L’associazione Tria Corda ha scritto una
lettera al Presidente della Regione Emiliano e al direttore generale della Asl
Lecce Rossi per chiedere risposte concrete e immediate sulla realizzazione del
Polo pediatrico
Che fine hanno fatto
gli undici milioni che la Regione Puglia ha dichiarato disponibili e
“prontamente utilizzati” per i primi interventi di riconfigurazione funzionale
e architettonica dell’area ubicata al secondo piano del Vito Fazzi per la
realizzazione del Polo Pediatrico del Salento?
L’interrogativo è
sospeso in aria in attesa di una risposta, immediata e convincente, da parte
dell’Ente Regionale. A rilanciare tale quesito è stata l’associazione Tria
Corda che ha inviato un’apposita missiva al presidente della Regione Puglia e
titolare del dicastero alla Sanità, Michele Emiliano, per chiedere conto delle
risorse stanziate relative all’avvio di questi interventi.
“La somma di 11 milioni
di euro – si chiede l’avvocato Cristian Primiceri, che ha scritto al
Governatore Emiliano e al direttore generale della Asl Lecce, Stefano Rossi, in
nome e per conto di Tria Corda - è o non è già nella disponibilità dell'Azienda
Sanitaria di Lecce per l’avvio di un primo stralcio sul quadro economico
complessivo?”. Il riferimento, nello specifico, è a una nota con cui la Regione
Puglia ha invitato la Asl Lecce “all’attivazione urgente delle procedure atte
alla realizzazione dell’opera in oggetto”. La missiva fa seguito a una
prima risposta della Direzione Generale della Asl Lecce che di fatto non ha
chiarito se i fondi in questione vi siano o meno.
Tria Corda chiede
risposte chiare e rassicuranti, tanto più che dalla risposta dell’Asl si è
appreso che esisterebbe “una richiesta di ampliamento del finanziamento, a
valere sulla programmazione FSC (Fondo di sviluppo di coesione) 2021-2027, per
una somma totale pari a 30 milioni di euro!”.
“In discussione –
spiega l’avvocato Primiceri - non vi sono soltanto le prestazioni e i servizi
inclusi nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), al cui conseguimento è
tenuta ogni Regione, ma v’è anche la gestione delle risorse finanziarie, la
gestione della spesa sanitaria e come la stessa viene utilizzata, considerato
che le sue risorse derivano in gran parte dalla compartecipazione alla spesa da
parte di tutti i cittadini”.
“L’utilizzo delle
risorse pubbliche destinate al comparto sanità – aggiunge il presidente di
Tria Corda, Antonio Aguglia – dovrebbe essere molto più trasparente e
condiviso con gli utenti e con i cittadini che contribuiscono concretamente a
finanziare il servizio sanitario pubblico”.
Da qui la richiesta
pressante al presidente della Regione Emiliano: “E’ tempo di riposte, è tempo
di atti concreti. C’è un’intera comunità che guarda, da anni, alla
realizzazione del progetto del Polo Pediatrico del Salento e che è fermamente
determinata - anche grazie all’incessante ed entusiasmante attività
dell’Associazione Tria Corda - nel continuare a lottare per garantire ai propri
bambini, ai nostri bambini, il diritto fondamentale alla salute”.
Il tempo delle parole è finito. Servono i
fatti. “Non ci accontentiamo più delle chiacchiere – tuona il presidente
Aguglia - E’ giunto il momento di avere risposte precise e certe sui
provvedimenti deliberativi e formali adottati da Regione Puglia e Asl Lecce e
tempi certi sulla realizzazione. Lo si deve a tutte le famiglie che ci
sostengono e che oggi sostengono il Polo pediatrico del Salento e che ancora
oggi si trovano costrette ad affrontare estenuanti e dispendiosi viaggi della
speranza per poter assistere e curare i loro piccoli, e sono pure costretti a
dover fare i conti quotidianamente con le gravi inefficienze dovute alla
mancanza di organizzazione della sanità pugliese”.
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