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RICONSEGNATA OGGI ALLA CITTÀ LA FONTANA SIAMESE IN STRADA SAN MARCO A BARI VECCHIA DOPO I LAVORI DI RESTAURO
RispondiEliminaÈ stata riconsegnata oggi alla città la fontana siamese in strada San Marco, a Bari vecchia, dopo il completamento degli interventi di restauro curati dal Comune di Bari. All’inaugurazione sono intervenuti la vicesindaca Giovanna Iacovone, l’assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi, l’assessora alle Culture Paola Romano, la presidente del Municipio I Annamaria Ferretti, il consigliere comunale Lorenzo Leonetti, Piervito Lagioia, responsabile struttura territoriale operativa Bari dell’Acquedotto Pugliese e Michele Cassano, presidente dell’associazione “I Custodi della Bellezza”.
Presenti gli alunni delle scuole Filippo Corridoni, Filippo Smaldone e Istituto Carmine, che hanno festeggiato con gioia il ripristino di una fontana storica della città. A tutti loro sono state donate dall’Acquedotto Pugliese delle borracce plastic free per promuovere l’uso consapevole della risorsa idrica e sensibilizzare tutti alla necessaria riduzione del consumo di plastica.
“La fontana, risalente al 1915, rappresenta non solo un bene storico e culturale, ma anche un elemento funzionale dello spazio urbano - ha detto Giovanna Iacovone - Quando il regolamento dell’Acquedotto Pugliese ha previsto l’installazione delle fontane pubbliche sul territorio, lo ha fatto con l’obiettivo di garantire un servizio pubblico essenziale, paragonabile per funzione a quello svolto oggi dagli standard urbanistici e, in particolare, dalle opere di urbanizzazione primaria. Sebbene oggi la rete idrica sia diffusa in tutte le abitazioni, queste fontane continuano a essere presìdi di identità e vivibilità urbana, conservando non solo la loro funzione originaria, ma anche un ruolo significativo nella qualità dello spazio pubblico”.
“Restaurare queste fontane significa preservare la memoria della città, intrecciata di incontri e ricordi - ha continuato l’assessora Paola Romano - La letteratura popolare testimonia l’affetto che le comunità pugliesi nutrono per questo semplice ma essenziale simbolo di vita. Una storia affascinante, capace di ispirare persino un maestro dell’architettura come Renzo Piano che per il nuovo santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo ha voluto una batteria di sei fontane dell’Acquedotto Pugliese a coronamento dell’atrio d’ingresso della chiesa”.
“I lavori di restauro sono stati molto accurati, condotti con attenzione per ricomporre l’unicità della fontanella e restituirle la sua piena funzionalità - ha aggiunto Domenico Scaramuzzi -. L’opera è stata affidata a una restauratrice esperta in beni culturali che ha seguito un approccio rispettoso dei materiali originari, recuperando gli elementi danneggiati e consolidando la struttura. Grazie a questo intervento, la fontana siamese di Bari vecchia torna a essere non solo un simbolo della memoria collettiva, ma anche un luogo vivo, accessibile e funzionante per la comunità e i visitatori”.
“Il 24 aprile del 1915 l’acqua arrivò a Bari e si inaugurò la fontana in piazza Umberto. Nello stesso anno furono installate le famose “cape di ferro”, fontane che divennero essenziali in un’epoca in cui l’acqua non raggiungeva ancora le abitazioni - ha ricordato Michele Cassano -. Attorno a queste fontane si intrecciavano storie di vita quotidiana: nascevano amori, le donne si scambiavano ricette e chiacchiere, mentre i bambini giocavano spensierati. Come associazione “I custodi della bellezza”, ci impegneremo a custodire questa fontana perché ne sia fatto un uso corretto e perché continui a essere un piccolo pezzo della storia della città vecchia.”
“Il recupero delle fontanine pubbliche - ha spiegato Piervito Lagioia - rende attuale un passato cui dobbiamo ispirarci. L’acqua di Acquedotto Pugliese è di ottima qualità e berla, magari con una borraccia riutilizzabile, è una scelta sostenibile. Finora abbiamo censito oltre 2.000 fontanine in Puglia, invitiamo tutti a scoprirle con FontaninApp, l'applicazione gratuita di AQP”
“La nomina del tenente colonnello della guardia di finanza Domenico Mallia alla guida della sezione operativa della Direzione investigativa antimafia di Lecce è un’ottima notizia per la nostra provincia.
RispondiEliminaMallia, già insignito del titolo di cavaliere della Repubblica, è figura di grande spessore e lunga esperienza professionale, da quasi trent’anni al servizio della guardia di finanza, ha ricoperto anche il ruolo di comandante del Gruppo investigazioni sulla criminalità organizzata di Bari, conducendo delicate indagini sulla ‘ndrangheta.
E’ un’assoluta garanzia per la sicurezza del nostro territorio, una risorsa in più di cui potrà avvalersi lo Stato, per rendere più efficace la lotta alla criminalità organizzata, collaborando con il prezioso lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine. A lui i miei più sentiti auguri per il nuovo incarico”. Lo dichiara in una nota il deputato leccese di Fratelli d’Italia, Saverio Congedo, componente della Commissione Antimafia
Saranno svelati domenica 16 febbraio i vincitori del concorso “Birra dell’Anno”. Il premio, organizzato da Unionbirrai, l'associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti, è giunto alla sua XX edizione e vede la partecipazione di ben 2.092 birre, provenienti da 257 birrifici italiani. Per decretarne le migliori, si adopereranno 81 giudici provenienti da tutto il mondo con degustazioni e analisi in funzione delle 45 categorie di concorso, per ciascuna delle quali verrà decretato il podio dei vincitori. Il premio speciale “Birrificio dell’Anno”, invece, andrà al produttore che oltre ad aver ottenuto con le sue birre il punteggio più alto con i migliori piazzamenti in tre differenti categorie, avrà anche ricevuto le medaglie in macrocategorie diverse, definite nel regolamento sulla base di alcuni raggruppamenti stilistici.
RispondiEliminaLa cerimonia di premiazione si terrà in occasione della giornata di apertura di Beer&Food Attraction, the eating out experience show, domenica 16 febbraio a partire dalle ore 14 presso la Fiera di Rimini. A presentare l’evento Lorenzo Dardano di Radiofreccia, accompagnato dalla musica di Ambra Marie. Ospiti d’onore gli onorevoli Mirco Carloni e Mauro Rotelli, presidenti delle commissioni Agricoltura e Ambiente di Montecitorio nonché firmatari degli emendamenti che hanno reso strutturale, nell’ultima Legge di Bilancio, il taglio delle accise sulle birre artigianali.
“Il successo di partecipazione si consolida ogni anno – dichiara Simone Monetti, segretario generale Unionbirrai – Aver superato le duemila birre in concorso significa aver svolto con passione e serietà il nostro lavoro, ma anche fare sempre meglio a ogni edizione futura. In questi vent’anni le birre vincitrici hanno ottenuto premi e riconoscimenti anche oltre i confini nazionali e sapere di aver contribuito a produzioni d'eccellenza rappresenta per noi una grande soddisfazione. Solo ciò che poco tempo fa era impensabile, ora è una indiscussa realtà. Il nostro Paese – spiega Monetti (Unionbirrai) – si impone, infatti, nel mondo con i suoi stili nazionali come l'Italian Grape Ale e l'Italian Pilsener, recentemente entrata nelle celebri Beer Style Guidelines statunitensi”.
Beer&Food Attraction sarà anche l’occasione per la terza edizione della “Italian Craft Beer Conference” con tanti momenti di approfondimento, dal 16 al 18 febbraio, sulle tecniche di produzione birraria, nuove tecnologie, materie prime, strumentazioni e analisi delle tendenze del mercato. Tra gli eventi anche la tavola rotonda organizzata da Unionbirrai sul tema “Definire la Birra Italiana: equilibrio tra identità, mercato e legislazione” che vedrà coinvolti i principali esponenti delle associazioni del mondo brassicolo nazionale. L’appuntamento è per lunedì 17 febbraio con inizio alle ore 11:30.
Per ulteriori approfondimenti: www.birradellanno.it
UN VIAGGIO!
RispondiEliminaDA FARE 2025
Friuli Venezia Giulia e GO! 2025
Verso una cultura di frontiera
Direttore Artistico Massimiliano Finazzer Flory
da lunedì 17 a sabato 22 febbraio Libreria Bocca, Milano
INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti
& in diretta YouTube
LUNEDÌ 17 FEBBRAIO ORE 18.00
Presentazione della mostra “Ungaretti, poeta e soldato” Con lo scrittore Gian Mario Villalta
MARTEDÌ 18 FEBBRAIO ORE 18.00
Presentazione della mostra, “Uno spazio nazionale per i Giuliano-dalmati” Mostra permanente sugli esuli istriani, fiumani e dalmati presso il Vittoriano in Roma Con il prof. Davide Rossi
MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO ORE 18.00
Presentazione della mostra “Tullio Crali. Una vita per il Futurismo” Con il curatore Marino De Grassi e Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca diBrera e della Biblioteca Braidense
GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO ORE 18.00
“Il Cinema come opera d’arte e il territorio” con Gabriele Salvatores, presidente della giuria “Corti senza Confine” GO! 2025
VENERDÌ 21 FEBBRAIO ORE 18.00
Leonor Fini geniale icona del Surrealismoin occasione della mostra a Milano a Palazzo Reale “Io sono Leonor Fini” presentazione con Lorenzo Michelli, conservatore e curatore Galleria Regionale d’arte contemporanea Luigi Spazzapan e la prof.ssa Vanja Strukelj
SABATO 22 FEBBRAIO ORE 11.00
presentazione della mostra “Paesaggi del corpo” Omaggio a Zoran Mušič e il 900
Con Massimiliano Finazzer Flory
Libreria Bocca Locale Storico d’Italia con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Medaglia d’oro della Camera di Commercio di Milano
“Un importante riconoscimento per il lavoro dei frantoiani e per l’intero comparto, con un’attenzione particolare per l’innovazione, la sostenibilità e la valorizzazione della filiera”. Commenta così Elia Pellegrino, presidente di Aifo, l’associazione italiana frantoiani oleari, l’approvazione all’unanimità in commissione Agricoltura alla Camera dei deputati del testo unificato delle risoluzioni a prima firma degli onorevoli Raffaele Nevi (FI) e Alessandro Caramiello (M5S) sul settore olivicolo-oleario. In particolare, Aifo ha accolto con favore l'inclusione di alcuni impegni chiave che l'associazione aveva avanzato durante l’audizione lo scorso 30 ottobre.
RispondiEliminaTra questi, l'impegno a dare maggior rilievo alla figura del frantoiano nella filiera olivicola, riconoscendo finalmente il ruolo centrale che questi professionisti svolgono nel garantire la qualità dell'olio extravergine di oliva. Un altro punto fondamentale approvato riguarda la valorizzazione delle acque di vegetazione dei frantoi oleari. Questo impegno, che prevede una rivisitazione della legge 11 novembre 1996, n. 574, è un passo importante verso una gestione più sostenibile della risorsa idrica e dei sottoprodotti di settore, contribuendo così alla circolarità dei processi produttivi.
“Abbiamo apprezzato anche l’impegno dato al Governo di farsi promotore nei tavoli europei di una modifica dell'Organizzazione Comune di Mercato (OCM) dell'olio, per emulare il modello di successo dell’OCM vino – dichiara Elia Pellegrino, presidente Aifo - La creazione di risorse fisse e stabili per gli investimenti nel settore olivicolo e la promozione dell'olio extravergine italiano sui mercati internazionali è essenziale per rafforzare il made in Italy e contrastare la crescente competizione”.
La Commissione Agricoltura ha inoltre confermato l'importanza di attivare la Commissione Unica Nazionale (CUN) per l'olio di oliva, uno strumento fondamentale per garantire la trasparenza nel monitoraggio dei prezzi e sostenere una politica unificata e coesa a livello nazionale. Un ulteriore punto approvato riguarda l'introduzione di un Sistema di qualità nazionale dell'olio extravergine di oliva di alta qualità (SQN-OAQ). Questo sistema di certificazione risponde all’esigenza crescente di un riconoscimento della qualità sostenibile, in linea con quanto già avvenuto in altri settori.
Infine, Aifo ha accolto con favore l’impegno a promuovere la creazione di un’organizzazione interprofessionale del settore olio italiana, per garantire un'efficace rappresentanza e porre fine alla frammentazione della filiera. Questo passaggio è cruciale per contrastare la concorrenza internazionale, in particolare quella spagnola, e per consolidare la posizione di leadership dell'Italia nei mercati globali.
"Questa approvazione rappresenta un segnale forte per l’intero settore olivicolo-oleario. Siamo soddisfatti che il lavoro dei frantoiani, professionisti fondamentali nella produzione dell'olio extravergine di oliva, sia stato posto al centro della discussione – aggiunge il presidente Pellegrino – Aifo continuerà a lavorare al fianco delle Istituzioni per garantire che gli impegni presi oggi si trasformino in azioni concrete, a beneficio della filiera e del nostro olio di qualità, che è il fiore all'occhiello del made in Italy nel mondo. Desidero esprimere un sentito ringraziamento agli onorevoli Raffaele Nevi e Alessandro Caramiello per l’impegno e l'iniziativa, al presidente della Commissione Agricoltura Mirco Carloni e a tutti i componenti della Commissione per il loro prezioso lavoro. Ora – conclude – il Governo è chiamato a dare seguito a questi impegni, e i frantoiani sono pronti a collaborare per la loro attuazione, affinché il settore olivicolo italiano possa continuare a crescere e a competere con successo a livello globale”.
In Italia aumentano del 50% i casi di gonorrea, del 25% quelli di clamidia, del 20% quelli di sifilide, soprattutto tra i giovanissimi. L'infettivologo Matteo Bassetti, direttore scientifico della Fondazione FILMI, pone l'accento su un problema sottovalutato: "Si usa sempre meno il preservativo, solo nel 69% dei casi. Nel panorama Europeo l'Italia si posiziona molto male in merito all'educazione giovanile sulle malattie sessualmente trasmissibili. Abbiamo smesso di parlare ai giovani, abbiamo appaltato le informazioni su sessualità, socialità, rapporto con l'altro sesso ai social". La neonata Fondazione Italiana per lo studio e la Lotta alle Malattie Infettive Ets (FILMI) sta lavorando affinchè i preservativi vengano messi a disposizione gratuitamente nelle farmacie per gli under 20; FILMI è in prima linea per sensibilizzare su questioni urgenti come la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili: spesso i giovani non sanno dove reperire informazioni accurate né dove eseguire i controlli necessari
RispondiEliminaSono molti i rischi infettivi che si corrono attraverso rapporti sessuali non protetti, ed è boom tra i giovani di malattie trasmesse in questo modo. I dati segnalano in Italia un aumento soprattutto delle infezioni batteriche causate da clamidia, gonorrea e sifilide, ureaplasma, micoplasma, che sono solo alcune delle infezioni sessualmente trasmesse. Si è assistito ad un aumento del 50% dei casi di sifilide, del 20% dei casi di gonorrea e del 25% di quelli di clamidia, l'infezione invisibile che può causare sterilità nelle ragazze (i dati sono quelli del Centro Operativo AIDS dell'Istituto Superiore di Sanità che non raccoglie i dati di tutti i casi di IST in Italia, ma solo una "punta dell'iceberg").
Sintomi, conseguenze e proposte
Tra i sintomi più frequenti ci sono secrezioni anomale dei genitali, dolore pelvico, comparsa di prurito e di lesioni nella regione dei genitali, dell'ano o della bocca, oltre a dolore e sanguinamento durante e dopo i rapporti sessuali. Tuttavia, le infezioni sessualmente trasmissibili (IST), possono essere asintomatiche o manifestarsi con sintomi molti lievi, quindi i soggetti infetti potrebbero non esserne consapevoli e trasmettere l'infezione attraverso rapporti sessuali non protetti. Le malattie trasmesse in questo modo possono generare tumori e provocare sterilità sia nella donna che nell'uomo.
L'unico mezzo per evitare la trasmissione è quello dell'utilizzo del preservativo. C'è un "ma": i giovani lo usano solo nel 69% dei casi (dati Oms). "Il messaggio che voglio dare nella giornata di San Valentino è che il preservativo è un modo sicuro per evitare infezioni che possono compromettere seriamente la salute e rovinare per sempre la vita" spiega Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova e direttore scientifico della neonata Fondazione Italiana per lo studio e la Lotta alle Malattie Infettive Ets (FILMI). Una delle prime proposte della Fondazione è quella di mettere a disposizione preservativi gratuiti nelle farmacie per ragazzi e ragazze under 20: "In Francia questo è già realtà per gli under 25. L'accesso gratuito e facilitato ai preservativi nelle farmacie per i giovani è tra le prime azioni che la nostra Fondazione sottopone all'attenzione della politica: una proposta concreta per cercare di limitare la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili".
Le cause dell'aumento dei casi
Perchè sono cresciute così tanto queste infezioni nei giovanissimi? "Perché questo rimane un argomento tabù, con scarsa informazione nella popolazione generale. Molti giovani non sanno dove reperire informazioni accurate né dove eseguire i controlli necessari - prosegue Bassetti - Spesso non si recano regolarmente da specialisti come ginecologi o andrologi, e si affidano al web per informazioni, trovando fonti spesso inaffidabili e false. Servirebbe quindi una maggiore informazione, un'educazione sessuale a livello scolastico, percorsi chiari sul territorio per chi abbia bisogno di una consulenza tempestiva nel caso di sospetto".
Una baia dove i ragazzi scelgono di morire, una scomparsa che cambia i destini di quattro amici, una storia corale e oscura che scava nelle profondità dell’animo umano con il ritmo incalzante della musica. Venerdì 28 febbraio arriva in libreria “Acque profonde come te”, quarto romanzo dello scrittore leccese Osvaldo Piliego, pubblicato dalla casa editrice Scatole Parlanti. La sparizione di Nico segna indelebilmente le vite di Paolo, Michela, Maria e Antonio, che resistono e sopravvivono, ognuno a suo modo. Ispirato da leggende, miti e cunti di paese, il libro si articola in tre movimenti. Un racconto che si muove come un corpo unico, in bilico tra la scoperta del male e la ricerca della pace. Scuro come i suoni che lo accompagnano, veloce come la tecno, con una scrittura asciutta che guida il lettore nell’abisso interiore. Prima dell'uscita ufficiale, l'autore presenterà in anteprima il romanzo giovedì 20 febbraio (ore 19:00 - ingresso libero) alle Officine Culturali Ergot di Lecce, per la rassegna "Nel frattempo", promossa dall'associazione Diffondiamo idee di valore e dal festival Conversazioni sul futuro, e poi a Corigliano d'Otranto (venerdì 21), Corsano (sabato 22), Nardò (domenica 23), Cutrofiano (mercoledì 26) e Novoli (venerdì 28).
RispondiElimina«“Acque profonde come te” nasce come una costola de “La città verticale” (2015), ne ricalca la struttura e amplia il mio bestiario salentino, proseguendo una personale Spoon River, la cartografia degli ultimi che ho tracciato in questi anni. Ma dentro, a ben vedere, c’è anche un po’ degli altri libri», sottolinea l’autore. «Ho sempre voluto collegare tutto, pensare alla mia scrittura - poesie, racconti, romanzi - come a un libro gigante, coerente, anche nei temi. Dopo l’iniziazione del primo romanzo, l’odio esplorato nel secondo e l’amore del terzo, arriva il libro della fine. Una fine che non è solo perdita, ma anche resa dei conti, memoria, possibilità di redenzione», prosegue. «Come sempre, la musica è protagonista, fin dal titolo, che richiama una canzone dei Cure. Il suono e il ritmo sono parte del mio stile, scandiscono i passi dei personaggi e il battito stesso della storia».
IL LIBRO
Nel 2001, in un paesino del Sud, Nico scompare misteriosamente nel mare di una baia, lasciando un segno indelebile su Antonio, Paolo, Michela e Maria. La tragedia spezza il loro equilibrio: Antonio sprofonda nella depressione, Maria vive nella solitudine del lutto, mentre Paolo e Michela fuggono a Bologna e poi a Lecce, dove mettono al mondo Sofia. Il romanzo si sviluppa su tre piani temporali – 2001, 2011 e il presente – intrecciati a una leggenda locale: ogni dieci anni, un orco emerge dalla grotta della baia per nutrirsi del cuore di chi non sa amare. Nel 2021, Sofia ha quindici anni e i suoi genitori si sono separati: Paolo lotta con la precarietà, Michela si perde in incontri occasionali. Intorno a lei gravitano Claudio e Angela, simboli di un amore possibile. Mentre il male prende forma in un'ombra che segna le loro vite, il desiderio di verità e vendetta li riunisce. La seconda parte scava nelle loro storie, rivelando il passato che li ha condotti a un tragico incidente. Nella terza parte, il gruppo si ritrova nello stesso luogo, in un finale in cui morte e sacrificio diventano la soluzione. Il ritorno è un rito di confessione e rivelazione: solo attraverso il sangue potranno affrontare i propri incubi e trovare pace. Sullo sfondo, la musica dei Cure, i rave party, la droga, il sesso e il vuoto di due generazioni, apparentemente distanti, ma legate dagli stessi desideri e paure.
Il Governo si impegna a convocare al più presto, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le parti sociali interessate dall’obbligo assicurativo per le macchine agricole anche in aree private per dipanare le modalità di attuazione. Lo prevede un ordine del giorno, a firma della senatrice Maria Nocco, esponente di Fratelli d’Italia, approvato durante la conversione in legge del Dl Milleproroghe al Senato. L’obbligo era entrato in vigore con il decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184, di recepimento della Direttiva (UE) 2021/2118, e posticipato per il solo comparto agricolo al luglio scorso.
RispondiElimina“Non essendoci tuttora idonei strumenti assicurativi – dichiara la senatrice Maria Nocco (FDI) – il settore agricolo vive una fase di limbo dove, da un lato vige l’obbligo e, dall’altro, vi è l’impossibilità di adeguarsi alle disposizioni normative. Per questo, come richiesto dalle associazioni agricole, dei contoterzisti, dei costruttori e dei rivenditori di macchine agricole, ho impegnato il Governo a convocare un tavolo tecnico risolutivo che possa coinvolgere l’Ania, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici, avvalendosi del supporto del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. L’auspicio – conclude la senatrice di Fratelli d’Italia – è che si possa giungere ad una conclusione non vessatoria per gli agricoltori e gli altri operatori della filiera delle macchine agricole ma che permetta di rispondere all’obbligo comunitario. Laddove possibile, il tavolo tecnico potrà vagliare anche eventuali ulteriori deroghe e semplificazioni”.