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venerdì 30 agosto 2024

Democrazia energetica: l'obiettivo è ancora lontano. «Servono scelte coraggiose e non condizionate dalle lobby»

Con lo svilupparsi delle produzioni energetiche rinnovabili, l’energia sarà più democratica, ma non troppo. Il mondo della produzione e distribuzione energetica, infatti, rimane ancora dominato dalle grandi aziende e gli investimenti richiesti nelle rinnovabili per poter centrare gli obiettivi al 2030 e 2050 (che nessuno, comunque, riuscirà a centrare) sono talmente ingenti da non poter essere affrontati se non da grandi investitori, fondi pensione e grandi aziende che hanno la liquidità necessaria. In ogni caso, la possibilità dei cittadini e delle piccole aziende di riunirsi in comunità energetiche o di realizzare piccoli impianti fotovoltaici, a biomasse o eolici, potrà avvicinare le fonti di produzione ai luoghi di consumoportare sviluppo economico e lavoro ai territori e consentire qualche risparmio sulle bollette con, quindi, una maggior “democrazia energetica”.

 

Sono le valutazioni emerse durante il terzo incontro di “Economia sotto l’ombrellone” 2024 a Lignano Sabbiadoro, che sul tema: “Energia democratica” ha visto gli interventi degli esperti di produzioni energetiche rinnovabili, Eros Miani, Marzio Ottone e Marco Tam moderati dal giornalista e direttore editoriale Nord Est di Eo Ipso, Carlo Tomaso Parmegiani.

«L’energia – ha spiegato Eros Miani, presidente della Fototherm di Gonars (Udine) uno dei principali produttori e installatori di sistemi fotovoltaici in Italia che gestisce anche direttamente numerosi parchi fotovoltaici – è oggi un bene fondamentale che condiziona gli assetti geopolitici e non di rado è alla base delle guerre che scoppiano in varie parti del pianeta. I consumi energetici, infatti, sono in continuo aumento e aumenteranno ancora esponenzialmente sia per la crescita della popolazione mondiale, sia per il cambiamento climatico in atto che con la prevista salita delle temperature medie in molte parti del pianeta farà diventare i condizionatori non un optional, ma una necessità». Tutto ciò in una situazione in cui, però, secondo quanto chiarito da Miani, le dieci principali aziende mondiali per valore della produzione sono dieci multinazionali petrolifere che sviluppano singolarmente fatturati (e utili) degni del Pil di un Paese di medie dimensioni e che, ovviamente, hanno una fortissima capacità di lobbying tesa a salvaguardare i propri interessi, limitando la diffusione delle rinnovabili o cercando di accaparrarsi direttamente anche la produzione di rinnovabili. «Per questi motivi – ha continuato il presidente di Fototherm –, l’indubbia potenziale “democratizzazione” della produzione energetica che potrebbe derivare da un forte sviluppo delle rinnovabili, ci sarà, ma sarà limitata e meno significativa di quanto auspicato e preconizzato dai tanti movimenti per la “Democrazia energetica” sorti nel mondo. Infatti, le forti azioni di lobbying poste in essere dai petrolieri, gli ostacoli spesso pretestuosamente frapposti dai governi (nazionali e locali) a uno sviluppo adeguato delle rinnovabili, oltre al timore dovuto al fatto che le tecnologie per la produzione di pannelli fotovoltaici e batterie sono per lo più in mani cinesi, impedirà con ogni probabilità di raggiungere gli obiettivi che l’Italia e l’Europa si sono poste per il 2030».

 

Un po’ più ottimista la visione di Marco Tam, presidente del Gruppo Greenway che con i suoi tre impianti a biomasse produce il 2% dell’energia consumata dalle utenze domestiche in Friuli Venezia Giulia, consentendo un risparmio di 4mila tonnellate di petrolio all’anno. «Forse – ha affermato – io sono un po’ più partigiano perché al momento produco biometano che immetto nei tubi per contribuire a sostituire il gas russo con il gas italiano, made in Friuli. Sono convinto, però, che, sulla scorta di quanto fatto prima da Mattei, poi da Gardini, dovremmo cercare di perseguire l’indipendenza energetica del nostro Paese, sottraendo almeno in parte il controllo della produzione energetica ai grandi colossi multinazionali, con una conseguente maggior democrazia energetica e ritengo che le rinnovabili costituiscano una grande opportunità in questo senso. Noi, già adesso, non siamo certamente davanti a un’energia compiutamente democratica, ma sicuramente un po’ più liberale che in passato. Le grandi potenze petrolifere, infatti, hanno dovuto allentare una parte del loro oligopolio sia a seguito delle normative sulla sostenibilità, sia per la necessità di coprire l’aumento dei consumi con fonti alternative. Credo – ha concluso Tam – che in futuro ci potrà essere un’ulteriore parziale liberalizzazione delle produzioni energetiche, con un avvicinamento ai comuni cittadini, anche se, vista l’importanza strategica e geopolitica dell’energia, difficilmente arriveremo a una vera e propria democrazia energetica. Ovviamente per rompere gli oligopoli e limitare le concentrazioni nelle produzioni energetiche, molto dipenderà dalle scelte più o meno coraggiose che i decisori politici vorranno adottare e la speranza è che abbiano le competenze e la volontà necessarie a fare le scelte giuste».

 

«La democratizzazione dell’energia attraverso le produzioni rinnovabili – ha sostenuto Marzio Ottone, presidente di Quadrifoglio srl e già fra gli iniziatori della produzione di biogas in Italia (che oggi conta 2.200 impianti) – non è una favola raccontata al popolo, ma oggettivamente oggi per molti Paesi l’investimento in rinnovabili è più che altro greenwashingBasti pensare che i Paesi arabi, che come noto sono grandissimi produttori petroliferi, destinano alle rinnovabili solo l’uno per cento dei propri investimenti complessivi. Inoltre, è di pochi giorni fa – ha continuato Ottone – la notizia che nonostante la prorompente crescita delle rinnovabili in tutto il mondo, al momento le fonti fossili rimangono assolutamente in gioco e continuando con questi ritmi non riusciremo mai a centrare gli obiettivi di decarbonizzazione e di contenimento dell’innalzamento delle temperature previsti per il 2030 e il 2050. Tanto più se, poi, in vari Paesi, come in Italia, si mettono paletti alla realizzazione di parchi fotovoltaici su terreni agricoli, nonostante l’attuale superficie di terreni messi in seat aside, se trasformata in parchi fotovoltaici sarebbe molto superiore a quella che servirebbe per raggiungere gli obiettivi al 2030 previsti per il nostro Paese. Oggi – ha chiarito in conclusione Ottone – in Italia ci sono 1,2 milioni di impianti fotovoltaici, il 75% dei quali sono fino a 20 Kilowatt, il 20% sono fra 20 Kilowatt e un Megawatt e il 5% sono oltre il Megawatt, ma il 5% dei grandi impianti produce oltre il 55% dell’energia da fotovoltaico italiana. Quindi, se si continuano a favorire gli impianti piccoli a discapito dei grandi, la possibilità di raggiungere i famosi obiettivi semplicemente non esiste».

La democrazia energetica, dunque, secondo Tam, Ottone e Miani, potrà realmente aumentare solo se i decisori politici avranno il coraggio di sostenere maggiormente le produzioni rinnovabili prendendo le loro decisioni con competenza e senza lasciarsi condizionare dalle lobby di ogni settore che, nel campo dell’energia, giocano una battaglia senza esclusione di colpi. Per quanto riguarda, infine, l’Europa, servirà il coraggio di fare scelte unitarie e sensate, senza battaglie interne fra i vari Paesi membri dell’Ue, e di evitare decisioni approssimative e sbagliate come quelle che hanno portato l’Europa (e particolarmente Germania e Italia) a passare dalla situazione degli anni 2000 quando erano leader mondiali nelle tecnologie e nelle produzioni di sistemi fotovoltaici a quella attuale in cui sono totalmente dipendenti dai pannelli e dalle batterie cinesi.

 

Il prossimo incontro in programma

  

4 settembre 2024 - Cos’è cambiato il primo luglio? Aziende e cittadini tra mercato libero e comunità energetiche rinnovabili

Devis Fantini, professionista energetico

Mauro Guarini, vice presidente Part-Energy

Massimiliano Panipucci, consulente energetico di Consulenze Energetiche Aps

festivalfilosofia 2024: con "psiche" un'edizione di grande rinnovamento. Dal 13 al 15 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo

Da venerdì 13 a domenica 15 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre e spettacoli. Oltre la metà delle 53 lezioni sono tenute da debuttanti al festival. Filosofe e filosofi approfondiranno le relazioni tra psichico e politico, le frontiere scientifiche di mente, cervello e corpo, nonché le figure mitologiche e culturali attorno a cui si sono consolidate le idee di anima e psiche


Dedicato al tema psiche, il festivalfilosofia 2024 è in programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 13 al 15 settembre.
Giunto alla ventiquattresima edizione, il format del festival prevede come sempre lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, attività per ragazzi e cene filosofiche. Gli appuntamenti saranno quasi 200 e tutti gratuiti.
 
Piazze e cortili ospiteranno 53 lezioni magistrali in cui grandi personalità del pensiero filosofico discuteranno la condizione del Sé in un'epoca di estrema individualizzazione, nella quale i singoli cercano da soli le vie di salvezza nel mondo. Si tratta di una parola dalla lunga storia, che a lungo si è tradotta come "anima": si ricostruiranno i lessici della dimensione psichica misurando le connessioni anche con le problematiche della coscienza e del corpo, alle frontiere della ricerca scientifica, sollevandone le implicazioni filosofiche di senso. La questione psichica evidenzia l'intensificarsi di un disagio che determina emergenze collettive e chiama a interventi nelle istituzioni della società, sul confine che connette salute, benessere e cittadinanza. Si esploreranno inoltre vari piani che vanno dalle tecniche del Sé alla molteplicità delle condotte di vita, segnalando le conseguenze del cercare risposte singolari a questioni collettive.
Diversi appuntamenti saranno nel segno della conversazione e del dibattito, per generare un confronto fra teorie ed esperienze, siano esse artistiche o civili. 

L'edizione 2024, mentre conferma lo stretto legame con i maggiori protagonisti del dibattito filosofico, presenta ventinove voci nuove
Tra i protagonisti si ricordano, tra gli altri: Enzo Bianchi, Massimo Cacciari (componente del Comitato scientifico del festival), Barbara Carnevali (componente del Comitato scientifico del festival), Umberto Curi, Ivano Dionigi, Roberto Esposito, Alain Ehrenberg, Maurizio Ferraris, Simona Forti, Umberto Galimberti, Natalino Irti, Michela Marzano (Lectio "BPER Banca"), Stefano Massini (Lectio "Gruppo Aimag"), Salvatore Natoli, Massimiliano Panarari (Lectio "Confindustria Emilia Area Centro"), Massimo Recalcati (Lectio "Rotary Club Gruppo Ghirlandina"), Peter Sloterdijk, Nicla Vassallo, Marcello Veneziani
 
Tra chi è al "debutto": Simona Argentieri, Marcella D'Abbiero, William Davies, Estelle Ferrarese (Lectio "Coop Alleanza 3.0"), Thomas Fuchs, Christian Greco, Elisabetta Lalumera, Matteo Lancini, Vittorio Lingiardi, Silvia Lippi, Luigina Mortari, Anil Seth (Lectio "Gruppo Hera"), Giorgio Vallortigara.
 
Il programma filosofico del festival propone anche la sezione "la lezione dei classici": studiose e studiosi autorevoli commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della psiche. 
 
Per il pubblico del web, sarà approntato un programma di dirette di lezioni sui canali del festival, potenziato rispetto alle ultime edizioni, in attesa della pubblicazione dell'intero programma la settimana successiva alla manifestazione.
 
Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo, coinvolgerà performance, musica e spettacoli dal vivo. Mentre diversi appuntamenti espositivi saranno dedicati alla questione del rapporto tra espressione ed inconscio, anche con percorsi sulle figure mitologiche in cui si è condensata la coscienza culturale del fenomeno psichico, una serie di esperienze laboratoriali e partecipative proporrà al pubblico pratiche ed esercitazioni sulle forme del benessere.
 
Tra i protagonisti, Giovanni Allevi (in una conversazione con Federico Taddia sui percorsi di rinascita), Giobbe Covatta (con uno spettacolo sulla superiorità evolutiva del genere femminile), Massimo Picozzi (in un reading sulle personalità criminali), Emanuele Trevi e Valter Malosti (sulle versioni orali della favola di Amore e Psiche nel contesto mediterraneo arcaico) e Tlon (in una conversazione sulla nuova educazione alla vita amorosa). In una serata che combina conversazione, arti visive e danza, Nicolas Ballario e Roberto Escobar, con il Centro Coreografico Nazionale Aterballetto di Reggio Emilia, accenderanno la piazza di Modena in una vera e propria enciclopedia danzante del corpo e delle sue emozioni.
 
Circa 40 le mostre e installazioni proposte in occasione del festival da un'ampia rete di istituzioni artistiche pubbliche e gallerie private.
L'insieme del programma creativo coinvolge e sintonizza tematicamente una rete di oltre 160 partner culturali.
Il festival è promosso dal "Consorzio per il festivalfilosofia", di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di Modena. 
 
Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel. 059/2033382 e www.festivalfilosofia.it



ELEZIONI PRESIDENZIALI IN ALGERIA IL 2 SETTEMBRE NELL’EX TESORERIA COMUNALE IL SEGGIO PER IL VOTO DEI CITTADINI ALGERINI

 Accogliendo la richiesta del console generale di Algeria a Napoli Chaouki Chemmam, il sindaco Vito Leccese ha disposto che lunedì 2 settembre negli spazi dell’ex Tesoreria comunale, a piano terra di Palazzo di Città, venga allestito un seggio per consentire ai cittadini algerini, residenti a Bari e provincia, di esercitare il diritto di voto in occasione delle elezioni presidenziali della Repubblica d’Algeria.

Le operazioni di voto saranno garantite dalle ore 8 alle 19 di lunedì 2 settembre 2024

COL VETORAZ tra le 50 cantine italiane selezionate per 'SIP OF ITALY'

Il primo evento della testata americana WINE ENTHUSIAST unicamente dedicato ai vini del nostro paese 10 settembre 2024  - City Winery - New York (Valdobbiadene, 30 agosto 2024) 

Siamo felici di annunciare che COL VETORAZ volerà a New York per partecipare, il 10 settembre prossimo, a 'SIP OF ITALY', il primo evento unicamente dedicato ai vini italiani organizzato dalla prestigiosa testata americana di settore Wine Enthusiast.

L'azienda, selezionata tra solo 50 cantine italiane partecipanti, presenterà in degustazione il Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze, che proprio dal panel di critici di Wine Enthusiast ha ottenuto 93 punti. Le uve da cui origina questo vino crescono su un terreno di argille, marne e arenarie che garantiscono un'inusuale concentrazione di aromi e una grande salinità. Vellutato e aromatico, dal perlage sottile ed elegante e dal profumo intenso in cui spicca la delicatezza del mix di fiori e frutta matura, questo spumante proviene dai migliori vigneti dell'omonima area adiacente alla sede dell'azienda, la cui ristretta estensione limita la produzione a esigue quantità.

"Siamo orgogliosi di questa importante opportunità - commenta Loris Dall'Acqua, a.d. ed enologo di Col Vetoraz - una ulteriore conferma che, grazie al nostro lavoro, siamo sulla strada giusta per continuare ad essere ambasciatori dell'eccellenza del Valdobbiadene DOCG nel mondo."

 

Col Vetoraz Spumanti S.p.A.

 

Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell'omonimo colle parte delle celebri colline del Cartizze. È proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall'inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all'agronomo Paolo De Bortoli e all'enologo Loris Dall'Acqua hanno dato vita all'attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi e crescere e raggiungere in soli 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.300.000 kg di uva Docg vinificata l'anno da cui viene selezionata la produzione di 1.250.000 di bottiglie. Oggi, raggiunti i 30 anni la sfida è quella di riuscire a mantenere nel tempo questa importante posizione conquistata. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.


Notte Verde, al via la tredicesima edizione della festa dedicata alla terra

Notte Verde, al via la tredicesima edizione della festa dedicata alla terra

Le Due Bari 2024: gli appuntamenti del weekend, stasera l’assessora Romano a Loseto per “Danza che ti passa”

Nell’ambito della rassegna Le due Bari 2024, questa sera, alle ore 21, a Loseto, nel giardino intitolato Giuseppe Mizzi, vittima innocente di mafia, l’assessora alle Culture Paola Romano assisterà all’ultimo appuntamento della rassegna “Danza che ti passa”, organizzata dalla Breathing Art Company con la direzione artistica di Simona De Tullio.

Il programma della serata si aprirà con la partitura “Traces”, musiche originali di Ivan Iusco, e le due creazioni a cura di Alex Kros e Wajdi Gagui. Il palco di Loseto ospiterà anche lo spettacolo “Sket”, della compagnia marocchina Col’jam, su coreografie di Wajdi Gagui. Una pièce in cui atmosfere africane, orientali e contemporanee si fondono in una danza universale, al di là delle barriere culturali e geografiche con un richiamo esplicito ai dervisci rotanti. A seguire, sarà la volta della compagnia estone Fine5 Dance Theatre con “I was here”, una performance che riguarda la comunicazione fisica, mentale e spirituale, oltre al tatto. In questo lavoro la coreografa Olga Zitluhina riconosce che la vita corre molto velocemente e si chiede: siamo in grado di sentire il tocco reale o l’unica comunicazione che conosciamo è quella con i touch screen? I corpi in scena si muovono sulle sonorità dei diversi Paesi europei, in un viaggio che parte dai Balcani, per arrivare alle sonorità del Mediterraneo in chiave elettronica.

 

Il cartellone di Le due Bari 2024 - Quartieri uniti dalla cultura è promosso dall’assessorato comunale alle Culture per la realizzazione di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città e finanziato per 555.370,33 euro dalla Direzione generale Spettacolo del MiC e per 955.000 euro a valere su risorse POC Metro, per un importo complessivo di 1.510.370,33 euro.

 

Nel weekend la rassegna Le due Bari propone inoltre:

 

Venerdì 30 agosto

 

ore 19:00

Arena della Pace

LAB | DANZA - Tango per tutti

ASD The dance Academy

A.S.D. APULIA TANGO

 

ore 21

Arena della Pace

Il Tango... Una Emocion

Carlos Habiague; Antonio Ippolito, Nicola Ippolito.

Compagnia Apulia Tango.

A.S.D. APULIA TANGO

 

ore 22:30

Arena della Pace

LAB | DANZA - PratiMilonga

ASD The dance Academy A.S.D. APULIA TANGO

 

ore 21:00

Giardini Mizzi (Loseto) Around The World

Breathing Art Company - Five5 - Coljam W. Gagui

ASSOCIAZIONE CULTURALE BREATHING ART COMPANY

 

 

Sabato 31 agosto

 

 

ore 20:00

Nuovo Teatro Abeliano

“Gli imbianchini non hanno ricordi”

Gruppo Abeliano

CENTRO POLIVALENTE DI CULTURA GRUPPO ABELIANO

 

ore 20:30

Parrocchia del Salvatore (Loseto)

“Che fai luna in ciel? La voce dei poeti romantici tra Luna e stelle”

Giulia Pollice e Matarazzo

AUDITORIUM ASSOCIAZIONE CONCERTISTICA


Altri 17 ettari divorati da un rogo. L'opposizione incalza: abbandono e ...

Fondi Fsc, Fitto apre a Emiliano su anticipazione da 1,6 miliardi

“A Villa Sticchi lavori legittimi e cantieri regolari”

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Dj TY1 - Torre dell'Orso - il Tacco di Bacco

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Visite guidate al Parco Archeologico di Rudiae - Eventi nel Salento - Lecce - il Tacco di Bacco

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Harry Potter: Quidditch Champions - Gameplay Walkthrough Launch Trailer

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L'Insalata di mare (quasi) senza pesce del ristorante Condividere* con Federico Zanasi

RISTORANTE NETTUNO – RAPALLO (GE)

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Home - Osteria Au Fundegu Genova

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Ristorante Rapallo - Hostaria Vecchia Rapallo

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U Giancu – Ristorante cucina ligure a Rapallo, Genova

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Dati societari di Miramare Rapallo a Liguria

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MATERIA SRL - La nostra realtà

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Yacht Service Rapallo

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giovedì 29 agosto 2024

Cucinare un salmone intero in un ristorante Michelin norvegese con Andrea Selvaggini - Savage*

FESTA DEL MARE 2024 SABATO E DOMENICA A TORRE A MARE LA VI EDIZIONE DEL “PREMIO ROTA”

Nell’ambito della Festa del Mare, il cartellone unico dell’estate barese, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, a Torre a Mare, torna l’appuntamento con il Premio Rota, organizzato dalla cooperativa Aherostrato e giunto quest’anno alla sua sesta edizione, come sempre a ingresso gratuito.

“Il Premio - spiega il direttore artistico Gianluigi Trevisi - indaga approcci innovativi al mondo delle colonne sonore con una particolare attenzione a quanto sta avvenendo in Italia nella produzione cinematografica e delle serie televisive, con un occhio particolare a una nuova generazione di compositori in molti casi provenienti da generi musicali raramente apparsi nella produzione cinematografica. Supporti che sempre più si allontanano dall’idea di tappeto sonoro a esclusivo servizio della sceneggiatura verso opere capaci di rivelare una propria identità. Musicisti che provengono da molteplici generi musicali con contenuti musicali che al gruppo di esperti che opera per il Premio sono risuonati decisamente come nuovi”.

“Il Premio Rota rappresenta l’omaggio dovuto della città di Bari a un musicista e compositore immenso che ha fatto, letteralmente, la storia del grande cinema del Novecento - commenta l’assessora alle Culture Paola Romano - e che a Torre a Mare ha trascorso lunghi periodi creativi, avendola eletta a buen ritiro. Il prossimo weekend si annuncia perciò imperdibile per chi ami la musica d’autore composta per il cinema, grazie al coinvolgimento di autori emergenti che portano con sé sensibilità ed esperienze originali capaci di affascinare pubblici del tutto diversi per età e gusti musicali”.

Si comincia sabato sera, alle ore 20.30, in piazza della Torre. Il primo riconoscimento andrà a Michele Braga (1977), tra gli autori più corteggiati del cinema italiano: con influenze che vanno dall’hard rock ai preludi di Chopin, passando per tanta musica pop, il pluripremiato Braga ha già all’attivo oltre 70 colonne sonore con titoli importanti del cinema italiano degli ultimi anni, tra cui “Lo chiamavano Jeeg Robot” e “Freaks Out” di Gabriele Mainetti; “Smetto quando voglio”, “L’incredibile storia dell’isola delle rose” e “Mixed by Erry” di Sydney Sibilia ;“Dogman” di Matteo Garrone (Premiato al 71° Festival di Cannes); “Benedetta Follia” e “Si vive una volta sola” di Carlo Verdone. Senza dimenticare il suo lavoro per alcune coraggiose opere prima come “Dente di Squalo” di Davide Gentile.

A seguire, spazio al jazz border-line al confine con la modern classical di Roberto Cherillo e Kekko Fornarelli, due raffinati pianisti approdati al cinema con opere molto particolari cui il Premio Rota consegna il proprio riconoscimento. Cherillo, compositore fuori dalle righe, ha incrociato con grande trasporto emotivo il film “Sono innamorato di Pippa Bacca” di Simone Manetti, ispirato alla vicenda dell’artista italiana uccisa in Turchia durante la performance itinerante “Spose in viaggio”, con cui si proponeva di attraversare in autostop undici Paesi, teatro di conflitti armati, vestendo un abito da sposa per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo . Fornarelli dal canto suo, con le musiche de “Gli agnelli possono pascolare in pace”, il film di Beppe Cino con Mariagrazia Cucinotta e Massimo Venturiello, il primo per cui Fornarelli ha scritto l’intera colonna sonora, è ormai proiettato con decisione verso il cinema grazie a importanti progetti che gli sono stati proposti.

Domenica 1 settembre, a partire dalle ore 21.30, nella stessa location, il pubblico potrà assistere dal vivo a due sonorizzazioni molto particolari: dopo la premiazione Roberto Salahaddin Re David, accompagnato per l’occasione da Giuseppe Amatulli e Diego Pugliese ai violini e Piero Dattoli al violoncello, sarà alle prese con il film d’animazione di Michele Fasano “Metamorphosis”, per cui ha composto un’ispiratissima colonna sonora. Una fiaba che narra di uno stormo di uccelli che viaggia al seguito di Upupa verso la Montagna di Kafh, dimora di Re Simourgh, che promette di dare risposta a tutte le loro domande. Un delicato racconto dove le musiche di Re David rendono perfettamente l’atmosfera sognante e i profumi d’oriente del film.

La seconda sonorizzazione riguarda la pellicola cult del 1922 “Nosferatu” di Friedrich Wilhelm Murnau grazie al lavoro singolare realizzato da tre importanti esponenti di altrettanti gruppi della scena indie italiana, cui andranno gli ultimi riconoscimenti della manifestazione: Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò, Xabier Iriondo degli Afterhours e Karim Qqru dei Zen Circus. Una singolarità che risiede sicuramente nel disegno sonoro cucito su questo capolavoro ma anche nel fatto che i tre musicisti sono compositori di musica per immagini (cinema, docufilm, documentario).

A presentare le serate della sesta edizione del Premio Rota sarà anche quest’anno il giornalista Enzo Gentile.

 

Festa del Mare è promossa dalla Regione Puglia - Assessorato al Turismo con Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese - Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura a valere su fondi POC Puglia 2014/20 Asse VI - Azione 6.8 in collaborazione con il Comune di Bari - Assessorato alle Culture e Turismo. Anche per questa settima edizione la manifestazione riunisce Locus Festival, Bari in Jazz, Bari Piano Festival e Premio Nino Rota.




GRASSI, CONGEDO (FDI): ESEMPIO DA SEGUIRE PER COMBATTERE MAFIA

 "Oggi ricorre il 33° anniversario dall'uccisione di Libero Grassi. Un imprenditore che non si piegò alle logiche della mafia pagando in prima persona le conseguenze. Oggi come ieri Grassi è il simbolo di chi, sacrificando il bene più prezioso che è la vita, ha lasciato una grande lezione. Il suo sacrificio non sarà vano se si continuerà a ricordarlo e se si seguirà il suo lascito, ossia di non arrendersi e di collaborare con la magistratura e le Forze dell'Ordine per debellare il cancro della criminalità organizzata". Lo dichiara il deputato di Fratelli d'Italia Saverio Congedo, componente Commissione Antimafia


Terra Madre 2024: eventi sold out, più di 6 mila posti già riservati e visitatori da tutto il mondo in viaggio verso Torino

Spazi che prendono forma, delegazioni sempre più numerose, laboratori e incontri sold out, oltre 6000 posti già riservati e un’offerta gastronomica che non smette di arricchirsi: cresce il fermento per la 15esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, al Parco Dora di Torino dal 26 al 30 settembre. L’eco del claim We are Nature risuona anche in Nepal e Corea del Sud, ma anche nelle Hawaii e in Olanda, dove gruppi di curiosi e appassionati preparano il viaggio verso Torino prenotando gli ultimi posti di molti appuntamenti, come le conferenze su orti, agroecologia e crisi climatica con ospiti d’eccezione tra cui la chef e attivista Alice Waters e il professor Miguel Altieri, già sold out. Esauriti al 70% anche Laboratori del Gusto e Appuntamenti a Tavola in cui chef stellati come Caterina Ceraudo del ristorante Dattilo, si alternano ai cuochi delle osterie, tra cui Andrea Riboni di Locanda Solagna, e ai cuochi internazionali. Quasi 50 classi provenienti dal centro e nord Italia hanno già riservato i percorsi per l’Orto Slow Food e le altre attività di educazione. Al completo anche molte degustazioni nello stand dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, i workshop della Slow Food Coffee Coalition e alcuni incontri in compagnia di autori ed esperti, come il guru della fermentazione Sandor Ellis Katz

 

Ma niente paura, il programma è in continuo aggiornamento, con oltre 350 nuovi appuntamenti, sia in vendita che gratuiti, prenotabili sul sito della manifestazione. 

 

A meno di un mese dall’evento, ecco dunque la versione 2.0 del programma di Terra Madre Salone del Gusto!

 

Al passo della Chiocciola: lo spazio Slow Food

 

Situato in prossimità dell'ingresso Mortara, lo stand Slow Food dà il benvenuto a tutte le socie e i soci, a chi vuole entrare a far parte dell’associazione e saperne di più su attività, progetti e campagne. Dalla visita nell’orto alle novità di Slow Food Editore come Vestire sostenibile, realizzato con il contributo di FSC Italia, lo spazio ospita anche un confronto tra filiera della moda e del cibo a cura di Dario Casalini, fondatore di Slow Fiber, e Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. Non mancano i momenti conviviali: la lezione delle nonne della Comunità Slow Food Mirafood, che insegnano come preparare la pasta fresca nelle sue declinazioni regionali, e l’appuntamento dedicato alla riscoperta del gusto con il bakery chef Fulvio Marino e l’antropologo molecolare Davide RissoQui tutte le info per partecipare. 

 

Your Next, l’Arena in cui si riflette sul futuro 

 

Sotto le affascinanti arcate post industriali di Parco Dora, Your Next Arena è lo spazio di dibattito realizzato con Reale Mutua, main partner della manifestazione. Il tema cibo e salute, frutto del percorso intrapreso insieme a Slow Food a partire dal 2018, è il fil rouge che lega i cinque giorni di Terra Madre, con approfondimenti su stili di vita sostenibili, diete amiche del clima e progetti di educazione. Ma non solo: qui convergono le energie delle giovani e dei giovani riuniti a Torino da Slow Food, che con le proprie azioni, idee e campagne stanno cambiando attivamente i sistemi alimentari locali. Lo spazio prevede anche dialoghi con autrici e autori, tra cui l’etnobotanico Danny Childs e il suo Slow Drink: dalla terra al bicchiereGiorgio Volpi con La natura lo fa meglio e prima. Le sorprendenti invenzioni tecnologiche che la natura suggerisce all’uomo e Luciana Castellina, giornalista, scrittrice, politica e fondatrice de Il Manifesto. Scopri il programma completo. 

 

Nutrire le città, nutrire il pianeta

 

Dalla riduzione dello spreco alimentare, alla gestione della ristorazione collettiva, fino all’istituzione di mercati contadini come veicoli di pratiche virtuose, lo spazio Nutrire le città ospita incontri dedicati a educazione, food policies, advocacy, turismo e inclusione. Quali sono le prospettive future per città italiane e internazionali legate alle politiche alimentari? Come si stanno attivando cittadini e istituzioni per attuare una concreta transizione ecologica nel rispetto del benessere umano e animale? Esiste ancora la divisione categoriale di città e campagna o si può costruire un reciproco supporto a favore dell’economia circolare? Grazie agli interventi di istituzioni, enti locali e internazionali e ricercatori, si scoprono progetti innovativi per gli ecosistemi urbani, come School Food 4 Change, In Cibo Civitas e Food Trails, per dare voce a singole esperienze che, insieme, possono essere uno stimolo di collaborazione continua. Inoltre, un'intera sala ospita gli incontri Lentamente viaggiare, dove, grazie alle tante destinazioni del progetto Slow Travel, è possibile conoscere itinerari che rispettano la natura, rigenerano i territori, e danno nuove prospettive economiche alle comunità locali. Registrati qui agli incontri. 

 

Laboratori del Gusto e Appuntamenti a Tavola: new entries! 

 

Anche il programma dei Laboratori del Gusto e degli Appuntamenti a Tavola continua letteralmente a… lievitare! Tra le novità di questo fine agosto, un assaggio di Cheese, l’evento che si tiene ogni due anni a Bra (Cn), con l’appuntamento che propone in degustazione sei formaggi, tutti Presìdi Slow Food, abbinati a sei vini delle medesime regioni, offerti dal Gruppo Italiano Vini. Torna a Parco Dora anche la cuoca dell’Alleanza Mareme Cisse, del locale agrigentino Ginger People&Food, per raccontare la sua storia attraverso un laboratorio che unisce la tradizione gastronomica della Sicilia e i profumi del suo Paese d’origine, il Senegal. Si aggiunge al programma anche un pranzo da assaporare attraverso gusto, tatto e olfatto. Cinque interpretazioni vegetali e cinque pairing in abbinamento proposti da Antonio Chiodi Latini, cuoco e filosofo della cucina underground, che insieme all’agricoltore Federico Chierico e a Bioartlab, progetto partecipato volto a valorizzare il mondo dei funghi, conducono i commensali in un viaggio che unisce piacere e consapevolezza, tra pietanza da mangiare con le mani e piatti con frutti preziosi e nascosti. Prenota i nuovi Laboratori e Appuntamenti a Tavola.

 

Terre alte, pascoli, erbe e millefiori: l’arte del custodire

 

Nell'area Noi custodiamo Natura, sotto le volte di Parco Dora, partecipare a dibattiti e incontri significa comprendere come certe professioni e azioni quotidiane possono preservare e rigenerare territori, e allo stesso tempo, garantire benessere alle comunità che vi abitano. Terre di saperi, tradizioni e biodiversità, di foreste e prati stabili che custodiscono specie preziose per l’ambiente e per la nostra salute: sono tutti temi che esperti, docenti e produttori raccontano attraverso storie di vita ed esempi concreti. Tra questi, Filippo Giorgi, unico scienziato italiano dell’organo esecutivo dell’IPCC-Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (premio Nobel per la pace 2007); Rossano Pazzagli, docente di Storia moderna presso l’Università degli Studi del Molise, direttore della scuola di paesaggio Emilio Sereni e della scuola dei piccoli comuni, Lina Calandra, docente di Geografia dell’Università dell’Aquila, autrice di una ricerca sulla mafia dei pascoli, Benedetta Gori, ricercatrice di etnobotanica tra l’Università di Cagliari e il Royal Botanic Gardens di Londra, autrice del podcast Flora; Luigi Torreggiani, giornalista e dottore forestale, scrive per la rivista tecnico-scientifica Sherwood e per la rivista L’Altra montagna. Insieme a loro, intervengono molti produttori di Presìdi Slow Food di formaggi e mieli di montagna. Scopri tutti gli eventi dello spazio. 

 

Si scrive agroecologia, si legge futuro 

 

Conoscenza, comunità, diversità, giustizia e sinergia: sono le parole chiave che a Terra Madre scandiscono il percorso di visita dedicato all’agroecologia, un modello di agricoltura caratterizzata dalla diversificazione dei paesaggi, dall’utilizzo di pratiche rispettose dell’ambiente e dalla valorizzazione della biodiversità. Nell’Area Knowledge dello spazio si esplorano queste tematiche da molteplici punti di vista: si parla di gestione sostenibile delle risorse, si condividono diversi approcci per raggiungere la sovranità alimentare con esperti provenienti da Giappone, Venezuela e Armenia, e si mostra come il giornalismo d’inchiesta e lo storytelling possano essere potenti strumenti nella trasformazione dei sistemi alimentari, capaci di svelare costi e problemi nascosti dei modelli produttivi industriali, garantendo un futuro più sostenibile. Potete prenotarvi qui.

 

Spettacoli teatrali, degustazioni e workshop: gli eventi dei partner

 

Crescono i sostenitori - storici e inediti - di questa 15esima edizione, e con loro le iniziative organizzate negli spazi allestiti a Parco Dora. Agli eventi di Demeter, Lavazza e QBA, si aggiungono i laboratori di Pastificio Di Martino, che celebra la Pasta di Gragnano Igp insieme a ospiti d’eccezione: Gianluca Pisacane, executive chef del Sea Front Pasta Bar di Napoli e Peppe Guida, chef stellato di Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense. 

FSC Italia porta a Terra Madre le sue riflessioni sul futuro delle foreste, nell’area incontri dello spazio Noi custodiamo Natura, realizzata proprio con il contributo di Forest Stewardship Council Italia, e con lo spettacolo teatrale Da qui alla luna, il 28 settembre alle 21, presso il Centro Congressi del Santo Volto. L’opera, scritta da Matteo Righetto e rappresentata da Andrea Pennacchi, ripercorre la Tempesta Vaia avvenuta nell’ottobre 2018, attraverso lo sguardo degli abitanti delle vallate bellunesi. Da non perdere poi gli appuntamenti di Cuki sullo spreco alimentare, le masterclass sui vini italiani realizzate da Bormioli in collaborazione con Vigneron.Wine, la presentazione della nuova edizione dei Maestri del Gusto nello stand di Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, e i workshop di Iren, che nell’Orto Slow Food presidia il tema dell’educazione alla sostenibilità.


 I programmi completi sono qui. 

Storytel: a settembre nuovi podcast, l'informazione daily e tanti audiolibri

Dal 2018 Storytel investe in un catalogo di audiolibri di qualità per i suoi abbonati, per implementare l’offerta di oltre 600mila titoli.


Tra le novità di questo mese, in esclusiva su Storytel: dal 4 settembre The giver. Il messaggero, il terzo capitolo della quadrilogia fantasy di Lois Lowry, letto da Alessio Talamo (Mondadori); dal 10 settembre Madame Le Commissaire e la vendetta tardiva di Pierre Martin, il secondo volume dei romanzi gialli provenzali con protagonista il commissario Isabelle Bonnet, letto da Viola Graziosi (Storyside); dal 12 settembre Il valore affettivo di Nicoletta Verna letto da Gaia Nanni (Einaudi); dal 17 settembre La palude delle streghe un romanzo di Jarka Kubsova che mescola incanto e ricerca storica per raccontare l’ingiustizia che, travalicando epoche e confini, unisce oggi come ieri i destini delle donne, letto da Sonia Barbadoro (Storyside). 


Sempre in esclusiva su Storytel, dal 18 settembre Nel bosco di Tana French (letto da Marta De Lorenzis - Einaudi), Lo scambio di John Grisham (letto da Andrea Failla - Mondadori) e Meno di zero di Bret Easton Ellis (letto da Alessandro Pili - Einaudi); dal 24 settembre Difesa a zona di Petros Markaris, la seconda indagine del commissario Kostas Charitos, letto da Alberto Onofrietti (Storyside); dal 25 settembre La strada di Cormac McCarthy (letto da Lino Guanciale - Einaudi), Il suo freddo pianto - Volume 3 il romanzo noir di Giancarlo De Cataldo (letto da Francesco Montanari - Einaudi) e Figlia del temporale di Valentina D'Urbano (letto da Chiara Leoncini - Mondadori).


E ancora, il 18 settembre, in arrivo Rebecca Ross con L'ombra della rivolta. La regina del Nord, letto da Martina Levato (Piemme).


STORYTEL ORIGINAL

Dal 2 settembre in esclusiva su Storytel Italia Scanner, il nuovo podcast daily dedicato all’informazione, a cura di Valerio Nicolosi, giornalista e fotoreporter esperto di esteri, migrazioni e tematiche sociali. Ogni giorno, dal lunedì al venerdì alle 7 del mattino, notizie, riflessioni e approfondimenti dall’Italia e dall’estero: uno “scanner” sul mondo dell’informazione per capire quello che accade e interpretarlo.

Nicolosi approfondirà le principali notizie della carta stampata e delle testate online, raccontando le inchieste, l’attualità e la politica. 


In arrivo in esclusiva dal 4 settembre Disuniti di Gianmaria Tammaro: una serie di interviste a personalità della cultura e dello spettacolo per raccontare le persone oltre i personaggi. Uno spazio intimo, sincero, in cui gli ospiti possono sentirsi a loro agio.

Otto puntate per otto interviste, una a settimana: Gipi (4 settembre), Carolina Crescentini (11 settembre), Gabriele Mainetti (18 settembre), Jasmine Trinca (25 settembre), Sydney Sibilia (2 ottobre), Andrea Delogu (9 ottobre), Edoardo Ferrario (16 ottobre) e Pilar Fogliati (23 ottobre). 


Sempre questo mese (dal 18 settembre) e in esclusiva su Storytel Italia, sarà disponibile l’ultimo episodio del podcast Long Story Short – L’audiobook club di Giulia Valentina: un podcast di sei puntate per sei audiolibri del catalogo Storytel che Giulia Valentina ha amato e di cui racconterà temi, riflessioni e pensieri nati durante l’ascolto. 

In questo ultimo episodio Giulia Valentina partirà dall’ascolto del libro Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi, letto da Anna Della Rosa (Storyside).



A QUESTO LINK UNA SELEZIONE DELLE COVER DEGLI AUDIOLIBRI E DEI PODCAST DI SETTEMBRE:

https://drive.google.com/drive/folders/1hkIJXIva_THnMd4obxLAH_xKtdAGZkal?usp=sharing

GIOCHI MEDITERRANEO. CONGEDO (FDI): SU TEMPI E DISAGI STADIO LECCE GARANZIE DA COMMISSARIO

  “I XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 sono un’ottima opportunità per tutto il territorio pugliese. Nell'interlocuzione costant...