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mercoledì 27 marzo 2024
CALDERONE E RIZZETTO ALL’EVENTO DI FONDIMPRESA “FARE FORMAZIONE, FARE FUTURO. VISIONE, OPPORTUNITÀ, STRUMENTI”
Roma, 27 marzo
Si è tenuto oggi a Roma, presso lo Spazio Field di Palazzo Brancaccio, l’atteso evento “Fare formazione, fare futuro. Visione, opportunità, strumenti”, organizzato da Fondimpresa, il Fondo Interprofessionale di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, dedicato alle tematiche della formazione continua e del futuro del lavoro in Italia.
L’incontro ha visto, tra gli altri, la partecipazione dell’On. Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e dell’On. Walter Rizzetto, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. L’evento è stato aperto e chiuso da Aurelio Regina, Presidente di Fondimpresa e da Annamaria Trovò, Vicepresidente di Fondimpresa, i quali hanno sottolineato l’importanza di questo appuntamento come momento di confronto e di discussione sul futuro della formazione continua in Italia e l’importanza di intervenire, attraverso l’approvazione dell’emendamento al disegno di legge “Disposizioni in materia di lavoro” collegato alla Legge di Bilancio, con nuove disposizioni che recepiscono le richieste dei Fondi interprofessionali, eliminando quel prelievo forzoso che in oltre dieci anni ha sottratto risorse necessarie alla formazione continua.
«La formazione interprofessionale è una leva strategica per il rafforzamento e la competitività del nostro sistema economico. L’emendamento presentato dall’On. Rizzetto è il primo passo, una dimostrazione di volontà politica, per tornare a riconoscere alla formazione continua il suo valore: strumento di occupabilità per eccellenza – dichiara Aurelio Regina, Presidente di Fondimpresa - ora ci auguriamo che ci sia anche la volontà economico finanziaria per restituire ai fondi il prelievo forzoso. Più risorse da mettere in campo equivalgono a più possibilità di agire nel concreto da parte nostra: l’obiettivo è quello di preparare imprese e lavoratori a rispondere con efficacia e resilienza alle sfide del presente e del futuro, riconoscendo il valore della formazione come motore di crescita inclusiva e sostenibile.»
Nel corso dell’evento, sono stati presentati i dettagli della programmazione di Fondimpresa per il 2024, con un focus particolare sugli avvisi dedicati alle Politiche Attive del Lavoro e al supporto alle piccole e medie imprese, evidenziando il ruolo chiave che Fondimpresa intende giocare come motore di sviluppo e innovazione nel settore.
Walter Rizzetto, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha sottolineato «In un mondo del lavoro in continua trasformazione, servono tempestive politiche pubbliche per affrontare le sfide che provengono dall’innovazione tecnologica e dalla transizione green. La formazione continua e l’aggiornamento professionale sono quindi essenziali per consentire ai lavoratori di adeguare le proprie competenze ai cambiamenti in atto e per mettere nelle condizioni le aziende di essere competitive. In questo scenario, garantire una rinnovata centralità dei Fondi interprofessionali è indispensabile per promuovere lo sviluppo di adeguati piani formativi ed offrire opportunità di crescita alle aziende che intendono valorizzare il proprio personale.»
«Nel panorama contemporaneo la formazione interprofessionale assume un ruolo centrale nel garantire l’aggiornamento e lo sviluppo delle competenze necessarie a lavoratori e imprese - ha ribadito Annamaria Trovò, Vicepresidente di Fondimpresa - il Fondo si impegna attivamente nel fornire risposte concrete e mirate a queste esigenze, attraverso l’offerta di programmi formativi che siano al passo con i tempi e orientati alle reali necessità del tessuto produttivo . La nostra missione è quella di anticipare le tendenze future, promuovendo una cultura della formazione continua come strumento di empowerment individuale e collettivo, fondamentale per il successo e la crescita economica del Paese. L’importanza di un approccio collaborativo e di un impegno condiviso tra tutti gli attori del sistema è fondamentale per realizzare una formazione che generi valore aggiunto, contribuendo così allo sviluppo di una società più equa e competitiva.»
L’appuntamento di Fondimpresa si è confermato come un’occasione unica di dialogo e confronto tra i principali attori del settore, segnando un passo importante verso lo sviluppo di un sistema di formazione continua che sia in grado di rispondere efficacemente alle sfide del futuro.
IL 21 APRILE TORNA A BARI LA DEEJAY TEN GIUNTA APPROVA L’EVENTO E LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO / AD APRILE E MAGGIO UN FITTO PROGRAMMA DI APPUNTAMENTI SPORTIVI
Su proposta dell’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, la giunta comunale ha approvato ieri il progetto della Deejay Ten Bari 2024 e il relativo patrocinio gratuito.
Organizzata da Linus, direttore artistico di Radio Deejay, la Deejay Ten è una corsa per tutti che ancora una volta ha scelto Bari come unica tappa del Mezzogiorno: la gara si svolgerà domenica 21 aprile, con partenza da corso Vittorio Emanuele II, lungo tutto il lungomare di Bari e nella Città vecchia, con due diversi percorsi, uno da 10 e uno da 5 km.
Anche quest’anno ci sarà una postazione fissa in piazza Libertà, dove, da sabato 20, sarà allestito un piccolo villaggio con stand adibiti a spogliatoi e deposito borse, stand per l’iscrizione e la distribuzione dei pettorali, maglie e sacche; inoltre, grazie anche alla partecipazione di vari sponsor, presso il villaggio saranno disponibili gadget e informazioni turistiche.
“Siamo felici di poter ospitare anche quest’anno, unica città del Sud, la Deejay Ten, tra gli appuntamenti più amati dagli sportivi di ogni età - commenta Pietro Petruzzelli -. Il prossimo 21 aprile il lungomare di Bari tornerà a essere invaso da migliaia di runner e sarà una nuova occasione di festa per chi ama correre all’aria aperta. Accanto alla Deejay Ten, il mese di aprile conta altri tre appuntamenti di grande richiamo: il 7 aprile Bari Pedala, l’evento organizzato dalle associazioni di ciclisti urbani, il 14 aprile Vivicittà, la tradizionale manifestazione podistica organizzata dalla UISP Bari, e il 27 e 28 aprile una nuova edizione della rievocazione del Gran Premio di Bari. Ma il mese di maggio non sarà da meno: farà il suo debutto il giorno 5 il primo campionato di disabilità intellettiva in bicicletta, con una serie di attività in largo Giannella che accompagneranno la gara vera e propria, quindi il 12 maggio sarà la volta della storica Bimbinbici, mentre il 19 maggio tornerà La Race for the cure, la corsa solidale a sostegno della ricerca sul cancro al seno, e il 26 maggio la Distinguished Gentelman’s Ride, la sfilata motociclistica che si svolge in tutto il mondo per raccogliere fondi per la cura del cancro alla prostata.
Per questo dico a me stesso e a tutti gli sportivi baresi di tenersi leggeri per Pasqua e di non smettere di allenarsi: abbiamo dalla nostra il clima migliore d’Italia e uno dei lungomari più belli dell’Adriatico, e siamo la città che negli ultimi anni ha investito convintamente sulla diffusione della pratica sportiva con spazi dedicati e attrezzature diffuse su tutto il territorio cittadino, per allenarci a stare in salute e farlo tutti insieme, senza escludere nessuno. Il fitto programma di eventi che scandirà la primavera rappresenta il risultato di anni di lavoro e di impegno finalizzati a rendere Bari una grande palestra a cielo aperto promuovendo una nuova attenzione alla salute e all’attività fisica”.
martedì 26 marzo 2024
Cardoletti, UNHCR: urgenti sforzi concertati e coordinati per porre fine ai continui incidenti nel Mediterraneo
"Spazi liminali" di Mattia Lapperier: questo progetto ha bisogno di te, partecipa al crowdfunding
Il volume riunisce in sé una serie di articoli pubblicati mensilmente online sulla rivista Espoarte Contemporary Art Magazine, dal marzo 2021 al settembre 2023. Diffusi nell’ambito della rubrica #TheVisit, tali approfondimenti hanno tentato di aprire le porte a realtà che per loro stessa natura sono poco accessibili, se non a una cerchia ristretta di addetti ai lavori. Lungi dall’avanzare pretese di esaustività sull’argomento, vista anche la complessità che lo contraddistingue, il volume intende piuttosto offrire una rassegna aggiornata e composita che abbia come oggetto gli ambienti di lavoro di artisti contemporanei attivi per lo più in Italia. Che si tratti di emergenti, mid career o di artisti già affermati sia sullo scenario italiano sia su quello internazionale, si è optato per un taglio che, a partire dalla descrizione delle caratteristiche spaziali e tecniche, tentasse di offrire uno spaccato su alcune delle tipologie di studio d’artista maggiormente diffuse.
I venticinque studi presi in esame sono luoghi della creazione artistica, protagonisti assoluti di ricerca, sperimentazione e messa a punto di alcune delle tendenze espressive attualmente in corso in Italia, approntate da altrettanti artisti contemporanei. Che coincida con l’abitazione dell’artista, che sia diffuso nel paesaggio, ricavato da un edificio preesistente, consista in un laboratorio, uno spazio espositivo, un rifugio o sia metaforicamente estensione dell’interiorità dell’artista che vi lavora, lo studio è uno spazio liminale poiché è primariamente una zona di confine. Esso si colloca tra spazio fisico e spazio mentale; tra pubblico e privato; tra spazio da vi vere in solitudine o da condividere nell’ambito della relazione; tra laboratorio e spazio espositivo; tra lavoro e otium; tra interno e esterno. È uno spazio liminale poiché, nonostante l’importanza capitale che riveste tanto nel processo di creazione, quanto nella comprensione del lavoro dell’artista, quanto nel consolidamento di nuove e feconde relazioni, resta inevitabilmente a latere del complesso sistema dell’arte contemporanea, talora maggiormente focalizzato su aspetti espositivi e commerciali. È uno spazio liminale perché è essenzialmente territorio di transizione e trasformazione.
ARTISTI: Massimo Angèi, Riccardo Angelini, Antonio Barbieri, Sabrina Casadei, Mattia Cleri Polidori, Sabino de Nichilo, Giorgio Distefano, Francesca Ferreri, Federica Gonnelli, Silvia Infranco, Sophie Ko, Luca Matti, Beatrice Meoni, Noemi Mirata, Matteo Montani, Isabella Nazzarri, Samantha Passaniti, Simone Pellegrini, Ettore Pinelli, Laura Pugno, Alessandro Saturno, Giorgia Severi, Simoncini.Tangi, Mattia Vernocchi, Giulio Zanet
Politica agricola Ue ad alto impatto ambientale!
Dopo la nuova deroga alle norme della condizionalità sugli spazi per la natura del regolamento della Politica Agricola Comune 2023-2027, la Commissione europea ha proposto un ulteriore indebolimento della protezione del suolo, della rotazione delle colture e dei pascoli con un pacchetto di ulteriori modifiche giustificate dalla “semplificazione” dei regolamenti europei e chiedendo la loro approvazione attraverso una procedura di urgenza.
Questa proposta di ulteriori modifiche verrà discussa domani nel Consiglio AgriFish. I capi di Stato e di Governo dell'Ue voteranno la proposta nel corso del Consiglio europeo di oggi, mentre il voto in plenaria al Parlamento Europeo è previsto entro il mese di aprile.
Una procedura del tutto straordinaria che non prevede una valutazione di impatto, né un confronto con la società civile. Decisione ancora più incomprensibile considerata la consultazione proprio sul tema della semplificazione attivata dalla stessa Commissione nelle ultime settimane, i cui risultati sono attesi dopo l’estate, nonché il Dialogo strategico aperto proprio sui temi del futuro dell’agricoltura in Europa.
Per attirare l'attenzione dei decisori politici e del pubblico sulle carenze della procedura d’urgenza e sulla mancanza di legittimità della proposta della Commissione, le Associazioni europee Slow Food, Birdlife, Greenpeace, EEB e WWF, in coordinamento con ClientEarth, hanno inviato oggi una lettera alla Presidente Ursula von der Leyen. La lettera sottolinea il processo antidemocratico che ha portato alla proposta e la mancanza di vere giustificazioni dietro la pretesa della procedura di urgenza. Le Associazioni europee evidenziano inoltre l'impatto che le misure proposte avranno sull'ambiente e sul futuro dell’agricoltura. Alla luce di queste considerazioni, le Associazioni europee chiedono il ritiro della proposta e che qualsiasi futura iniziativa sull’agricoltura dell’Ue rispetti i diritti democratici dei cittadini.
Slow Food Italia, insieme alla Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura ribadisce al nostro Governo la richiesta di non sostenere lo smantellamento degli standard ecologici nella politica agricola, votando contro la proposta della Commissione. Sorprende che nella stessa settimana in cui risulta evidente che l’Europa è impreparata agli effetti crescenti del cambiamento climatico, la Commissione europea, senza nessuna valutazione condivisa, riduca le regole per implementare le poche misure rimaste nella Pac necessarie per promuovere la resilienza delle aziende agricole di fronte della crisi ambientale.
«È urgente un confronto allargato su questo tema che non può essere limitato alle sole Organizzazioni agricole, perché il futuro dei sistemi agroalimentari interessa tutti i cittadini e non solo gli agricoltori. Purtroppo la nostra richiesta di avvio di un ampio dialogo anche a livello nazionale inviata nelle scorse settimane al Ministro Francesco Lollobrigida sembra essere caduta nel vuoto» - commentano le Associazioni di #CambiamoAgricoltura che concludono - «Questo pacchetto di riforme non solo riporterà la Pac indietro di oltre 25 anni, ma danneggerà in particolare tutte quelle aziende agricole che hanno convintamente intrapreso la strada dell’agroecologia e renderanno tutto il sistema agricolo ancora più vulnerabile agli effetti della perdita di biodiversità e della crisi climatica».
CambiamoAgricoltura è una coalizione nata nel 2017 per chiedere una riforma della PAC che tuteli tutti gli agricoltori, I cittadini e l’ambiente. Aderiscono alla Coalizione oltre 90 sigle della società civile ed è coordinata da un gruppo di lavoro che comprende le maggiori associazioni del mondo ambientalista, consumerista e del biologico italiane che aderiscono ad organizzazioni europee (Associazione Consumatori ACU, AIDA, AIAB, AIAPP, Associazione Italiana Biodinamica, CIWF Italia, FederBio, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente, Lipu, Pro Natura, Rete Semi Rurali, Slow Food Italia e WWF Italia). È inoltre supportata dal prezioso contributo di Fondazione Cariplo
Il mio posto è qui - il film tratto dal romanzo vince al Bif&st 2024
IL MIO POSTO È QUI Diretto da Daniela Porto e Cristiano Bortone con Ludovica Martino e Marco Leonardi vince al Bif&st 2024 aggiudicandosi due importanti premi nella sezione ItaliaFilmFest/Nuovo Cinema Italiano |
Ai registi Daniela Porto e Cristiano Bortone il Premio Giuliano Montaldo per la Miglior Regia e alla protagonista Ludovica Martino il Premio Mariangela Melato come Migliore Attrice Adler Entertainment e Orisa Produzioni sono orgogliosi di annunciare i due prestigiosi premi vinti dal film Il mio posto è qui durante Bif&st 2024 – Bari International Film&Tv Festival, dove il film è stato presentato in anteprima assoluta nella sezione ItaliaFilmFest/Nuovo Cinema Italiano. La Giuria della sezione competitiva ItaliaFilmFest/Nuovo Cinema Italiano, presieduta dalla produttrice Donatella Palermo, ha attribuito i seguenti riconoscimenti:
Il mio Posto è qui è un film che racconta con verità e coraggio e un taglio fortemente realistico una storia di amicizia ed emancipazione ambientata nella Calabria rurale degli anni ’40, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra. Marta è una ragazza madre che per la sua condizione scomoda viene promessa in sposa ad un uomo che non ama. Conosce Lorenzo, l’assistente del parroco, noto come l’uomo dei matrimoni ma scansato da tutti per la sua omosessualità. Tra loro nasce un intenso rapporto. Grazie a Lorenzo, Marta entra in contatto con quella comunità nascosta e per lei sconvolgente di omosessuali e, lentamente, comincia a prendere coscienza dei suoi diritti come donna. Ma, di quell’angolo remoto di mondo sarà costretta a difendersi in ogni modo dai pregiudizi e dalla cultura patriarcale che la circonda. Il mio Posto è qui è scritto e co-diretto da Cristiano Bortone – regista e produttore, ha vinto nel 2008 un David di Donatello con Rosso come il cielo e ha diretto nel 2016 la prima coproduzione ufficiale tra Italia e Cina con il film Caffè - e Daniela Porto, quest’ultima - al suo esordio come regista e sceneggiatrice – è anche autrice del romanzo omonimo da cui è tratto il film, appena uscito con Sperling & Kupfer. Interpreti principali sono Ludovica Martino, giovanissima ma già volto apprezzatissimo del panorama cinematografico italiano (Skam Italia, Sotto il sole di Riccione, Lovely boy, Il campione, I migliori giorni, Vita da Carlo) e Marco Leonardi, attore dalla pluriennale esperienza cinematografica iniziata come Totò di Nuovo cinema paradiso, passata per grandi successi come Come l’acqua per il cioccolato di Alfonso Arau, C’era una volta il Messico di Robert Rodriguez, Mary di Abel Ferrara e più di recente film molto apprezzati come Anime nere di Francesco Munzi, Maradona di Marco Risi, Tutti i Soldi del Mondo di Ridley Scott, Martin Eden di Pietro Marcello e Padre Pio di Abel Ferrara. Le riprese si sono svolte tra Gerace (RC), storico borgo della Locride in Calabria, e la Puglia, con location suggestive che raccontano un’Italia dimenticata. Il film è stato prodotto da Orisa Produzioni in co-produzione con Goldkind Filmproduktion (Germania), con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, Apulia Film Commission e della Regione Lazio, Fondo Lazio Cinema International, POR-FESR 2014-2020. La Calabria Film Commission, tra i sostenitori del progetto dal primo ciak, si congratula per i prestigiosi premi. “Accogliamo con soddisfazione - ha commentato - Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario di Calabria Film Commission - il doppio premio ricevuto da “Il mio posto è qui” al Bif&st 2024. La migliore regia per Daniela Porto e Cristiano Bortone - e la migliore attrice per Ludovica Martino certificano la bontà della nostra scelta nel sostenere l’opera, di qualità nella direzione del film e nell’interpretazione attoriale. Così si dà luce e visibilità anche al paesaggio della Calabria, nella sua bellezza senza tempo, anche di una ricostruzione storica ben realizzata. Un modo efficace di promuovere il territorio”. Anche Apulia Film Commission, nella figura del Direttore Antonio Parente, esprime la massima soddisfazione per aver sostenuto ed ospitato un’opera così originale: “Ci auguriamo che il film possa avere una larga diffusione anche grazie a questo meritato riconoscimento”. IL MIO POSTO È QUI arriverà nei cinema dal 25 aprile distribuito da Adler Entertainment. Sinossi: All’indomani della fine della Seconda Guerra mondiale, in un piccolo paese calabrese, l’incontro tra Marta (Ludovica Martino), ragazza madre promessa in sposa ad un uomo che non ama, e Lorenzo (Marco Leonardi), l’omosessuale locale conosciuto come “l’organizzatore dei matrimoni”, fa nascere una profonda amicizia che porta la giovane ragazza a sfidare i pregiudizi della comunità che li circonda e a lottare per trovare il proprio posto nel mondo come donna. DAL 25 APRILE AL CINEMA |
Relax nella natura con vista Ortles, in Alto Adige, nella rinnovata area wellness dell’hotel Bella Vista di Trafoi
Trafoi (BZ), 26 marzo 2024 – Adagiato sul terzo dei 48 tornanti che
dall’Alta Val Venosta salgono verso il passo dello Stelvio, l’Hotel Bella Vista
unisce il fascino naturale delle Dolomiti dell’Engadina al calore
dell’ospitalità tipica dell’Alto Adige, promettendo momenti indimenticabili per
tutta la famiglia. Il family hotel 4* della famiglia Thoeni, fiore
all’occhiello degli Stelvio Hotels, è un tranquillo rifugio di lusso naturale
per gli amanti della montagna e del relax che, da gennaio 2024, possono godere
anche di un’area wellness ampliata grazie al recupero degli spazi del piano
seminterrato e delle antiche mura della costruzione originale, risalente al
1875. L’hotel Bella Vista amplia l’area dedicata al benessere con uno spazio
interno nel quale trovano posto il nuovo bagno turco dall’atmosfera accogliente
con luci soffuse e materiali naturali, una confortevole sala relax (che due
volte a settimana si trasforma in palestra per i corsi di yoga mattutini) con
ampie vetrate che aprono una vista sugli impressionanti paesaggi del Parco
nazionale dello Stelvio, e, infine, una sala per massaggi e trattamenti. Pur
facendo parte della struttura originale dell’albergo, la zona benessere interna
gode di un collegamento diretto con l’area wellness esterna con la sauna
finlandese panoramica, il laghetto naturale di risorgiva con acqua purissima e
la piscina infinity riscaldata con solarium. Il tutto impreziosito dal panorama
mozzafiato che circonda la struttura, tra prati, boschi, sentieri e le cime
innevate delle vette più elevate di tutto l’Alto Adige, per un’esperienza di
benessere a diretto contatto con la natura. Non solo wellness. L’ospitalità
della famiglia Thoeni accoglie le esigenze di tutti: dalle famiglie che possono
contare sul servizio di assistenza qualificata dedicata ai più piccoli nel Club
degli Orsetti con giochi e attività nel grande parco di 10.000 metri quadrati,
agli appassionati delle attività outdoor che da qui possono intraprendere
escursioni tra boschi alpini e vette per esplorare il Parco nazionale dello
Stelvio. Per gli amanti dello sci, inoltre, merita una visita la galleria
dedicata alla carriera di Gustav Thoeni, mitico campione della “Valanga
Azzurra”, tra foto, cimeli, medaglie e le 4 coppe del mondo vinte negli anni
’70. Dopo una giornata trascorsa all’aria aperta, le camere e le suite
dell’hotel Bella Vista, arredate con gusto e attenzione ai dettagli, offrono
tutti i comfort e la garanzia di un sonno di qualità grazie al potere
rilassante del caratteristico profumo di cirmolo del legno utilizzato per gli
arredi. Da un lato la vista è sulla vetta dell’Ortles, in direzione Stelvio,
dall’altro consente invece di ammirare le Alpi Venoste, sulle quali svetta la
cima della Palla Bianca. A cena, la giovane brigata guidata dallo chef Andreas
Wunderer porta in tavola deliziosi menu con ricette che spaziano dalla cucina
locale a quella internazionale, applicando tutti i segreti appresi nei 15 anni
di esperienza internazionale a fianco di chef stellati del calibro di Mario
Gamba e Shaun Rankin. Tra relax, natura e gusto, l’hotel Bella Vista è la
destinazione ideale per staccare dalla frenesia quotidiana della vita in città
e abbandonarsi al dolce benessere nel contesto naturale dalla bellezza senza
tempo delle Dolomiti dell’Engadina.
Bosco Vigna: un “manifesto” sul futuro della nostra Terra, dedicato ai Vigneron di Langa
Serralunga d’Alba (CN), 26 marzo 2024 – Negli ultimi giorni si sta
dibattendo molto se autorizzare gli impianti dei vigneti di nebbiolo da Barolo
sui versanti esposti a Nord, quelli da sempre considerati i meno indicati dato
il tipico clima delle Langhe. Oggi si ipotizza che il cambiamento climatico
abbia reso buone per la viticoltura anche le esposizioni a nord. Forse sì, ma
se prendiamo in considerazione già solo l’annata 2023, dove ci sono state forti
problematiche di peronospora, la situazione sui versanti collinari a nord
sarebbe stata ben peggiore, a causa della maggiore umidità di queste zone. È
vero, il clima è cambiato, ma non possiamo affermare che il nord oggi è il
nuovo sud. Per fare questo occorre una sperimentazione scientifica, che
giustamente avrebbe senso fare. È legittimo il dibattito aperto dal Consorzio,
che ha ben operato in questi anni e che ultimamente ha messo sul piatto
modifiche al disciplinare importanti, affidando la decisione alla maggioranza
dei produttori, ma il cambiamento climatico non si contrasta inseguendolo o
adeguandosi per continuare a produrre come prima. Lo si contrasta anticipandolo
e cambiando modo di produrre. A nord sono rimasti gli ultimi boschi o altre
coltivazioni diverse dalla vite, mentre negli altri versanti la monocultura è
ormai dominante a scapito della biodiversità delle Langhe. Come ospiti di
questo territorio, dobbiamo farci “perdonare” la fortuna di vivere immersi in
una natura così straordinaria, rispettandola e preservandone le caratteristiche
tipiche. Per questo, in assenza di basi scientifiche, non solo siamo titubanti
sull’apertura degli impianti di nebbiolo da Barolo sui versanti collinari
esposti a Nord, ma nei prossimi giorni, tra i vigneti di Fontanafredda,
impianteremo oltre 150 esemplari di piante, forestali e da frutta, sia
autoctone sia di introduzione, consone al nostro territorio. Un’antica
tradizione delle nostre campagne che, con il passare degli anni, è stata
sacrificata per la monocultura intensiva. Il fine è di favorire la biodiversità
delle nostre colline, ripristinando la flora e la fauna, sia macro che micro.
Inoltre, nel contesto attuale di cambiamento climatico, l’impianto di alberi
può anche aiutare a mitigare questa tendenza, così da generare il microclima
più adatto alla natura di questo territorio, favorendo allo stesso tempo il
ripristino di ecosistemi degradati, la fertilità dei suoli e il contrasto alle
patologie della vite. Quindi, non solo “NO” - per il momento - vigne a nord, ma
“SÌ” boschi a Sud.
Bosco Vigna vuole essere un “manifesto” che invita a riflettere sul
futuro della nostra Terra. Dedicato a tutti i Vigneron di Langa.
L'ARTISTA PABLO ATCHUGARRY FIRMA L’ETICHETTA DEL BLANC 2022 DI TENUTA MAZZOLINO - UN BIANCO PERFETTO PER BRINDARE ALLA PASQUA
Un pieno di colori e suggestioni, un tocco elegante e immediato: ecco la
sintesi artistica che Pablo Atchugarry - artista sudamericano che da 20 anni
vive tra Lecco e l’Uruguay - ha creato
per omaggiare tenuta Mazzolino e uno dei suoi vini di punta, il Blanc, 100%
Chardonnay, dal profilo elegante e morbido, recentemente insignito del premio
Slow Wine per la sua luminosità eccezionale, trama cristallina, un uso del
legno magistrale e bocca sussurrata, tanto da essere annoverabile tra i più
grandi bianchi italiani.
“Durante la sua visita a Mazzolino è stato talmente colpito dall’assaggio dal Blanc che, dopo qualche tempo, è tornato per regalarci un’etichetta dipinta proprio ripensando a quel vino e a quel pomeriggio”, racconta Francesca Seralvo, terza generazione dal 2015 alla guida di Tenuta Mazzolino, cantina d’eccellenza nel cuore dell’Oltrepò Pavese. “È’ stato per noi un omaggio bellissimo che abbiamo accolto con grande entusiasmo tanto che abbiamo deciso che sarebbe diventata subito l’etichetta del Blanc 2022”. L’etichetta firmata Pablo Atchugarry sfoggia colori caldi, linee morbide che danno vita a un pattern inedito sono lo specchio cromatico del Blanc 2022. “Risultato di un’annata solare, che ci ha regalato un vino ricco, rinfrescato dalle solite note agrumate fresche e da tutta la finezza del gesso che c’è nei nostri suoli”, spiega Stefano Malchiodi, enologo della cantina.
Una sinergia perfetta tra arte ed enologia che fa del Blanc la scelta perfetta per impreziosire la tavola Pasquale. Questo vino, che in azienda definiscono “sole del mattino, gesso, burro salato, buccia di limone”, rivela profumi di ananas, scorza di cedro e nocciola; in bocca il sorso è ricco e profondo con sensazioni agrumate, fruttate e minerali. Se l’abbinamento con il pesce è sicuramente perfetto, non disdegna matrimoni culinari con risotti e primi piatti con verdure di stagione e formaggi a pasta semi-dura di medio invecchiamento. A Pasqua è un buon abbinamento con un classico, come la torta Pasqualina.
Tenuta Mazzolino deve il suo nome al termine latino mansiolinum, ovvero “punto d’incontro”. Qui, infatti, sanno incontrarsi suggestioni di diversa provenienza. Arte e Vino sono un binomio da sempre molto forte, un connubio speciale che la cantina dell’Oltrepò ha saputo valorizzare con questa collaborazione. Un’etichetta preziosa che brinda alla bellezza della vita e alla condivisione dei valori. Per Tenuta Mazzolino l’opera di Atchugarry è un tassello che conferma e arricchisce la natura di questa cantina, da sempre votata alla ricerca della qualità e dell’esperienza sul territorio, aperta a collaborazioni e contaminazioni e al tempo stesso fedele a sé stessa e alla costante ricerca di eleganza nei vini e nel modo di raccontarsi.
ANDREAS REITERER TRIONFA A RADDA IN CHIANTI --- NELLA 73KM SECONDO POSTO PER DAVIDE CHERAZ
Andreas Reiterer, atleta Suunto, ha dato prova di un'eccezionale
performance nel suo debutto al Chianti Ultra Trail, parte delle UTMB World
Series, sulla distanza dei 103 km. L'altoatesino, infatti, ha
"stoppato" il suo inseparabile Suunto Vertical a 8:40:33, abbassando
di due ore il record fatto segnare lo scorso anno dal giapponese Junsuke
Mizuno, a conferma anche dell’altissimo livello di questa edizione. Non da meno
la prestazione sulla distanza di 73 km dell'altro attesissimo atleta Suunto
Davide Cheraz, unico italiano sul podio dietro lo spagnolo Aleix Toda Mas e il
connazionale Andres Garcia Blanco al terzo
Ruta de la Pasión de Calatrava celebrare la Settimana Santa in dieci piccoli borghi contemporaneamente
Dieci piccole città della regione spagnola di Campo de Calatrava, offrono l'unico percorso che permette di conoscere come si celebra la Settimana Santa in ognuno di essi, con aspetti comuni ma con una propria personalità. Tra le cose in comune, in sei di esse, spiccano i cosiddetti "armaos", una replica dei soldati romani ed ebrei che imprigionarono, flagellarono ed eseguirono la condanna a morte di Gesù Cristo.
Una nuova frontiera per i sistemi antighiaccio
Trento, 26 marzo 2024 – (p.s.) Frenare la formazione del ghiaccio su una superficie, cercando un modo per espellere le microgocce di rugiada prima che diventino brina. La ricerca è il risultato di uno studio iniziato con un dottorato congiunto dell’Università di Trento e della Fondazione Bruno Kessler e finanziato da entrambi gli enti. Il gruppo di studiosi è formato da Nicolò Giuseppe Di Novo (PhD) e Nicola Pugno del Laboratory for Bioinspired, Bionic, Nano, Meta Materials & Mechanics del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica (Dicam) e Alvise Bagolini dell’unità Micro Systems Technology del Center for Sensors and Devices di Fbk.
Giovedì 28 marzo - Tario e Føxgløve per Rock this town alle Officine Cantelmo di Lecce
Giovedì 28 marzo (ore 21:00 - ingresso libero)
Officine Cantelmo di Lecce con il doppio concerto del cantautore Tario e della band Føxgløve prende il via Rock this town
La rassegna, promossa in collaborazione con Sei Festival, Coolclub e Dischi Parlanti, proporrà alcuni interessanti progetti emergenti pugliesi alla scoperta di nuove sonorità. Prossimi appuntamenti con l'artista tarantina Moinè (giovedì 4 aprile) e Adirondack (giovedì 11 aprile). Info 3331803375 – www.coolclub.it.
La rassegna partirà con le prime due interessanti realtà. Tario è il nome d’arte di Mario Turco, classe 1994 che vive tra il Salento e Milano. Nei brani del giovane cantautore, una vena malinconica e romantica si amalgama bene con il groove di una sezione ritmica sempre molto presente e con l’energia che in alcuni pezzi viene fuori decisa. Nata nel 2020, la band Føxgløve è composta da Frank (voce), Mirco (batteria), Nicolò (basso) e Francesco (chitarra). La filosofia che ruota attorno al progetto punta sulle emozioni; l'obiettivo principale del quartetto è scuotere le anime, risvegliare i moti interiori e permettere a chiunque li ascolti di compiere un viaggio attraverso musiche di grande impatto e testi introspettivi.
Giovedì 11 aprile (ore 21:00 - ingresso libero) spazio alla band alternative rock, grunge, progressive brindisina Adirondack, formata da Marco Pacifico (chitarra e voce), Niko Ciullo (basso e voce) e Alex Martina (batteria e voce). Spinti dalle svariate influenze, tra cui Beatles, Foo Fighters, Alice In Chains e Rush, dopo alcuni singoli hanno esordito nel 2021 con il cd "Shapeless Bond". In attesa del nuovo lavoro discografico il gruppo ha prodotto il singolo "In the rubble" e, poche settimane fa, i brani "Lovelly Fall" e "Pretty when you cry".
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Pisticci, 8 luglio 2024 – Arriva alla sua venticinquesima edizione il festival nato da un amore viscerale per l'ottava musa, e che semp...
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