La Libreria dei Quaderni del Bardo a Lecce

eventi, news, aggiornamenti

Perchè La Gazzetta del Bardo

Informare e approfondire le notizie più importanti in Italia e nel mondo con un approccio indipendente e rigoroso, offrendo un'alternativa alle fonti di informazione mainstream. Dare voce a diverse opinioni e punti di vista, promuovendo il dibattito pubblico e la partecipazione democratica. Fornire alle aziende strumenti e strategie per comunicare in modo efficace e trasparente, valorizzando l'identità e la responsabilità sociale. In un'epoca di disinformazione e fake news, è più importante che mai avere accesso a fonti di informazione indipendenti e affidabili. Questo blog offre un'alternativa alle fonti di informazione mainstream, dando voce a diverse opinioni e punti di vista e promuovendo il dibattito pubblico. Inoltre, fornisce alle aziende strumenti e strategie per comunicare in modo efficace e trasparente, valorizzando l'identità e la responsabilità sociale. A cura di Stefano Donno

giovedì 19 settembre 2024

Per la Rassegna Qui Se Mai Verrai / Il Salento dei Poeti Oggi 19 settembre 2024 presentazione dei volumi Di Venti Varia di Anna Rita Nutricati e Ti seguii per le rotte di Marcello Buttazzo

 Per la Rassegna a cura del Fondo Verri di Lecce e con il Patrocinio del Comune di Lecce “Qui Se Mai Verrai / Il Salento dei Poeti” giovedì 19  settembre 2024 ore 19,45 presso l’Ex Conservatorio Sant’Anna a Lecce è prevista la presentazione dei volumi editi da I Quaderni del Bardo Edizioni e in collaborazione anche con Over&Plus Servizi, ovvero “Di Venti Varia” di Anna Rita Nutricati e Ti seguii per le rotte di Marcello Buttazzo.  Interverranno con gli autori l’editore Stefano Donno e con il flauto traverso Ivano Bisanti accompagnerà la lettura dei versi

Ti seguii per le rotte di Marcello Buttazzo – (…) Queste poesie di Marcello spostano ancora più oltre la sua scommessa con la vita, con l’amore, con il senso lirico dell’esistenza. È vero che la Musa, onnipresente nel mondo esistenziale, umano, affettivo dell’autore, porta le vele alla piccola barca del poeta e i remi, i suoi versi possono affidarsi al vento per solcare il mare in tutte le stagioni dell’anno e della vita. L’amore, come un Matisse, danza azzurro col corpo – ricordo della Donna, di una donna, delle donne. Questo credo sia indubitabile, il vero mondo di questo poeta ostinatamente lirico esuberante con una visione oserei dire francescana della natura, della vita, della società e della socievolezza è tale, “condannato” ad esaltare stagioni, stati d’animo, luoghi ameni, ricordi ancestrali e vivi. La Musa è la vita, ma non in contrasto con la morte, ma è la vita che si accende, la vita accesa, nei colori, nei sensi, nei sogni, nel brivido del quotidiano, nella Natura, negli occhi, nel cuore, del poeta. (…) – Roberto Dall’Olio

Già il titolo di quest’ultima pubblicazione di Marcello Buttazzo è una lampante dichiarazione del corpus poiètico che il lettore troverà all’interno del libro. Ché le parole hanno un significato. Quasi sempre ne hanno più d’uno. E quando a metterle una accanto all’altra è il Poeta, allora (se si vuol leggere e capire) bisogna aver cura di entrare nel suo mondo.

 

 

Titolo emblematico, come ho appena notato, ché – tra i diversi significati – quello che ho scelto (auspicando d’aver colto le intenzioni dell’Autore) ritrae perfettamente la personalità di Marcello Buttazzo. Intendo le sue inclinazioni, le sue passioni, i suoi interessi… Non v’è dubbio che il Nostro sia attento al mondo d’intorno, soprattutto a quel che accade agli uomini e alle donne che i margini di quel mondo (per un motivo qualunque) frequentano (o, comunque, gli è dato di vivere), dotato com’è d’una (ormai) rara sensibilità: quella che fa soffrire dell’altrui dolore e gioire della bellezza ovunque sia rinvenibile. (Vito Antonio Conte)

Marcello Buttazzo è nato a Lecce nel 1965 e vive a Lequile, nel cuore della Valle Della Cupa salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo popolazionistico all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato numerose opere, la maggior parte di poesia. Scrive periodicamente in prosa su Spagine (periodico on line del Fondo Verri), nella rubrica Contemporanea, occupandosi di attualità. Collabora con il blog letterario Zona di disagio diretto da Nicola Vacca. Tra le pubblicazioni in versi ricordiamo: “E l’alba?” (Manni Editore), “Origami di parole” (Pensa Editore), “Verranno rondini fanciulle” (I Quaderni del Bardo Edizioni). La sua ultima raccolta pubblicata, nel 2023, è “E se nel giallo ti vedrò” (I Quaderni del Bardo Edizioni).

 

Di Venti Varia di Anna Rita Nutricati - L’opera prima di Anna Rita Nutricati, nel titolo: “Di venti varia”, racchiude un messaggio enigmatico e, allo stesso tempo il segno connotativo, oggi raro, di una personalità discreta e appartata, propria dell’autrice.

Il titolo, comunque suggestivo, sembrerebbe infatti suggerito, addirittura sussurrato da una voce ignota, pervaso da una misteriosa, apparente estraneità, come si trattasse di un’affermazione vera e propria, però esterna all’opera; affermazione non certo imperativa o impositiva, ma casomai rivelatrice. Un velo, o meglio, un solido paravento linguistico che è, alla fine, il codice dell’intera raccolta. Quindi il titolo non poteva essere un marchio, un logo caratterizzante il lavoro qui presentato, ma, forse, la sintesi – per così dire – di un’introduzione all’opera stessa, formulata con le medesime attenzioni formali dei testi.

Naturalmente questo possiamo solo fingere di supporlo, per evidenziare anche nel titolo quel timbro di cui la raccolta stessa si caratterizza. È evidente però che la stessa autrice sia l’artefice di questo meccanismo e, in tal maniera, volutamente ci fornisca una formula interpretativa o, in ogni caso, una via ideale per accompagnarci nella lettura dai toni e forme articolate lontane da certe consuetudini e ricche, invece, di una cólta e marcata ricerca personale.

Il gioco fonetico e semantico che traspare dal titolo, va in questa direzione ed è intenzionalmente ambiguo, sulla scia di quella forma, in qualche modo ermetica. accostabile più al lontano trobar clus, che a esperienze letterarie di epoche a noi più vicine. La silloge si compone di tre sezioni: Per Asfodeli, in cui l’allestimento finalistico e dispersivo, cerchiato nel giglio dell’Ade, mira alla perduranza di un legame che transita nel corpo a convito di un mutilo filo. La seconda sezione è intitolata Iconografia, per l’unicità ripetuta del soggetto e lo sforzo della raffigurazione, sordo alle intimazioni dell’assenza, alle strida del travaglio immaginativo. La terza e ultima sezione Fuoriscena quasi suggerisce una connotazione teatrale, da terzo atto della commedia, anche se questo non dovrà fuorviare circa eventuali coup de théâtre o finali a sorpresa, anzi si tratta di un consolidamento, a chiaro, delle sezioni che la precedono. (…)

 

Anna Rita Nutricati vive la poesia nella sua accezione più alta, modellando una lingua sui timbri e le forme provenienti da uno studio rigido, sia del pensiero sia del significato che, con incastri a coda di rondine, ci consegnano componimenti netti, mai lasciati nella sospensione del déjà-vu, anche al cospetto di un “Io” non di rado dolorante, torturato che mescola il suo stesso sangue con quello del mondo, che fonde materia viva e inerte, in un’unica voce. Voce che ammette,” lasciai avvenire/ ciò che venne”. oppure “per poca fede, /si fece ostia/ la mia carne”. Un Io cosciente del proprio destino, fermo nella sua solidità e nella sua fragilità, che si rigenera al riparo della possente fortezza della lingua che parla a sé e a noi.  (Alessandro Franci)

Laureata in Lettere Moderne presso l’Università del Salento, Anna Rita Nutricati, coltiva la passione per la poesia e la critica letteraria. In tale ambito ha pubblicato recensioni e note di lettura su Versante Ripido, Spagine, Letteratour. Sue poesie sono state riprese da riviste e blog letterari. Di venti varia è la sua opera di esordio

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/

Oveer&Plus

https://www.overeplusservizi.com/

 

Per Info

Ingresso gratuito

Tel: 327/3246985





 

Mostre a Zurigo – Ragamala – Dipinti per tutti i sensi – dal 20 settembre – DonneCultura

Mostre a Zurigo – Ragamala – Dipinti per tutti i sensi – dal 20 settembre – DonneCultura

MENO INCIDENTI IN MOUNTAIN BIKE GRAZIE ALLA TECNOLOGIA

Trento, 19 settembre 2024 – (p.s.) La sicurezza per chi va in montagna con la bici è un tema di grande attualità. Lo dimostrano gli ultimi dati del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino. Gli interventi per aiutare biker in difficoltà nel 2023 son stati 244 contro i 221 dell’anno precedente. Oltretutto la convivenza con gli escursionisti non sempre è facile. Non sono rari i casi in cui avvengono scontri lungo una strada stretta e scoscesa.
Per tentare di prevenire situazioni come queste al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione si sta studiando come sviluppare un sistema per avvisare il ciclista della presenza di eventuali pericoli lungo il suo percorso.
Il sistema si baserà su tecnologie già esistenti, progettate per la prevenzione degli incidenti in contesti cittadini
L’idea è di Michele Segata, ricercatore del Disi che si occupa di telecomunicazioni che la sta sviluppando insieme a Michele Zucchelli, laureando del corso di laurea magistrale in Ingegneria dell’Informazione e delle Comunicazioni. Entrambi, facile intuirlo, appassionati di mountain bike.
A metà luglio i due studiosi hanno svolto una campagna di misurazioni in Val Gardena, in un suggestivo scenario che si snoda tra discese, sentieri e tornanti immersi nel verde all’ombra delle Dolomiti.    
Scopo di questa attività, studiare l’applicabilità delle suddette tecnologie in ambienti avversi, utilizzando dispositivi di comunicazione standardizzati
Dopo un primo sopralluogo per la mappatura del territorio, hanno individuato i punti più interessanti da studiare lungo il tracciato (per esempio una zona in campo aperto, una invece tra molti alberi, un rettilineo o curve cieche).
I test sono stati fatti su due percorsi: uno di downhill riservato esclusivamente alle bici e un altro condiviso con escursionisti a piedi.
I dispositivi di comunicazione sono stati montati a bordo dei due veicoli, il primo fermo, il secondo in movimento. In un caso, per esempio, la bici è stata posizionata all’uscita da una curva per simulare la presenza di un ciclista caduto sul tracciato in un posto con scarsa visibilità, mentre l’altra sopraggiungeva. Ogni radio ha registrato le informazioni ricevute dall’altra inerenti alla qualità del segnale, in quale punto questo veniva perso, la distanza tra i due apparecchi.
Questa metodologia è stata ripetuta in ciascuno degli otto punti individuati per il rilevamento.
Acquisiti i dati, è stato il momento dell’analisi. Quello che è emerso finora è che le tecnologie funzionano bene ma permangono alcuni problemi legati all’ambiente e alla perdita del segnale GPS, necessario per la comunicazione in una delle tecnologie considerate nello studio.
Finora gli studi per migliorare la protezione degli utenti considerati a rischio della strada (pedoni, ciclisti e motociclisti) si sono concentrati sulle situazioni urbane, visto che è in città che si registra il numero maggiore di incidenti che li vede coinvolti. Mancavano però delle ricerche di questo tipo sull’ambiente montano.
«Esistono già tecnologie standardizzate per la comunicazione da veicolo a veicolo. Quello che noi volevamo capire è se funzionano anche in montagna, dove ci sono caratteristiche ambientali particolari e non sempre è presente un’infrastruttura cellulare» spiega Michele Segata.
Si tratta di uno studio preliminare. I passaggi successivi riguarderanno l’ingegnerizzazione dello strumento, la creazione dell’interfaccia con l’utente, il design dei componenti elettronici. Nelle intenzioni degli autori dello studio si prevede anche la possibilità di far partire automaticamente la richiesta di soccorso se il dispositivo rileva un incidente.
Il progetto si svolge in collaborazione con l’Università di Ulm. Il gruppo di ricerca dell’ateneo tedesco sta studiando come perfezionare le prestazioni delle tecnologie di localizzazione, per renderle più precise, e migliorare la comunicazione tra escursionisti e ciclisti.




mercoledì 18 settembre 2024

L'anatra alla Pechinese con lo chef 3 stelle Michelin Umberto Bombana e Menex Cheung a Hong Kong

La Vegetable season del NOMA, dello chef Renè Redzepi, 3 stelle Michelin ⭐⭐⭐

CHIMICA PER LA SOSTENIBILITÀ: IL NUOVO CORSO DI LAUREA DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO

Sono aperte le iscrizioni al nuovo corso di laurea triennale in Chimica per la Sostenibilità dell’Università del Salento, attivato per l'anno accademico 2024/2025. Si tratta del primo corso di laurea in chimica offerto da UniSalento, che si aggiunge all'offerta formativa nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics), considerate di fondamentale importanza nella programmazione nazionale e comunitaria.


Erogato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali, il corso risponde in modo efficace alle nuove sfide delle Scienze Chimiche legate alla sostenibilità e alle esigenze strategiche e di sicurezza nazionale ed è ideato secondo l’approccio One Health, che è alla base del piano strategico dell’ateneo salentino. Questo approccio mira a promuovere il benessere sostenibile dell'uomo e dell'ambiente, attraverso un modello che concilia il miglioramento della qualità della vita con la preservazione degli equilibri ecosistemici.


LA CHIMICA E LA TRANSIZIONE ECOLOGICA


La chimica è in grado di fronteggiare alcune delle sfide più ardue per la società moderna, come l’inquinamento, attraverso lo sviluppo di processi produttivi più sostenibili e con minor impatto sulla salute e sull'ambiente. Le competenze chimiche contribuiscono significativamente alla gestione di risorse limitate, attraverso il recupero di materie prime ed energia da diverse fonti, utilizzando processi innovativi e a basso impatto ambientale. Per questo motivo, la forte accelerazione verso la necessaria transizione ambientale comporterà non un calo ma, al contrario, un aumento della domanda mondiale di chimica, trainata sempre più dalle nuove tecnologie che è necessario sviluppare su larga scala per realizzare una società ecocompatibile. 

L’Europa, secondo produttore mondiale dopo la Cina, mantiene una posizione di leadership tecnologica sui processi e sui prodotti. Tuttavia, è fondamentale continuare a investire in aggiornamenti tecnologici per mantenere gli standard di eccellenza anche dal punto di vista ambientale e per soddisfare le esigenze del mercato, garantendo qualità, sicurezza e capacità innovativa. È importante notare che l’Italia è il terzo produttore chimico in Europadopo Germania e Francia, e il dodicesimo a livello mondiale.


OFFERTA FORMATIVA


Il corso di laurea triennale in Chimica per la Sostenibilità dell’Università del Salento si propone di formare nuove figure professionali con solide competenze chimiche di base, integrate da contenuti specifici sulla sostenibilità, in linea con le richieste del mercato del lavoro in un'epoca di transizione ecologica. In collaborazione con le realtà produttive del territorio, il corso mira a valorizzare le potenzialità locali. Ad esempio, la ricerca e le applicazioni della chimica sono fondamentali per la riduzione o l'eliminazione di sostanze pericolose, la depurazione delle acque, la riduzione delle emissioni di gas serra e il riciclaggio dei rifiuti. Le sfide che attendono gli studenti e le studentesse, quando entreranno nel mondo del lavoro, riguardano anche lo sviluppo di nuove fonti di energia rinnovabile per promuovere un’economia circolare in cui le risorse vengano utilizzate in modo più efficiente e responsabile.


“Il corso di laurea in Chimica per la Sostenibilità rappresenta perciò un'opportunità unica per gli studenti che desiderano approfondire le proprie conoscenze in ambito chimico, con un focus sulla sostenibilità e la tutela dell'ambiente”, sottolinea Michele Benedetti, referente del corso, “l'Università del Salento è pronta ad accogliere i futuri studenti e a formare una nuova generazione di professionisti consapevoli e preparati ad affrontare le sfide del futuro”


LA CHIMICA E IL SALENTO


Un corso di laurea che risponde anche alla richiesta degli studenti salentini, di un percorso di primo livello nella classe di Scienze Chimiche. Negli ultimi 15 anni, infatti, si è registrata una significativa crescita del numero di immatricolazioni da parte degli studenti provenienti dal Salento in questo ambito. Tuttavia, è preoccupante notare che la stragrande maggioranza di essi vada ad immatricolarsi in sedi universitarie fuori dalla Puglia.


Un dato interessante da rilevare è l’eccellente lavoro dei docenti a partire già dai licei e dagli istituti superiori salentini. La chimica appassiona ragazze e ragazzi come dimostrano i dati di partecipazione ai Giochi della chimica regionali, nazionali e internazionali e i brillanti risultati ottenuti. Non solo ottimi piazzamenti nelle competizioni regionali: quest’anno sono stati 6 gli studenti provenienti dalle scuole della provincia di Lecce che hanno partecipato alle finali nazionali che si sono svolte a maggio, a Fiesole, due dei quali si sono imposti come campioni ottenendo il massimo punteggio: Anna Pia Mazzeo e Luca De Masi (Liceo scientifico “De Giorgi” di Lecce). De Masi ha partecipato, il 30 e 31 luglio 2024, anche alle Olimpiadi Internazionali della Chimica di Riyadh, Arabia Saudita, guadagnando la medaglia d’argento. 


Esiste, per quanto poco conosciuta, una comunità di chimici salentini vivace e ben nota a livello internazionale; tra questi, sono riconosciuti come capiscuola nella loro area di ricerca il Prof. Maurizio Prato, recentemente andato in pensione dall'Università di Trieste, ma attivo presso il centro di eccellenza CIC biomaGUNE situato a San Sebastian (Spagna), dove dirige il Carbon Bionanotechnology Lab, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali e, tra i numerosi altri, di due progetti prestigiosi europei ERC, i più ambiti tra i ricercatori; l'altro è il Prof. Salvatore Coluccia, anch'egli scienziato di fama internazionale che ha lavorato presso l'Università di Torino, referente di progetti internazionali, riconosciuto maestro nel campo della Chimica dei Materiali, della Chimica delle Superfici e della Catalisi.


OPPORTUNITÀ OCCUPAZIONALI


I laureati e le laureate potranno avere ottime opportunità di inserimento nell'industria chimica, che offre un’importante opportunità lavorativa. Secondo i dati pubblicati nell'ultimo rapporto di Federchimica, più del 95% dei dipendenti ha un contratto a tempo indeterminato e la percentuale di assunzioni stabili o stabilizzate è superiore al 60%. Inoltre, il tasso di occupazione a tre anni dalla laurea in chimica supera il 96%, una quota elevata e superiore alla media di altri corsi di laurea. Il rapporto evidenzia anche le crescenti difficoltà delle imprese nel reperire personale qualificato nel settore (69% delle aziende nel 2022). In particolare, il 66% delle imprese ha difficoltà a trovare personale con le competenze chimiche richieste dal mercato. Questo dimostra l'importanza della formazione e specializzazione nel settore chimico. Per giunta, l’industria chimica è un settore ad alta intensità di ricerca, con il 5,8% dei dipendenti dedicati alla ricerca a livello europeo, rispetto alla media manifatturiera del 3,7%. Le imprese chimiche sono consapevoli che la ricerca è fondamentale per mantenere la competitività del settore e affrontare con successo la transizione ecologica. Tuttavia, è necessario un costante investimento nella formazione e nella ricerca per mantenere la competitività del settore e affrontare le sfide future.


“È importante sottolineare che i laureati in discipline chimiche hanno alti tassi di occupazione, il che rende ancora più evidente la perdita per il nostro territorio sia in termini di opportunità lavorative che di giovani professionisti con competenze tecnologiche di valore”, conclude Michele Benedetti, “con questo nuovo corso di laurea, l'Università del Salento intende fornire ai giovani salentini una formazione di qualità nel campo della chimica, in linea con le esigenze del mercato del lavoro e della sostenibilità ambientale. Ci auguriamo che questo possa anche incentivare i giovani a rimanere nel nostro territorio, contribuendo alla sua crescita e sviluppo”



Per iscriversihttps://studenti.unisalento.it/Root.do

Info e dettagli sul corsohttps://www.unisalento.it/didattica/cosa-studiare/percorsi/-/dettaglio/corso/LB59/chimica-per-la-sostenibilita 





Matti Sirvio: The Green Pastures

MyMicroGallery, è lieta di presentare, dal 18 settembre al 3 ottobre, “The Green Pastures”  la prima personale in Italia dell’artista finlandese Matti Sirvio. Si tratta di dodici opere astratte eseguite ad olio su tela,  di grandi dimensioni, ispirate ai Salmi biblici e alla questione della rappresentazione del divino.

Lo sviluppo narrativo delle sue opere  si snoda attraverso un linguaggio pittorico fondato sul colore in cui affiorano segni quali tracce mnemoniche, simboli antichi che rappresentano la ricerca della verità, il cammino della vita e l’incontro con il divino.  L’artista esplora il concetto del “visibile/invisibile,” una tematica che gioca con la dualità di ciò che può essere percepito fisicamente e ciò che sfugge alla vista, ma è sentito o intuito spiritualmente.  

I Salmi, con la loro lirica profonda e meditativa, riflettono questa tensione tra la presenza tangibile e intangibile di Dio. Le opere di Matti Sirvio sono un crocevia, una sintesi tra forme geometriche ed organiche che emergono da uno sfondo indefinito, come se fossero in continuo movimento tra luce e ombra, un flusso vitale come simbolo della presenza divina, una luce che illumina tutte le cose,  senza essere direttamente percepibile.
 
Sono una combinazione di forme sospese nello spazio etereo che richiamano elementi naturali spesso menzionati nei Salmi, con oscillazioni tra toni cupi in contrasto al chiaro e sfumature intense dei verdi, freschi, vibranti e meditativi. L’acqua, simbolo di purificazione e rinnovamento; la terra e le montagne come simbolo della maestà e della stabilità, sono scenari presenti nell'opera di Matti, con accenni a scritture antiche, segni che richiamano fiori e piante, simboli di bellezza e fragilità fino a che il tutto si fa cielo, simbolo dell’infinito.
 
I titoli scelti tra i 150 salmi rivelano il desiderio di offrire un’esperienza contemplativa e spirituale, invitando l’osservatore a riflettere sul mistero della presenza divina che, come nei Salmi, è sentita profondamente, ma mai completamente afferrata.
La ricerca di Matti Sirvio si muove fin dagli esordi artistici percorrendo la strada dell’astrazione, quella più immediata e diretta che gli consente di esprimere e comunicare l’essenza dei moti dell’animo. L'incontro con il messaggio biblico, gli dà maggiore forza ispiratrice.
La Bibbia per Matti Sirvio è una inesauribile sorgente creativa. La sua opera diviene un ponte tra il mondo materiale e quello immateriale, un modo per esprimere l’infinito, l’eterno e il mistero di Dio.
 
Matti Sirvio è nato nel 1956 a Sotkamo, Finlandia. Dal 2006 al 2012 ha lavorato a Istanbul, Turchia. Dal 2013 al 2024 ha vissuto a Muscat, Oman. Incoraggiato dal periodo trascorso a Savonlinnan Taidelukio, che a quel tempo era l'unica scuola superiore specializzata in Belle Arti in Finlandia, si è preparato da giovane a studiare Arteterapia in Inghilterra. Una chiamata al lavoro umanitario lo ha reindirizzato verso Est. Per i successivi venticinque anni Sirvio ha lavorato per scopi umanitari con la chiesa in Svezia e Ungheria e tra le nazioni turche nell'ex Unione Sovietica. Dopo l'esperienza sovietica ha vissuto in Svezia, Ungheria, Azerbaigian, Uzbekistan, Kazakistan e Turchia. Ha viaggiato molto in tutta l'Asia centrale, dalla Turchia alla Cina. Dopo essersi trasferito a Istanbul, ha ripreso la sua passione per la pittura. I colori vivaci e forti dell'Asia centrale e del Caucaso avevano catturato la sua anima. Lo stile di Sirvio è l'espressionismo semi-astratto che  riflette le sue impressioni dall'Oriente e dal Nord. È un colorista. L'audace combinazione di colori freddi e caldi comunica un messaggio che porta lo spettatore a considerare le questioni fondamentali della nostra stessa esistenza. L'arazzo delle culture e delle religioni del Medio Oriente tocca le questioni attuali con simboli e dettagli gioiosi. Negli ultimi anni Sirvio ha esposto in Egitto, Siria, Giordania, Azerbaigian, Turchia, Inghilterra, Russia, Oman, Austria e Finlandia. Negli ultimi dieci anni Sirvio ha lavorato e vissuto a Muscat, Oman, dove gestisce una galleria con il suo nome “Matti Sirvio Art Gallery”.  Vive e lavora a Muscat, Oman. Espone dal 2007. Le sue opere sono presenti in collezioni private in Finlandia, USA, Europa, Corea del Sud, India, Cina, Eurasia, la regione Mena e gli Stati arabi del Golfo Persico.
 
 
 
dal 18 settembre al 3 ottobre, 2024
su appuntamento. T. 3384305675
MyMicroGallery
Via Giovanni Boccaccio 24, Milano
Per informazioni:
stefaniacarrozzini@gmail.com  
www.mymicrogallery.com




RIMEDIARE AL REATO CON IL DIALOGO. LA GIUSTIZIA RIPARATIVA NEL SISTEMA PENALE

A Trento un convegno interdisciplinare in cui docenti, studiosi e studiose da tutta Italia discutono di teorie, prassi e nuove prospettive di questo procedimento conciliativo per la risoluzione dei conflitti. È in programma venerdì e sabato a Giurisprudenza ed è aperto alla cittadinanza

Per giustizia riparativa si intende una forma di risoluzione del conflitto, complementare al processo penale, basata sull’ascolto, sul dialogo e sul riconoscimento dell’altro, con l’aiuto di una figura terza imparziale e mediatrice. Un sistema che non punta in modo prioritario alla punizione del danno quanto a sanare l’offesa compiuta attraverso azioni utili alla vittima. Citando l’ex giudice della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky, “si tratta di una prospettiva nuova e antichissima al tempo stesso che potrebbe modificare profondamente le coordinate con le quali concepiamo il crimine e il criminale: da fatto solitario a fatto sociale; da individuo rigettato dalla società a individuo che ne fa pur sempre parte, pur rappresentandone il lato d’un rapporto patologico”. Ecco che la riparazione del delitto va oltre la vendetta o la punizione. È un percorso di presa di coscienza dello sbaglio commesso, di responsabilizzazione, di ricostruzione di un legame interrotto con la vittima (sia essa una persona o la società) e infine di risarcimento.
Un tema che da alcuni anni è al centro del dibattito. Che presenta nodi da sciogliere e richiede, anche, un cambiamento culturale.
Di questo si parlerà a Trento il 20 e 21 settembre. Si rifletterà di come rimediare agli errori passati senza infliggere dolore nel presente; delle condotte riparatorie; della responsabilità degli enti; della giustizia riparativa nell’ambito del diritto penale dell’economia. Un convegno che presenta contributi multidisciplinari come quelli che arrivano dalla filosofia. Si andrà alle radici storiche della giustizia riparativa, per analizzare il concetto della pena tra vendetta e giustizia.
Partecipano docenti di diverse università italiane, magistrati e avvocati.
Le responsabili scientifiche del convegno sono la docente di Diritto penale Antonia Menghini e la ricercatrice in Diritto penale Elena Mattevi, entrambe dell’Università di Trento.
L’evento si svolge nella sala conferenze Fulvio Zuelli del Palazzo di Giurisprudenza (Trento – Via Verdi, 53). L’ingresso è libero, ma bisogna prenotarsi qui
Il programma è disponibile al link https://webmagazine.unitn.it/node/121216

Mepax - Marketing & European PR Accelerator

Mepax - Marketing & European PR Accelerator

La VENDEMMIA 2024 con i Sommelier Ais Puglia Delegazione Lecce

A Lecce la Polizia locale dichiara guerra ai centauri indisciplinati

U.S. Lecce: Conferenza stampa di Kialonda Gaspar

#BOOKTAG 10 LIBRI CHE PARLANO DI ME...l’ennesima scusa per parlare di libri!

TERRIFIER 3 (2024) Trailer ITA #2 | Art il Clown | Film Slasher Horror

Borsa d'Amare (creazione realizzata nell'ambito di PUGLIA CAPITALE SOCIALE 3.0 - PROGETTO VENERE)

Mi sono regalato un nuovo OROLOGIO😁Vi svelo questa bomba a mano💣

Modern Warfare III & Warzone - Season 6 BlackCell Battle Pass Upgrade Trailer

Kiko - Haul e Mi trucco con voi! - Heller Gratitude

Güher & Süher Pekinel - F. Schubert - Fantasia for four hands in F minor, Op. 103, D 940

Hyver - Fonds de Terroir (Full EP Premiere)

martedì 17 settembre 2024

DOMANI LA BANDIERA DEL CILE SULLA FACCIATA DI PALAZZO DI CITTÀ NEL 214° ANNIVERSARIO DELL'INDIPENDENZA DEL PAESE SUDAMERICANO

Accogliendo la richiesta del console onorario Antonio Dell’Aquila, domani la bandiera del Cile sventolerà sulla facciata di Palazzo di Città nel giorno in cui il Paese sudamericano festeggia il 214° anniversario dell’indipendenza nazionale: il 18 settembre del 1810, infatti, fu costituita la “Primera Junta Nacional de Gobierno” (prima Giunta Nazionale di Governo).


SM Studio | Vendemmia 2024: quantità sotto la media, ma grande qualità delle uve nonostante l’instabilità climatica.

SM Studio | Vendemmia 2024: quantità sotto la media, ma grande qualità delle uve nonostante l’instabilità climatica.

PRESENTATO “ALL IN FESTIVAL” IL 21 E 22 SETTEMBRE A TORRE QUETTA

 Il sindaco Vito Leccese ha partecipato questa mattina alla presentazione di “All in festival”, l’iniziativa promossa dalle associazioni Gens Nova, ZeroBarriere e LeZZanzare in programma sabato e domenica prossimi, 21 e 22 settembre, a Torre Quetta. Hanno illustrato il programma della due giorni i presidenti di Zerobarriere Marco Livrea, di LeZZanZare Antonio Garofalo, il presidente e il vicepresidente di Gens Nova Antonio Genchi e Antonio La Scala, il presidente dell’Ente nazionale Sordi Vito Andreola e Vincenzo Pittella, direttore Bper Banca alla presenza dell’assessora alle Culture Paola Romano e della presidente della commissione consiliare Culture Francesca Bottalico.

L’iniziativa può definirsi una sorta di “fiera esperienziale” che si propone l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza al rispetto delle unicità e delle differenze di cui ognuno è portatore.

Una rassegna delle unicità e del diritto ad autodeterminarsi, dove nulla è scontato, e dove l'esperienza diviene strumento per la conoscenza del mondo utilizzando prospettive diverse.

“Ringrazio tutte le realtà che hanno ideato questo straordinario evento - ha esordito il sindaco Leccese - un festival che celebra le nostre unicità e il diritto di ognuno a definirsi e autodeterminarsi. Concetti che oggi dovrebbero essere ormai acquisiti, ma che di fatto ancora stentano ad affermarsi. Per questo, è giusto continuare a lavorare affinché tramonti il concetto di diversità inteso come limite, perché siamo tutti diversi, ognuno con la propria identità, ognuno con la propria unicità. Essere inclusivi, dunque, significa lavorare perché tutti abbiano gli stessi diritti, che si tratti di diritto alla mobilità o all’accesso ai servizi o allo sport, non conta. All’interno del festival c’è un appuntamento programmato nell'ambito di Le due Bari, il cui nome viene da un brano di Pier Paolo Pasolini che parla di felicità adriatica. Noi sulla felicità abbiamo costituito la narrazione di questa città, ma dobbiamo sempre ricordare che se la città non è felice per tutti, non lo sarà mai completamente. Non a caso uno degli obiettivi principali del mio programma di governo è quello di rendere Bari sempre più accessibile e giusta, un traguardo che vorremmo raggiungere con l’aiuto di tutti voi, che avete visioni, sensibilità e competenze preziose da mettere in campo”.

“La mission di ZeroBarriere - ha ricordato Marco Livrea - da sempre è quella di abbattere gli ostacoli fisici e mentali di ogni persona, consentendo la piena realizzazione di tutti. Avere una così grande platea per continuare la nostra opera è un’occasione importante poiché, dopo aver assistito a manifestazioni sportive importanti quali il Paratriatlhon e Bari city +, ancora una volta torniamo fra la gente e insieme proviamo a seminare e raccogliere il frutto dell’inclusione”.

“Questa iniziativa - ha spiegato Antonio Genchi - ha il merito di far emergere le tante abilità che le persone speciali posseggono, e consente di dare un input a coloro che, a causa della vergogna, non hanno relazioni sociali e non riescono a esprimere le proprie potenzialità. Per tutti sarà un weekend colmo di attività all'insegna dello sport, arte, musica, spettacolo e tanto altro, accompagnate da risate, gioie ed emozioni. Ci aspettiamo che la cittadinanza risponda in massa a questa chiamata”.

“Da dodici anni - ha continuato Antonio Garofalo - abbiamo messo in moto una rivoluzione gentile, che parte dal basso e che promuove il rispetto della diversità. Il festival ci consentirà di puntare l’attenzione sulla difesa dei diritti di tutti. Perché questi diritti esistono, molti li ritengono scontati, ma per altri sono di difficile accessibilità. È quindi giunto il momento di fare rete tra noi, rendendoci realtà ausiliari delle istituzioni”.

“Le barriere di cui parliamo oggi - ha osservato Paola Romano - non sono solo quelle fisiche, ma anche, e soprattutto, mentali, ed è per questo che il festival rappresenta il punto di arrivo di una serie di percorsi che negli anni abbiamo condiviso con le associazioni. Due giornate importanti perché ci consentiranno di mostrare la città da una prospettiva diversa, quella dell’arte: l’arte, infatti, per sua natura, costruisce ponti tra le persone, e può svelare la bellezza dell’essere umano. E attraverso il messaggio inclusivo dell’arte conosceremo le diverse realtà cittadine”.

“Come presidente della commissione comunale Cultura, Sport ed Educazione - ha sottolineato Francesca Bottalico - sono entusiasta perché il festival rappresenta un’ulteriore occasione, per la rete delle associazioni territoriali coinvolte, di mettere la propria esperienza a disposizione dell’intera comunità. L’obiettivo più importante è assicurare esperienze di sport inclusivo, momenti di approfondimento anche su temi tabù quali la sessualità delle persone con disabilità, per creare una comunità davvero inclusiva”.

“L’iniziativa - ha concluso Vincenzo Pittella - si ispira al concetto, caro a Bper Banca, di responsabilità sociale. L’inclusione e la coesione sociale, e la riduzione delle diseguaglianze, passano attraverso eventi come questo, che veicolano due messaggi: ai ragazzi speciali, che sono invogliati a mettersi in gioco e a credere nelle loro potenzialità, e atutti gli altri, che spesso non si rendono conto delle abilità di queste persone”.

 

Nell’ambito del programma della due giorni (disponibile in allegato), la fiera metterà a disposizione diversi angoli esperienziali, come “Black is back” (vivere momenti di vita quotidiana senza l'uso della vista) e “Bocche cucite” (dialoghi con l’utilizzo esclusivo del linguaggio LIS).

Sabato e domenica mattina si terrà la “Gp All In trofeo BPER 2024”: gara pazza per mezzi pazzi, alle ore 10sul circuito creato nel lido barese, si affronteranno ciechi in solitaria su triride, carrozzine elettriche a motore o spinte da un “cavaliere”. Alle 18.30, in programma “Aperitivi ciecati”.

Nelle ore serali il palco centrale ospiterà talk che tratteranno argomenti di grande attualità, dalla sessualità ai pericoli del web.

Il sabato sera, lo spettacolo di danza aerea “Quinto Elemento” della compagnia Resextensa - Porta d'Oriente - Centro nazionale di produzione della danza in collaborazione con la compagnia inglese StopGap (evento incluso nel programma di “Le due Bari”).




OTRANTO, IL PALINDROMO DEL TEMPO: a proposito di Singlossìa e di Sator di Francesco Pasca (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

I luoghi hanno parole che custodiscono il senso profondo, ancestrale, che stringono l’enigma e attendono il suo disvelamento per poi poterlo riproporre e riprendere ad attendere ancora un’interpretazione: un’interpretazione ulteriore. Le parole profonde di un luogo richiamano un’interpretazione infinita; intorno ad esse si forma una ragnatela di segni iconici, grafici, che riportano altri segni provenienti da una lontananza di tempo e di luogo o che ad una lontananza rinviano. 
(Antonio Errico)

Con scritti di R. Apicella, C. De Stasio, A. Errico, M. G. Lopardi, M. Nocera,

I Quaderni del Bardo / Spagine
Collana Universo Salento a cura di Angelo Sconosciuto e Istituto culturale Storia e Territorio



Riso alla cantonese in un ristorante 3 stelle Michelin cinese a Hong Kong (con tributo culinario)

Dietro le quinte del VENISSA, il RISTORANTE STELLATO che cucina il GRANCHIO BLU ⭐🦀

L'AMORE E ALTRE SEGHE MENTALI (2024) Trailer | Ilary Blasi, Giampaolo Morelli | Film Commedia

Castlevania: Nocturne - Season 2 | Date Announcement Trailer | Netflix

LIBRI SPLENDIDI DA LEGGERE IN AUTUNNO

Vale almeno il triplo! È lui il #Diver migliore sotto i 1000€? Officine Tecniche Aquas Pugnochiuso

Vltor - Non Auro Sed Ferro (Full Album Premiere)

Top 10 Biggest Liars To Have Ever Lived

The Emptiness Machine (Official Music Video) - Linkin Park

LUGANA E FONDAZIONE SOZZANI CELEBRANO LA CULTURA E IL TALENTO ITALIANO

Il Consorzio Lugana rafforza il suo legame con la cultura attraverso una collaborazione con la Fondazione Sozzani, simbolo di innovazione e creatività. Insieme, lavorano per organizzare eventi che esaltano l’eccellenza italiana, unendo moda, arte e vino in una sinergia che esprime il meglio del Made in Italy. La sinergia riflette la volontà del Consorzio di esplorare nuovi orizzonti culturali, promuovendo il talento e valorizzando la qualità in ogni sua forma.

 

Il 21 settembre, in occasione della Milano Fashion Week, il Consorzio Lugana sarà partner ufficiale dell'evento ospitato presso la Fondazione Sozzani dal designer Domenico Orefice. Le sue collezioni, una fusione di sportswear, sartorialità e innovazione artigianale, incarnano un’estetica contemporanea e senza confini. Questa armonia tra modernità e tradizione rispecchia i valori del Consorzio Lugana, da sempre impegnato nella promozione dell’eccellenza italiana e nella qualità dei suoi vini.

 

Edoardo Peduto, direttore del Consorzio Lugana, ha dichiarato: 

“Le collaborazioni tra il mondo del vino, la moda, il design e l’arte sono fondamentali per valorizzare il nostro patrimonio e introdurre innovazione attraverso nuovi linguaggi. Questi mondi, pur diversi, condividono una passione per l’eccellenza e la capacità di raccontare storie uniche. Lavorare insieme ci consente di creare esperienze che superano il prodotto, contribuendo a elevare il marchio Lugana e il nostro territorio a un livello di prestigio globale.”

 

Il 24 settembre, il Consorzio Lugana proseguirà il suo impegno nella promozione del talento e della creatività con un evento su invito dedicato alla cultura. Durante l’incontro in Fondazione Sozzani sarà presentato il libro "La Lunga Strada di Sabbia", con le fotografie di Paolo Di Paolo, alla presenza di Silvia di Paolo, curatrice del Libro, Giovanna Calvenzi, photo editor, Gianluigi Colin, giornalista e Bruce Weber, regista del documentario su Paolo Di Paolo.

Il libro documenta lo straordinario reportage fotografico di Paolo Di Paolo, che racconta gli italiani in vacanza durante l'estate del 1959, dal Tirreno all'Adriatico; da Ventimiglia a Trieste (dal confine occidentale a quello orientale).

 

Anche in questa occasione il Consorzio conferma la sua volontà di supportare iniziative che esaltano il genio creativo e l’eccellenza del Made in Italy.




G7 AGRICOLTURA E PESCA DI SIRACUSA DANONE ITALIA AL FIANCO DELLA PROPRIA FILIERA PER PROMUOVERE LA PARITÀ DI GENERE IN ITALIA

Milano, 16 settembre 2024 – La sostenibilità economica e sociale della filiera agroindustriale nazionale rappresenta un fattore di stimolo e di grande attenzione per Danone Italia che, in un contesto aziendale già storicamente proattivo e sensibile nei confronti del sistema del welfare d'impresa, ha scelto di valorizzare il tema della parità di genere uscendo dalle proprie porte e parlando a tutte le realtà del comparto, anche le più piccole e legate ai territori. Per questo, nell'ambito del G7 Agricoltura e Pesca in programma dal 21 al 29 settembre 2024 a Ortigia, nella città di Siracusa, Danone Italia promuove il proprio impegno verso le persone e sarà presente con un panel dal titolo "La sostenibilità economica e sociale di Danone Italia e della sua filiera” e con il Family Pit Stop Danone, per presentare ciò che sta facendo ed essere di ispirazione per altre realtà.

In Italia, l'occupazione femminile registra purtroppo ancora molte criticità: solo il 55% delle donne di età compresa tra i 20 e i 64 anni lavoraa differenza della media UE, che registra un tasso di occupazione femminile pari al 69,3%1[1]Scenario che evidenzia la scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro nel nostro Paeseil cui tasso di occupazione risulta essere quello più basso tra gli Stati UE, con circa 14 punti percentuali al di sotto della media. Divario che permane anche nel rapporto tra la popolazione maschile e quella femminile in ambito lavorativo: le donne occupate, infatti, sono circa 9,5 milioni, mentre gli uomini occupati sono circa 13 milioni. A questo si deve aggiungere, inoltre, che una donna su cinque fuoriesce dal mercato del lavoro a seguito della maternità[2].

Favorire la parità di genere, l'occupazione e la crescita professionale femminile non rappresenta soltanto un'urgente istanza sociale, ma offre molteplici opportunità. La Banca d'Italia stima che il calo demografico avrà un impatto sul PIL pari al 7.6% nel 2050. Se il tasso di occupazione femminile raggiungesse quello maschile entro il 2040, la perdita del PIL sarebbe solo del 1,7%. Promuovere concretamente una maggiore occupazione femminile significa, dunque, dar vita a un circolo virtuoso, capace di generare maggiore produttività, maggiore competitività e, da ultimo, maggiore natalità. Il tasso di natalità dell'Italia è molto basso, pari al 1.25 rispetto al 1.53 media europea[3].

Per rispondere a queste sfide, già dal 2011 Danone Italia si è impegnata con politiche a sostegno della parità di genere. La responsabilità dell'azienda a favore della genitorialità nasce con la creazione di un Decalogo di impegni, che ha portato a risultati notevoli nel corso degli anni, sia in termini di benessere aziendale che di produttività. Nel 2013 le politiche sulla genitorialità (Parental Policy) sono diventate una "best practice” a livello globale e, nel 2017, hanno ispirato la nascita ufficiale della Danone Global Parental Policy. Nel 2023 il tasso di natalità interno di Danone Italia è cresciuto del +3%.

L'attuazione di queste politiche ha permesso a Danone Italia di ottenere a marzo 2023 la Certificazione per la Parità di Genere (UNI/PDR 125:2022), un importante riconoscimento che dimostra l'impegno nel favorire l'adozione di politiche atte a incoraggiare la parità di genere e l'empowerment femminile a livello aziendale e quindi migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, a posizioni di leadership e a condizioni di armonizzazione della vita privata e professionale. Questo percorso ha portato l'azienda, nel 2024, a sottoscrivere il "Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana”, promosso da Winning Women Institute e di cui Danone Italia è la prima azienda firmataria, con l'obiettivo di realizzare un grande movimento a supporto della parità di genere, nella consapevolezza che questa sia una leva importante per la competitività dell'Italia.

"Danone Italia ha puntato da anni sulla valorizzazione delle donne in termini di occupazione e crescita professionale, favorendo politiche a sostegno della maternità e della paternità, che hanno generato ottimi risultati in termini economici e sociali, con un tasso di natalità interno positivo. L'attuazione di queste politiche ci ha permesso di ottenere a marzo 2023 la Certificazione per la Parità di Genere. A seguito di questo importante riconoscimento, abbiamo scelto di coinvolgere i nostri fornitori nel percorso verso la Parità di Genere, accompagnandoli e supportandoli nel conseguire la Certificazione. - ha commentato Sonia Malaspina, Direttrice Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Danone Italia – Invitiamo pertanto tutte le aziende della nostra filiera, e non solo, ad intraprendere azioni concrete per aumentare l'occupazione e favorire la crescita professionale delle donne, colmare il divario salariale e introdurre politiche a sostegno della genitorialità. Ad oggi contiamo già 38 firmatari aderenti al 'Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana' e speriamo che questo numero possa crescere sempre di più”.

LA PRESENZA DI DANONE ITALIA AL G7 AGRICOLTURA E PESCA

Al fine di promuovere il proprio impegno per la sostenibilità economica e sociale, che si concretizza attraverso politiche a sostegno della parità di genere e percorsi di supporto alle famiglie e alla natalità, Danone Italia sarà presente al G7 Agricoltura e Pesca di Ortigia con il panel "La sostenibilità economica e sociale di Danone Italia e della sua filiera”, che si svolgerà mercoledì 25 settembre, alle ore 16:00, presso il Salone Paolo Borsellino, Palazzo Vermexio, Ortigia (SR).

L'evento rappresenta un importante momento di confronto tra i protagonisti della filiera di Danone, i partner, le parti sociali, le associazioni e le istituzioni, che si aprirà con l'intervento del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. In questo contesto verrà illustrato il "Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana” e l'impatto positivo che può generare anche nelle piccole e medie imprese agricole e agroindustriali italiane di lavorare concretamente alla parità di genere sul posto di lavoro e all'interno delle strutture aziendali nel complesso.

Danone Italia presidierà, inoltre, la manifestazione promossa dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, con l'attivazione del Family Pit Stop Danone, un luogo pensato per genitori, nonni e bambini, dove allattare, dare la pappa ai piccoli, cambiarli ma anche semplicemente prendersi una pausa tra un evento e l'altro. Questo spazio riflette l'attenzione che Danone Italia pone da sempre nei confronti delle proprie persone e delle famiglie, dando vita a un modello virtuoso che valorizza l'attività di cura, di cui riconosce tutto il valore e le potenzialità, e portando questa attenzione anche fuori dalle mura dell'azienda.

IL MANIFESTO PER LA PARITÀ DI GENERE NELLA FILIERA ITALIANA, UN IMPEGNO CONCRETO

Per dare vita a un cambiamento significativo che abbia un impatto reale nella vita delle persone, Danone Italia ha scelto di lanciare una sfida ai propri fornitori: conseguire la certificazione per la Parità di Genere (UNI/Pdr 125:2022), aderendo all'esperienza del "Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana”. Il Manifesto rappresenta l'intenzione di Danone di inserire punti di premialità, stimati tra il 5 e il 10% della valutazione complessiva, in tutte le gare indette per le forniture di beni e servizi alle aziende certificate per la parità di genere. Alla base di questo approccio c'è la volontà di favorire un complessivo impulso alla produttività e al benessere aziendale, con l'auspicio di positive conseguenze sugli equilibri delle famiglie e sulla natalità nel Paese.

INVESTIMENTI SU PERSONE E COMUNITÀ A SOSTEGNO DELLA CRESCITA

Il Rapporto di Sostenibilità 2023 di Danone Italia conferma l'impegno dell'azienda nel promuovere le pari opportunità: il 63% delle persone che lavorano in Danone sono donne, contro il 37% di uomini. In Danone Italia, infatti, la valorizzazione delle persone, sia a livello personale che lavorativo, è fondamentale, e ha puntato a creare nel tempo un ambiente di lavoro positivo, inclusivo, flessibile e capace di accogliere le sfide e le esigenze delle nuove generazioni. Come quella della genitorialità: il 100% dei papà, ad esempio, ha usufruito del congedo di paternità di 20 giorni obbligatorio e retribuito, da utilizzare entro i 12 mesi dalla nascita del/della figlio/a. Un percorso intrapreso nel 2011 con l'adozione in Italia della "Parental Policy”, che ha registrato un tasso di rientro al lavoro del 100% delle mamme successivamente alla nascita del proprio figlio.

Danone Italia, inoltre, ha adottato politiche e procedure a tutela della parità di genere a partire dal processo di selezione, sviluppo professionale, supporto alla genitorialità, sino all'equilibrio vita-lavoro. Il percorso di Danone per la valorizzazione delle attività di cura e l'impegno nel favorire l'equilibrio vita-lavoro, si è ulteriormente arricchito con la Caregivers Policy - lanciata nel 2020 - a supporto dei Danoners che devono prendersi cura di genitori anziani, persone malate, disabili o non autosufficienti e - dal 2023 - con la Policy a supporto delle persone affette da patologia oncologica e dei loro caregivers, entrambe nate dall'ascolto e dalla condivisione delle esperienze vissute dalle persone in azienda.

 

IL TEATRO POPOLARE A MILANO con la sessione autunnale del Festival di Atelier Teatro "LE MILLE E UNA PIAZZA 2024: "RACCONTI D'AUTUNNO” - politicamentecorretto.com

IL TEATRO POPOLARE A MILANO con la sessione autunnale del Festival di Atelier Teatro "LE MILLE E UNA PIAZZA 2024: "RACCONTI D'AUTUNNO” - politicamentecorretto.com

Puglia, Nocco (FDI): 250 milioni di euro per l’Agrisolare delle imprese agricole regionali

È ufficialmente aperta la piattaforma del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per la presentazione delle domande di finanziamento nell'ambito del terzo bando PNRR "Parco Agrisolare", con una dotazione complessiva di 250 milioni di euro. Le imprese agricole del Mezzogiorno potranno presentare le richieste di contributo a partire da oggi e fino alle ore 12:00 del prossimo 14 ottobre, tramite l'area clienti del GSE. L’iniziativa è riservata esclusivamente alle imprese agricole con sede in Puglia e nelle altre regioni del Sud Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia.
 
“Questo bando è un'opportunità straordinaria per le imprese agricole meridionali, che potranno investire in energie rinnovabili e modernizzare le loro strutture produttive – dichiara Maria Nocco, senatrice pugliese di Fratelli d’Italia – Siamo fieri di essere al fianco di chi lavora per un'agricoltura più sostenibile e all’avanguardia. Il ministro Francesco Lollobrigida e il Governo Meloni confermano ancora una volta il loro impegno a sostegno delle eccellenze del nostro territorio, garantendo fondi e strumenti concreti per migliorare la competitività delle imprese agricole
 
Il terzo bando del “Parco Agrisolare” sostiene l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli, comprese le serre, e interventi di coibentazione, rimozione dell'amianto, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Tra le novità introdotte, il contributo a fondo perduto può coprire fino all'80% delle spese ammissibili. Le imprese possono, inoltre, optare per soluzioni di autoconsumo condiviso e partecipare in forma aggregata.
 
Grazie a questa misura, le nostre imprese agricole avranno la possibilità di ridurre i costi energetici e migliorare l'efficienza produttiva, un obiettivo cruciale per mantenere alto il livello di competitività del nostro comparto agroalimentare”, ha aggiunto la Senatrice Nocco (FDI).
 
Con una potenza massima per impianto fissata a 1.000 kWp e un tetto di spesa massima per beneficiario pari a 2.330.000 euro, il bando rappresenta una spinta decisiva verso l'adozione di tecnologie pulite e una produzione agricola più sostenibile.

GIOCHI MEDITERRANEO. CONGEDO (FDI): SU TEMPI E DISAGI STADIO LECCE GARANZIE DA COMMISSARIO

  “I XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 sono un’ottima opportunità per tutto il territorio pugliese. Nell'interlocuzione costant...