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lunedì 11 marzo 2024

Eremo di Santa Caterina del Sasso: 14 e 22 marzo appuntamento con due docenti universitari per parlare dei migranti morti in mare e dei miracoli dell’acqua e delle reliquie di San Gerardo

 All’Eremo si Santa Cerina del Sasso si terrano due appuntamento di rilievo come parte degli incontri legati alla mostra “La memoria degli oggetti. Lampedusa, 3 ottobre 2013. Dieci anni dopo” in corso all’Eremo sino al 9 aprile 2024, con il supporto di Archeologistics, impresa sociale impegnata nella valorizzazione dei beni culturali

Il 14 marzo 2024, alle ore 18 il prof. Michele A. Riva professore associato di Storia della Medicina dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca sarà all’Eremo di S. Caterina del Sasso per un incontro pubblico dedicato agli studi sulle reliquie di San Gerardo, santo la cui vita è legata ad episodi miracolosi sull’acqua. L’incontro sarà preceduto da una visita guidata alla mostra, con inizio alle ore 17.00  

L’appuntamento è parte degli incontri legati alla mostra “La memoria degli oggetti. Lampedusa, 3 ottobre 2013. Dieci anni dopo” in corso all’Eremo sino al 9 aprile 2024: l’incontro del 14 marzo sarà preceduto da una visita guidata alla mostra, con inizio alle ore 17.00  

Riva è un attualmente direttore della struttura complessa “Medicina del lavoro” della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori ed ha redatto il programma di studio dedicato alle reliquie di San Gerardo dei Tintori: le reliquie sono da alcuni mesi oggetto di approfondite indagini antropologiche e paleopatologiche condotte da docenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Milano- Bicocca e dell’Università degli Studi di Milano, 
Tali indagini, commissionate dalla Parrocchia di San Gerardo al Corpo, hanno ricevuto l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. 

Lo studio antropologico e paleopatologico sulle spoglie di San Gerardo dei Tintori possono proporre un contributo rilevante all’indagine storica, offrendo un ritratto della figura del Santo non basato unicamente sulle informazioni conosciute e tratte dalle fonti scritte. La figura del Santo monzese richiama i temi della carità  - con la fondazione dell’omonimo ospedale – ma anche il tema dell’acqua, elemento pregnante dell’Eremo di S. Caterina e della mostra in corso. Il miracolo più famoso compiuto da San Gerardo è infatti quello legato alle acque del Lambro: dicono le fonti storiche che  “Un giorno dunque il Lambro, a causa della pioggia, s’ingrossò d’improvviso, come succede tuttora e fece crollare il ponte” che collegava l’ospedale alla città di Monza.  “Senza por tempo in mezzo, per divina ispirazione, non sostenuto da nessun altro pensiero se non dal grande desiderio di liberare i malati dal pericolo, stese il suo mantello sul fiume grande ed impetuoso e vi camminò sopra, continuamente raccomandando i suoi malati a Dio ed a san Giovanni, perché non subissero danno dall’acqua”…

Oltre all’analisi antropologica che sarà presentata dal prof. Riva, l’incontro sarà l’occasione per conoscere le vite di altri santi con episodi emblematici legati all’acqua e in primis quelli del Beato Alberto Besozzi, fondatore dell’Eremo stesso.

Nello stesso ambito venerdì 22 marzo 2024, ore 15.30 l’Eremo ospita la prof.ssa Cristina Cattaneo, direttrice del Labanof - Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense e del Museo universitario delle scienze Antropologiche, mediche e forensi per i diritti umani (Musa) dell’Università Statale di Milano.  L’appuntamento sarà dedicato al lavoro della prof.ssa Cattaneo nella restituzione dell’identità alle persone migranti morte nel Mediterraneo, proprio a partire dalla tragedia di Lampedusa del 2013.

Anche in questo caso l’incontro è preceduto da una visita guidata alla mostra alle ore 14.30.

Per prenotare uno o entrambi gli incontri tutte le informazioni sono disponibili su www.eremosantacaterina.it oppure al seguente link: bit.ly/mostraeremo

L’accesso alla mostra e agli incontri è subordinato al pagamento del biglietto di ingresso dell’Eremo (€ 5 intero /€ 3 ridotto). Per chi desiderasse partecipare anche alla visita guidata è previsto un costo aggiuntivo pari ad € 5 cad.




Serena McLeen "IL PESO DELLA VERGOGNA" - il primo romanzo di Vallardi Editore

Torino. Annabella Bramante cammina silenziosa tra le stanze della sua vecchia casa, osserva gli oggetti che hanno accompagnato i suoi sogni di bambina. Quella vita non esiste più, lo sa. I genitori sono morti in un incidente pochi mesi prima e, come se non bastasse, il destino le ha appena portato via anche l’amatissima nonna. È sola, adesso. Mentre comincia faticosamente a rimettere insieme i pezzi, emerge un’eredità enigmatica: una decadente villa veneta di cui non sospettava nemmeno l’esistenza e un diario appartenuto a sua nonna. Pagina dopo pagina, Annabella si rende conto che nella sontuosa dimora è sepolto l’oscuro passato dei Bramante, che la costringerà a mettere in discussione tutto quello che credeva di sapere sulla sua famiglia. Aiutata da un giovane dai seducenti occhi color nocciola, Annabella riporta alla luce la drammatica giovinezza di sua nonna, dove le violenze di un padre fascista e prevaricatore si mescolano alle carezze di un amore impossibile, fino alla rivelazione che legherà per sempre il destino di entrambe…


Sullo sfondo di una delle pagine più dolorose del nostro Paese, le vite di due donne si intrecciano in un romanzo che supera i confini del tempo, il lascito coraggioso di chi con la propria storia ha infranto il silenzio della vergogna.



L’AUTRICE

Serena McLeen è lo pseudonimo di una scrittrice italiana. Appassionata di cinema e lettrice onnivora, ha esordito come autrice self-published nel 2017, conquistando il cuore di migliaia di lettori e lettrici con i suoi romanzi.
Il peso della vergogna è il suo bestseller pubblicato oggi da Vallardi.





Camminando dondolandosi su fili di ragnatela di Paola Ricci (Eretica Edizioni)

 Da oltre trent’anni Paola Ricci usa la propria creatività e le proprie mani – quasi una variante contemporanea di Penelope – per tirare e annodare tra loro i fili che legano la parola, i suoni, la musica e le immagini e stabilire archi tra il vuoto e il pieno, il visibile e l’invisibile, il finito e l’infinito, i segni e la realtà materiale delle cose, l’effimero e ciò che è destinato a durare. Una ricerca in continua trasformazione che ti invita a esplorare e interrogare il mondo che ci circonda e spingere lo sguardo oltre lo spazio tridimensionale. Gian Piero Brunetta




OGGI L’APERTURA AL PUBBLICO DELLA NUOVA AREA DI PARCHEGGIO GREEN NEI PRESSI DEL MERCATO SANTA CHIARA A JAPIGIA

 È stata aperta al pubblico questa mattina, alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici Nicola Mele e del presidente del Municipio I Lorenzo Leonetti, la nuova area di sosta green realizzata nel parcheggio di fronte al mercato di Santa Chiara, tra via Pitagora e via Peucetia, a Japigia.

Nel corso dell’intervento, finanziato con fondi del PON Metro per circa 400mila euro, sono stati realizzati 115 stalli per le auto (comprensivi di due posti per disabili) e 10 per le moto, installati archetti per il parcheggio delle bici, deimpermeabilizzati 1.572 mq su un totale di circa 3.500 mq e messi a dimora 22 alberi - tra bagolari, canfore e carrubi - e numerosi cespugli - teucrium, alloro, mirto, lantana, westringia fructicosaabelialavanda e rosmarino, agapanthus vitex agnus - serviti da un impianto di irrigazione

Sono stati inoltre predisposti gli impianti di pubblica illuminazione e videosorveglianza che saranno completati con un altro appalto in corso di affidamento.

Infine, il marciapiede ad angolo con via Pitagora è stato ridisegnato con l’inserimento di un bulbout e di rampe per cittadini con disabilità motoria.

“Oggi restituiamo ai cittadini l’area del parcheggio adiacente al mercato di Santa Chiara - ha spiegato Nicola Mele -, rinnovata grazie a un importante intervento di deimpermeabilizzazione che ha portato a dimezzare la superficie coperta da asfalto, con la posa di una pavimentazione drenante, e di greening, con la piantumazione di alberi, siepi e aiuole, a garanzia di un miglioramento non solo estetico ma anche della qualità dell’aria a beneficio dei residenti e dei clienti del mercato del quartiere.

L’impegno dell’amministrazione a contrasto dell’effetto isola di calore si è tradotto negli ultimi anni in un massiccio intervento di deimpermeabilizzazione effettuato nelle aree interessate da interventi di riqualificazione in tutta la città, che stimiamo complessivamente in oltre 20.000 mq considerando la rimozione di asfalto effettuata per 2.260 mq nel parcheggio in via Vaccarella, 370 mq nel giardino Rita Levi Montalcini, 1.000 mq nel giardino in via delle Murge, 276 mq nella piazzetta via Genova/via Pantanelli a Carbonara, 1.980 mq nell’area antistante la parrocchia di San Nicola a Catino, 10.150 mq del park&ride di largo 2 Giugno e 3.220 mq che a breve saranno rimossi nell’ambito dei lavori per il G124 di corte don Bosco al San Paolo”.

“Con questo nuovo parcheggio green, superiamo definitivamente la sistemazione provvisoria che ha caratterizzato per decenni il piazzale adiacente al mercato di Santa Chiara- ha commentato Lorenzo Leonetti -. Quella che prima era un’area in pietrisco e strisce d’asfalto che, in caso di pioggia, diventava inutilizzabile oggi è uno spazio attrezzato per la sosta di oltre 100 auto con stalli per bici, nuovi alberi e arbusti e la predisposizione degli impianti di pubblica illuminazione e videosorveglianza: un’opera che restituisce funzionalità e bellezza a uno spazio pubblico utilizzato dai residenti della zona oltre che dai tanti avventori del mercato di Santa Chiara. In questo modo siamo riusciti a onorare un’altra promessa fatta al quartiere all’inizio di questo mandato”.

 

La nuova area a parcheggio green di via Peucetia rientra nell’ambito del piano di azioni sperimentali per il verde urbano (greening e forestazione) finanziate dal PON Metro e finalizzate al contenimento dei cambiamenti climatici e dell’effetto isola di calore in città. 




ABRUZZO. CONGEDO (FDI): AUGURI A MARSILIO, CDX UNITO VINCERA’ ANCHE A LECCE

“L’unità del centrodestra in Abruzzo ha contribuito fortemente alla vittoria di Marsilio a cui vanno i miei migliori auguri. La coesione della coalizione è per noi di Fratelli d’Italia fondamentale ed è stato questo il criterio che ha portato alla scelta di candidare Adriana Poli Bortone a Lecce, una figura attorno alla quale si è riunito l’intero centrodestra allargato a figure civiche. Quando il centrodestra è unito viene infatti premiato dagli elettori”. Lo dice Saverio Congedo, deputato pugliese di Fratelli d’Italia.

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SCONGIURATO, PER ORA, LO SMONTAGGIO DI CINQUE LIDI DEL LITORALE JONICO

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Gaza, Bersani: "Cosa ce ne frega di ragioni e torti se perdiamo il livello minimo di umanità?"

Lido di Ostia, i detriti degli stabilimenti balneari da mesi sulla spiaggia: la rabbia dei cittadini

domenica 10 marzo 2024

Stephen Miller: This suicidal ideology that Americans embrace is a psychological phenomenon

This is all about politics and ‘pandering‘ to the left, GOP rep warns

L’ex Ambasciatore Onu Bolton: «Sono molto preoccupato. Trump è pronto a uscire dalla Nato»

La denuncia delle lavoratrici del teatro: "Mobbing, ricatti e precariato sono la norma"

Spioni, parla Fittipaldi (Direttore Il Domani): "Non abbiamo mai guardato in faccia nessuno. ...

Scuola Italiana Sci - Programma Finale Nazionale 46° GranPremio Giovanissimi Kinder joy of Moving - Trofeo Silver®Care

Tra poco più di tre settimane la località Piemontese accoglierà dunque quello che è considerato l'evento giovanile più significativo nel mondo della neve per giovani sciatori. La Finale Nazionale del 46° Giovanissimi Kinder Joy of Moving – Trofeo Silver®Care vedrà, infatti, la partecipazione di oltre 1.900 bambini con età compresa tra i 9 e i 12 anni (nati nel 2012-2013-2014-2015), i quali si sono qualificati nei primi 15 di ogni categoria nello sci alpino durante una delle 16 Finali Regionali, in cui hanno partecipato circa 5.000 bambini.

A questi si uniranno i partecipanti alle gare dello sci nordico e dello snowboard, portando il totale a oltre 2.000 bambini attesi nella nota località piemontese. I bambini insieme ai rispettivi Maestri di sci, accompagnatori e familiari, come da tradizione dell'Evento saranno al centro di un grande momento di aggregazione, divertimento e condivisione dei valori fondamentali dello sport, come impegno, amicizia e rispetto.


Il sogno, poi, condiviso da molti piccoli campionicini di emergere come alcuni atleti che hanno fatto la loro partenza proprio da questi cancelletti di partenza e che nel corso degli oltre 45 anni di storia del GranPremio Giovanissimi sono diventati Campioni dello sci azzurro non può certo passare inosservato.


Con l'intento di regalare sorrisi e momenti di grande divertimento, indipendentemente dalla classifica ufficiale delle gare "classiche", l'Associazione Maestri Sci Italiani (AMSI) è lieta di confermare l'organizzazione della IIIa edizione della "Speed Track Challenge - Kinder Joy of Moving", divertentissimo contest a "squadre regionali" (bambini nati nel 2014 e 2015) dove la velocità sarà la protagonista indiscussa, e il "Gran Parallelo Giovanissimi - EA7 Emporio Armani": sfida ad eliminazione diretta di slalom parallelo riservata ai primi 3 classificati delle categorie anni 2012 e 2013 (maschile e femminile) delle Finali Regionali.




SM Studio | Tra Bolzano e Merano, il risveglio della primavera con i Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol.

SM Studio | Tra Bolzano e Merano, il risveglio della primavera con i Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol.

NASCE IL PRIMO FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA ITALIANA

Bibbiena, 05 Marzo 2024 – FIAF - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche - presenta il primo Festival della Fotografia Italiana, manifestazione di forte impatto culturale e artistico che si svolgerà in forma diffusa nel territorio toscano del Casentino (Bibbiena, Poppi, Pratovecchio-Stia) da giugno a ottobre, con cadenza annuale. Il Festival si pone come punto di riferimento, sia a livello nazionale che internazionale, per tutti gli autori e la cultura visiva italiana, offrendo un palcoscenico unico dedicato esclusivamente alla Fotografia Italiana. 

 

L'edizione 2024 avrà come tema "Dalla Terra alla Luna. Esplorazioni sulla Fotografia Italiana", ispirato al celebre romanzo di fantascienza di Jules Verne del 1865. Questo tema vuole evocare l'avventura e l'esplorazione che caratterizzano la storia della fotografia, una disciplina che ha trasformato la percezione e la psiche del mondo intero. 

 

Durante il Festival della Fotografia Italiana, la FIAF inaugurerà il "Premio Bibbiena", un prestigioso riconoscimento annuale dedicato all'editoria fotografica. Questo premio, senza alcuna limitazione al genere fotografico trattato, ha l'obiettivo di valorizzare il libro fotografico come mezzo di diffusione della cultura visiva e di offrire una piattaforma di visibilità a tutti coloro che lavorano in questo ambito. Attraverso il Premio Bibbiena, la FIAF desidera sostenere gli autori italiani, facilitando il dialogo tra fotografi, case editrici e il vasto pubblico, nonché incoraggiare la creazione di nuove pubblicazioni nel panorama fotografico nazionale.

 

Il premio è aperto a opere di autori italiani pubblicate da editori italiani o europei nel biennio 2023-2024. Una giuria selezionerà i dieci migliori libri, che saranno esposti da giugno a settembre, consentendo al pubblico di partecipare attivamente attraverso la propria valutazione, che influenzerà il giudizio finale. La premiazione si svolgerà nel corso di un fine settimana di settembre, completamente dedicato all'editoria fotografica, e sarà arricchita da una serie di eventi collaterali come letture di fanzine, conferenze e presentazioni di libri.

 

Per gli autori dei lavori selezionati, il Premio Bibbiena non solo rappresenta un'occasione di rilievo nell'ambito del Festival, ma offre anche l'opportunità di guadagnare visibilità attraverso altri eventi e manifestazioni culturali su scala nazionale.

 

  • Termine per la presentazione delle opere: 15 aprile 2024
  • Periodo della mostra: dal 14 giugno al 06 ottobre 2024
  • Annuncio dei vincitori: 07 settembre 2024

 

 

Nell'ambito del Festival della Fotografia Italiana, sono ora aperte le iscrizioni per due iniziative distintive: "Nuovi Sguardi", una call rivolta ai giovani fotografi, e "Percorsi", che mira a valorizzare i progetti fotografici destinati alla pubblicazione in forma di libro.

 

Nuovi Sguardi: Call per Giovani Fotografi 

Questa iniziativa è pensata per offrire una piattaforma espressiva ai talenti emergenti sotto i 30 anni, con l'obiettivo di esplorare il tema dell'edizione corrente del festival, "Dalla terra alla luna. Esplorazioni sulla Fotografia Italiana". Si selezioneranno cinque giovani autori, le cui opere saranno messe in mostra insieme a quelle realizzate da studenti di cinque prestigiose scuole di fotografia italiane. Questa esposizione mira a valorizzare il contributo dei giovani alla fotografia italiana, offrendo loro uno spazio esclusivo e una visibilità significativa. Saranno altresì organizzati incontri e presentazioni pubbliche per favorire il dialogo tra i giovani artisti, il pubblico e i professionisti del settore.

 

  • Termine per la presentazione delle opere: 30 aprile 2024
  • Riunione della giuria: entro il 12 maggio 2024
  • Comunicazione dei risultati: 15 maggio 2024
  • Mostra: dal 14 giugno al 06 ottobre 2024

 

 

Percorsi: Dal Progetto al Libro Fotografico La seconda iniziativa, "Percorsi", a tema libero, è dedicata alla valorizzazione di opere o progetti fotografici completi, con l'intento di pubblicarli in forma di libro. Il vincitore avrà l'opportunità unica di vedere la propria opera pubblicata nella Collana delle Monografie FIAF, arricchita da testi critici, e riceverà 50 copie del volume. Questa call offre una straordinaria vetrina per i fotografi, garantendo loro visibilità e riconoscimento. I lavori del vincitore e dei primi cinque classificati saranno esposti durante il festival, in una sezione dedicata.

 

  • Termine per la presentazione delle opere: 24 aprile 2024
  • Riunione della giuria: entro il 12 maggio 2024
  • Comunicazione dei risultati: 15 maggio 2024
  • Premiazione e presentazione del libro: 15/16 giugno 2024
  • Mostra: dal 14 giugno al 06 ottobre 2024

 

Entrambe le call rappresentano un'occasione imperdibile per i fotografi emergenti e affermati di mostrare il proprio lavoro e di inserirsi in un contesto culturale e professionale di alto livello. 




Economia circolare e workshop in Santeria a Milano 24 Marzo

Sostenibilità, inclusione, consapevolezza e riciclo: sono queste le parole chiave che caratterizzano e contraddistinguono Remira Market, il mercatino vintage ed eco-friendly che ha luogo a Milano e a Parma.

Un format unico nel suo genere che esorta a rovistare tra le bancarelle e soprattutto a rimettere in circolo oggetti e abbigliamento usati dando loro nuova vita.

Remira Market non è solo un mercatino, ma è un vero e proprio contenitore, un punto di partenza per sviluppare nuove idee e legare più mondi tra loro, portando così sempre più contenuti all’interno del market.

Un format pensato per coltivare una comunità inclusiva e per sensibilizzare il pubblico verso uno stile di vita più sostenibile. Da qui l’idea di creare dei workshop con esperti, per raccontare in modo semplice cosa può fare ognuno di noi nel pratico per essere un po’ più sostenibile: non solo un acquisto consapevole di capi ed accessori di seconda mano ma una vera e propria esperienza.

 

REMIRA MEETS SANTERIA MILANO

 

Domenica 24 Marzo ci vediamo in Santeria Toscana a Milano.

Stessi valori, stessi contenuti, stesso format ma in una location nuova! Qui oltre al market sarà possibile partecipare a diversi workshop previa iscrizione. Si potranno sperimentare laboratori di ceramica, fotografia, kokedama e la creazione di un terrarium personale. Welcome to Remira Clab, il Culture LAB di Remira!

Dalle ore 11:00 sarà inoltre possibile prenotare il brunch presso gli spazi di Santeria accompagnati da diversi Djset.

L’ingresso al market è libero dalle 10:30 alle 20:00

Link workshop: 

https://www.eventbrite.com/cc/workshop-in-santeria-toscana-24-marzo-3082179

Tutti i workshop sonmo su prenotazione e richiedono un contributo.

Iscrizione via remiralab@gmail.co

 

FAI DELLA SECONDA MANO LA TUA PRIMA SCELTA

Il nome Remira deriva dal termine “rimirare”, cioè riguardare alle cose sotto un’altra luce per ridare loro valore e una nuova vita. Quindi l’idea di riusare, riguardare, riciclare. 

 

“Promuoviamo la moda vintage e l’usato come parte di un guardaroba sostenibile, anticonvenzionale e inclusivo. Sosteniamo piccole realtà e diamo visibilità a progetti creativi fatti con amore. Aiutiamo collezionisti di vintage e piccoli marchi indipendenti a farsi conoscere online e offline. Vogliamo che la scelta di un nuovo abito o oggetto sia effettivamente consapevole e la persona ne abbia cura.”

commenta così Katia Meneghini, co-founder di Remira Market.

 

UN MARKET SOSTENIBILE IN TUTTE LE SUE FORME, A PARTIRE DALLA LOCATION

Anche la scelta della location non è lasciata al caso, infatti Santeria aderisce anch’essa al progetto No Plastic More Fun di Worldrise Onlus avendo eliminato completamente la plastica monouso.

 

“La sostenibilità per noi non è solo comprare abbigliamento usato ma un modo per portare attenzione sul come approcciare alle cose. È anche il concetto fondante sia in relazione alla scelta degli espositori che del posto, sia delle modalità di svolgimento del mercatino, introducendo anche workshop con esperti per far vivere ai visitatori un’esperienza a 360°.” Commenta così Virginia Tardella, co-founder di Remira Market.

 

Remira Market nasconde un progetto più ampio che unisce sostenibilità, informazione e

intrattenimento: durante le giornate del mercatino, infatti, sono previsti momenti live streaming e performance dove diversi attori trattano tematiche relative a uno stile di vita meno impattante e workshop legati alla sostenibilità.

 

 

LE FOUNDER

 

Katia e Virginia sono due amiche appassionate di mercatini dell'usato e vintage.

Katia Meneghini è co-fondatrice di CTRLZAK Studio e si occupa di consulenza creativa

per eventi e progetti con una particolare attenzione a uno sviluppo sostenibile;

Virginia Tardella è co-fondatrice di Worldrise Onlus, associazione no profit che si occupa di

conservazione e valorizzazione dell'ambiente marino e PM di No Plastic More Fun, il primo network al mondo di locali plastic free.

 

Remira Market

 

Remira Market è un mercatino di seconda mano che sostiene la consapevolezza legata alla salvaguardia dell’ambiente e ad uno stile di vita eco-compatibile, arricchito da momenti culturali, live performances e workshop sulla sostenibilità con la volontà di sensibilizzare il pubblico verso uno stile di vita più sostenibile e consapevole con l’obiettivo di creare una comunità inclusiva.

Il motto REUSE & RAVANA esorta a rovistare tra le bancarelle e soprattutto a rimettere in circolo oggetti e abbigliamento second-hand a cui restituire valore. Gli appuntamenti mensili del market sono ogni seconda e quarta domenica del mese a Milano e ogni prima domenica di ogni mese a Parma.

 

Santeria

 

Nata nel luglio del 2010, Santeria è diventata un punto di riferimento culturale a Milano con due sedi principali: Santeria Paladini 8 e Santeria Toscana 31. Una vera istituzione per gli artisti emergenti, gli amanti della cultura e la musica dal vivo. Nel 2022 aprono due nuove sedi: a Parma e in Versilia.




OLTRE GLI STEREOTIPI: RIFLESSIONI SULLA PARITÀ DI GENERE E L'IMMINENTE WEBINAR DI TÜV ITALIA

 Esperti del settore hanno recentemente esaminato approfonditamente gli stereotipi di genere e i relativi impatti nel contesto lavorativo, gettando luce su questioni cruciali legate alla parità di genere. Attraverso una conversazione con Monica Giannoni, formatrice ed esperta di didattica di LAM Consulting SB, che ha collaborato ad alcuni progetti con TÜV Italia, sono emersi spunti significativi che riflettono la complessità delle dinamiche di genere nel mondo professionale. 

L'analisi della situazione attuale della parità di genere nel mondo del lavoro in Italia ha rivelato due dimensioni fondamentali: quella strutturale-organizzativa e quella culturale-relazionale. Fenomeni persistenti di segregazione, come il "soffitto di cristallo" e la disparità salariale, sono ancora presenti, evidenziando la necessità di affrontare ostacoli formali e promuovere una cultura aziendale inclusiva. La riflessione sulla dimensione culturale-relazionale ha portato all'individuazione di dinamiche interpersonali influenzate dagli stereotipi di genere, come il "mansplaining" e il fenomeno delle molestie sessuali, che ancora affliggono l'ambiente lavorativo. La consapevolezza di questi comportamenti diventa essenziale per promuovere un cambiamento culturale profondo e sostenibile. Monica Giannoni ha sottolineato come i concetti di genere, stereotipi e pregiudizi siano costruzioni sociali e culturali che influenzano comportamenti, doveri e aspettative assegnate ai maschi e alle femmine. La rigidità di tali concetti ha generato pregiudizi radicati, influenzando le scelte di abbigliamento e determinando aspettative rigide per entrambi i sessi. Per promuovere l'equità di genere, sono necessarie strategie che vanno oltre le misure legislative, coinvolgendo un profondo cambiamento culturale e mentale. La formazione individuale e collettiva è fondamentale per riconoscere e decostruire gli stereotipi di genere che permeano la nostra società. Un esempio positivo di cambiamento culturale è rappresentato dalla New York Philharmonic, che ha adottato le "blind auditions" per selezionare i musicisti, favorendo la competenza su stereotipi di genere. Questa esperienza dimostra che un ambiente di lavoro equo può essere costruito attraverso azioni concrete. 

Il consiglio per i giovani professionisti è di non dare per scontata l'assenza di stereotipi e di sviluppare una consapevolezza critica sui ruoli di genere. La formazione continua è essenziale per promuovere un ambiente di lavoro rispettoso e inclusivo, contribuendo a superare le disuguaglianze di genere ancora presenti. Incentivare l'individuo a riconoscere e avviare il processo di decostruzione degli stereotipi rappresenta un passo determinante verso un cambiamento significativo. Le aziende, essendo microcosmi della società in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, svolgono un ruolo fondamentale in questa evoluzione. La promozione di un ambiente privo di pregiudizi permette a ogni individuo di esprimersi in modo autentico, valorizzando la propria unicità e contribuendo al miglioramento del benessere lavorativo. 

In conclusione, la conversazione con Monica Giannoni ha evidenziato che il superamento degli stereotipi di genere è un processo complesso, ma cruciale per favorire un ambiente lavorativo in cui ciascuno possa esprimersi in modo autentico, migliorando il benessere collettivo e contribuendo a costruire un futuro più equo e inclusivo. Webinar TÜV Italia: Certificazione di Parità di Genere e Standard UNI/PDR 125 

Inoltre, desideriamo annunciare che il giorno 8 marzo 2024, TÜV Italia organizzerà un webinar di rilevanza, dal titolo "Certificazione di Parità di Genere e Standard UNI/PDR 125". L'evento sarà un'opportunità unica per esplorare approfonditamente i temi della parità di genere nel contesto lavorativo, con particolare attenzione alla certificazione di parità di genere e allo standard UNI/PDR 125. Gli esperti di TÜV Italia guideranno la discussione, offrendo un'analisi approfondita e pratici consigli su come implementare tali standard nelle organizzazioni. Invitiamo tutti a partecipare al  webinar gratuito di TÜV Italia dell’8 marzo 2024, per esplorare ulteriormente la parità di genere e i suoi impatti nel mondo del lavoro.

Sex offender, Italia maglia nera per violenza di genere e femminicidi

 Ma non è sola: con lei Germania, Grecia e Slovenia, Paesi che registrano un’escalation di reati contro le donne. Unicusano: “Occorre più prevenzione e formazione, per questo abbiamo attivato il master “Trattamento sex-offender, maltrattamenti e vittime di abusi”, primo del suo genere in Italia

 

Sono stati 120 i casi di femminicidio, di cui 52 perpetrati da un partner o dall’ex, in un solo anno. Ovvero una donna uccisa ogni tre giorni. Ma non solo, perché sono sette milioni le donne ad aver subito in Italia, almeno una volta nella vita, violenza fisica o sessuale. Numeri allarmanti, frutto di uno studio Unicusano, che relegano l’Italia negli ultimi posti in Europa per le politiche di contrasto al fenomeno della violenza di genere. Appare allora evidente come ci trovi di fronte a un’escalation di violenza che sta colpendo non solo l’Italia ma anche Paesi come Germania, Slovenia e Grecia. Chi sta invece ottenendo risultati incoraggianti sono Cipro e Malta i cui governi hanno adottato misure legali specifiche riconoscendo il femminicidio come reato autonomo. Anche la Spagna, l'Irlanda e la Lituania hanno migliorato le loro politiche di contrasto alla violenza di genere durante la pandemia, rinforzando piani nazionali preesistenti.

In questo quadro si inserisce il master “Trattamento sex offender, maltrattamenti e vittime di abusi”primo del suo genere in Italia. A promuoverlo l’Unicusano: attraverso il corso, l’ateneo digitale desidera contribuire a lavorare sulla prevenzione del fenomeno e a migliorare la preparazione delle diverse figure professionali che ruotano intorno al sex offender. Per centrare l’obiettivo l’Unicusano ha affidato il master a Francesca Mamo, psicologa e criminologa con una lunga esperienza alle spalle nelle carceri di Velletri e Rebibbia. Lì si era occupata di maltrattamenti e sex offender, maturando la convinzione che “ancora oggi c’è poca conoscenza di quello che è il fenomeno della violenza, sia attiva che passiva. Poca conoscenza non solo degli autori dei reati a sfondo sessuale, ma poca conoscenza anche rispetto alla vittimologia di questi autori, a partire da soggetti fragili, come donne e minori, tutti quei soggetti che in qualche modo invece devono essere conosciuti - soprattutto dagli operatori che se ne occupano - perché i temi della violenza spesso sono segni che se adeguatamente studiati possono aiutare soprattutto chi non ha voce come i disabili o i bambini”.

Con l’avvio del master, destinato a psicologi, psicoterapeuti, medici, criminologi, l’Unicusano punta a insegnare agli operatori a trattare non solo gli autori dei reati sessuali ma anche le vittime, dando inoltre indicazioni sui servizi territoriali di riferimento per quanto riguarda le donne vittime di abusi.

Il master getta poi una luce sull’abuso sessuale e maltrattamenti infantili: i corsisti impareranno a riconoscere i segnali di abuso sui bambini, i loro traumi e le conseguenze qualora l’adulto non dovesse accorgersi di una violenza sul bambino. Legato a questa materia anche il modulo sull’incidente probatorio e la perizia nei casi di abuso sessuale su minore: nel caso di bambini testimoni, come fare per comprendere se è attendibile? “Abbiamo casi di cronaca – spiega la docente – che testimoniano come condurre bene o male un interrogatorio può influenzare le indagini. È importante insegnare a condurre un buon interrogatorio, soprattutto rispetto ad ambiti così importanti come la valutazione di un danno psicologico importante”.

“Oggi si lavora troppo poco sulla prevenzione – conclude Francesca Mamo – Per questo penso che si debba partire dalle scuole: poiché non tutti hanno avuto la fortuna di crescere in contesti educativi e valoriali, l’unico modo per molti bambini di salvarsi è la scuola. Bisognerebbe introdurre tanti progetti sul rispetto, sulla parità di genere, sul bullismo”.






La pesca tradizionale del Trasimeno diventa Presidio Slow Food

 La pesca tradizionale del Lago Trasimeno entra a far parte della famiglia dei Presìdi Slow Food dell’Umbria. La presentazione del progetto di salvaguardia di questo antico metodo si è tenuta questa mattina a Perugia. 

«La nostra è una pesca passiva: stendiamo le reti e aspettiamo che il pesce, muovendosi, rimanga imprigionato nelle maglie. Funziona così da tremila anni, da quando l’uomo ha cominciato ad abitare le coste del nostro lago e a uscire in barca» sottolinea Aurelio Cocchini, un’esperienza da pescatore lunga quarant’anni, referente dei produttori.

 

Fatiche e soddisfazioni, anche economiche

 

Il nostro viaggio tra varietà vegetali, razze animali, saperi e tradizioni da difendere e promuovere oggi ci porta in Umbria, e più precisamente nel quarto lago più esteso d’Italia. Il Trasimeno è un bacino d’acqua dolce particolare, caratterizzato da una profondità media che non raggiunge i cinque metri: un lago che soffre la scarsità d’acqua (in questi giorni il livello è oltre un metro più basso dello zero idrometrico), ma dove il pesce non manca.

«L’opportunità di diventare Presidio Slow Food - dice Guido Materazzi, un altro dei pescatori coinvolti nel progetto - arriva in un momento storico importante, in cui il mestiere del pescatore ha necessità di coniugare tradizione e innovazione, buone pratiche e sostenibilità economica». Fare economia tenendo a mente le generazioni future, come ricorda Ivo Banconi, presidente della Cooperativa Stella del Lago, che aderisce al Presidio, sottolineando che «il Presidio è un ulteriore tassello verso la giusta condivisione di strategie comuni a salvaguardia dell’ambiente, nell’intento di preservare quell’immagine lasciataci in eredità da chi ha dato al lago la sua vita».

Persico reale, carpa, pesce gatto, latterino, tinca, persico-trota, anguilla e capitone sono le specie ittiche comprese nel disciplinare che regola il Presidio Slow Food e sono, soprattutto, le protagoniste del lago. «A seconda di quale pesce si vuole pescare si utilizzano reti con maglie più o meno larghe - aggiungono i pescatori -. La carpa viene pescata con una maglia di 90-100 millimetri, mentre per specie più piccole si adoperano maglie che vanno dai 25 ai 40 millimetri».

Il resto lo fa l’intuito, la conoscenza del lago e delle abitudini dei pesci. Ma non è detto che la battuta di pesca sia sempre un successo: può capitare che si esca per giorni e si torni a mani vuote. Il pescatore dev’essere capace di mantenere lo stesso spirito anche quando le giornate vanno male. Naturalmente, serve anche una certa dimestichezza nel guidare l’imbarcazione tradizionale. È stretta e lunga, poco più di un metro per cinque e mezzo, e ha il fondo piatto perché, un tempo, le attività di pesca si svolgevano perlopiù nelle vicinanze delle coste e nei canneti. Ma oggi si pesca anche al largo, dove le onde possono rendere difficile manovrare la barca.

 

Un pescato imprevedibile

 

«Siccome la nostra è una pesca di attesa, non aggressiva, risulta anche altamente sostenibile - spiega il referente Aurelio Cocchini -, ed è pressoché impossibile che l’attività si intensifichi al punto da intaccare le riserve di pesce nel lago». Per lo stesso motivo, però, è anche fortemente imprevedibile: «Non posso prevedere di che cosa rifornirò i ristoranti, i negozi o la nostra locanda, perché non ho certezza di che cosa pescherò. Se, da un lato, questo rappresenta un handicap economico, dall’altro nasconde un vantaggio: quello di non rischiare di mettere in crisi gli stock ittici, la nostra fonte di lavoro e di sostentamento».

I pescatori professionisti attivi sul lago Trasimeno oggi sono una cinquantina, la maggior parte dei quali aderiscono a due cooperative: «Negli ultimi tempi l’età media si è abbassata parecchio - conclude Cocchini -. Merito di tanti giovani che, faticando a trovare un lavoro in altri settori a causa della crisi economica, si sono avvicinati al mondo della pesca».

Per questo le cooperative continuano a lavorare, addirittura con nuovi investimenti nella filiera di trasformazione del pescato, nella commercializzazione del prodotto e anche nella ristorazione.

 

Cosa farà Slow Food

 

L’adesione di nuovi giovani pescatori, gli fa eco Cinzia Borgonovo, referente Slow Food del Presidio e fiduciaria di Slow Food Perugia, ha «ridato entusiasmo e motivazione a raccontare il pesce di lago nel territorio e a farlo conoscere anche ai più giovani. Come Slow Food, ci è sembrato giusto aiutarli a sostenerne l’impegno e lo sforzo. Se guardo al futuro, poi, credo che il riconoscimento come Presidio si inserisca bene anche nel progetto di tutela dell’ecosistema lago, inteso sia dal punto di vista ambientale sia come risorsa per chi vive nei borghi rivieraschi».

Sarà fondamentale, infatti, la collaborazione con le comunità del territorio lacustre, anche per il recupero delle ricette tradizionali e la loro riproposizione.

«Noi, per parte nostra - conclude la presidente Slow Food Umbria, Monica Petronio - saremo felici di contribuire a valorizzare le ricette di cucina (tradizionali e moderne) legate al pescato, non sempre di facile esecuzione per chi non è originario di questi luoghi, ma di sicuro gradimento per il consumatore e per il turista, anche grazie alla collaborazione che abbiamo avviato con gli istituti alberghieri di tutta la regione, che coinvolgeremo subito nel progetto. I ragazzi, sia gli aspiranti cuochi che il personale di sala, potranno mettersi alla prova confrontandosi direttamente con i pescatori e i professionisti della ristorazione lacustre, e sicuramente con il loro sguardo e la loro fantasia sapranno ricambiare quanto impareranno dalle generazioni che li hanno preceduti».

 

Il Presidio Slow Food della pesca tradizionale del lago Trasimeno è finanziato da CAF America grazie alla generosità di FedEx







Alta Badia: la Fanes Spa by Caveau Beauté del Dolomiti Wellness Hotel Fanes è protagonista di nuovi ed esclusivi trattamenti Anti-Age

Dalla consolidata collaborazione tra la rinomata maison cosmeceutica Caveau Beauté e il Dolomiti Wellness Hotel Fanes di San Cassiano nasce una nuova serie di trattamenti Anti-Age interamente dedicata alla Fanes Spa del cinque stelle, elevandola a un’esperienza sensoriale unica nel suo genere. Per l’occasione, dal 30 marzo al 2 aprile 2024, il team di professionisti guidati da Stefano Parenti, fondatore, ceo e master skin di Caveau Beauté, e dalla spa manager dell’hotel Ingrid Crazzolara, accoglieranno gli ospiti dell’hotel con rituali di bellezza transdermici dall’effetto lifting immediato.


San Cassiano (BZ), 4 marzo 2024 – Il Dolomiti Wellness Hotel Fanes, lussuoso cinque stelle del paese altoatesino di San Cassiano, è da sempre sinonimo di servizi di altissima qualità in ogni suo settore. Highlight più esclusivo dell’area beauty è la Fanes Spa by Caveau Beauté, un’oasi di pace dove le conoscenze della spa manager Ingrid Crazzolara - candidata agli Spa Manager Awards 2024 - e del suo team qualificato incontrano le rinomate cure e i prodotti di bellezza della rinomata maison cosmeceutica italiana Caveau Beauté. Obiettivo: portare in primo piano le esigenze di ciascun ospite, dove ognuno può prendersi cura di sé scegliendo tra una vasta gamma di trattamenti adattabili secondo le peculiarità del proprio viso e del proprio corpo. Dalla collaborazione iniziata nel 2018 tra il Dolomiti Wellness Hotel Fanes e Caveau Beauté, oggi l’esperienza sensoriale di benessere raggiunge, infatti, un livello superiore trasformando la Spa in una creazione Haute Couture – di alta sartoria.



"L’EVOLUZIONE DEL COSMETICO" SECONDO CAVEAU BEAUTÉ


La consolidata cooperazione tra le due realtà italiane negli anni ha portato all’ideazione di nuove formule brevettate di bellezza, dei veri e propri trattamenti di cura transdermici dagli effetti immediati inseriti nell’innovativo progetto Anti-Age in cui si combinano sapientemente tecniche biotecnologiche brevettate e l’esperienza della maison nella cura della pelle. Caveau Beauté ha creato un lussuoso trattamento cosmeceutico Anti-Age che, grazie al suo innovativo brevetto Caveina 3 System® capace di portare in modo naturale grazie alla veicolazione transdermica nella parte più profonda e depressa della pelle - la ruga - i principi attivi necessari alla riparazione e alla completa distensione di quest’ultima, dona all’incarnato un immediato effetto di rimpolpamento visibile già dalle prime applicazioni.



APPUNTAMENTO DA NON PERDERE. INCONTRO CON L’ESPERTO MASTER SKIN DI CAVEAU BEAUTÉ


Una experience di benessere assolutamente da provare nel soggiorno di inizio primavera presso il Dolomiti Wellness Hotel Fanes è l’appuntamento con l’esperto master skin di Caveau Beauté, Stefano Parenti: una preziosa opportunità - in questa occasione in programma nel periodo di Pasqua, dal 30 marzo fino al 2 aprile 2024 - in cui provare i prodotti firmati dalla casa cosmeceutica italiana abbinati ai trattamenti ad hoc per il viso e per il corpo. Chi desidera farsi coccolare nella Fanes Spa by Caveau Beauté può scegliere la modalità che preferisce: individualmente, per ritagliarsi un momento di pace e allontanare i pensieri legati alla frenesia della vita quotidiana, magari con i trattamenti viso Absolut, o Detox DD e il Relax Rem rigeneranti per il corpo; oppure in coppia, per gustarsi la gioia del relax condiviso nei lussuosi ambienti della panoramica Private Spa Dolomiti, in completa riservatezza, con i Caveau Ladine, Caveau Dolomiti, Fieno Therapeia e molti altri ancora. Tra tutti, il rituale più esclusivo e apprezzato è il Caveau MOMIE Ag+999 Huître Perlière: l’uso di preziosi metalli e perle aiuta la purificazione della pelle del viso, mentre la composizione dell’argento e i suoi ioni (Ag++) favorisce la creazione di un potente dermo-purificante, antisettico, super emolliente, rigenerante, ristrutturante e antiossidante. L’elemento chimico dell’argento è riconosciuto come antibatterico per eccellenza, oltre a essere un rimedio usato anche per pelli grasse, miste, chiare delicate e reattive. Possiede una caratteristica detossinante-decongestionante anche per una cute con criticità come acne, dermatiti, infezioni; inoltre è nota la sua funzionalità come cicatrizzante in grado di rinnovare lo strato superficiale della pelle intaccata dal processo di invecchiamento. La composizione della polvere di perle di ostrica pura al 100%, le sostanze attive con i prodotti transdermici firmati Caveau Beauté con brevetto CT3S e il protocollo tecnico esclusivo riescono a dare all’ospite della Fanes Spa risultati immediati e straordinari dal punto di vista estetico e salutare (durata del trattamento ca. 60 minuti | € 225,00).





FIGLIA DI RE. UN MATRIMONIO PER L'ITALIA / Maria Clotilde di Savoia / Patrizia Debicke Van der Noot/ Ali Ribelli Edizioni

 «Se c’è un’autrice che sa raccontare il passato, questa è Patrizia Debicke. Insieme a lei non vivrete solo una bella avventura, ma vi ritroverete ad affrontare un vero e proprio viaggio nel tempo, dove voi stessi sarete parte della Storia.»

Franco Forte

«Come uno stiletto, o una bacchetta magica, la prosa di Patrizia Debicke squarcia il velo ineffabile che divide il presente dal passato.»
Marcello Simoni

Il matrimonio di una principessaMaria Clotilde di Savoia trasformato in fil-rouge per raccontare la storia franco-italiana dal luglio 1858 al gennaio 1861 e i cambiamenti politico epocali per la Francia, il Regno di Sardegna, la penisola italica, l’Europa, l’Africa e l’America, con i Nordisti e i Sudisti, impegnati nella Guerra di secessione. Un matrimonio che spinse il marito, il principe francese Napoleon Joseph, già attento alla causa italiano e amico di patrioti, a offrire pubblico sostegno ai Savoia per la conquista dell’Italia, anche nel lungo e tragico assedio di Gaeta.

Il domestico gli riempì la tazza e si ritirò con discrezione lasciando i due commensali sotto la vigile protezione degli aiutanti di campo, che si tenevano a debita distanza. Dal giardino sottostante risaliva un brusio di voci femminili, dominato dal gridio festoso di un bambino che giocava.
Il principe bevve lentamente. Napoleone III s’imburrò con cura un panino, lo ricoprì di marmellata e, prima di addentarlo, dichiarò: «Il 21 luglio, a Plombières, ho incontrato il conte di Cavour per mettere a punto un trattato che prevede l’alleanza franco piemontese. I nostri desideri convergono, ma come clausole irrinunciabili ho chiesto la cessione alla Francia di Nizza e Savoia e la mano della principessa Maria Clotilde a tuo nome.


Patrizia Debicke Van der Noot, è scrittrice e critica letteraria. Tra i suoi libri: “L’oro dei Medici “(TEA, 2009); “L’uomo dagli occhi glauchi” (Corbaccio, 2010); “La Sentinella del Papa” (Todaro, 2013); “La congiura di San Domenico” (Todaro, 2016); “La gemma del cardinale” (TEA, 2017); “L’eredità medicea” (Parallelo45 Edizioni, 2015; TEA, 2022); “L’enigma del fante di cuori” (Delos Digital, 2020), “Il Menestrello di Notre-Dame” (2021) a doppia firma con sua figlia Alessandra Ruspoli, e “Il segreto del calice fiammingo” (AliRibelli, 2022).
È relatrice di conferenze storiche per il FAI, per gli Istituti Italiani di Cultura di Francia e Lussemburgo, l’Università del Lussemburgo e per circoli letterari. Ha coordinato e condotto la decima e la dodicesima edizione del Festival del Giallo di Pistoia. www.patriziadebicke.com.




L’ARTE ENOLOGICA DELL’ALTO ADIGE IN SCENA AL MUSEO BAGATTI VALSECCHI

 Milano, marzo 2024 – Il Museo Bagatti Valsecchi a Milano ha ospitato una selezione di etichette altoatesine che hanno accompagnato i numerosi ospiti in uno speciale viaggio alla scoperta di questo piccolo gioiello enologico, dove il meraviglioso territorio e le affascinanti architetture delle Cantine incantano occhi e palati.

In Vino Veritas è un evento periodico e rivolto al pubblico appassionato che vuole concedersi un’esperienza sensoriale particolare in una location d’eccezione come il Museo.

 

Abbiamo riscontrato tanto interesse da parte del pubblico milanese che ha preso parte alla serata con il desiderio di avvicinarsi al nostro territorio, dove l’arte ed il vino spesso si fondono” spiega Andreas Kofler presidente del Consorzio Vini Alto Adige  Per noi Milano è una piazza importantissima dove i nostri vini sono molto ben inseriti e conosciuti ma questa è stata l’occasione per raccontare ai winelover – anche appassionati di arte ovviamente – qualche ulteriore sfaccettatura e proposta, il tutto in un clima rilassato alla scoperta di alcuni dei nostri vitigni rappresentativi come il Gewürtztraminer, il Pinot Nero,  il Kerner e tanti altri vitigni”.

 

Il Consorzio Vini Alto Adige, con una formula di racconto e di degustazione fuori dal comune, ha infatti scelto uno dei luoghi simbolo dell’Arte e della Cultura a Milano.  Un incontro-degustazione, guidato dal sommelier Andrea Amadei e dal direttore del Museo Antonio D’Amico, che hanno ricreato le atmosfere delle case nobili del 19esimo secolo, dove ci si riuniva per parlare di arte e non solo, condividendo nuove scoperte in un clima intimo e conviviale. Protagonisti del viaggio tra le opere del Museo stati appunto alcuni vitigni rappresentativi del territorio. In degustazione le referenze di Cantine appartenenti al Consorzio come: Tramin, Valle Isarco, Carlotto, Tenuta Hofstatter, Abbazia di Novacella, Girlan.

 

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Il Consorzio Vini Alto Adige nasce nel 2007 e raggruppa 274 realtà - le varie anime produttive della regione - dalle virtuose cantine cooperative, alle tenute fino ai vignaioli - con l’obiettivo di sostenere l’ottimo livello qualitativo della viticoltura regionale, riconosciuta in tutto il mondo.






GIOCHI MEDITERRANEO. CONGEDO (FDI): SU TEMPI E DISAGI STADIO LECCE GARANZIE DA COMMISSARIO

  “I XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 sono un’ottima opportunità per tutto il territorio pugliese. Nell'interlocuzione costant...