questo serve la figura del carpentiere. Si tratta di un mestiere ad alta specializzazione del mondo delle costruzioni che richiede di interpretare disegni tecnici, di utilizzare attrezzature specializzate, di realizzare impalcature, di lavorare con elementi metallici.

Tecnico dell’Armamento Ferroviario

In un paese come l’Italia, le linee ferroviarie rappresentano un punto di eccellenza che va sviluppato e manutenuto con figure che si occupino dell’Armamento Ferroviario: maghi della saldatura che fanno parte delle squadre che realizzano e mantengono in sicurezza binari e affini.

Movimentatore di Macchine da Terra

Uno dei mestieri che ci riporta all’infanzia: chi non ha mai costruito un castello di sabbia o giocato con ruspe ed escavatori giocattolo? Questi “strumenti”, però, possono rappresentare una solida opportunità anche per i più grandi, visto che scarseggia personale qualificato in grado di manovrarli nei cantieri, di eseguire movimenti di terreno al loro interno, di curarne la manutenzione ordinaria.

Macchinista

Un mestiere storico e di cui ancora oggi si sente una gran necessità: colui o colei - siamo infatti nel 2024 e certi stereotipi sono stati superati - in grado di condurre i treni alla propria destinazione, nel rispetto degli orari di partenza e di arrivo. Svolgendo il proprio compito in collaborazione con il capotreno e con la sala operativa.

Addetto al Segnalamento Ferroviario

Una sala operativa che svolge operazioni non banali quanto fondamentali, visto che chi si occupa di segnalamento ferroviario deve essere in grado di operare nell’ambito dell’ERTMS (European Rail Traffic Management System), lo standard che permette oggi ai treni dei vari paesi di circolare liberamente su tutta la rete continentale.

Esperto di Intelligenza Artificiale

Un mestiere figlio di questi tempi. Si tratta dei professionisti e delle professioniste che, materialmente, devono “allenare” i sistemi basati sull’intelligenza artificiale per avvicinarsi al ragionamento e al linguaggio umani (il cosiddetto machine learning). Queste risorse saranno sempre più ricercate dalle aziende che sviluppano nuove generazioni di AI o che hanno necessità di avviare internamente una trasformazione digitale di processi e servizi.

Addetto alla Gestione Cantieri

Una figura chiave per qualsiasi cantiere, il “regista” in campo, che ha le competenze tecniche per lavorare in sicurezza, coordinando il personale specializzato. Per questo, chi la riveste, deve conoscere i metodi di lavoro, i materiali e le tecnologie utilizzate per realizzare le opere. Dando anche supporto nella gestione amministrativa del progetto, con un occhio al cronoprogramma dei lavori.

Cost Controller di cantiere

Nei nostri cantieri manca la “regia”, ma anche chi “difenda” la… cassa. Ovvero chi, tramite software specifici, tenga sotto controllo le previsioni di costo delle lavorazioni previste e ne monitori l'effettiva spesa, affiancando la direzione di cantiere nelle attività di programmazione e di gestione.

Impiantista Elettrico

Come accade nelle case dei comuni cittadini, così anche nelle imprese non è semplice reperire elettricisti. In particolare l’impiantista elettrico, colui che si occupa della manutenzione ordinaria e degli interventi straordinari su impianti di distribuzione a bassa e media tensione, civili e industriali. Garantendo l’approvvigionamento di energia ad abitazioni e ambienti di lavoro.

Per trovare i lavoratori si torna alle “Scuole dei Mestieri”

La soluzione a questo deserto di competenze non sarebbe nemmeno così impossibile da praticare: molte di queste professioni sarebbero accessibili combinando un diploma, anche liceale in alcuni casi, con un corso di formazione intensivo di qualche settimana. Come hanno fatto, ad esempio, le aziende di Distretto Italia lanciando le “Scuole dei Mestieri”, ambiti tematici che si articolano in diversi corsi nei settori trasporti e mobilità, grandi opere, energia e dati, gestione store, tecnologie digitali e intelligenza artificiale. Percorsi professionalizzanti che rimandano alla bottega rinascimentale, con cui le imprese consorziate mirano proprio a “creare” autonomamente le risorse di cui hanno bisogno.

“Le grandi sfide infrastrutturali che attendono il Paese vedono oggi la necessità di risorse e competenze adeguate - afferma l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi -. Figure professionali sempre più difficili da reperire sul mercato del lavoro, mestieri di cui le grandi aziende infrastrutturali hanno bisogno. Non solo professioni legate al passato, ma anche strettamente correlate all’arrivo di nuove tecnologie”.

In questo, prosegue Tomasi, “le Scuole dei Mestieri appaiono quindi centrali per la formazione della futura forza lavoro del Paese, luogo ideale dove mettere a fattor comune le esigenze di competenze nel breve periodo, costruendo percorsi di orientamento e formazione in grado di offrire opportunità di impiego, con l’obiettivo di rispondere al fabbisogno del comparto produttivo e industriale nazionale. È indispensabile fare sistema: una sfida che Aspi ha colto per far fronte all'ingente piano di ammodernamento e potenziamento della rete, partecipando attivamente alla formazione dei futuri lavoratori, per creare una catena virtuosa delle competenze”.

Italiani tra i più infedeli d’Europa, ma non diamo la colpa alle app!

Gli italiani sono tra i più infedeli d’Europa, con un tasso del 45%, e il dato è in aumento soprattutto nelle grandi città, come Roma, Milano, Napoli, Genova e Palermo. Ad affermarlo è un sito di incontri clandestini.

 

Sempre secondo lo studio del sito Incontri-ExtraConiugali.com, le donne si concedono scappatelle con una frequenza maggiore rispetto agli uomini (64% contro il 52%). Il motivo? La noia (45%), un partner distratto che dà poche attenzioni (32%) e insoddisfazione nella vita sessuale (21%).

 

Del resto, la scienza afferma che la passione di coppia tende a calare dopo 2-3 anni, e questo porta alcune persone a guardarsi intorno. Tendenzialmente, sono i mesi estivi quelli in cui si tradisce maggiormente. I corpi più svestiti, le serate in riva al mare al tramonto, si esce di più, si incontra più gente…

 

Oggi, inoltre, usando le app di dating è anche più facile trovare un partner per un’avventura. Colpa di internet, dunque, se ci sono così tanti tradimenti? Assolutamente no, ed è bene ricordare che anche nel mondo del dating ci sono app e app.

 

In fatto di tradimenti, è sbagliato dare la colpa alle app, così come credere che funzionino tutte allo stesso modo. – Commenta Marco Ciarlante, responsabile marketing e comunicazione di PhaseApp – Con PhaseApp noi abbiamo cercato di superare il classico approccio, creando connessioni che vadano ben oltre l’aspetto fisico, ma che uniscano corpo e mente, creando legami forti”.

 

A differenza delle altre app di dating, che si basano sulle foto e sull’apprezzamento dei profili da parte degli altri utenti iscritti, PhaseApp funziona con una serie di domande pensate da un team di psicologi e sessuologi, che vengono poste ad entrambi gli utenti. Il dialogo prosegue solo dopo che entrambi avranno risposto. Queste domande sono organizzate in 4 fasi ad intimità crescente.

 

Anche nelle coppie più solide, però, dopo un po’ di tempo è fisiologica una leggera flessione. Il calo del desiderio di uno dei due partner o di entrambi, una routine noiosa e una diminuzione di attenzione nei confronti dell’altro sono forti minacce alla serenità di coppia, e talvolta possono portare anche al tradimento.

 

Mantenere sempre vivo il dialogo, parlarsi apertamente, condividere i propri pensieri con l’altro sono cose fondamentali per avere una relazione sana e duratura. Purtroppo, però, non sempre è così semplice.

 

Spesso si teme il giudizio dell’altro, si ha timore nel fare domande scomode o vergogna a toccare determinati argomenti, soprattutto in fatto di sessualità. Ulteriore scoglio ad un dialogo aperto e libero è rappresentato dalla tecnologia. La pandemia e i lockdown hanno cambiato il nostro modo di vivere la socialità e le relazioni personali. Se, da un lato, sono in molti a sentire un maggior bisogno di contatto fisico dopo tanta limitazione, è anche vero che quei lunghi mesi ci hanno abituato a relazioni mediate dal web.

 

Non dobbiamo pensare che questo aspetto sia di per sé qualcosa di negativo, se oltre a questo tipo di interazione viene, comunque, dato spazio anche a quelle dal vivo. – Prosegue Marco Ciarlante -Sono un segno dei tempi che viviamo, e sarebbe insensato quanto inutile fingere che i social, le app e internet più in generale non costituiscano una parte importante del nostro quotidiano. Si stanno affermando nuovi modelli di linguaggio e comunicazione. Con PhaseApp abbiamo pensato di usare questi nuovi paradigmi anche per aiutare il dialogo e la passione di coppia. Con l’introduzione della funzione ‘GIOCA CON ME’, è possibile invitare amici o partner a partecipare, rispondendo alle domande. Molte di queste, quando si entra nella fase a maggior livello di intimità, riguardano anche gusti e fantasie tra le lenzuola. Dubbi e curiosità che spesso non abbiamo il coraggio di chiedere, ma anche domande che non avevamo mai pensato di fare. Un modo per continuare a conoscersi e scoprirsi, giorno dopo giorno”.




Dal 10 maggio in libreria “Tiziano Terzani mi disse” di Jacopo Storni, un ritratto inedito del grande giornalista-scrittore a vent'anni dalla morte un viaggio tra i luoghi delle radici con le voci di amici e familiari. Con prefazione di Angela Terzani Staude

Esce il 10 maggio per Ediciclo Editore il libro “Tiziano Terzani mi disse. Nei luoghi delle radici di un esploratore irrequieto”, scritto dal giornalista fiorentino Jacopo Storni (Corriere della Sera e Redattore Sociale), con prefazione di Angela Terzani Staude e un reportage fotografico inedito dei luoghi di vita di Terzani a cura di Majlend Bramo.
 
Un libro viaggio nella quotidianità e nella vita più intima dell’uomo Terzani, all’interno dei luoghi delle sue origini e attraverso le voci di amici e familiari: dalla moglie Angela ai compagni di ginnasio, dall’omeopata all’amico pastore, dalla prima fidanzatina al cugino fino ai vicini di casa dell’adolescenza.
 
Sebbene la sua fama venga associata all’Oriente, ci sono angoli di Toscana che sono parte integrante dello spirito del grande giornalista e scrittore: il borgo medievale di Malmantile, dove i nonni erano tagliapietre; Monticelli, il quartiere popolare di Firenze dove è nato e cresciuto; Pisa e l’Università Normale, dove i libri l’hanno scosso, motivando il desiderio di difendere e raccontare gli oppressi; Vinci, dove ha sposato Angela, faro della sua vita; Bellosguardo, la collina fiorentina degli artisti, dove tutt’ora si trova la sua casa; la basilica di San Miniato, dove si rifugiò poche ore dopo l'11 settembre; Orsigna, eterno amore, dove ha scelto di “lasciare il suo corpo”.
 
Il libro è un percorso lungo le strade e i sentieri in cui Terzani ha cominciato a interrogarsi sul mondo, sulla vita, un cammino che smonta gli stereotipi dello scrittore guru e che rivela l’essenza di un uomo irrequieto ma curioso, fragile ma determinato, alla ricerca di un altrove ma orgoglioso delle proprie origini. Un libro per avvicinarsi a Terzani e che, perlustrando luoghi e ascoltando le voci di amici e familiari (molte delle quali mai ascoltate fino ad ora), racconta le memorie intime, il pensiero e tanti aneddoti della vita di un ragazzo fiorentino che sentiva dentro l’urgenza di vivere.
 
Il volume verrà presentato in anteprima nazionale al festival Vicino/Lontano di Udine sabato 11 maggio assieme allo scrittore Andrea Bocconi, autore del volume Viaggiare non partire, e con la moderazione di Àlen Loreti, biografo e curatore editoriale dell'opera terzaniana.
 
A Firenze verrà invece presentato giovedì 23 maggio alle ore 19 presso il Teatro Cantiere Florida, nel quartiere Monticelli attraverso le testimonianze intime di chi ha conosciuto personalmente Terzani. 
Partecipano Jacopo Storni, autore del libro, Angela Terzani Staude, Fabio Terzani, cugino dello scrittore, e Massimo Mangialavori, suo medico osteopata.


https://www.ediciclo.it/it/libri/dettaglio/tiziano-terzani-mi-disse/





STORYTEL ITALIA PER UN MAGGIO ALL’INSEGNA DEGLI AUDIOLIBRI

Dal 2018 Storytel continua a investire in un catalogo di audiolibri di qualità per i suoi abbonati, per implementare l’offerta di oltre 600mila titoli tantissime le novità di questo mese: dal 7 maggio sarà disponibile Il Signore degli Anelli parte 1 - La compagnia dell’anello, il primo volume della celebre trilogia fantasy di J.R.R. Tolkien, letto da Massimo Popolizio (Giunti editore S.p.A./Bompiani); e dall’8 maggio L'arte di correre di Haruki Murakami per la prima volta in audio e in esclusiva su Storytel, letto da Linus (Einaudi). Dello stesso autore sarà inoltre disponibile dal 29 maggio l’audiolibro del romanzo Kafka sulla spiaggia, letto da Martina Levato (Einaudi).


A maggio attese anche nuovissime uscite: il 7 maggio l’adattamento audio del fumetto di Zerocalcare Quando muori resta a me, letto dallo stesso Zerocalcare e Neri Marcorè, in contemporanea con l’uscita in libreria (BAO Publishing). Sempre in esclusiva, dall’8 maggio, l’audiolibro della nuova edizione di Generazione X di Douglas Coupland - il romanzo che ha dato il nome a un’intera generazione - letto dall’attore Vinicio Marchioni (Accento Edizioni).


E ancora tra le uscite di questo mese in esclusiva: dal 1 maggio sarà disponibile Coltello - Riflessioni dopo un tentato assassinio, letto da Gianni Volta (un libro autobiografico in cui l’autore Salman Rushdie racconta dell’aggressione subita il 12 agosto 2022 sul palco del Chautauqua Institution e del suo grande sforzo per ritornare alla vita - Mondadori); dal 21 maggio uno dei 12 libri candidati al Premio Strega di quest’anno Adelaida di Adrián N. Bravi, letto da Elena Scalet, la storia di Adelaida Gigli, una delle figure femminili più sorprendenti dell'Argentina del secolo scorso (Nutrimenti); dal 29 maggio Animali notturni di Carlotta Vagnoli (un romanzo sintetico e acido, che è insieme denuncia e grido feroce della Milano dei primi anni Venti - Einaudi); e dal 30 maggio Spietate promesse, epico finale della dilogia di Rebecca Ross, dopo Divini rivali, letto da Martina Levato e Dario Sansalone (Fazi Editore).


Infine, dal 15 maggio, sarà possibile ascoltare in piattaforma La meraviglia del tutto di Piero Angela, una conversazione sui massimi sistemi con estratti audio dell’autore e con la voce di Massimo Polidoro (Mondadori) e L'incendio di Cecilia Sala, letto da Viola Graziosi, un reportage che mostra in presa diretta «tre incendi che bruciano il mondo» e lo sconvolgono oltre i confini dei paesi in cui sono divampati (Mondadori).



STORYTEL ORIGINAL


In arrivo dal 15 maggio in esclusiva su Storytel Italia la seconda puntata del podcast Long Story Short – L’audiobook club di Giulia Valentina: un podcast di sei puntate (una al mese dal 17 aprile a settembre 2024) per sei audiolibri del catalogo Storytel che Giulia Valentina ha amato e di cui racconterà temi, riflessioni e pensieri nati durante l’ascolto. 


Al centro della seconda puntata l’audiolibro L'avversario di Emmanuel Carrère, letto da Graziano Piazza (Storyside): la storia vera di Jean-Claude Romand, il protagonista di uno dei più celebri casi di cronaca nera francese, l’affaire Romand. Il dramma di un uomo che per una vita intera non ha fatto altro che mentire: ai suoi genitori, a sua moglie, ai suoi figli, ai suoi amici, alla sua amante, e forse persino a se stesso. Fino a che punto siamo disposti a mentire per costruirci un’identità diversa, parallela, a volte persino opposta alla realtà? 

Giulia Valentina ne parlerà con Elisa De Marco (alias Elisa True Crime) e la psicologa forense Lorita Tinelli (fondatrice del CeSap, Centro Studi sugli Abusi Psicologici).