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venerdì 29 marzo 2024

SICILIAFIERA SI VESTE DI SOLIDARIETA'

SiciliaFiera, per il secondo anno, ha voluto regalare sorrisi a chi è in ospedale, donando uova di Pasqua e palloncini colorati ai pazienti dei reparti pediatrici dei due presidi catanesi dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco”.

 

Il presidente di SiciliaFiera, Nino Di Cavolo, ha sottolineato: “Per noi è importante portare anche solo per un attimo il sorriso a questi bambini e alle loro famiglie. Il nostro è un piccolo gesto, ma ci riempie il cuore vedere i loro sguardi illuminarsi. SiciliaFiera è molto attenta alle dinamiche sociali ed è vicina a tutte le associazioni presenti sul territorio. Da padre di famiglia cerco di portare un po’ di allegria, che è fondamentale per aiutare a guarire. Non a caso, ci sono Nicoletta Crupi e Nicoletta Bartilotti, di Le Star Animation, che hanno regalato ai piccoli degenti dei palloncini colorati che modellavano sul momento, cagnolini, spade e molto altro. Un plauso e un ringraziamento speciale alla direzione dell’azienda e a tutto il personale sanitario per la disponibilità e l’accoglienza ricevuta”.

I bambini, in un clima allegro e spensierato, hanno accolto con gioia questi doni e momenti di condivisione.

 



“SanPArt” di DOC Creativity si aggiudica l’avviso pubblico “arte urbana” per la realizzazione di 11 murales sulle facciate di altrettanti immobili di ARCA Puglia al quartiere San Paolo

La ripartizione Culture e Turismo rende noto che ad esito dell’avviso pubblico “Arte Urbana” per la realizzazione di murales nel quartiere San Paolo, il progetto risultato primo in graduatoria è “SanPArt”, presentato dalla società cooperativa DOC Creativity per un importo di 200mila euro.

L’amministrazione comunale, in continuità con quanto già realizzato con il progetto “QM - Quartiere Museale San Paolo” finanziato dalla Regione Puglia, con il progetto POC_BA_I.3.1.m “Arte Urbana” ha voluto ampliare l’intervento di rigenerazione creativa e promuovere l’inclusione sociale e culturale attraverso la valorizzazione artistica del territorio, in modo da rendere il quartiere San Paolo una vera e propria “galleria d’arte a cielo aperto” fruibile da tutti, restituendo bellezza e dignità ad aree degradate e contribuendo a sviluppare un nuovo senso di comunità.

L’intervento, programmato con l’Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare, A.R.C.A. Puglia Centrale, è coerente con le linee programmatiche del PON Metro, dell’Asse 3 riguardante i servizi per l’inclusione sociale, e dell’Asse 4 in merito alle infrastrutture sociali.

Nel dettaglio “SanPArt” prevede la realizzazione di 11 murales, commissionati ad artiste e artisti di fama internazionale con l'intento di rivitalizzare lo spazio urbano e dar vita a un unico racconto disseminato nel quartiere che favorisca anche il processo identitario dei residenti.

Uno degli aspetti fondamentali di questa iniziativa è il coinvolgimento attivo della comunità locale: sin dalle prime fasi del processo associazioni del quartiere e istituti scolastici collaboreranno con gli artisti affinché i murales riflettano le aspirazioni e le identità della comunità.

Ogni murale sarà progettato non solo per essere un'opera d'arte visiva ma anche per narrare una storia, offrendo agli abitanti e ai visitatori un percorso emozionale.

La scelta di nomi internazionali - Zoer, Taxis, Slim Sa Font, Vesod, Spider Tag, Thiago Mazza, Cheone, EloiseGillow, Nian, Iota e Elisa Capdevilla - è stata dettata non solo dalle loro straordinarie capacità tecniche e artistiche ma anche dalla volontà di offrire un punto di vista esogeno rispetto al quartiere, promuovendo al contempo la conoscenza del San Paolo presso un pubblico molto più vasto in modo da  favorire un flusso di turismo culturale legato alla street art.

L'iniziativa, inoltre, non si fermerà alla sola creazione artistica: di concerto con le realtà del territorio, è provista l'organizzazione di laboratori tematici gratuiti e aperti a tutti - p.e. cucina, musica popolare, lingua italiana, arte, rap e teatro - con l'obiettivo di valorizzare e preservare le tradizioni locali e favorire la partecipazione attiva dei residenti.

“È un fatto ormai indiscusso che alla cultura possa essere attribuito il ruolo di catalizzatore nella rigenerazione urbana e di elemento determinante per il miglioramento della qualità della vita e dell'immagine delle comunità - commenta l’assessora alle Culture e al Turismo Ines Pierucci -. Coerentemente con quanto investito finora nelle periferie, e in continuità con il primo progetto dei murales al San Paolo, intendiamo completare il lavoro iniziato con la comunità affinché anche gli spazi lontani dal centro possano diventare un museo a cielo aperto. Il progetto dei murales procede di concerto con l’intervento G124, promosso dall’archistar Renzo Piano, che prevede la riqualificazione della corte Don Bosco, nei pressi di via Altamura, attraverso il coinvolgimento dei residenti del San Paolo. La cultura in questi anni ha restituito dignità e bellezza ai luoghi della città, sviluppando un senso collettivo di appartenenza e promuovendo nei fatti l’inclusione sociale e culturale”.

Nel dettaglio, il processo partecipativo si suddividerà in due fasi, una teorica e una operativa, che permetteranno di bilanciare i tempi e gli aspetti della riflessione-progettazione e il dialogo con l’azione pratica, garantendo un approccio completo e strutturato. La fase teorica, basata sulla co-progettazione partecipata, sarà cruciale per l’identificazione dei temi dei murales e per la definizione delle modalità di trasformazione dello spazio urbano attraverso un dialogo aperto e inclusivo con le realtà sociali del quartiere. Insieme con le associazioni locali coinvolte nel progetto, ci si impegnerà a fare in modo che gli incontri con la cittadinanza siano itineranti.

Durante la fase operativa, contestualmente alla realizzazione degli interventi artistici, si procederà all’attivazione dei laboratori culturali, offrendo così opportunità concrete di espressione creativa e di integrazione culturale.

Al termine del processo di rinnovamento urbano, sarà organizzato un evento di restituzione pubblica durante il quale saranno inaugurati i nuovi interventi artistici.

Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, il progetto SanPArt è concepito attraverso una serie di fasi attentamente strutturate, ognuna delle quali mira alla massima riduzione dell'impatto sull'ambiente: 

dalla logistica all’approvvigionamento dei materiali, dagli spostamenti degli artisti agli allestimenti dei laboratori fino all’impiego di vernici fotocatalitiche per la riduzione degli inquinanti atmosferici.

Servizio taxi: dal 1° aprile al via la sperimentazione della “doppia guida” per i taxi nella Città di Bari

È stata pubblicata oggi la determina dirigenziale della ripartizione Sviluppo economico che autorizza l’apertura della turnazione, cosiddetta “doppia guida” del servizio taxi, in via sperimentale a partire da lunedì 1° aprile al 31 dicembre 2024.

In linea con quanto previsto dal legislatore nazionale - Art.5 decreto Asset: “al fine di assicurare per il servizio di taxi il tempestivo adeguamento ai livelli essenziali di offerta del servizio necessari all’esercizio del diritto degli utenti alla mobilità, ai titolari di licenze taxi è sempre consentito avvalersi di sostituti alla guida come seconde guide in turnazioni orarie aggiuntive diverse da quelle svolte dai titolari” -, il Comune di Bari in vista di un periodo che si preannuncia di grande afflusso per la città, ha inteso procedere con l’avvio di tale sperimentazione con l’obiettivo di incrementare l’offerta del servizio taxi in città, anche ricorrendo alla possibilità, per i titolari di licenza taxi, di avvalersi della “doppia guida”.

Questo meccanismo consentirà a due conducenti professionali, in possesso del certificato di abilitazione professionale, di condurre lo stesso taxi in due turni differenti della stessa giornata, di fatto aumentando l’offerta di taxi a parità di vetture in circolazione.

In questa prima fase di sperimentazione il turno della doppia guida sarà effettuato in orario serale e notturno e nei luoghi dove la richiesta di taxi gli scorsi anni è stata maggiore.

Pertanto, il titolare di licenza taxi, qualora interessato ad attivare la “doppia guida”, dovrà preventivamente inoltrare la relativa istanza, che avrà validità per tutto il periodo di sperimentazione. L’ufficio, espletata l’istruttoria di rito e verificata la sussistenza dei requisiti previsti, rilascerà espressa autorizzazione in favore del conducente indicato dal titolare per la doppia guida. In caso di esigenze legate alla modifica del conducente della “doppia guida”, il titolare della licenza taxi dovrà presentare nuova istanza.

La “doppia guida” seguirà la seguente turnazione:

• orario 20.00 - 03.00 tutta la città in coda al turno B sino alle 24.00

• orario 20.00 - 03.00 in aeroporto in coda al turno B sino alle 03.00.

Il titolare della licenza taxi potrà effettuare, per comprovate esigenze, il cambio turno con il conducente della sua doppia guida, previa comunicazione, da effettuarsi via pec al Settore Polizia Annonaria, Ecologia e Attività Produttive, almeno 24 ore prima. La seconda guida dovrà seguire la turnazione della guida principale, anche in caso di riposo.

“In accordo con le associazioni di categoria dei tassisti, che ringrazio per la fattiva collaborazione e disponibilità - commenta l’assessora alo Sviluppo economico Carla Palone -, abbiamo pensato di presidiare maggiormente l’aeroporto, la stazione e i luoghi di aggregazione nella fascia oraria che va dalle otto di sera e le tre del mattino. Anche le nuove tariffe sono state pensate per favorire l’utilizzo dei taxi, soprattutto in orario notturno, prevedendo una speciale scontistica. Inoltre, alla sperimentazione sulla doppia guida, intendiamo affiancare un’ulteriore attività, con l’ampliamento del turno, fino a un massimo di 10 ore giornaliere, per ben 132 taxi sino al 31dicembre 2024, nelle more di espletare il bando per le nuove licenze. Con gli uffici abbiamo elaborato una procedura semplice e veloce per permettere agli operatori di adeguarsi: infatti, per accedere alla “doppia guida”, basterà inviare una pec allo sportello Suap. Ci apprestiamo ad accogliere migliaia di persone, tra turisti e viaggiatori, in una città e una regione che già in questi primi weekend festivi stano registrando numeri importanti. Crediamo sia nostro dovere cercare di migliorare i servizi di accoglienza, tra cui quelli perla mobilità, sia nei maggiori hub di trasporto sia nel resto della città”.

 

Di seguito i dettagli delle tariffe:

 

TAXI ACCESSIBILI

Sconto 20%

Destinatari: utenti con disabilità, oltre al trasporto gratuito di carrozzine;

TAXI ROSA (dalle ore 22.00 alle 06.00)

Sconto 20%

Destinatari: donne sole o accompagnate da minori, in orario serale/notturno;

TAXI DISCOTECA (dalle ore  22.00 alle 06.00)

Sconto 10%

Destinatari: corse effettuate da/per discoteche, teatri, cinema o altri luoghi di spettacolo.

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giovedì 28 marzo 2024

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"WANDERING OUT INTO THIS GREAT UNKNOWN". Mostra a cura di Domenico de Chirico | 8 aprile - 31 maggio 2024 | LA CITTADELLA DEGLI ARCHIVI DI MILANO

La Cittadella degli Archivi di Milano ospita dall’8 aprile al 31 maggio 2024 la mostra collettiva “WANDERING OUT INTO THIS GREAT UNKNOWN”, ideata e organizzata dall’associazione culturale Isorropia Homegallery, con la partecipazione di Ribot Gallery. Il progetto espositivo, all’interno del palinsesto della Milano Art Week e a cura di Domenico de Chirico riunisce opere di quattro artisti contemporanei: Olivia Bax, Michele Bubacco, Bénédicte Peyrat e Davide Serpetti.

 

Particolarmente attenta alla complessa, dicotomica e longeva questione della natura umana, senza mai tralasciarne la sua origine, la mostra collettiva "WANDERING OUT INTO THIS GREAT UNKNOWN" si affida, allegoricamente, a quanto detto da Tommaso Campanella nella sua opera filosofica "La città del Sole" del 1602, secondo cui: «dicono che è gran dubbio sapere se 'l mondo fu fatto di nulla o delle rovine d'altri mondi o del caos; ma par verisimile che sia fatto, anzi certo».


I quattro artisti invitati, ciascuno a proprio modo, spogliano la valenza estetica di bello e di brutto di tutte quelle accezioni morali acquisite nel corso della storia della civiltà Occidentale, affidandosi esclusivamente alle qualità dell’uomo, in una insurrezione corporale fatta sia di sommità sia di abissi.

 

Ed è così che il progetto espositivo "Wandering out into this great unknown" si compone: discostandosi dai processi scultorei ordinari e spingendosi dentro e fuori dal modellato. È possibile infatti trovare le sculture fatte di pieni e di vuoti di Oliva Bax (Singapore, 1988, vive e lavora a Londra) che stimolano lo spettatore ad indagare più da vicino così da poter accuratamente muovere lo sguardo da una cavità all'altra; Michele Bubacco (Venezia, 1983) con il suo “metabolismo pittorico” espelle continuamente tutto ciò che riguarda il suo subconscio immaginifico, privilegiando la libera ricerca di traiettorie sempre nuove e sorprendenti mediante una sapiente improvvisazione di carattere puramente sensoriale; Bénédicte Peyrat (Parigi, 1967, vive e lavora in Borgogna, FR e Karlsruhe, DE), tra classicismi e solecismi dispiega la sua pittura attraverso due modi di viverla e di intenderla completamente diversi tra loro: da un lato quello più immediato e istintivo, fortemente connesso ad una visione quasi ancestrale della creazione artistica, dall'altro quello legato ad un immaginario alquanto classico con un’idea più meditativa dell'atto del dipingere; infine, Davide Serpetti (L’Aquila, 1990, vive e lavora tra Milano e L’Aquila), indagando la relazione che intercorre tra icone e potere, considera la psiche umana, per dirla con Carl Gustav Jung, come “una totalità conscia e inconscia allo stesso tempo”, caratterizzata da una parte di luce e una di ombra che andrebbero armoniosamente integrate. Nella sua pratica pittorica, ciascuno degli elementi caratterizzanti funziona come una forma iconografica, uno scopo, un ideale, un'emozione e ciò gli consente di esplorare il concetto di natura umana nella sua interezza.


La mostra collettiva prende forma presso i magnificenti spazi, autentici eppur avveniristici, della Cittadella degli Archivi, polo archivistico meccanizzato di circa 70 km lineari che ospita i documenti del Comune di Milano. Essendo uno degli archivi più grandi d'Europa, ospita oltre 1,5 milioni di pratiche e fascicoli di interesse storico, sociologico, culturale e amministrativo prodotti da enti pubblici e privati, nonché decine di migliaia di pratiche prodotte dagli uffici comunali ogni anno. Contribuendo finanche alla riqualificazione del Quartiere Niguarda, lì dove trova la sua ubicazione, promuovendo la riscoperta del paesaggio, del patrimonio storico e della memoria sociale, Cittadella degli Archivi assicura la valorizzazione del patrimonio locale a partire da una fruizione pubblica e stimolante dello stesso. Si tratta, peraltro, di una valorizzazione volta a permettere la realizzazione di opere d’arte, che trovano nel passato, quello conservato in archivio, un prezioso elemento di impulso creativo. Per di più, attraverso l'utilizzo di una sofisticata e moderna tecnologia, la Cittadella ha dato inizio a un processo di dematerializzazione dei documenti al fine di garantire una preservazione migliore rispetto al supporto cartaceo e un accesso più agile e diretto alla consultazione degli stessi. Infatti, la digitalizzazione del materiale cartaceo costituisce, attualmente, un obiettivo prioritario delle attività di Cittadella, così da renderlo progressivamente consultabile in digitale.



La Cittadella degli Archivi di Milano è un polo archivistico meccanizzato che ospita documenti del Comune di Milano. Sito in zona Niguarda, custodisce oltre 2,5 milioni di pratiche e fascicoli di interesse storico, sociologico, culturale e amministrativo prodotti da enti pubblici e privati, nonché decine di migliaia di pratiche prodotte dagli uffici comunali ogni anno. Con una capienza di circa 70 km lineari, la Cittadella degli Archivi è uno degli archivi meccanizzati più grandi d'Europa. Attraverso l'utilizzo di una sofisticata e moderna tecnologia la Cittadella ha dato inizio a un processo di dematerializzazione dei documenti al fine di garantire una preservazione migliore rispetto al supporto cartaceo e un accesso più diretto alla consultazione. In un processo di riqualificazione, la Cittadella avvia la produzione di una serie di mostre e opere artistiche basate sul patrimonio documentale in proprio possesso.

www.comune.milano.it/comune/cittadella-degli-archivi

 

Isorropia Homegallery è una associazione culturale no profit, con sede a Milano. L’associazione si occupa della promozione e della diffusione dell’arte, in tutte le sue forme, consentendo la conoscenza dei fenomeni più contemporanei, che si manifestano attraverso modalità multidisciplinari (dall’arte visiva a quella multimediale). Gli scopi associativi vengono perseguiti tramite l'ideazione e l’organizzazione di eventi, mostre e iniziative volte alla sensibilizzazione del pubblico verso il mondo dell’arte. La promozione degli artisti, prevalentemente emergenti e giovani, ma anche affermati, si effettua mediante la sovvenzione e il sostegno dei loro progetti ricorrendo anche alla collaborazione con le gallerie che li rappresentano, favorendone l'incontro e il reciproco scambio di esperienze. Ad oggi, sono state organizzate oltre 50 mostre.

www.isorropiahomegallery.org.

 

RIBOT Gallery nasce nell’aprile del 2015 da un’idea di Monica Bottani, con lo scopo di arricchire, attraverso mostre di artisti internazionali ed emergenti, il panorama dell’arte contemporanea a Milano. Nell’ambito dei linguaggi contemporanei che spaziano dalla pittura alla scultura, dalle installazioni alla fotografia fino ai nuovi media, le mostre ospitate in galleria sono principalmente delle personali di artisti stranieri che presentano per la prima volta le loro opere in Italia. Ogni mostra è caratterizzata inoltre da uno special project, spesso un’edizione / multiplo in tiratura limitata, che l’artista realizza appositamente per l’esposizione milanese. L’intento è quello di creare un’occasione di dialogo tra artista e gallerista, teso a superare il concetto di “contenuto” e “contenitore”, di opera d’arte e spazio espositivo, fine a sé stesso. L’ambiente della galleria in via Enrico Nöe 23 è una location su due piani che gli artisti sono chiamati a ridefinire di mostra in mostra, un luogo aperto al dialogo con un pubblico composto sia di collezionisti che di appassionati.

www.ribotgallery.com




INFORMAZIONI MOSTRA

WANDERING OUT INTO THIS GREAT UNKNOWN

8 aprile - 31 maggio 2024

Opening: martedì 7 aprile 2024, ore 17-20, solo su invito

Sede: Cittadella degli Archivi, Via Ferdinando Gregorovius, 15, Milano

Contatti: info@isorropiahomegallery.org

Orari: dal lunedì al venerdì ore 10-19

Ingresso gratuito previa registrazione

Instagram @isorropiahomegallery @ribotgallery @cittadella.degli.archivi

#isorropiahomegallery

#ribotgallery

#cittadelladegliarchivi





LIBRI - "Alla ricerca di Tutankhamun" di Christian Greco, presentazione domenica 14 aprile a Bologna

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Ubiliber | "Soddisfatti o illuminati. 10 racconti che ti raddrizzano la luna", uno spettacolo di Claudio Morici - sabato 6 aprile 2024 h19, Volvo Studio Milano

Milano, 28 marzo 2024. A chi non è mai capitato di vivere una “giornata no”, in cui tutto sembra andare storto? Eppure anche le situazioni apparentemente più drammatiche possono celare risvolti inaspettati, tragicomici, e insegnamenti utili: lo sa bene Ajahn Brahm, studioso di fisica teorica dell’Università di Cambridge e monaco buddhista, che di questo genere di disavventure ha realizzato raccolte come Una camionata di merda, Raddrizzare la luna storta e Prendi il karma e scappa - quest’ultimo in uscita venerdì 5 aprile - pubblicati in Italia da Ubiliber, la casa editrice dell’Unione Buddhista Italiana.

 

Sabato 6 aprile 2024, alle ore 19.00BAM - Biblioteca degli Alberi Milano presenterà “Soddisfatti o illuminati. 10 racconti che ti raddrizzano la luna”, spettacolo in collaborazione con Ubiliber, ideato da Claudio Morici con la partecipazione dell’attrice Ippolita Baldini e le musiche di MATITAensemble in cui l’atto del disegnare si trasforma in un gesto ritmico, visivo e sonoro, che conduce e dà forma e struttura alla musica. Dieci brevi storie Zen applicate alle avventure e disavventure quotidiane, che con una giusta dose di ironia possono farci realizzare come anche un imprevisto come perdere le chiavi di casa possa aprire a straordinarie prospettive di vita. Storie comiche e kōan (parabole sull'incontro tra un maestro e il suo discepolo nel quale viene rivelata la natura ultima della realtà) che inducono ad attivare il pensiero laterale, a realizzare che c’è un punto di vista fino a quel momento non considerato e che all’improvviso sembra l’unico sensato. Le letture saranno tratte in parte dai testi di Ajahn Brahm e in parte dalla raccolta inedita Alexo di Claudio Morici, brevi dialoghi tra l’autore e un sedicente assistente vocale di nome “Alexo”.

 

“Soddisfatti o illuminati. 10 racconti che ti raddrizzano la luna” si terrà all’interno del programma realizzato in occasione dell’inaugurazione del Mandala Lab @BAM, installazione itinerante ideata dal Rubin Museum of Art di New Yok  che dopo New York, Bilbao e Londra giunge anche sui prati della Biblioteca degli Alberi a partire dal 24 marzo, a Milano, e che intende offrire gratuitamente a tutte e a tutti uno spazio esperienziale per esplorare e provare a trasformare le emozioni difficili, come orgoglio, attaccamento, invidia, rabbia e ignoranza, in saggezza. 

 

L’evento è gratuito con registrazione obbligatoria al link: 

https://eventi.volvocaritalia.com/bamoff-talk-soddisfatti-o-illuminati 

 

Per maggiori informazioni: https://bam.milano.it/eventi/bam-talk-zen-pop/

Istituita la Scuola interateneo di Medicina e Chirurgia

Frutto della collaborazione tra l’Università di Trento e l’Università di Verona, la Scuola coordinerà le attività relative alla formazione medico-sanitaria in sinergia con l’Azienda sanitaria, tra cui il corso di laurea in Medicina e Chirurgia e le varie specializzazioni dei futuri medici. Approvata oggi la sua istituzione dal Consiglio di amministrazione UniTrento, dopo il via libera dei senati accademici dei due atenei. Prossimi passi saranno la nomina del/la presidente e la richiesta di attivazione delle prime scuole di specializzazione che potrebbero partire già con il prossimo anno accademico

Trento, 28 marzo 2024 – (a.s.) Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Trento ha dato via libera questa mattina all’istituzione della Scuola di Medicina e Chirurgia, la struttura che avrà il compito di coordinare le attività relative alla formazione medico-sanitaria in sinergia con l’Azienda sanitaria, come i corsi di laurea già attivati in Medicina e Chirurgia e in Educazione professionale le future specializzazioni in ambito medico. L’ufficializzazione è arrivata dopo il via libera del Senato accademico UniTrento e dopo l’analoga decisione presa dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione dell’Università di Verona alcuni giorni fa. La Scuola di Medicina nasce infatti come struttura interateneo fra Trento e Verona, regolata da un’apposita convenzione. Ma anche come struttura di raccordo, perché le attività formative si svolgeranno in parte anche in strutture medico-sanitarie, a cominciare da quelle dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Dopo il sì all’istituzione della Scuola di Medicina e Chirurgia i prossimi passi sono ora la nomina del/la presidente e la definizione delle prime specializzazioni, indispensabili a formare i nuovi medici. Le prime scuole di specialità saranno definite dalla Scuola di Medicina e Chirurgia nelle prossime settimane e affronteranno poi l’iter di accreditamento ministeriale per partire già con tutta probabilità in tempo per il prossimo anno accademico 2024/25.
Approvato nella seduta di oggi anche il Regolamento della Scuola di Medicina e Chirurgia previa adesione dei dipartimenti UniTrento coinvolti – il Centro interdipartimentale di Scienze mediche (Cismed), il Centro interdipartimentale mente/cervello (Cimec), il Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata e il Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive – e dei sette dipartimenti UniVerona attivi in ambito medico-sanitario (Medicina, Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, Diagnostica e Sanità pubblica, Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno-infantili; Ingegneria per la Medicina di Innovazione-Sezione di Biomedicina di Innovazione), in ambito scientifico-tecnologico (Informatica) e in ambito socio-umanistico (Scienze umane).
Soddisfazione per il via libera alla Scuola è stata espressa dal rettore Flavio Deflorian: «Per il progetto di Medicina è un passaggio importante, che consolida la collaborazione con l’Università di Verona e garantisce un assetto istituzionale coerente con le recenti modifiche dello Statuto di Ateneo. È tanto più importante perché ci consente di dare vita a nuove iniziative nell’ambito delle scuole di specializzazione in ambito medico e, più in là nel tempo, anche per quanto riguarda le professioni sanitarie. Va sottolineato che questa Scuola di Medicina e Chirurgia ha essa stessa un tratto di novità: è la prima a nascere come iniziativa interateneo. È una possibilità già prevista da qualche tempo dalla normativa, ma di fatto è la prima volta che ne viene data applicazione in Italia».
Un punto, questo, che ha sottolineato anche il rettore dell’Università di Verona, Pier Francesco Nocini, raggiunto dalla notizia dell’approvazione da parte di UniTrento: «L’istituzione della nuova Scuola interateneo di Medicina e Chirurgia è frutto della lunga e proficua collaborazione scientifica e didattica avviata con l’allora magnifico rettore Collini e proseguita con la condivisione di intenti con il magnifico rettore Deflorian. Sono certo che questa collaborazione tra i nostri atenei, che è un nuovo modo di fare accademia, sia la strada maestra per la medicina del futuro».
In parallelo all’istituzione della Scuola è in via di definizione un protocollo d’intesa tra la Provincia autonoma di Trento e l’Università di Trento per lo svolgimento delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca che servirà a definire le linee guida e le rispettive competenze di quella che sarà la futura azienda sanitaria universitaria integrata.

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